sabato 30 gennaio 2021

Beate quelle che sanno ridere di sé stesse: non finiranno mai di divertirsi

[Il titolo del post parafrasa il titolo di un libro di don Luigi Campagnoli]

Il segreto del successo delle influencer è apparire sempre perfette, magari dispensando sapientemente consigli di bellezza. Ma io, che perfetta non sono né faccio nulla per apparire tale, apprezzo molto di più le donne che questa smaniosa cura dell'immagine sanno prenderla in giro. Ad esempio Valeria Angione...

... Celeste Barber...

... e @ioelabelen, la quale si diverte a riprodurre a modo suo gli scatti pubblicati sui social dalla showgirl argentina.

venerdì 29 gennaio 2021

Di porte e di portoni

Oggi è stato il mio ultimo giorno di lavoro, ahimè... e il mio amore per incoraggiarmi non fa che ripetermi «Si chiude una porta, si apre un portone». In effetti qualcosa si sta già muovendo, comunque devo ammettere che, se avessi trascorso la metà del tempo che ho passato a disperarmi nella ricerca attiva di un nuovo impiego, adesso probabilmente l'avrei già trovato.

Riguardo al detto summenzionato, variante di «Non tutti i mali vengono per nuocere», mi è venuta la curiosità di scoprirne l'origine. Ebbene, a quanto pare si tratta di un adattamento di una citazione di Alexander Graham Bell, l'inventore del telefono, con buona pace del nostro Antonio Meucci.

When one door closes, another opens; but we often look so long and so regretfully upon the closed door that we do not see the one which has opened for us.

ovvero

Quando una porta si chiude, se ne apre un'altra; ma spesso noi guardiamo così a lungo e con tanto rimpianto alla porta chiusa che non vediamo quella che si è aperta per noi.

giovedì 28 gennaio 2021

Bisogni indotti

Facebook sarà la mia rovina... in senso economico, intendo! ;-) Il fatto è che, a parte la spesa al supermercato e in farmacia, quasi tutti gli acquisti che ho fatto negli ultimi tempi – su Amazon, quindi niente cashback – sono stati "ispirati" da post sponsorizzati che ho notato sul social network.

Tanto per cominciare sono incappata nel link 50 oggetti che facilitano la vita in cucina: ce li hai tutti? pubblicato sul sito del Cucchiaio d'Argento... e non solo mi sono voluta regalare il celebre libro di ricette – cosa ci dovrò mai fare, negata come sono ai fornelli? ;-) – ma di quei cinquanta oggetti ho selezionato con cura quelli che potevano servirmi, visto che non ne avevo quasi nessuno: alla fine ne ho presi "solo" sei.

Inoltre, passando ai generi voluttuari, ho comprato questa lampada che riproduce in miniatura una luna piena (come quella di stasera, a proposito), crea una bella atmosfera e cambia anche colore... ma non certo come in questa foto pubblicata da APOD a novembre.

Infine, siccome a star seduti per ore facendo smart working si finisce per sentir freddo, ho voluto questi calzini che promettono di essere caldissimi. Amazon mi aveva avvisata che ci sarebbero volute settimane perché arrivassero, ma siccome quello che ordino arriva quasi sempre in anticipo ho voluto rischiare. Solo che mi è andata male: i calzini sono arrivati ieri – non li ho ancora provati, perché ovviamente ho voluto lavarli e sto aspettando che si asciughino – e domani sarà il mio ultimo giorno di lavoro... Non ti dico come mi sento! :'-(

P.S.: Siccome non aderisco a nessun programma di affiliazione, se per caso clicchi sui link Amazon e acquisti i relativi prodotti non me ne viene in tasca un accidente. Comunque mi farebbe piacere se me lo comunicassi... ;-)

mercoledì 27 gennaio 2021

L'antifascismo è un abito che va saputo portare

Sul caso del pastificio La Molisana che presentava sul proprio sito il formato di pasta denominato "abissine rigate" usando toni che suonavano tanto apologetici (del fascismo) non ho scritto nulla a suo tempo, circa tre settimane fa... ma non è mai troppo tardi per condividere un frammento dell'articolo che Ivan Carozzi ha scritto per Il Post prendendo spunto dal fatto di aver trovato, mentre faceva la spesa al supermercato, un pacco di pasta La Molisana messo a testa in giù.

[...] ho sempre considerato infantile, imbarazzante, non all’altezza della tragicità dei fatti, usare l’immagine del duce appeso con la disinvoltura e il cinismo con cui lo si è fatto, soprattutto in questi ultimi anni. Non lo considero all’altezza di un antifascismo esigente, solido, fatto di lettura, memoria del trauma e rigoroso ascolto dei testimoni. L’antifascismo è un abito che va saputo portare. La sua sintesi non è in quel fotogramma di vendetta, che ripresenta quella contemplazione del teschio e della morte che fu semmai un tratto specifico del fascismo, ma è nelle tante foto delle città liberate, che forse, non avendo in sé la qualità del cinismo malevolo, finiscono per non avere su internet lo stesso potenziale del meme «a testa in giù».
Il meme è un dispositivo che sintetizza e veicola l’informazione, ma ci sono vicende così corpose che non possono passare attraverso una macchina di astrazione potente e sofisticata senza che la polpa non ne venga strappata via, lasciando un misero osso. Il meme «a testa in giù» non produce nessuna illuminazione, nessuna rivelazione o integrazione di conoscenza, ma solo ripetizione sorda e faziosa della propria identità antifascista, che diventa così per il gruppo una forma di tribalismo e per l’individuo una forma tra le tante di autocompiacimento e narcisismo. Del resto, chi vuoi che si accorga al supermercato di quella confezione rovesciata, se non chi è già parte della tua tribù? Solo ripetizione e riconoscimento tra simili. Diciamo la verità: anche l’antifascismo, un po’ come la capacità di comprensione del testo, partecipa di un generale processo di deterioramento, cognitivo e anche emotivo.

Anch'io, pur essendo orgogliosamente antifascista, tendo a storcere il naso quando qualcuno, nel riferirsi a persone di destra, si diverte a capovolgere foto o scritte. E Carozzi ha spiegato le ragioni del mio disagio assai meglio di quanto avrei mai saputo fare io.

martedì 26 gennaio 2021

Ma che è 'stu Fatto?!

Ieri sera ho guardato su Raiuno Il senso del dolore, primo episodio della serie televisiva Il commissario Ricciardi, tratto dall'omonimo romanzo di Maurizio de Giovanni. Nulla da ridire sulla regia di Alessandro D'Alatri, sulla fotografia, le scenografie e i costumi (la storia è ambientata nella Napoli degli anni Trenta in pieno regime fascista), nonché sulla prova attoriale di tutto il cast, a cominciare dal protagonista, il lanciatissimo Lino Guanciale. Ma c'è un aspetto che non mi è andato proprio giù, ed è esposto qui.

Ricciardi custodisce un terribile segreto ereditato dalla madre, che chiama il Fatto: è in grado di percepire gli spiriti delle vittime di morte violenta (sia incidenti che omicidi) in un'immagine evanescente nei luoghi del decesso, che continuano a ripetere ossessivamente la frase che stavano dicendo o pensando nel momento della morte.

E anche in questo episodio la sua lugubre "dote" si manifesta: Ricciardi è perseguitato dalla visione del tenore assassinato che declama il verso di un'opera lirica... e ciò, senza nulla togliere al suo spirito d'osservazione, si rivelerà determinante ai fini della risoluzione del caso. Ora, va bene che è un'opera di fiction, ma anche alla sospensione dell'incredulità c'è un limite! ;-) Magari per chi crede nel paranormale questa trovata è un punto a favore, ma per me è l'esatto contrario. Non per questo intendo rinunciare a seguire anche i prossimi episodi, ma sinceramente mi è passata la voglia di dedicarmi ai libri: anche lì, ovviamente, Luigi Alfredo Ricciardi "vede i morti".

Tanto per fare un esempio non proprio a caso... il commissario Montalbano – di cui ho letto quasi tutti i libri (me ne sono rimasti due o tre in arretrato) e visto tutti gli episodi della fiction – i casi li risolve come qualunque poliziotto che si rispetti: indagando e ragionando.

lunedì 25 gennaio 2021

Dimmi di dove sei e ti dirò come parli

Giorni fa un mio "facciamico" milanese DOC ha pubblicato il post seguente.

Sto pensando di creare un elenco di tutti gli errori che voi commettete:
  1. chiamate cornetti le brioche
  2. chiamate hamburger le svizzere
  3. chiamate fagiolini i cornetti
  4. chiamate mortadella la bologna
  5. chiamate cocomero l'anguria
  6. chiamate buste i sacchetti
  7. chiamate prosciutto crudo il parma
  8. chiamate rosette le michette
  9. ...

Evidentemente lui considerava il secondo termine più corretto rispetto al primo. Io invece, da brava "terùn" (qual è il femminile?) quale sono, utilizzo quasi sempre il primo termine, a parte "cocomero" e "anguria" che per me sono intercambiabili. Qualche appunto:

  • quando vado al panificio devo fare uno sforzo per chiedere "due brioche" anziché "due cornetti", altrimenti temo che mi guardino male. Ma la brioche può essere qualsiasi pastarella! (In particolare questa, siciliana, favolosa per colazione accompagnata da una granita al caffè);
  • neanche all'Esselunga i fagiolini li chiamano "cornetti";
  • rosette e michette son due cose diverse, e rosette >>>>> michette.
La discussione è andata avanti per centinaia di commenti, e qualcuno ha aggiunto «chiamate lonza la coppa». In effetti per me la coppa è questa... (che piaceva tanto a papà ma io non ho mai mangiato perché mi fa senso solo a guardarla)

domenica 24 gennaio 2021

La "rivincita" di Bernie

Non si può certo dire che Joe Biden sia stato il protagonista indiscusso della sua cerimonia di insediamento: si è quasi parlato di più di Lady Gaga che ha interpretato l'inno nazionale americano, della poeta (cit.) Amanda Gorman, dell'outfit delle signore presenti... e del senatore Bernie Sanders, sfidante di Biden alle primarie del Partito Democratico, immortalato mentre era seduto per conto suo con tanto di mascherina chirurgica, giaccone casual pesante e muffole fatte a mano per proteggersi dal freddo pungente.

La foto qui sopra, che il diretto interessato ha fatto stampare su una felpa in vendita nel suo store i cui proventi andranno interamente in beneficenza, ha dato luogo a innumerevoli memi diventati più o meno virali: Bored Panda ne ha selezionati quaranta. Ma i miei preferiti non ci sono: te li mostro qua sotto!





(via Tobey Time Crochet)

Infine, un certo Nick Sawhney ha creato una web app basata su Google Maps per piazzare virtualmente Sanders in qualunque località del mondo, ma ha dovuto chiuderla quando si è reso conto che l'utilizzo delle API di Google aveva un costo piuttosto esoso.

sabato 23 gennaio 2021

Il vaccino spiegato coi disegnini

Credevo che il miglior video divulgativo sul vaccino contro il coronavirus fosse questo pubblicato sul canale YouTube SCIENZIATI subito, edizione ufficiale italiana di AsapSCIENCE...

... ma mi sono dovuta ricredere dopo aver guardato quest'altro video di CARTONI MORTI, nella cui descrizione sono elencate svariate fonti validissime.

Si prega di dare massima diffusione: non si sa mai, magari qualche no-vax rinsavisce! :-)

venerdì 22 gennaio 2021

Quasi non ci si crede!

Quest'oggi riporto la traduzione di una storiella letta su Facebook, una sorta di barzelletta ambientata ai giorni nostri che però potrebbe benissimo essere reale.

Un giorno di sole di gennaio 2021, un uomo anziano si avvicina alla Casa Bianca attraversando Pennsylvania Avenue, dove era seduto su una panchina del parco. Si rivolge al Marine di guardia e gli dice: «Vorrei entrare per parlare col presidente Trump».
Il Marine guarda l'uomo e gli dice: «Signore, il signor Trump non è più presidente e non risiede più qui». Il vecchio dice «Okay» e se ne va.
Il giorno dopo, lo stesso anziano si avvicina alla Casa Bianca e dice allo stesso Marine: «Vorrei entrare per parlare col presidente Trump».
Il Marine ripete: «Signore, come le ho detto ieri, il signor Trump non è più presidente e non risiede più qui». L'uomo lo ringrazia e, di nuovo, si allontana.
Il terzo giorno, l'anziano si avvicina alla Casa Bianca e parla con lo stesso Marine, dicendo ancora: «Vorrei entrare per parlare col presidente Trump».
Il Marine, a questo punto comprensibilmente irritato, guarda l'uomo e dice: «Signore, questo è il terzo giorno consecutivo che lei viene qui a chiedere di parlare con Trump. Le ho detto ogni volta che non è più il presidente e non risiede più qui. Non lo capisce?».
L'anziano guarda il Marine e dice: «Oh, lo capisco. Il fatto è che adoro sentirmelo dire».
Il Marine scatta sull'attenti e dice:
«Ci vediamo domani, signore».

giovedì 21 gennaio 2021

Non essere accettati per quello che si è

Ad Andria è morta una persona transgender, Gianna, indigente perché scartata dalla società. La famiglia ha deciso di affiggere manifesti funebri con il suo nome al maschile: un'offesa al nome e all’identità con cui la conoscevano tutti. Taffo Funeral Services, dopo aver ricevuto da Vladimir Luxuria la segnalazione della vicenda, ha deciso di rifare la locandina funebre per darle un rispettoso ultimo saluto.

Qualcosa di molto simile era accaduto nel giugno scorso a Pescara: dopo la scomparsa della 46enne trans Alessia Ortense, i familiari le hanno mancato di rispetto anche da morta facendo stampare il necrologio con il suo vecchio nome da uomo. Il fatto che sul manifesto funebre ci fosse la foto di una persona dall'aspetto indubbiamente femminile rendeva il tutto ancora più assurdo.

Purtroppo a volte capita che dei genitori siano pronti a rinnegare i propri figli perché non riescono ad accettare il fatto che non siano quello che speravano diventassero. In questi giorni qualche mio contatto ha condiviso un post dello scorso anno nel quale lo scrittore Jonathan Bazzi raccontava la storia di Ruth Coker Burks, "l'angelo del cimitero": negli Stati Uniti, tra il 1984 e la metà degli anni '90, la donna si prese cura di centinaia di persone sieropositive morenti, molte delle quali giovani omosessuali abbandonati dalle famiglie.

mercoledì 20 gennaio 2021

#InaugurationDay

Oggi è un bel giorno per l'America, e oserei dire per il mondo intero: Joe Biden ha giurato come presidente degli Stati Uniti e si è quindi insediato ufficialmente. Entro poche ore Biden dovrebbe firmare una serie di ordini esecutivi con cui, tra le altre cose, intende interrompere la costruzione del muro al confine con il Messico, reintegrare gli Stati Uniti negli accordi sul clima di Parigi, fermare l'uscita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, imporre l'obbligo di utilizzo della mascherina in tutte le proprietà del governo federale... insomma porre rimedio ad alcuni dei più grossi danni fatti dal suo predecessore Donald Trump. Il quale, da parte sua, come ultimo atto da presidente ha graziato 143 persone tra le quali Steve Bannon, suo ex consigliere e stratega, che lo scorso agosto era stato arrestato con l’accusa di truffa e riciclaggio di denaro. Nelle ultime settimane prima della fine del suo mandato Trump aveva già graziato decine di persone, tra cui criminali di guerra, alcuni suoi alleati coinvolti nel Russiagate ed ex deputati del Partito Repubblicano condannati per corruzione. Lisa Montgomery invece no... si vede proprio che doveva schiattare, lei. :'-(

Giusto per rovinare un po' la festa, condivido un'immagine trovata su Facebook. Risale a un anno e mezzo fa, ma dubito che la situazione sia cambiata più di tanto.

Il problema del Congresso spiegato in un grafico
  • Il 51% dei membri del Congresso sono milionari, mentre solo il 5% della popolazione americana lo è
  • Il 77% dei membri del Congresso sono uomini bianchi, mentre appena il 31% della popolazione americana lo è
  • Solo il 20% dei membri del Congresso sono donne, mentre il 51% della popolazione americana lo è
  • Il 67% dei membri del Congresso sono over 55, mentre appena il 28% della popolazione americana lo è

E in Italia, oltre che in molti altri Paesi, a parte il fatto che riguardo alla percentuale di bianchi non si possono fare paragoni con gli USA, dubito che la situazione sia molto diversa. Ma speriamo che le cose cambino presto un po' dappertutto. Tanto per cominciare, Kamala Harris è la prima donna e la prima persona afroamericana e asioamericana ad assumere l'incarico di vicepresidente degli Stati Uniti. Daje! :-D

martedì 19 gennaio 2021

Favole moderne

Come ho imparato a scuola, per favola – da non confondere con fiaba – «si intende un genere letterario caratterizzato da brevi composizioni, in prosa o in versi, che hanno per protagonisti di solito animali – più raramente piante o oggetti inanimati – e che sono fornite di una "morale"». Tanto per fare un esempio celebre, pensiamo alla favola del lupo e dell'agnello di Fedro, emulo romano dello scrittore greco antico Esopo, il vero iniziatore del genere favolistico.

Su Facebook qualche mio contatto ha condiviso una vignetta che rappresenta una sorta di favola ai tempi del COVID, con un lupo al cospetto di un gregge di pecore "negazioniste".

Voi sapete che io sono un lupo, perché non scappate?

E le pecore, per nulla intimorite, belano tranquillamente...

I lupi non esistono
Solo i vecchi e i malati vengono attaccati da un lupo
Un corpo sano e ben allenato sopravvive al morso di un lupo
Facciamo affidamento sull'immunità di gregge

[La vignetta successiva me la immagino, ma è troppo cruenta per disegnarla]

lunedì 18 gennaio 2021

Conte Vs Renzi, arbitra... il Molleggiato

In questi giorni si decidono le sorti del governo Conte, e probabilmente il futuro politico (ma non solo) del Paese. Comunque vada, e pur avendo le mie riserve riguardo al presidente del consiglio in carica, non potrò mai perdonare a Matteo Renzi di aver ritirato il suo sostegno a Giuseppe Conte; non so esattamente quali siano state le sue ragioni, e se devo dirla tutta neanche mi interessano, perché non riesco a immaginare una motivazione sufficientemente valida da decidere di innescare una crisi di governo nel bel mezzo di una crisi sanitaria ed economica senza precedenti. Qualcuno ironizzando ha osservato: quanto la fate tragica, non è che se cade il governo gli ospedali smettono di curare i malati e di vaccinare la gente! Magari no, non subito... ma già le cose non stavano procedendo affatto in maniera ottimale, se viene a mancare la stabilità politica allora temo che andrà tutto a catafascio. Una certa stabilità si potrebbe recuperare tornando alle urne, ma se penso che con ogni probabilità vincerebbe la destra fascioleghista di Salvini e Meloni l'unica immagine che mi viene in mente è questa qui sotto.

Vabbè, la faccio finita con questo discorso troppo complesso perché io riesca a portarlo avanti adeguatamente, e troppo amaro perché non rischi di rodermi il fegato... e alleggerisco i toni condividendo due video visti sui social che ironizzano entrambi sulla padronanza della lingua inglese dei due contendenti in questione, Conte e Renzi, mixando il loro eloquio nell'idioma albionico con Prisencolinensinainciusol di Adriano Celentano.

A proposito di Renzi, c'è anche questo contributo del DJ Giorgio Prezioso.

domenica 17 gennaio 2021

Le scienze della Terra alla portata di tutti

L'altro giorno mi sono imbattuta in questo video nel quale il geologo Andrea Moccia spiegava il "mistero" che c'era dietro il video virale pubblicato tempo fa da Dario Bonzi, nel quale uno zampillo d'acqua sembra perfettamente immobile, anche se toccandolo ci si accorge che non lo è.

In sintesi, Andrea spiega che quello mostrato nel video è un tipico esempio di flusso laminare stazionario – contrapposto a quello turbolento – che si verifica in condizioni molto particolari; per capire quali, è utile tener presente il numero di Reynolds.

Conquistata da questo video divulgativo, mi sono subito iscritta al canale YouTube di Geopop, e ho trovato molto interessante anche il video pubblicato l'altroieri, che spiega perché il proverbio «Rosso di sera bel tempo si spera, rosso di mattina la pioggia si avvicina» non sia solo una credenza popolare priva di fondamento scientifico, tutt'altro. Al termine del video Andrea ha parlato di Un tesoro al piano terra, il suo libro di prossima uscita: nessuno youtuber di successo che si rispetti può esimersi dal pubblicarne uno... di sicuro non quelli che come lui hanno dei contenuti veramente validi da condividere! :-)

sabato 16 gennaio 2021

Lo smart working secondo Tezenis

Dalla fine dello scorso mese di febbraio ho sempre lavorato da casa: non dovendo fare il lungo tragitto per arrivare in ufficio mi alzo un'ora e mezza più tardi del solito, faccio colazione, poi doccia, invece l'abituale "routine di bellezza mattutina" tonico+siero+crema idratante la salto (e i risultati alla lunga si vedono, ahimè), e infine, indossata la "tutona pesantona" e i calzettoni con le ciabatte imbottite (ché a stare fermi per ore si sente freddo), accendo il PC sul tavolo del soggiorno dove ho allestito la mia postazione di lavoro, e mi ci siedo davanti.

Stamattina qualche mio contatto ha condiviso su Facebook la foto qui sotto, pubblicata dal marchio di biancheria intima Tezenis con la didascalia "Smart Working mood" seguita da una sfilza di tag e hashtag.

Qualche semplice considerazione:

  • appoggiando il computer sopra il letto in quel modo si rischia che si surriscaldi;
  • la fanciulla deve avere il riscaldamento a palla in casa, altrimenti le verrebbe la pelle d'oca;
  • in quella posizione può resistere assai meno di otto ore prima che le si addormenti la gamba destra.

Anch'io, che lavoro seduta su una normale sedia del soggiorno, non certo scomposta come il tizio dell'immagine qua sotto...

... quando finisco di lavorare sono tutta "incriccata". Ma visto che ho solo due settimane di lavoro davanti, poi si vedrà, oramai non mi sembra più il caso di investire in una sedia da ufficio ergonomica... :-(

venerdì 15 gennaio 2021

Il vero sogno americano

La NASA Image of the Day pubblicata ieri con il titolo Fulfilling the Dream (Realizzando il sogno) mostra il presidente Lyndon B. Johnson nell'atto di firmare il Civil Rights Act il 2 luglio 1964, mentre Martin Luther King Jr. e altri stanno a guardare.

Tu dirai: e che c'entra la NASA? È ben spiegato nella didascalia.

La NASA continua a realizzare il sogno della diversità e dell'inclusione in tutte le sue attività, dal volo spaziale alla tecnologia. Come ha affermato l'amministratore Jim Bridenstine in una lettera ai dipendenti l'11 gennaio 2021: «Credo che l'esempio che diamo in questa agenzia attraverso la dimostrazione dei nostri valori fondamentali – sicurezza, integrità, lavoro di squadra, eccellenza e inclusione – possa aiutarci a superare questi tempi difficili. Non c'è agenzia nel governo federale meglio attrezzata della NASA per ispirare il popolo americano a raggiungere vette più elevate e ricordare ai nostri concittadini che quando siamo uniti, non c'è sfida che la nostra nazione non possa superare».

Meno male che c'è la NASA a ricordarmi che, nonostante Trump, sotto certi aspetti non è affatto vero che l'America è regredita di decenni...

giovedì 14 gennaio 2021

L'amore non ha età

L'attrice Julia Roberts, 53 anni portati splendidamente (ci metterei la firma per arrivare a quell'età così radiosa), di recente ha dichiarato

Sto invecchiando con dignità, umorismo e serenità. Non faccio ricorso al lifting o al botox e so per gli standard di Hollywood sto rischiando la mia carriera. Se non vogliono darmi un ruolo perché sembro vecchia, vorrà dire che il progetto me lo produco io e scelgo chi voglio. L’importante è non prendere questo mestiere troppo sul serio.
Conosco tante mamme che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese: quelli sono i problemi seri, queste sono le donne che ammiro, che sono belle e brave anche quando tutto è difficile.
Sinceramente ho altre paure. Paura per i miei figli, di non riuscire a proteggerli da chiunque voglia approfittarsi di loro. Per me è più importante star bene e far vivere bene la mia famiglia. Sono fortunata e apprezzo tutto quello che ho. Ringrazio mio marito e i miei figli ogni giorno.
Per questo, per me i momenti più importanti della giornata non sono mai quelli che trascorro sul set, ma quelli in cui faccio colazione con loro perché parliamo di tutto. È un momento magico.

Il suo collega Hugh Grant due anni fa ha ammesso «Ormai sono troppo vecchio, brutto e grasso per essere il protagonista delle commedie romantiche». Io per Hugh ho sempre avuto un debole, e lo trovo affascinante anche adesso che ha 60 anni (come sarebbe a dire, sessant'anni?!). Eccolo con Nicole Kidman – una coetanea della Roberts che dimostra anche lei meno della sua età, per quanto in passato pare abbia fatto ricorso alla chirurgia estetica – in una scena della serie TV The Undoing - Le verità non dette che va in onda su Sky (e che quindi non seguo, non essendo abbonata né a Sky, né a Netflix, né ad Amazon Prime Video, ecc. E ciononostante il tempo non mi basta mai per tutto quello che vorrei fare. Chissà come fanno quelli che seguono tutte le serie possibili e immaginabili e sostengono di avere anche una vita... ;-) ).

Si dà il caso che proprio Julia Roberts e Hugh Grant nel 1999 siano stati protagonisti di una delle mie commedie romantiche preferite, Notting Hill. E io ce li vedrei eccome, a tornare a far coppia davanti alla cinepresa... possibilmente non nel seguito di Notting Hill così come l'ha immaginato Grant! ;-) Comunque, come spesso accade, ho scoperto che l'intesa che i due mostravano sul grande schermo è rimasta confinata sul set.

mercoledì 13 gennaio 2021

Giustizia NON è stata fatta

Questa mattina al mio risveglio ho appreso che era stata eseguita la condanna a morte tramite iniezione letale di Lisa Montgomery. Non succedeva da quasi settant'anni che una donna venisse "giustiziata" – termine tragicamente inappropriato per una sanzione che con la vera giustizia, a mio modesto avviso, non ha proprio nulla a che vedere – negli Stati Uniti, e bisogna risalire a 130 anni fa per trovare condanne a morte eseguite nella fase di transizione tra il presidente uscente e quello neoeletto. L'esecuzione della donna era stata sospesa sia da George W. Bush sia da Barack Obama, ma Donald Trump, che sulla coscienza (ammesso e non concesso che ne abbia una) si porta un gran numero di "omicidi di Stato", ha voluto concedersi quest'ultima crudeltà prima di mollare la poltrona. La morte di Lisa Montgomery non pone rimedio a un bel niente, di certo non servirà a restituire la mamma a quella ragazzina miracolosamente sopravvissuta: applicare la legge del taglione serve solo a placare la sete di vendetta del popolo, che uno Stato che voglia definirsi civile dovrebbe far tutto fuorché assecondare.

Lisa Montgomery si era macchiata di un delitto orrendo, è vero. Ma per me non esiste crimine così grave da autorizzare uno Stato ad uccidere a sangue freddo i suoi cittadini, a maggior ragione se penso che l'equilibrio psichico di quella donna risultava irrimediabilmente compromesso in seguito ai terribili abusi subiti da bambina.

Infine, mi ha sconvolta la gelida formalità della lettera con cui è stato preannunciato alla condannata che stava inesorabilmente per giungere la sua ora.

martedì 12 gennaio 2021

Guarda dove vai!

L'altro giorno in un gruppo Facebook del quale faccio parte qualcuno ha condiviso la foto qui sotto, che definirei mestamente ironica...

... e che mi ha fatto ripensare a quest'altra, altrettanto ironica, a me già nota.

«Sulla strada che porta al successo, non ci sono scorciatoie» :-D

Ma non avevo ancora visto niente: questo video raccoglie una compilation sconcertante di camion che si vanno a incastrare, spesso con esiti assai devastanti, sotto il cavalcavia ferroviario noto come "Can Opener", aprilattine, situato nel North Carolina e alto poco più di tre metri e mezzo (per la precisione 11 piedi e 8 pollici). Ma io dico... chi gliel'avrà data, a questi, la patente?! ;-)

lunedì 11 gennaio 2021

Forza Dario!

Tre settimane fa Dario Bressanini, il nostro "amichevole chimico di quartiere" che ho citato più volte su questo blog, ha pubblicato sul suo canale YouTube principale un video nel quale spiegava il motivo per cui negli ultimi tempi la sua attività di divulgazione scientifica si è diradata: purtroppo ha scoperto di essere affetto da un tumore raro (colpisce 5 persone su un milione), il melanoma uveale. Non esistono sostanze chimiche adiuvanti che possano essere utilizzate per una chemioterapia, inoltre tale forma di tumore resiste alla radioterapia classica, ma almeno è trattabile con l'adroterapia. Bressanini ha descritto con molta schiettezza quello che ha passato e che sta provando, ha lasciato intendere che molto probabilmente perderà la vista dall'occhio sinistro, e io, che finora l'avevo apprezzato "solo" per la sua abilità di divulgatore, in quel momento avrei voluto abbracciarlo.

In un video successivo, pubblicato due giorni fa sul suo canale secondario, il chimico ha espresso alcune riflessioni degne di nota. È tipico dell'uomo, quando gli succede qualcosa di brutto, chiedersi: perché proprio a me? Oppure, facendo un esempio riguardo alla salute: perché il vicino che fuma come un turco a novant'anni gode di buona salute, mentre lo zio Gino è morto giovane di cancro al polmone pur non avendo mai fumato in vita sua? Ebbene, una risposta definitiva non c'è: il caso ha un ruolo determinante. Bressanini fa riferimento a quest'altro video, anch'esso molto interessante, nel quale la biotecnologa Beatrice Mautino parla degli agenti cancerogeni, ovvero di quei fattori chimici, fisici o biologici in grado di causare tumori o favorirne l'insorgenza e la propagazione, e spiega che oltre al fumo di tabacco sono cancerogeni di classe 1 secondo la IARC anche il consumo di bevande alcoliche e quello di carni lavorate, come ad esempio il prosciutto: l'effetto dipende dalla dose, questo è il punto.

domenica 10 gennaio 2021

Nel posto sbagliato al momento sbagliato

Sui social ho visto raccontate svariate storie dei protagonisti del tentativo di colpo di stato dell'altro giorno a Washington, ma fra le tante mi ha colpita in modo particolare quella accennata in questo tweet.

Il tizio ha partecipato alla rivolta con appeso al collo il badge sul quale era ben visibile il nome dell'azienda presso cui era impiegato. E i suoi datori di lavoro, lungi dal lasciar correre, hanno comunicato

Navistar Direct Marketing è stata informata che un uomo che indossava un badge aziendale di Navistar è stato visto all'interno del Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021 durante la violazione della sicurezza. Dopo aver esaminato le prove fotografiche, il dipendente in questione è stato licenziato per giusta causa.
Sebbene sosteniamo il diritto di tutti i dipendenti all'esercizio pacifico e legale della libertà di parola, qualsiasi dipendente che dimostri una condotta pericolosa che mette in pericolo la salute e la sicurezza degli altri non avrà più un'opportunità di lavoro con Navistar Direct Marketing.

Nel tweet successivo @Luiseach osserva

L'uomo del badge sembra non sapere perché è lì, è come se avesse preso la strada sbagliata mentre tornava a casa dal lavoro e non capisce perché c'è un uomo con le corna che gli urla accanto.

Io che ho perso il lavoro non per giusta causa non metto certo in dubbio che il tizio abbia strameritato di essere licenziato, ma sotto sotto un pochino di pena per lui la provo...

Concludo condividendo qualche altro meme trovato sui social riguardo a ciò che è successo l'altro giorno.





sabato 9 gennaio 2021

#AscanioDay2021

All'indomani dell'Ascanio Day, condivido un paio di video al riguardo che ho visto solamente dopo aver pubblicato il post di ieri.

Celestino Camicia, che è responsabile di aver "inventato" la ricorrenza dell'hotto di gennaio pubblicando tredici anni fa questo video, ha eseguito il "famigerato" brano assieme a Walzer – colui che ha avuto la faccia tosta di presentarlo in versione italianizzata a Persia's Got Talent – e con la sua dolce metà Eleonora Giannini alle percussioni.

Anche le Coliche ieri hanno reso omaggio a modo loro al fenomeno virale del giorno ospitando l'unica persona vivente di nome Ascanio che goda di una certa notorietà (a parte l'attore Ascanio Celestini, che per quanto io lo trovi simpatico dubito si presterebbe mai a certe cose): Ascanio Pacelli del Grande Fratello 4.

venerdì 8 gennaio 2021

Cosa è rimasto di quegli anni '80

Come ogni 8 gennaio, oggi ricorre l'Ascanio Day... e, tanto per restare in tema di canzoni straniere italianizzate, mi sembra proprio il giorno giusto per parlare – da buona ultima, visto che sui social l'ha già fatto chiunque ;-) – di Ciao, 2020!, l'edizione speciale del programma televisivo Večernij Urgant andata in onda il 30 dicembre scorso sulla principale emittente pubblica russa e condotta da Ivan Urgant, ribattezzato per l'occasione Giovanni Urganti. Trattavasi infatti di una parodia dei veglioni televisivi italiani degli anni '80. Tutti i protagonisti parlavano e cantavano in italiano, non proprio in modo impeccabile... ma io non credo che saprei fare di meglio con il russo! :-)

Qui sotto c'è il video completo...

... ma se non hai abbastanza tempo per guardarlo puoi ripiegare su quest'altro, dove spezzoni delle performance canore di Giorgio Criddi (al secolo Egor Kreed), dei Piccolo Grandi (che in Russia sono noti come Little Big) & company si alternano alle versioni originali dei loro brani.

C'è chi si è messo le mani nei capelli per come noi italiani verremmo visti all'estero, qualcuno ha praticamente invocato un incidente diplomatico per una così "scandalosa" presa in giro... ma io, oltre a divertirmi, sono rimasta piacevolmente colpita dalla qualità della realizzazione. A questo punto pubblico un annuncio: cercasi partner maschile per presentare Chiesi io al frassino ai provini di Italia's Got Talent, un po' come fece Walzer l'anno scorso in Persia! (È ovvio che scherzo... non avrei mai il coraggio di andare a cantare in televisione un brano "serio", figuriamoci questo)

giovedì 7 gennaio 2021

Trump, stacce! Anzi no, vattene!

Ieri sera avevo intenzione di andare a letto presto, ma le notizie che arrivavano da Washington – qui l'ottimo liveblog de Il Post – mi hanno trattenuta più del previsto con gli occhi sbarrati davanti alla diretta di LA7.

Il presidente eletto Joe Biden dovrebbe insediarsi alla Casa Bianca il 20 gennaio prossimo, ma visto quello che Donald Trump è stato capace di fare persino in questa drammatica circostanza – twittava esortando i suoi sostenitori a darsi una calmata, ma al tempo stesso li aizzava perché «avete ragione, ci hanno rubato la vittoria elettorale», fino a che i principali social network non hanno preso una decisione senza precedenti, quella di bloccarlo – non mi sentirò tranquilla finché il suo mandato non sarà scaduto (non lo sarò del tutto neanche dopo, se è per questo). Al momento si parla di impeachment e dell'invocazione del 25esimo emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d'America per rimuoverlo anzitempo.

Alcuni vignettisti a suo tempo hanno pronosticato quanto sarebbe stato difficile schiodare Trump dalla poltrona più importante del mondo: il 7 novembre si sono espressi in tal senso Walter Leoni...

... e Antonio Cabras...

... ai quali stamattina si è accodato Stefano Tartarotti.

L'idea creativa è quasi identica, ma prima di parlare di plagio devo ammettere che non ci sono molti altri modi per rendere visivamente l'idea di uno che nun se ne vòle anna'...

mercoledì 6 gennaio 2021

Effetti (in)desiderati

Oggi, leggendo un post pubblicato sulla pagina Facebook Terra, sono venuta a sapere che

Un uomo di 61 anni, in emodialisi per insufficienza renale allo stadio terminale a causa del morbo "Linfoma di Hodgkin" ha contratto la #COVID19.
Dopo 11 giorni di cure è stato dimesso e dopo 4 mesi, il tumore è pressoché sparito.
Si ipotizza (quindi non si hanno ancora dati certi) che l'infezione SARS-CoV-2 abbia innescato una risposta immunitaria antitumorale facendo regredire la malattia.

Se Terra non ti sembra abbastanza attendibile, mi auguro che non avrai obiezioni riguardo alla fonte a cui si fa riferimento, SARS‐CoV‐2‐induced remission of Hodgkin lymphoma, pubblicato sul British Journal of Haematology.

[Piccola nota personale: il linfoma di Hodgkin mi fa paura da quando all'età di diciannove anni lessi il libro autobiografico Il male addosso, nel quale Sandra Verda, che fino ad allora conoscevo solo come sceneggiatrice delle storie di Topolino, raccontava la battaglia che, quando era ancora più giovane di quanto fossi io all'epoca, combatté – a qualcuno la terminologia bellica usata in ambito sanitario fa storcere il naso, ma io la trovo più azzeccata che mai – contro questa forma tumorale. Soltanto adesso scopro che l'autrice è morta d'infarto nel 2014, ad appena 55 anni.]

D'altro canto certi giornali italiani, per qualche clic in più, non esitano a usare titoli fuorvianti che rischiano di favorire tendenze deleterie, soprattutto in chi si ferma al titolo senza prendersi la briga di leggere l'articolo. Ad esempio Il Secolo XIX ha titolato Anziana vaccinata in rsa genovese muore per emorragia cerebrale (in seguito il titolo è stato modificato, presumo in seguito alle numerose critiche): praticamente un invito a nozze per no-vax e complottisti vari. Leggendo l'articolo si scopre che...

Data la concomitanza degli eventi sono state avviate indagini autoptiche e "al momento non si rilevano nessi causali diretti tra emorragia e vaccino".

... ma oramai il danno è fatto: sono già pronte contestazioni del tipo «al momento non si rilevano nessi causali, ma chissà, in futuro?», «sicuramente un nesso c'è ma non CIELO dicono!!!1!».

Ironia della sorte, il termine covidiota, coniato per definire gli stupidi che ignorano il protocollo di distanziamento sociale contribuendo così a diffondere il COVID-19, è stato adottato da no-vax e negazionisti vari, i quali lo usano per appellare noi, sì, proprio noi che ci preoccupiamo per questa pandemia che secondo loro è tutta una montatura ideata non si sa bene a quale scopo. Un ribaltamento di significato davvero sconcertante.

martedì 5 gennaio 2021

Sdrammatizzare giocando coi marchi più famosi

Da qualche settimana seguo l'account Instagram Timidessen, «il primo supermercato digitale per persone introverse», com'è stato definito da Picame che ne ha intervistato uno dei due creatori. (A dire il vero è più probabile che le loro illustrazioni le veda su Facebook, dal momento che su Instagram ci bazzico assai poco)

Il “punto perdita” Timidessen è uno scaffale digitale ricolmo di prodotti da supermercato dedicati alle persone timide e chiuse che nasce con l’intento di sdrammatizzare sulle ansie della vita.
Il progetto ha visto la luce nel periodo del primo lockdown e sta avendo un enorme successo. Merito della capacità dei suoi due creatori di intercettare gli stati d’animo che accomunano tante persone. Ho parlato con uno di loro al telefono e ho scoperto che l’idea di aprire Timidessen gli è venuta mentre faceva la spesa. È una persona estremamente timida, riservata e “rispettosa degli spazi altrui“. Timidessen non è che la trasposizione sotto forma di prodotti di largo consumo delle sue emozioni (che toccano talvolta anche temi molto seri come depressione e paranoia) condita con abbondanti dosi di ironia e un pizzico di genialità nello storpiare i nomi e i claim.

Il modo migliore per capire il filo conduttore di queste illustrazioni è mostrartele; ne ho scaricate cento con il programma 4K Stogram consigliato da Salvatore Aranzulla – la cui versione gratuita ha delle limitazioni, ma per l'uso che devo farne io va più che bene – e ne ho selezionate alcune, a partire dal logo...

... che se lo si capovolge svela il senso del progetto.














Non potevano mancare le specialità delle Feste: panettone...

... pandoro...

... e zampone!