domenica 31 dicembre 2023

Oggi NON È Capodanno

Nell'ultimo post dell'anno non stilerò bilanci di alcun tipo – mi sa che è meglio così, in primo luogo per me stessa ;-) – limitandomi a condividere un po' di spunti legati all'odierna ricorrenza.

Inizio con l'aforisma del giorno di Wikiquote, firmato dal giornalista e scrittore Tiziano Terzani (1938–2004).

L'inizio è la mia fine e la fine è il mio inizio. Perché sono sempre più convinto che è un'illusione tipicamente occidentale che il tempo è diritto e che si va avanti, che c'è progresso. Non c'è. Il tempo non è direzionale, non va avanti, sempre avanti. Si ripete, gira intorno a sé. Il tempo è circolare. Lo vedi anche nei fatti, nella banalità dei fatti, nelle guerre che si ripetono.

Vale poi la pena di leggere l'articolo Odio il Capodanno, scritto da Antonio Gramsci e pubblicato il 1° gennaio 1916 sul quotidiano Avanti!.

Il comico e cantautore Lorenzo Baglioni, come suo solito, ha fatto il riassunto in musica dell'anno che sta per concludersi.

Il professor Vincenzo Schettini, de La Fisica Che Ci Piace, spiega i botti di Capodanno dal punto di vista scientifico.

A proposito, la dottoressa Alice Rotelli ha condiviso alcune immagini di radiografie di mani dopo lo scoppio di petardi... per cui, attenzione!

Manolo Trinci elenca 3 cose da sapere sulla parola Capodanno. La terza la sapevo già, riguardo alle prime due ero convinta si trattasse di una forma talmente obsoleta...

La prima pagina del nuovo numero del settimanale The New Yorker è un'illustrazione di Bianca Bagnarelli dall'eloquente titolo "Deadline", scadenza. Notevole spunto di riflessione, non c'è che dire.

Poi c'è una citazione tratta da Basta che funzioni, film del 2009 scritto e diretto da Woody Allen.

Per alleggerire un pochino il tono, concludo con una vignetta di Silvia Ziche...

... e una di Gemma Correll.

Benedizioni per il nuovo anno
Che il tuo segnale Wi-Fi sia forte
Che i tuoi spuntini siano abbondanti
Che il caffè non ti scotti mai la lingua
Che i cani ti sorridano
Che i gatti scelgano sempre il tuo grembo (a meno che tu non sia allergico)
Che le piante di casa tua prosperino
Che i tuoi sonnellini siano sempre ristoratori
Ma soprattutto...
Che tu sia sano, felice e non appesantito dalle stronzate

Questo mi sembra proprio un bell'augurio da girare ai miei lettori! Felice 2024! :-D

sabato 30 dicembre 2023

Crismas Compilescion

Nel post del 2 dicembre scorso ho accennato al Whamageddon, affermando di essermi già autoeliminata dal momento che considero questo gioco una c***ta pazzesca. Molti, al contrario, sembrano prenderlo terribilmente sul serio, e se il 12 dicembre scorso avevano il televisore acceso sul Tg1 delle 20 saranno rimasti a dir poco contrariati per essere stati clamorosamente spediti nel Whamhalla! Cos'è successo? Beh, verso la fine la conduttrice annuncia un servizio sul Whamageddon, e senza neanche dare il tempo di abbassare il volume oppure cambiare canale a coloro che per ragioni imperscrutabili ci tengono davvero a non uscire dal gioco, ecco che parte la versione originale di Last Christmas, quella "letale" (mentre le cover, come quella del Vava, sono "innocue").

(Il video l'ho tagliato io con Avidemux alla meno peggio, infatti è rimasto attaccato uno spezzone dei titoli di coda)

In seguito ho letto un post che mi ha dato un motivo in più per boicottare il Whamageddon; ne riporto qui di seguito la traduzione.

Non ho mai giocato al Whamageddon, ma ecco una buona ragione per non farlo (e onestamente, trovo che All I Want for Christmas is You di Mariah Carey sia molto più imbarazzante).
~Copiato da un amico~
«Ho deciso di smettere di giocare, ed ecco perché.
George Michael ha donato tutti i profitti di Last Christmas agli enti di beneficenza che gli stavano a cuore. Dalla sua morte, i suoi esecutori testamentari hanno continuato a eseguire le sue volontà.
Da quando il Whamageddon è diventato popolare, le persone evitano attivamente la canzone.
A causa del Whamageddon, alcune stazioni radio la tolgono dalle loro playlist oppure la trasmettono meno spesso. Viene rimossa dalla rotazione della musica di sottofondo nei negozi, e persino dai jukebox nei pub. Le persone la rimuovono dalle playlist di Spotify e da altre piattaforme di streaming. Meno persone ascoltano la canzone nelle loro app di streaming, e meno persone la acquistano, a causa del Whamageddon.
Tutto questo ovviamente porta a una significativa diminuzione del denaro generato per beneficenza dalla canzone.
Quindi, adesso lo sai. È stato divertente per qualche anno, ma sta diventando una roba vecchia, e probabilmente è il momento giusto per voltare pagina.»

[Beh, in questo momento non ho voglia di indagare sulla questione della beneficenza, magari non è proprio vera al 100%, ma se anche non lo fosse il fatto che il gioco sia una c***ta pazzesca mi sembra già un motivo sufficiente di per sé ;-)]

Ecco qui di seguito una mini-compilation di classici natalizi.

Quella che oserei definire LA melodia di Natale per eccellenza: il jingle della Coca-Cola di quarant'anni fa!

Poi c'è la divertente cover della summenzionata All I Want for Christmas is You, realizzata dai TU - la band troppo duo...

... Presepio imminente degli Elio e le Storie Tese...

... e per finire un bel po' di commozione: Glen Hansard, Lisa O'Neill e i Pogues eseguono Fairytale of New York al funerale di Shane MacGowan, che del brano è stato uno degli autori.

venerdì 29 dicembre 2023

Le aspirazioni di una donna

Hanno suscitato parecchio scalpore, per non dire indignazione, le dichiarazioni rilasciate ieri mattina da Lavinia Mennuni, senatrice di Fratelli d'Italia, nel corso del programma Coffee Break condotto da Andrea Pancani su LA7. Siccome al momento non trovo parole adeguate per commentare, mi limiterò ad evidenziare in grassetto sottolineato le parti più allucinanti del suo discorso, trascritto con l'aiuto della digitazione vocale di Google Docs su Chrome...

Lavinia Mennuni: [...] un elemento che mi veniva spesso ricordato dalla mia mamma: mi diceva sempre «Ricordati che qualsiasi aspirazione tu abbia», io volevo fare politica a 12 anni, «tu devi ricordare sempre che hai l'opportunità di fare ciò che vuoi, ma non devi mai dimenticare che la tua prima aspirazione deve essere quella di essere mamma a tua volta». Allora secondo me questa è una cosa che anche noi donne della mia generazione, di 46-47 anni, dobbiamo ricordare alle nostre figlie perché, ahimè, sennò il rischio che si ingenera è che in nome di questa realizzazione professionale, che io auspico e che trovo che sia giusta, la donna ha una preparazione, gli uomini e le donne riescono a fare cose straordinarie insieme, e io mai e poi mai sono stata per il femminismo separatista. Però non dobbiamo dimenticare che esiste la necessità, il, diciamo, la missione, la vogliamo chiamare così?, perché io penso che sia una cosa bella, di mettere al mondo dei bambini che saranno i futuri cittadini, i futuri italiani: e quindi qui c'è l'approccio culturale. Ora userò un termine terribile, diventerà trash, per cui lo tiriamo fuori: noi dobbiamo aiutare le istituzioni, il Vaticano, le associazioni, la maternità a diventare di nuovo cool, cioè noi dobbiamo far sì che le ragazze di 18 anni, di 20 anni vogliano sposarsi, i ragazzi di 17, 18 anni, 20 anni vogliano sposarsi e vogliano mettere al mondo una famiglia. Poi lo Stato verrà dietro, lo Stato lo sosterrà assolutamente, il sostegno di tutti i tipi. In Belgio per esempio i mercoledì le scuole sono chiuse, e quindi non si devono fare riunioni, perché le donne devono poter stare a casa per poter accudire i loro figli nella giornata in cui le scuole hanno degli orari ridotti. Le scuole magari debbono cercare di avere degli orari maggiori. Posso aggiungere una cosa? Se tu hai lo spirito giusto, io per esempio, lo dico sinceramente, io mi sono laureata dopo aver avuto Giulia, io sono diventata avvocato dopo aver avuto Niccolò, sono diventata consigliera comunale dopo aver avuto Isabella, perché ogni volta...
Andrea Pancani: Che aiuti ha avuto, senatrice?
Lavinia Mennuni: Io ho avuto l'aiuto, sicuramente lo dico con molta franchezza, di una mamma comunque giovane, e questo è uno degli elementi critici, perché è chiaro che se noi andiamo avanti con questa denatalità le mamme diventano nonne a 70 anni, hanno meno facilità di aiutare.
Alessandro Cecchi Paone: Non è un'accusa, penso anche a una famiglia benestante.
Lavinia Mennuni: Sicuramente ho potuto avere delle baby-sitter, però le posso dire questo. Posso dire una cosa? Che gli esami principali io li davo sempre a settembre, perché era il periodo in cui riuscivo magari durante le vacanze estive a lavorare, a studiare di più, e era mio marito che mi aiutava, magari dicendo «Va bene, oggi i bambini al mare tre ore li porto io, perché così tu puoi stare a casa, perché c'hai il concorso, perché c'hai l'esame». Quindi questo senso che diceva prima monsignor Paglia della unità, del sostegno che ci deve essere tutti insieme per cercare di riportare in auge questa maternità, che deve essere una maternità e una paternità sostenuta, io credo che sia un grande lavoro che dobbiamo fare tutti a livello trasversale.

... a riportare un tweet di Francesca Fagnani ritwittato da Il Grande Flagello...

... una vignetta di @anar.kikka...

[Il mio primo pensiero è stato "ma vaffan-cool", ma siamo lì ;-)]

... e un post della sociologa e saggista Gabriella Priulla...

Come si rileva dall’etimo, 'matrimonio' si riferisce al “compito” che la società attribuisce alla donna; in molte culture non era riconosciuto fino a quando la donna non generava, dunque in caso di sterilità poteva essere ripudiata. C’è voluto del tempo perché nelle lingue romanze il termine assumesse il significato di unione legale tra uomo e donna.
'Patrimonio' non significa che un uomo possa diventare padre ma che può trasmettere la "roba".
Il compito del padre è accumulare beni, quello della madre è generare eredi: matrimonio e patrimonio vogliono certezze di sangue.
Celibe’ significa privo di legami, libero da vincoli.
Nubile’ significa invece “da sposare”. Condizione di attesa.

... condiviso da Vera Gheno con l'aggiunta del link alla pagina del sito dell'Accademia della Crusca nella quale lei stessa aveva spiegato l'etimologia e il significato del termine matrimonio.

Concludo con una piccola nota autobiografica che, anche se con pudore e dolore, mi sento di dover esternare. Mia madre, la quale evidentemente aveva interiorizzato in pieno la mentalità patriarcale che vuole la donna a casa a badare alle faccende e ai figli, tanto è vero che quando si sposò lasciò subito il suo impiego di commessa in un supermercato, non molto tempo prima di andarsene per sempre mi disse al telefono con tono gelido e sferzante, non ricordo a che proposito, qualcosa del tipo «Che bisogno avete di fare tanta attenzione alle spese, tu e il tuo compagno, tanto non avete figli a cui lasciare l'eredità». Io rimasi di stucco, senza parole... e se ci ripenso mi vengono ancor oggi le lacrime agli occhi. Perché non è che noi due avessimo escluso a priori l'eventualità di avere dei figli, ma per una serie di ragioni non sono arrivati. E quella frecciata di mia madre rischia di rimanere per sempre dentro di me come una questione perennemente in sospeso che non potrà mai essere chiarita.

giovedì 28 dicembre 2023

Citazioni per le Feste

Stasera condivido un paio di frasi ricevute tramite la newsletter del sito Aforismi che descrivono due aspetti molto diversi del periodo festivo. La prima, che sembra alludere scherzosamente alle abbuffate tipiche di questi giorni, è di Mark Twain, ed è tratta dal suo diario di viaggio Seguendo l'Equatore.

L'unico modo per mantenere la propria salute è mangiare ciò che non si desidera, bere ciò che non piace, e fare ciò che non si vorrebbe fare.

La seconda è di Sant'Agostino, e tocca inevitabilmente il cuore di chi come me in questo periodo sente più che mai la mancanza dei propri cari che non ci sono più.

Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo.

mercoledì 27 dicembre 2023

Siamo uomini... o informatici?

Stasera non vedo l'ora di andare a letto ché sono a pezzi, e quindi mi limito a condividere due immagini spiritose nelle quali mi sono imbattuta di recente e che sono accomunate dal concetto di CAPTCHA, acronimo di Completely Automated Public Turing-test-to-tell Computers and Humans Apart, ovvero «nell'ambito dell'informatica un test fatto di una o più domande e risposte per determinare se l'utente sia un umano e non un computer o, più precisamente, un bot».

Monaco: Buddha, cos'è che ci rende umani?
Buddha: Selezionare tutte le immagini con i semafori.
"Dimostra di non essere un robot"
Oh mio Dio, questo è così offensivo!

martedì 26 dicembre 2023

Una grande gioia per Valerio Minato, e per noi suoi fan

Mi sembra il caso di tornare a occuparmi della splendida foto scattata da Valerio Minato – della cui pagina Facebook ho ottenuto giusto ieri il badge "Fan più attivo", non so se mi spiego...! ;-) – di cui ho parlato qui, perché il fotografo ha avuto l'immensa gioia di veder scelta la sua opera come Astronomy Picture of the Day del giorno di Natale con il titolo Cathedral, Mountain, Moon (Cattedrale, Montagna, Luna). Vale la pena di riparlarne anche perché la relativa spiegazione, della quale riporto qui di seguito la traduzione, fornisce altri dettagli interessanti.

Scatti singoli come questo richiedono una pianificazione. Il primo passo è rendersi conto che un triplo allineamento così straordinario avviene per davvero. Il secondo passo è trovare la posizione migliore per fotografarlo. Ma è stato il terzo passo, essere lì esattamente al momento giusto – e quando il cielo era sereno – a rivelarsi quello più difficile. Cinque volte in sei anni il fotografo ha provato ed ha trovato brutto tempo. Finalmente, appena dieci giorni fa, le condizioni meteo erano perfette, e un sogno fotografico si è realizzato. Scattata in Piemonte, in Italia, la cattedrale in primo piano è la basilica di Superga, la montagna in mezzo è il Monviso e, beh, sai quale luna è sullo sfondo. Qui, anche se la Luna al tramonto è stata immortalata in una fase crescente, l’esposizione è stata sufficientemente lunga da far sì che la luce cinerea riflessa doppiamente, chiamata bagliore di da Vinci, illuminasse l'intera faccia della Luna.

P.S.: Lì per lì ci sono rimasta male aprendo il link What picture did APOD feature on your birthday? (Quale foto ha proposto APOD il giorno in cui sei nato?) e non trovando la mia data di nascita... ma poi mi sono resa conto della dicitura "post 1995" e che io sono nata mooooolti anni prima, quando internet era di là da venire, figuriamoci APOD! ;-)

lunedì 25 dicembre 2023

Alla ricerca del presepe sul lago di Pusiano

Da quando una settimana fa ho letto su MonzaToday l'articolo A mezz'ora da Monza, puoi vedere uno straordinario presepe sul lago, mi è venuta voglia di assistere allo spettacolo dal vero; oltre al presepe in sé, mi affascinano i tramonti scenografici e l'ambiente lacustre. Il fatto era che l'articolo non spiegava da quale punto del perimetro del lago di Pusiano, lungo circa 11 chilometri, si potesse godere quella vista. In un gruppo Facebook locale un utente consigliava di parcheggiare in via Zoli 30 oppure in via Mazzini 47, allora abbiamo puntato il navigatore verso quelle destinazioni, a una mezz'oretta anche da casa nostra, in Brianza. Il primo parcheggio che abbiamo incontrato lungo la strada era quello di via Mazzini: scesi dalla macchina ci siamo incamminati lungo il lungolago verso via Zoli, con il lago alla nostra sinistra, ma non si vedeva traccia del presepe e neppure della benché minima indicazione. Lungo il percorso abbiamo incrociato delle persone alle quali abbiamo chiesto se sapessero dov'era il presepe, e per tutta risposta ci siamo sentiti dire «Lo stiamo cercando pure noi!». Ma non ci siamo certo persi d'animo, e dopo qualche centinaio di metri... eccolo.

Qui sotto puoi vedere alcune delle foto che ho scattato con lo smartphone, in ordine cronologico, quindi con la luce del sole che si faceva sempre più tenue. Sappi comunque che non rendono l'idea dello spettacolo, assolutamente meritevole di essere visto dal vero! <3






Ti interessa sapere come raggiungere il punto d'osservazione migliore? (Ti assicuro che lo scenario è notevole a prescindere dal presepe, specie se il cielo è terso come oggi) Dirigiti verso il belvedere che comincia dal Bar Gelateria Pusiano e si trova di fronte alla Parrocchia Natività di Maria, con coordinate geografiche all'incirca 45.8134524930183, 9.2799266620334. Più preciso di così... ;-)

domenica 24 dicembre 2023

Io, aspirante "gattara"

Ho già accennato un paio di volte ai gatti che si sono stabiliti nel giardino di casa mia. Nelle ultime settimane il mio rapporto con loro è decisamente migliorato: adesso i mici si lasciano accarezzare quasi tutti, pur mantenendo una postura un tantino sospettosa, e mentre preparo il cibo da mettere nelle loro ciotole ce n'è uno in particolare che mi si struscia sempre sui polpacci miagolando. Sarà anche ruffianeria la sua, ma quando lo fa mi sciolgo come neve al sole! <3

Inoltre, quando lascio aperta la porta o una porta-finestra, capita che cerchino di intrufolarsi... e io a malincuore li tengo fuori: ormai sono abituati a vivere "allo stato brado", pur avendo a disposizione una cuccia nella quale ormai si rifugiano abbastanza spesso; non oso immaginare quali macelli potrebbero combinare se li lasciassi entrare dentro casa, ed educarli sarebbe un'impresa anche per "gattari" ben più esperti rispetto alla sottoscritta.

Ecco un video...

... e un paio di vignette...


... per raccontare cosa possono combinare i mici agli alberi di Natale.

Comunque due ottimi motivi per accogliere i mici in casa ce li avrei: il primo – mi riferisco ai botti di Capodanno, che notoriamente terrorizzano quasi tutti gli animali domestici – è contingente...

... mentre il secondo, ovvero il devastante impatto ecologico dei gatti lasciati liberi di andare in giro, è ben più serio e degno di essere preso in considerazione in un'ottica di lungo termine.

sabato 23 dicembre 2023

Impacchettare è un'arte

Il post di oggi si ricollega un po' a quello dell'altroieri, sulle idee regalo dell'ultimissimo momento.

Hai già preso tutti i doni ma devi ancora impacchettarli, e hai appena scoperto di essere a corto di scotch? [Nota: in inglese scotch, come mostrato in questo video divertente e istruttivo di Aurora's Online Language Lessons, significa whisky, mentre nastro adesivo si dice sellotape] Non c'è bisogno di correre a comprarlo: questo video – che non posso incorporare nel post da YouTube perché «La riproduzione su altri siti web è stata disattivata dal proprietario del video», ovvero Tgcom24 – mostra come impacchettare i regali senza scotch.

[Personalmente non ho ancora provato, e con la scarsa manualità che mi ritrovo temo che mi arrenderei ben presto]

Un video di ben altro genere dedicato all'impacchettamento mostra lo stupefacente macchinario fabbrica-pacchetti realizzato coi LEGO da The Brick Wall; anche questo mi pare senz'altro più capace di me! ;-)

venerdì 22 dicembre 2023

Don't feed the grammarnazi!

Oggi ultimo giorno di lavoro prima della pausa natalizia: quattro giorni filati di relax ai quali anelavo come un profugo assetato disperso nel deserto! :-)

Proprio stamattina mi sono accorta che qualche collega aveva stampato e affisso nella zona dell'ufficio dove sono collocati i bidoni dei rifiuti alcuni fogli stampati tali da scatenare la grammarnazi che c'è in me; ecco qua sotto come avrei voluto correggerli con un pennarello blu... e invece si tratta di un semplice ritocco digitale.

Quanti strafalcioni in così poche righe! Il primo, il meno grave, è il fatto di aver scritto E con l'apostrofo anziché È. Poi il verbo nell'inciso fra parentesi avrebbe dovuto essere al congiuntivo e non all'indicativo. Infine, che dire della stessa scelta del verbo? Secondo il vocabolario Treccani,

v. tr. [der. di bordo, col pref. tras-, sull’esempio del fr. transborder] (io trasbórdo, ecc.). – Trasportare da una nave a un’altra persone o cose: t. i passeggeriil carico. Per estens., con riferimento a treni, o altri mezzi di trasporto: i viaggiatori furono trasbordati su un altro autobus; anche con uso intr.: l’aereo aveva un guasto a un motore e i viaggiatori furono fatti trasbordaredovettero trasbordare.

Sarebbe stato accettabile anche strabordare, al limite.

P.S.: Temo che il post di oggi lasci a desiderare più del solito non solo come contenuti ma anche dal punto di vista della cura formale, decisamente al di sotto dei miei standard. In effetti lo sto pubblicando da smartphone al termine di una luuuuunga giornata, ma non volevo andare a letto senza aver svolto il mio "compitino" quotidiano. ;-) Poi domani vedo di sistemare quello che c'è da sistemare. Buonanotte a me, con l'auspicio che mi attenda una dormita da record!

giovedì 21 dicembre 2023

Idee regalo very last minute

Mancano appena quattro giorni a Natale, e mi sa tanto che ormai è troppo tardi per dispensare qualche idea su possibili regali da fare, o meglio ancora consigliare di seguire il tag regali di natale de Il Post oppure iscriversi alla relativa newsletter Consumismi, che nel periodo prenatalizio esce due volte alla settimana anziché due volte al mese. Comunque riporto qui di seguito un po' di chicche dei generi più disparati adocchiate in Rete negli ultimi tempi.

È grazie a un'uscita della suddetta newsletter che ho scoperto l'esistenza dei diari quinquennali, ottimi per confrontare l'evoluzione – oppure l'involuzione ;-) – della mia vita anno dopo anno, e ho comprato questo... salvo poi scoprire, tramite i suggerimenti di Amazon, che ce n'era uno più a buon mercato, e pure con la copertina più bella, uffa!

La cosa più preziosa che si possa avere, mi concederai il cliché, è la salute... e visto quanto può essere costoso sottoporsi ad accertamenti e controlli sanitari nel settore privato, un voucher come questo può rappresentare senz'altro un dono assai gradito. Peccato che la gamma di servizi "regalabili" mi sembri abbastanza limitata...

Io che decisamente non ho ricevuto il dono del pollice verde (vedere vignetta qui sopra), e riesco a far morire perfino le piante grasse, ho aggiunto alla mia lista dei desideri questa composizione di piante grasse della LEGO...


 

... ma prima di comprarla mi sa che mi toccherà montare i due set – Calcio balilla e Giardino Tranquillo – che ho acquistato approfittando delle offerte del Black Friday!

Lo spiritoso PACCO mostrato da Maccio Capatonda nel video qui sotto e altri gadget a dir poco particolari si possono acquistare nel Micidial Shop.

Per gli estimatori dell'alta cucina ci sono i kit "Le Cene Stellate" dei Fratelli Desideri... Il mio problema è che, avendo una scarsa disinvoltura in cucina, dubito che otterrei un risultato finale minimamente paragonabile a quello preparato da uno chef di grido!

Un'idea sfiziosa e a buon mercato per far contenti gli amanti dei cocktail è la linea di gel doccia Aperishower: docciaschiuma al profumo di spritz, mojito eccetera.

La domanda posta dalla fotografa Sandra Luoni è «Possiedi un ritratto di te stesso che ti piace davvero?», e la mia risposta è ASSOLUTAMENTE NO... ma, senza mettere in dubbio il talento della professionista e la qualità del servizio offerto, quando ho visto quanto costa una singola foto ho pensato: posso farne a meno, grazie. :-)

Un paio di gingilli per l'ufficio: il portapenne ispirato all'assassinio di Giulio Cesare...

... e delle targhette da mettere sulla scrivania, come questa qui sotto.

POSSO AIUTARTI? Per favore di' di no. Per favore di' di no». Prima di esporne una, assicurati che colleghi e superiori abbiano il dono dell'ironia]

Per finire, un nostalgico tuffo nel passato: nel canale YouTube Spot 80 - La Casa degli Spot Anni 80 ho trovato lo spot della tastiera elettronica Music Partner Bontempi, che se ben ricordo mi venne regalata proprio in occasione di qualche Natale, e grazie alla quale ho imparato a strimpellare, passando poi un bel po' di tempo dopo al ben più sofisticato sintetizzatore Roland E16, consigliatomi da un compagno di liceo che all'epoca studiava al conservatorio, e che in seguito è riuscito a fare della sua passione per la musica una professione a tutto tondo. A distanza di tanti anni me la ricordavo ancora benissimo, quella melodia!

[La vignetta che apre il post è di Silvia Ziche]

mercoledì 20 dicembre 2023

Ode al punto e virgola

Frequentando i social si assiste alle violazioni più disparate nei confronti della lingua italiana (e dire che è possibile quasi ovunque correggere uno strafalcione, ammesso che ce ne si accorga): verbi coniugati in maniera a dir poco disinvolta, abuso di lettere minuscole trascurando al contempo le maiuscole (a meno che non si innesti il BLOC MAIUSC o CAPS LOCK), punteggiatura distribuita, per citare un mio "facciamico", come le cartelle a tombola... e il segno di interpunzione forse più bistrattato in assoluto è il punto e virgola, al quale Alessandro Gilioli ha dedicato un post assolutamente condivisibile che riporto qui di seguito.

E’ uno dei paragrafemi più rari che si trovano nei post scritti sui social ma ormai anche sui giornali di carta e perfino nei libri.
E’ il punto e virgola.
Ovvio, direte voi: in una comunicazione che si fa sempre meno testuale e sempre più per immagini, gif, emoticons etc, a chi vuoi che importi di un arcaico estremismo della punteggiatura come il punto e virgola?
Vero.
Tuttavia proprio perché così potentemente insidiato, il linguaggio scritto non dovrebbe diluirsi nella sciatteria. Intendo dire: se vuole continuare ad avere un suo ruolo nella comunicazione – magari anche di minoranza se non di nicchia – deve valorizzare se stesso.
E che cosa valorizza una frase scritta più di un punto e virgola?
Intanto, il punto e virgola è il segno dell’aurea mediocritas, della perfezione di ciò che sta in mezzo: né assertivo e decisionista come il punto fermo né effimero e sfuggente come la virgola.
Allo stesso tempo, riesce a restare diverso anche dal banale messaggio esplicativo o elencativo dei soliti due punti, per non dire della volgarità chiassosa del punto esclamativo o - peggio - dell'allusiva sgomitatina dei puntini di sospensione.
Il punto e virgola è un omaggio alla complessità del pensiero: rivela infatti un’interpunzione riflessiva, approfondita, un’informazione o un concetto che arricchisce la frase precedente dandole un guizzo in più, una sfumatura intellettuale in più.
Il punto e virgola aiuta chi scrive a sfaccettare il concetto senza ingarbugliarlo e aiuta chi legge a fare proprio il fatto che i collegamenti del pensiero non sono un “on-off”, un “si-no”, ma frequentano una via lattea di variabili dai confini indefiniti; così facendo, ci porta a capire le variabili e l’incertezza del reale.
E con questo chiudo la pippa, essendo finalmente riuscito – in coda alla frase che precede questa - a trovare un luogo sensato in cui mettere il punto e virgola.

[Peccato per quelle due "E apostrofo" al posto delle E maiuscole accentate... eppure basta talmente poco per ottenere la È: Alt+0200 sul tastierino numerico :-)]

A un altro segno paragrafematico, l'apostrofo, è dedicata una canzone del cantautore e comico Lorenzo Baglioni inserita nel suo album Bella, prof!.

martedì 19 dicembre 2023

Un allineamento perfetto

Tre giorni fa il fotografo Valerio Minato, che seguo su Facebook ma che ha anche un canale YouTube, ha pubblicato una di quelle foto per le quali vale davvero la pena di prepararsi a dovere e di attendere pazientemente l'arrivo dell'"attimo fuggente"; eccola qui sotto.

Ed ecco il testo del post che la accompagna.

15 Dicembre 2023, ore 18:52.. Superga ed il Monviso hanno avuto un appuntamento indimenticabile con la Luna ❤️
Ieri pomeriggio, dalle alture di Castagneto Po, è andato in scena un momento davvero magico.
In una piccolissima porzione di cielo, per pochissimi secondi, il Re di pietra, la basilica di Superga e la falce di Luna crescente si sono incontrati regalando uno spettacolo unico. Ben visibile anche la cosiddetta Luna cinerea: durante la prima ed ultima fase del ciclo lunare la luce del Sole viene riflessa dalla Terra verso la Luna, illuminandone la porzione di superficie in ombra.

In un commento Minato ha caricato un breve video per dimostrare che era tutto genuino – non c'era trucco e non c'era inganno – stroncando sul nascere eventuali illazioni malevole, e in un altro commento ha spiegato a un visitatore che «il punto lo conoscevo da tempo, l'allineamento l'ho aspettato qualche anno 😁💞».

Ammirando questa meraviglia mi è venuta voglia di rispolverare la cara vecchia reflex digitale e il suo fido cavalletto che se ne stanno a riposo da tanto, troppo tempo. Sarebbe bello approfittare di queste serate invernali spesso limpide e del fatto che dove abito l'inquinamento luminoso non è granché, per dare sfogo alla mia inconfessabile passione per l'astrofotografia... :-)

lunedì 18 dicembre 2023

Ficarra e Picone sul Ponte


I comici palermitani Salvo Ficarra e Valentino Picone, meglio noti come Ficarra e Picone, attualmente nelle sale con Santocielo (non proprio il loro film più riuscito, almeno secondo Gabriele Niola di Wired), hanno rilasciato un'intervista a Francesca D'Angelo de La Stampa; su Instagram se ne trova un frammento abbastanza significativo.

Da siciliani siete felici per il ponte sullo stretto di Messina?
F: «Non mi entusiasma affatto, anche perché credo che la nostra Regione abbia priorità più stringenti. Per esempio, la viabilità interna. Ma io dico, con le tasse abbiamo contribuito anche noi all’Alta Velocità , perché questa non è mai arrivata qui? Siamo un po’ come quelli che abitano al pian terreno e pagano l’ascensore».
P: « Io invece ho un sogno. Mi piacerebbe giocare con il Multiverso e far incontrare il Salvini di oggi, che costruisce il Ponte per unire l’Italia, con il Salvini di qualche anno fa, che voleva erigere il muro a Reggio Emilia per non fare andare i meridionali al Nord».

Il duo comico aveva già ridicolizzato la "grande opera" anni fa in uno spettacolo, non so se in televisione oppure a teatro.

Molti di coloro che sono favorevoli alla costruzione del Ponte sostengono: andate un po' a chiedere cosa ne pensano alle persone che ne trarrebbero i maggiori benefici sul piano dei trasporti, ovvero gli abitanti di Sicilia e Calabria, le due regioni che si affacciano sullo Stretto. Ebbene, Ficarra e Picone non sono certo tutti i siciliani, non è neppure detto che ne costituiscano un campione particolarmente rappresentativo, e qualcuno potrà obiettare che a loro del Ponte non importa granché perché tanto sono abbastanza ricchi da potersi permettere di viaggiare in aereo anziché in macchina o in treno... comunque l'osservazione di Ficarra mi sembra assolutamente sensata. Che senso ha poter fare a meno del traghetto per attraversare lo Stretto quando poi, ad esempio, per andare da Messina a Trapani – i due capoluoghi che si trovano ai vertici del lato superiore della Trinacria – in treno o in bus ci vogliono ore ed ore? Azzeccatissima pure la frecciata di Picone a Salvini, al quale per cambiare idea da così a così su qualsiasi argomento basta molto meno di qualche anno, a seconda di come tira il vento...

domenica 17 dicembre 2023

Meme suo malgrado

Nei giorni scorsi è diventato virale – io l'ho scoperto tramite Il Post – il video in cui Maryam Moshiri, conduttrice della televisione pubblica britannica BBC News, ha mostrato il dito medio al pubblico per qualche istante all'inizio del telegiornale.

L'interessata si è detta spiacente per l'equivoco, e ha spiegato che non era certo sua intenzione offendere il pubblico: si trattava semplicemente di uno scherzo tra colleghi, che sarebbe dovuto rimanere privato, durante il conto alla rovescia prima della messa in onda.

Successivamente la giornalista si è detta sollevata del fatto che qualcuno abbia messo in circolazione il video completo del dietro le quinte, che mostra chiaramente come sono andate le cose.

Adesso che l'accaduto è stato chiarito, posso solo dire che non avrei mai voluto trovarmi nei panni della povera Maryam, che è nata a Teheran ma si definisce una lifelong Londoner (londinese da una vita) e ha studiato italiano all'università: io sarò fin troppo noiosa sul lavoro, ma evito il più possibile di "cazzeggiare" anche in cerchie infinitamente più ristrette rispetto a un pubblico nazionale, perché se capitasse qualche spiacevole imprevisto poi non ci dormirei la notte...

Ecco alcuni memi ispirati all'episodio.

«La faccia che fai quando ti rendi conto di essere in diretta!»
«Quando un miliardario pubblica "il denaro non è tutto"» (via eBaum's World)
«Quando esco dal lavoro il venerdì / Rientro il lunedì»

Quest'ultimo è il meme che si intravede nel secondo video; siccome non sono riuscita a trovare l'immagine online, l'ho ricreata basandomi sull'apposito template. Che, visto il repentino cambio d'espressione della Moshiri, può tornare utile nelle circostanze più disparate! :-) Questo qua, essendo oramai domenica sera, è particolarmente opportuno, ahimè...

sabato 16 dicembre 2023

Mobilità elettrica for dummies

Nei giorni scorsi Gabriele Bernardini, biologo, nutrizionista, toscano (come da bio) e tolkieniano presente su Facebook, Instagram e adesso anche su Threads (ma non sul social network di proprietà del miliardario fascio che è andato ospite a una manifestazione di fasci promuovendo la procreazione per il bene della nazione italica con in braccio uno dei figli nati grazie alla gestazione per altri, pratica che i fasci vorrebbero perseguire come reato universale a meno che uno non sia straricco, mi pare implicito ;-) ), ha affrontato un argomento che esula dal suo ambito di competenza, ma l'ha fatto in maniera alquanto rigorosa, documentata e meritevole di attenzione. Mi riferisco alla mobilità elettrica, con relativi pro e contro, in particolare quello che attualmente assieme al prezzo di acquisto è uno degli aspetti più critici: la necessità di effettuare la ricarica a casa oppure sul posto di lavoro.

La questione mi interessa in prima persona: la mia macchinina a benzina ha compiuto 15 anni e superato i centomila chilometri, e l'anno scorso mi è costata 800 euro di manutenzione in un colpo solo; se va avanti così tra non molto dovrò cambiarla, e comprare un'altra auto a combustione interna non mi sembra una scelta lungimirante, tanto più che dal 2035 non si potranno più immatricolare auto endotermiche (salvo deroghe e proroghe, a mio avviso tanto prevedibili quanto poco auspicabili).

Vabbè, incorporo qui di seguito gli otto post pubblicati dal dottor Bernardini sull'argomento. Si tratta quasi esclusivamente di immagini, che ho provato a convertire in testo con un servizio di OCR, ma siccome la faccenda si è rivelata più lunga e complicata del previsto te li devi beccare così come sono, sorry! ;-)

Nell'ultimo post Bernardini ha promesso di smetterla per tornare a parlare di albumi... ma chissà se riuscirà ad essere di parola?! ;-)