lunedì 31 gennaio 2022

Povero Sergio!

Solo ieri avevo promesso di non tornare più sulla rielezione di Sergio Mattarella... ma l'ultima trovata dei 99 Cosse mi impone di venir meno al mio proposito! ;-) La band folk-rock pescarese ha ridoppiato in dialetto la dichiarazione rilasciata con volto tirato ma con encomiabile pacatezza da Mattarella al termine dell'incontro con i presidenti di Camera e Senato, i quali gli avevano comunicato l'esito dell'elezione che lo confermava nella carica di Presidente della Repubblica.

Il ridoppiaggio è un tentativo ironico di rispondere alla domanda che un po' tutti ci saremo fatti: cosa avrebbe detto Sergione se avesse potuto esprimersi liberamente? Un altro tentativo in tal senso è stato pubblicato nella pagina Non è successo niente.

Non posso fare a meno di ricordare un'altra creazione dei 99 Cosse sempre con protagonista Mattarella che ribatteva esasperato «'N'atrə ssett'annə... Ma tu si' mmattə a la coccə, signo'!» a una donna che gli aveva gridato «Presidente, non vada via dal Quirinale!».

[Sui social alcuni si rifiutano di riconoscere il sacrificio di Mattarella: in fondo il suo non è mica un lavoro usurante e malpagato!, dicono. E poi un democristiano come lui nel potere ci sguazza, aggiungono. A costoro farei notare che il presidente ha pur sempre ottant'anni, anche se portati piuttosto bene, aveva tutto il diritto di godersi la pensione, di dedicarsi ai non meglio precisati piani che aveva in mente, e di tener fede alla sua convinzione che un secondo mandato fosse a dir poco inopportuno. Inoltre non è affatto detto che un compito mentalmente gravoso e di responsabilità come il suo sia meno stressante rispetto a un impiego più impegnativo sul piano fisico ma che permette di "staccare" in modo netto una volta finito il turno]

domenica 30 gennaio 2022

Seven more years

All'indomani della scontata – ma non potevate dircelo prima che era un'opzione praticabile, così i miei sonni non sarebbero stati funestati dall'immagine di un presidente "bunga bunga" o di una Casellati Serbelloni Mazzanti Viendalmare pronta a giurare che Silvio credesse alla storia di Ruby nipote di Mubarak?! ;-) – rielezione di Sergio Mattarella, che mi suscita un misto di soddisfazione e mestizia mai provato prima, condivido un'altra "infornata" di immagini e memi trovati sui social. Poi basta, promesso. Si guarda avanti... almeno spero!












[Il titolo del post allude al post che Barack Obama pubblicò sui social dopo la sua rielezione come presidente USA. Solo che immagino che lui fosse "leggermente" più contento rispetto a Sergione, ecco...]

sabato 29 gennaio 2022

In attesa del Mattarella bis

È in corso lo scrutinio, l'ottavo, che con ogni probabilità porterà alla riconferma di Sergio Mattarella al Quirinale. Sebbene il presidente uscente, e a questo punto quasi rientrante, avesse fatto capire a più riprese di non essere disponibile per un secondo mandato, di fronte all'incapacità della classe politica di trovare un'altra soluzione ampiamente condivisa ha ricevuto nel pomeriggio i capigruppo dei vari partiti e ha confermato che accetterà l'incarico. Non mi aspettavo nulla di meno da un uomo con il suo senso delle istituzioni, e rimango convinta che non esistesse alternativa migliore: alcuni dei nomi che sono stati fatti in questi giorni non valgono un'unghia di Mattarella. Ma il fatto che, com'era già successo con il suo predecessore Giorgio Napolitano, ci si veda praticamente costretti a chiedergli il bis mi sembra un sintomo assai preoccupante.

Sui social stanno proliferando i memi; ne pubblico qui di seguito un'ampia selezione.











[Il famoso presidente donna ;-)]

Concludo con un Le più belle frasi di Osho in grande spolvero.





venerdì 28 gennaio 2022

Cercasi... ma chissà perché non trovasi

Stasera mi ricollego al post che ho pubblicato martedì per condividere un paio di spunti sugli annunci di lavoro.

Ecco un'immagine tratta dall'account del fantomatico Comune di Bugliano, che fin troppa gente prende per vero (e in effetti le pretese non sono troppo dissimili da quelle che a volte vengono avanzate nella realtà)...

... e un tweet di @DanPriceSeattle.

Traduzione di annunci di lavoro
  • Stipendio competitivo: bassa retribuzione rivelata al quinto colloquio
  • Orari flessibili: si lavora nei giorni festivi e la domenica
  • Sii il capo di te stesso: appaltatore senza benefit
  • Cercasi rockstar: si lavora 80 ore alla settimana
  • Ambiente frenetico: esaurimento nel giro di 3 mesi
  • Siamo come una famiglia: corri come un pazzo

giovedì 27 gennaio 2022

Il segreto di un poliglotta

Dopo aver finito di ascoltare Il Dito di Dio - Voci dalla Concordia, mi è venuta la curiosità di saperne di più sul suo autore Pablo Trincia, che avevo imparato a conoscere e apprezzare grazie all'altro podcast Veleno. Leggendo Wikipedia sono venuta a sapere che collabora con il programma televisivo Le Iene – non seguendolo, non ne ero al corrente – e che è poliglotta. Essendo nato in Germania da padre italiano e madre persiana, sicuramente partiva avvantaggiato... comunque di lingue ne conosce molte altre: in questo video del 2014 – guardando il quale ho scoperto che è pure un bel figliolo, dal viso aperto e simpatico – oltre che in italiano parla in persiano, tedesco, inglese, swahili, hindi, wolof, francese, spagnolo, portoghese e russo con vari livelli di fluidità, ma con una nonchalance invidiabile.

Al termine del video Pablo risponde a una delle domande che gli vengono fatte più spesso: qual è il segreto per impararle, così tante lingue?

Bene, il segreto è... non avere paura di sbagliare, non avere paura di mettersi in gioco, affrontarle sempre con grande entusiasmo perché, anche se si commettono degli errori, e io sicuramente ne avrò commessi un sacco in questi nove minuti di video, non bisogna vergognarsi, bisogna sempre pensare che chi ti sta ascoltando, anzi, apprezza lo sforzo che tu stai facendo, perché la lingua è sempre una chiave che apre una porta: apre la porta di una cultura, apre la porta di un Paese, apre le porte di una persona... e ovviamente questo è bellissimo, è esaltante, è un'esperienza davvero unica. Per cui a tutti, soprattutto ai più giovani, dico: studiate le lingue, uscite dall'Italia, viaggiate, fate la fame ma godetevi il mondo perché la vera ricchezza è questa, è il fatto di poter comunicare con chiunque e soprattutto di riuscire a imparare sempre qualcosa di nuovo.

Solo due o tre riflessioni:

  • Del consiglio di non aver paura di sbagliare dovrei farne tesoro io per prima, non solo riguardo alle lingue... ovviamente negli ambiti in cui non rischio di arrecare danno a me stessa o al prossimo!
  • Ammesso che si sia disposti a viaggiare "low cost", in tempi di pandemia non è affatto facile girare il mondo, purtroppo.
  • Sarebbe bellissimo poter comunicare con chiunque... ma non di rado rimane un'utopia, e non solo per ragioni linguistiche. Troppo spesso non ci si capisce neppure se si parla – più o meno ;-) – la stessa lingua, ma si rimane ciascuno rinchiuso nel proprio orticello senza imparare niente dal confronto con l'altro.

mercoledì 26 gennaio 2022

La teoria degli escrementi canini

Esaminando l'andamento delle votazioni che hanno avuto luogo finora per l'elezione di colui che prenderà il posto di Sergio Mattarella – il quale sta ricevendo di giorno in giorno sempre più preferenze, e secondo me ha già pianificato la fuga in un posto sperduto ;-) – nel ricoprire la prestigiosa carica di presidente della Repubblica, non posso fare a meno di notare che i nomi proposti dal centrodestra non sembrano straordinariamente più presentabili – o come si dice spesso "ricevibili" – rispetto a quello del ritirato Silvio Berlusconi. A tal proposito mi sembra davvero azzeccata l'ipotesi proposta sotto forma di metafora dall'autore di Non è successo niente, pagina Facebook che ha dato vita anche a un libro e i cui post li seguo in modo abbastanza sporadico perché TL;DR, ma mi sto convincendo che in questo modo mi perdo qualcosa di molto interessante; l'ho elegantemente ribattezzata "teoria degli escrementi canini".

- Ma com’è possibile?
- Cosa?
- Come possono pensare di candidarlo seriamente al Quirinale.
- Ancora.
- Cioè, è un pregiudicato e un puttaniere.
- Eh, cosa vuoi…
- La persona meno adatta al ruolo.
- Senza dubbio.
- L’idea che salga al Colle è pura fantascienza.
- Fantascienza.
- La destra lo sa che non ci diventa Presidente della Repubblica questo.
- Certo che lo sa.
- Allora scusa, perché?
- Perché cosa?
- Perché hanno proposto Berlusconi?
- Ti ricordi quando abbiamo preso il cane?
- Sì.
- Ti ricordi che era piccolo e un giorno siamo usciti di casa e abbiamo dimenticato tutto aperto?
- Sì, mi ricordo.
- Che siam tornati dopo tre ore e il salotto era completamente marrone.
- Sì.
- E tu eri terrorizzato che avesse cagato dappertutto.
- È vero.
- E poi l’hai annusata e hai scoperto che non era merda.
- Era fango.
- Bravo e tu com’eri?
- Contento.
- Pensavi ti sarebbe toccato aver la casa piena di merda, e invece era solo piena di fango. Ed eri tutto contento.
- Sì.
- Ecco perché.

[L'immagine che apre il post è la copertina di un calendario a dir poco bizzarro che si trova in vendita online. Sul serio. Ed esiste pure la versione felina]

martedì 25 gennaio 2022

Tempi moderni

Di recente ho guardato il video giapponese qui sotto; per quanto sia stato indubbiamente velocizzato ad arte, mi ha dato da pensare sui ritmi insostenibili con cui troppo spesso si lavora ai giorni nostri.

Inevitabilmente mi ha riportato alla memoria una celebre scena del film Tempi moderni scritto, diretto e interpretato da Charlie Chaplin, in particolare la parte che si svolge alla catena di montaggio.

Colgo l'occasione per condividere l'appello di Attivista per un'esistenza libera e dignitosa che, per quanto abbia raccolto finora solo un numero irrisorio di firme, mi sembra assolutamente degno di considerazione.

Nell’ultimo mezzo secolo le condizioni di vita e di lavoro, in Italia, sono andate continuamente peggiorando per la stragrande maggioranza delle persone.
Dallo stage gratuito alle innumerevoli forme di lavoro precario e sottopagato, la costante è sempre la stessa: lavorare sempre di più e guadagnare sempre di meno.
Internet e i social hanno favorito molto l’emergere di questo diffuso disagio.
Lavoro frammentato, bisogno di ferie, necessità di riposare di più, paghe sempre più misere, carichi di lavoro eccessivamente gravosi, stress e ansia che aumentano a dismisura, con la perenne incertezza in merito al proprio futuro lavorativo.
Chi di noi non ha mai letto o direttamente scritto post e commenti su quanto siano peggiorate le condizioni di vita e di lavoro negli ultimi decenni?
Internet e i social potrebbero essere allo stesso modo uno strumento per ribaltare questa tendenza.
“Un’esistenza libera e dignitosa” è la formula che nella Costituzione della nostra Repubblica possiamo leggere nell’art. 36, con specifico riferimento alla questione salariale.
Nello stesso articolo, la Legge Fondamentale dello Stato non solo ci dice che la retribuzione deve essere proporzionata alla quantità e qualità del lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa (comma 1), ma ci dice anche che la durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge (comma 2) e che chi lavora ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi (comma 3).
Un giusto rapporto tra tempo di vita e tempo di lavoro.
Una paga minima che garantisca a tutti un’esistenza libera e dignitosa.
Riposo settimanale e ferie annuali retribuite.
Sono norme di protezione sociale minima per chi lavora, che possono essere ulteriormente rafforzate da un reddito minimo garantito e da un sistema pubblico di formazione e inserimento nel mercato del lavoro a condizioni dignitose.
Sono diritti fondamentali dei quali è giunto il tempo di pretendere la concreta attuazione.
Facciamoci sentire!
Esigiamo risposte da tutti i partiti politici, dalle realtà associative, dalle categorie imprenditoriali, dai mezzi di comunicazione di massa mainstream.
Fare egemonia significa esattamente questo: dettare l’agenda politica a tutta la comunità.
Perché firmare l’Appello per un’esistenza libera e dignitosa? Cosa succede dopo che ho firmato? Leggi tutto nella sezione FAQ

domenica 23 gennaio 2022

#beppevessicchioforpresident

Domani si terrà la prima votazione per eleggere il prossimo presidente della Repubblica. Ispirata dal meme sopra riportato, condiviso da una mia "facciamica", ho interpellato Alexa, la quale mi ha risposto «Direi una persona che sa mettere d'accordo tutti gli italiani, accordarli tutti, ecco. Propendo per un grande direttore d'orchestra: io scelgo Beppe Vessicchio!».

In effetti il simpatico musicista, caro a tutti noi "sanremofili", sarebbe il perfetto anello di congiunzione fra l'elezione del Presidente e il festival di Sanremo 2022, che comincia il 1° febbraio, ma magari non può vantare l'elevato profilo istituzionale necessario per ambire a tale carica... comunque io lo preferirei a certi nomi che stanno circolando in questi giorni, in particolare a quello che ieri ha ritirato la sua candidatura. Solamente dopo ho scoperto che non avrebbe mai potuto farcela: oh, ma non potevate dirlo prima?! Ho passato dei giorni tremendi vedendo che l'ipotesi veniva spacciata come verosimile!!! Persino gli ultimi quattro immaginati da Stefano Tartarotti sarebbero stati meno inquietanti...

Riguardo alla richiesta di una presidente donna, se fosse una figura di prestigio – come Liliana Segre, che ahimè è fin troppo anziana – ben venga. Ma essendo contraria alle "quote rosa", dal momento che noi donne non siamo dei panda in via di estinzione, e aspiriamo "semplicemente" ad essere valutate alla pari rispetto ai maschi, non mi piace l'idea di una donna presidente "una vale l'altra". Ad esempio Marta Cartabia, il cui nome figura tra i "papabili", non mi piace granché. Casellati e Moratti peggio che andar di notte...

Qualcuno ha suggerito la candidatura di Alessandro Barbero, che per quanto me ne sia dissociata in un paio di occasioni reputo una persona degnissima. A proposito, le sue posizioni sulla "Buona Scuola" mi sembrano assolutamente condivisibili.

Si è candidato nientepopodimenoché l'attore porno Rocco Siffredi, che nel corso della tornata precedente che portò all'elezione di Sergio Mattarella aveva ricevuto un voto, annunciato con rigoroso distacco da Laura Boldrini, all'epoca presidente della Camera, carica attualmente ricoperta dal pentastellato Roberto Fico.

A proposito di Mattarella, che come twittato dal suo fido consigliere Giovanni Grasso ha già pronti gli scatoloni per il trasloco dal Quirinale, Il Post ha riepilogato il suo settennato e altre informazioni che ignoravo, e che me lo faranno rimpiangere ancora di più. Persino su un aspetto non certo di vitale importanza, come l'abuso di acronimi, il suo pensiero era affine al mio. Ho voluto firmare questa petizione, dal valore puramente simbolico, per ringraziarlo per il modo encomiabile con cui ha ricoperto il suo ruolo.

E adesso staremo a vedere. Certo è che lo scenario immaginato dal vignettista Mario Natangelo lo vedo abbastanza improbabile... ;-)

sabato 22 gennaio 2022

Ancora a proposito dellə schwa

Stasera condivido qualche spunto veloce veloce sullo schwa o scevà, il simbolo dell'alfabeto fonetico internazionale proposto dalla sociolinguista Vera Gheno per rivolgersi a un gruppo misto di persone evitando il maschile sovraesteso. «La pronuncia corrisponde a un suono vocalico neutro, indistinto, già presente in molti dialetti del centro e sud Italia», come ho già ricordato qui.

Due immagini...

(in realtà lo schwa si pronuncia eccome, a Napoli come a Pescara, e trattandosi di un simbolo è maschile, non femminile come le lettere dell'alfabeto. Ma se tagliassimo la testa al toro e dicessimo "lə schwa"...? ;-) )

... e un video realizzato dal fumettista Sio, direttore della rivista Scottecs Megazine (scritto proprio così, non "magazine", non è un refuso). Una sua intervista è stata pubblicata di recente su Sette, settimanale del Corriere della Sera.

venerdì 21 gennaio 2022

Lasciate stare i Peanuts, edizione 2022

L'altro giorno Stefano Andreoli alias stark, che oltre ad essere mio "facciamico" è pure un brillante autore televisivo e speaker radiofonico nonché fondatore di Spinoza.it, notando una recrudescenza del fenomeno di cui avevo parlato pure io qui, ossia quello di banalizzare i testi delle vignette di Peanuts, Mafalda & co., ha ricondiviso questa immagine spiritosamente polemica...

... a poco più di sei anni di distanza dal suo post precedente sull'argomento.

Del resto gli originali sono tutta un'altra cosa, no? A proposito dei Peanuts – ovvero i personaggi, da Snoopy a Charlie Brown, usciti dalla matita di Charles Schulz (1922-2000), Il Post ne pubblica ogni giorno una "replica"; ecco qui sotto la striscia odierna.

giovedì 20 gennaio 2022

L'amore è eterno finché dura

Per una coppia famosa che a dar retta ai pettegolezzi starebbe vivendo un (ennesimo) ritorno di fiamma, ovvero quella composta dalla showgirl Belén Rodríguez e dal ballerino Stefano De Martino, suo ex marito nonché padre di suo figlio Santiago, ce n'è un'altra che "scoppia": la conduttrice televisiva Michelle Hunziker, ex moglie del cantautore Eros Ramazzotti, e l'imprenditore Tomaso Trussardi hanno annunciato la loro separazione dopo dieci anni e due figlie insieme. Ovviamente sono contenta per i primi e dispiaciuta per i secondi... ma se fosse stata vera la diceria che ho intravisto poco fa tra le news di Google, e che alludeva alla fine di una delle coppie più solide del mondo dello spettacolo italiano, allora sì che ci sarei rimasta malissimo. Invece no, a quanto pare la notizia del divorzio fra la conduttrice Milly Carlucci e Angelo Donati, suo marito dal lontano 1985, dovuta al fatto che lei avrebbe deciso di produrre creme di bellezza mentre il consorte non era d'accordo, è una fake news diffusa da un sito di Panama con lo scopo truffaldino di spacciare appunto la fantomatica crema.

Un'altra coppia VIP arrivata al capolinea è quella formata dal desideratissimo – non dalla sottoscritta, non è proprio il mio tipo ;-) – attore Jason Momoa e dalla collega Lisa Bonet, che quelli della mia età ricorderanno come la figlia di Bill Cosby ne I Robinson, e quelli un po' più giovani come la ex moglie del musicista Lenny Kravitz. Secondo indiscrezioni, una delle cause sarebbe il vaccino anti-COVID; l'attrice, infatti, sarebbe una no-vax convinta. Un destino che accomuna i due divi a tanti "comuni mortali", il cui matrimonio è andato in crisi a causa delle divergenze di vedute sui vaccini. Meno male che io e il mio (futuro) sposo su questo, e su tutte le questioni che contano davvero, la pensiamo allo stesso modo... <3

mercoledì 19 gennaio 2022

Tristi anniversari

Questo mese ricorrevano gli anniversari di due eventi tragici relativamente recenti, accomunati dal fatto di aver coinvolto spensierati e ignari turisti: ieri è stato il quinto anniversario della valanga di Rigopiano – che mi ha turbata in modo particolare, e continua a farlo, perché appena pochi mesi prima, in occasione del mio compleanno, proprio in quello stesso hotel ci avevo trascorso due giorni da sogno – mentre il 13 gennaio erano passati dieci anni dal naufragio della Costa Concordia.

Riguardo a quest'ultimo disastro, proprio oggi ho concluso l'ascolto de Il Dito di Dio - Voci dalla Concordia, il podcast realizzato da Pablo Trincia per rievocare i fatti. Davvero interessante, ma pure toccante: stamattina mentre ero in auto per andare al lavoro mi sono commossa di brutto ascoltando la testimonianza di Elio Vincenzi, la cui moglie Maria Grazia Trecarichi, partita per la crociera assieme alla figlia adolescente Stefania e al di lei fidanzatino per festeggiare il suo cinquantesimo compleanno, purtroppo non è mai più tornata a casa.

Anche se a quanto pare Pablo Trincia lavora da anni come giornalista, inviato e autore televisivo, io l'ho scoperto solo di recente ascoltando un altro suo podcast, Veleno, dedicato alla sconvolgente vicenda dei cosiddetti diavoli della Bassa modenese; oltre a un libro, dal caso è stata tratta pure una docuserie che mi riprometto di guardare prima o poi. Con Il dito di Dio, Pablo ha confermato di avere un talento notevole nel raccontare storie dolorose e drammatiche con la giusta sensibilità e misura.

martedì 18 gennaio 2022

Prendere antibiotici come fossero caramelle?

L'altro giorno ho letto che Zitromax, un antibiotico prodotto da Pfizer, l'azienda farmaceutica produttrice di Comirnaty che è uno dei più diffusi vaccini anti COVID-19, era pressoché introvabile nelle farmacie di Roma perché i malati di COVID ne stavano facendo incetta per curarsi. Un antibiotico per curare il COVID?!, sono trasalita. Ma stiamo parlando di un'infezione di origine virale, mica batterica! E infatti l'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha diramato un comunicato stampa per precisare che né l'azitromicina, nome generico di Zitromax, né nessun antibiotico in generale è approvato, né tantomeno raccomandato, per il trattamento di COVID-19. Nel tweet che apre il post, il dottor Maurizio Cecconi spiega la faccenda in maniera tanto sintetica quanto efficace. Inoltre lo scienziato Enrico Bucci ha sottolineato che, se è vero che Zitromax può dare effettivamente giovamento in una piccola percentuale di casi di infezione da SARS-CoV-2 a rischio di sovrainfezione batterica, questo farmaco è stato prospettato come una panacea da assumere precocemente, al di fuori di qualunque evidenza di utilità e contro qualunque logica. Per giunta l'uso di massa di azitromicina è già dimostrato ampiamente in grado di indurre l'emersione di batteri resistenti; microorganismi pericolosi, come la salmonella, diventano presto in grado di superare l'attività dell'antibiotico, se di esso si abusa.

Ma com'è possibile che Zitromax vada così a ruba, dal momento che per acquistarlo ci vuole la prescrizione del medico? Un'ipotesi è che alcuni dottori lo prescrivano con fin troppa disinvoltura, un'altra è che i farmacisti non si facciano troppi problemi a venderlo senza ricetta... e, come se non bastasse, ho scoperto che è possibile perfino comprare antibiotici online senza prescrizione medica.

lunedì 17 gennaio 2022

Buoni propositi

Il sito Days Of The Year mi informa che oggi oltre al Blue Monday ritenuto, in base a una ricerca pseudoscientifica, il giorno più triste e deprimente dell'anno – e mi è bastato leggerlo per essere assalita da un insopprimibile sconforto ;-) – ricorre anche il Ditch New Year's Resolutions Day, la Giornata dell'Abbandono dei Buoni Propositi per l'Anno Nuovo, ovvero il momento in cui devi solo riconoscere che i tuoi propositi per l'anno nuovo erano irragionevoli e irrealistici.

Per quanto mi riguarda, come al solito non ho formulato alcun proposito, a parte quello di darmi una regolata a tavola dopo giorni di stravizi alimentari, ma questo è un altro discorso... ;-) e riporto volentieri qui di seguito la traduzione di una parte della descrizione del Ditch New Year's Resolutions Day ho trovato particolarmente sensata, per quanto forse un po' banale.

Il modo migliore per festeggiare è rivalutare la tua vita nel suo insieme e iniziare a trovare ragioni reali e significative per cambiare, non solo perché è un nuovo anno e questo magicamente ti ispira una volontà e una determinazione che non avevi l'anno prima.
È anche importante rendersi conto che alcuni dei propositi per l'anno nuovo sono semplicemente sciocchi, limitanti o deprimenti. Alcune persone giurano su cose come non innamorarsi mai più, e chi ne ha bisogno nella sua vita? Esci e comincia a vivere la tua vita e ad essere soddisfatto di quello che sei, e se non lo sei veramente, cambia per questo motivo e non perché è cambiato il calendario!

[La vignetta che apre il post è di Vauro, e illustra forse l'unico proposito che abbia senso formulare! :-)]

domenica 16 gennaio 2022

Io farò valere tutti i miei millesimi

Venerdì scorso sono andata a Pescara per assistere all'assemblea del condominio di cui fa parte l'appartamento ereditato dai miei genitori. Per me era la prima volta in assoluto; in effetti avrei potuto delegare qualcuno, come del resto facevano i miei negli ultimi anni, ma ho ritenuto opportuno partecipare in prima persona. Devo ammettere che è stato quasi tutto noiosissimo come mi aspettavo; l'unico punto all'ordine del giorno in corrispondenza del quale mi sono decisamente riscossa dal torpore, da amante degli animali quale sono, era «Autorizzazione a collocare un riparo vicino al parcheggio biciclette per la gattina condominiale». Fino a qualche tempo fa la bestiola viveva in un appartamento assieme alla sua padrona, che però l'ha abbandonata quando si è trasferita altrove; da allora si aggira fra il pianterreno e il parcheggio condominiale, non disdegnando le coccole, ed è stata di fatto "adottata" dal condominio.

Ebbene, tutto mi sarei aspettata tranne che la mozione non venisse approvata all'unanimità; in particolare un condomino, oltre a votare contro, ha sollevato tutta una serie di obiezioni del tipo «può dare fastidio ai bambini» (!) oppure «finirà per attirare la vicina colonia felina e poi non ce ne libereremo più». L'esito della votazione non è stato comunicato immediatamente perché c'era da fare il computo dei millesimi, ma tra voti contrari e astenuti temevo il peggio... e invece oggi sono venuta a sapere che la mozione era passata, sia pur di poco. Tiè, condomino rompiscatole che non sei altro! ;-)

[Il titolo del post è un verso di Plafone degli Elio e le Storie Tese che mi è sembrato perfetto come colonna sonora di questo post]

sabato 15 gennaio 2022

Mai più pasta scotta!

Sull'onda delle lamentele – non particolarmente serie, almeno me lo auguro – espresse sui social da chi sostiene di far fatica a trovare il tempo di cottura sulle confezioni della pastasciutta, poco più di un anno fa l'agenzia pubblicitaria Hub09 ha ideato il Movimento Grandi Minuti (MGM) per chiedere in modo scherzoso ai produttori di pasta di scrivere le indicazioni di cottura belle grandi. A parte il fatto che personalmente quanto ci vuole a cuocere i formati di pasta che consumo più di frequente ormai me lo ricordo, o comunque so a colpo sicuro dove trovare questa informazione, mentre preferirei che fosse più agevole individuare sulle confezioni dei prodotti alimentari la data di scadenza, utile anche se non soprattutto prima dell'acquisto, oppure le informazioni per il riciclo... la trovata del MGM mi è tornata in mente quando ho scoperto che Barilla ha caricato su Spotify delle playlist musicali ciascuna delle quali ha una durata esattamente uguale al tempo di cottura di uno specifico formato di pasta (di marca Barilla, ovviamente, mentre per la De Cecco, tanto per fare un nome non proprio a caso, in genere ci vuole un pochino di più a parità di formato); ad esempio 9 minuti per gli spaghetti e 11 per le penne rigate. In questo modo chi lo desidera può cucinare a tempo di musica. Davvero un'idea brillante... anche se non abbastanza da convincermi a preferire quel marchio di pasta alla summenzionata De Cecco! :-)

giovedì 13 gennaio 2022

A proposito di bilanci dei libri letti

Nelle ultime settimane alcuni dei contatti che seguo via blog e social network, i cosiddetti "lettori forti", hanno stilato un bilancio dei libri letti nel 2021. Qualcuno si è limitato a fornirne il numero, altri hanno elencato i titoli, altri ancora sono scesi nel dettaglio dei generi e delle storie che li hanno colpiti di più. Ma senza nulla togliere ai loro resoconti – del resto il mio non oso nemmeno farlo, perché dovrei solo vergognarmene :-/ – quello pubblicato da Erin Davis di Data Stuff è ad un altro livello! ;-)

Sfruttando le potenzialità del suo Kindle, Erin ha elaborato statistiche piuttosto dettagliate del tempo trascorso a leggere, del numero di parole lette e persino dei momenti della giornata dedicati alla lettura, e ha classificato i libri letti per genere, suddividendo la narrativa e la saggistica in più sottocategorie, e per autore, precisando di aver mantenuto il proposito di leggere più opere scritte da autori non bianchi. Uno dei tre libri che ha menzionato come suoi preferiti dell'anno ce l'ho pure io nella mia libreria: Spillover di David Quammen, che a quanto pare delinea in maniera inquietante la pandemia che da due anni tiene in scacco il pianeta, pur essendo uscito nel 2017. Ma con le sue oltre seicento pagine e l'argomento non troppo leggero, sinceramente non sembra proprio il libro ideale per occupare il mio tempo libero al momento assai scarso...

mercoledì 12 gennaio 2022

Il vizio di rimandare

Non potevo più rimandarla, la condivisione di questi due memi sulla procrastinazione! ;-)

Ecco un'ennesima riproposizione del Distracted Boyfriend Meme...

... del quale a quanto pare Charlie Chaplin fu un illustre precursore.

I quattro cavalieri della procrastinazione.

"Social media" e "Piccole faccende" mi seguono abbastanza fedelmente, "Spuntini" non tanto, "Sonnellini" meno ancora... Peccato, perché questi ultimi due sarebbero più simpatici! ;-)