sabato 30 aprile 2022

L'astuto Arturo

Dopo il post di ieri, mi è venuta voglia di rispolverare la cara vecchia categoria enigmi che trascuravo da un bel po'.

[In realtà questo non è del tutto vero... Il fatto è che, non avendo voglia di mettermi a scrivere, ho rispolverato qualcosa che avevo bell'e pronto, preso non ricordo più da dove, da chissà quanto tempo! ;-)]

Ogni volta che suonano alla porta Arturo, prima di aprire, indossa il cappotto. Perché?

Possibili domande:
  1. Arturo sente freddo quando apre la porta di casa? No.
  2. Il cappotto serve a nascondere qualcosa che Arturo porta addosso? No.
  3. Il cappotto è nuovo? Irrilevante.

La soluzione la trovi qui sotto: per poterla leggere, non devi far altro che selezionare il testo col cursore del mouse.

Arturo vuole scegliere con chi intrattenersi ed evitare i seccatori. Se alla porta suona qualcuno che non vuol far entrare dice, col cappotto indosso, che sta per uscire. Se invece lo vuole accogliere dice che è appena rientrato.

[L'immagine che apre il post è tratta da publicdomainvectors.org]

venerdì 29 aprile 2022

Chiamali falliti!

Dai meandri del mio hard disk è riemerso chissà come un video che avevo guardato anni fa, pubblicato nel lontano 2015 dalla pagina Facebook La gabbia di Faraday. In esso vengono ricordati gli esordi tutt'altro che fortunati di alcuni personaggi che successivamente sarebbero riusciti ad eccellere nei loro rispettivi campi. Di alcuni ero già a conoscenza, riguardo agli altri sarebbe stato forse il caso di fare un po' di fact checking... ma prendiamoli per buoni così come sono, ché è stata una lunga giornata e non vedo l'ora di andare a riposarmi! ;-)

Ecco la trascrizione del testo. Il nome del personaggio l'ho dissimulato usando il solito trucchetto del colore di sfondo uguale al colore del carattere, che usavo tempo fa per non rendere troppo evidente la soluzione degli enigmi: dopo aver provato a indovinare di chi si tratta leggendo la descrizione, non devi far altro che selezionare il testo "nascosto".

Quando tutto ti sembra un fallimento, ricorda che...
Alle scuole superiori, dopo essere stato respinto dalla squadra, si chiuse in camera a piangere.
Michael Jordan
Cominciò a parlare a 4 anni, a leggere a 9 anni. La sua insegnante di latino gli disse: «Tu non sarai mai nessuno».
Albert Einstein
Fu rimossa dal suo incarico di presentatrice. Le dissero: «Lei non è portata per la televisione».
Oprah Winfrey
Licenziato da una testata giornalistica per «mancanza di immaginazione e per non avere idee originali».
Walt Disney
All'età di 11 anni gli fu diagnosticata una deficienza ormonale della crescita che di fatto lo rese molto più basso dei suoi coetanei.
Lionel Messi
A 30 anni cadde in depressione dopo essere stato rimosso dall'azienda da lui stesso creata.
Steve Jobs
La madre era alcolizzata, è nato con una emi-paresi facciale. A 15 anni fu espulso da 14 scuole.
Sylvester Stallone
La sua insegnante disse: «È troppo stupido per imparare qualsiasi cosa».
Thomas Edison
Rifiutati dalla Decca Recording Studios che sentenziò: «Non ci piace la loro musica e non avranno un futuro commerciale».
The Beatles
Il capo della 20th Century la reputò non adatta al cinema per la sua «insufficiente recitazione drammatica».
Marilyn Monroe
Il concert manager dopo la trasmissione radiofonica Grand Ole Opry gli disse: «Dovresti tornare a guidare i camion, ragazzo».
Elvis Presley

Il video si conclude con alcune citazioni a tema:

Solo coloro che hanno il coraggio di affrontare i grandi insuccessi possono ottenere grandi successi.
(Robert F. Kennedy)
La sconfitta non è il peggior fallimento. Non aver tentato è il peggior fallimento.
(George E. Woodberry)
Dimentica gli errori del passato. Dimentica i fallimenti. Dimentica tutto eccetto ciò che devi fare ora, e fallo.
(William C. Durant)
Accettare il fallimento è un'attitudine da vincenti.
(Alain Robert)

Come degno completamento, aggiungo l'aforisma del giorno di Wikiquote pubblicato tre giorni fa.

Sembravano traversie ed eran in fatti opportunità.
(Giambattista Vico)

giovedì 28 aprile 2022

Il cognome del figlio

Ieri la Corte Costituzionale ha stabilito l'illegittimità delle norme che impongono di dare automaticamente ai figli il cognome del padre. La Corte ha già invitato il Parlamento a occuparsi delle nuove leggi sull'attribuzione del cognome ai figli, indicando chiaramente i principi che dovranno seguire: i genitori potranno decidere se dare ai figli solo il cognome del padre, solo quello della madre, oppure entrambi – come peraltro già succede da tempo, in Paesi come la Spagnanell'ordine che preferiscono.

Insomma, d'ora in poi si potrà scegliere di dare ai propri figli il cognome, o la combinazione di cognomi, che "suona meglio" oppure si adatta meglio al nome prescelto.

Se devo essere sincera, non ho potuto fare a meno di pensare che questa decisione, pur rappresentando senza ombra di dubbio un notevole passo avanti dal punto di vista della parità di genere, introdurrà un inedito motivo di discussione nelle coppie, perlomeno in quelle non abbastanza solide da evitare di farsi mettere in crisi da questioni come questa. Per fare un esempio sul piano personale, a me sarebbe piaciuto sul serio portare il cognome di mia madre, che peraltro si capisce meglio quando lo pronuncio. Ma dubito che papà avrebbe accettato di buon grado di abdicare alla sua consuetudinaria prerogativa di màsculo, né mamma glielo avrebbe chiesto: erano entrambi piuttosto conservatori, della serie «Visto che si è sempre fatto così, perché noi dovremmo fare diversamente?». Va da sé che, nel caso del tutto ipotetico in cui io dovessi avere un figlio, non insisterei di certo per affibbiargli il mio cognome, per lo stesso motivo che spiegavo poco sopra: pure adesso, quando ad esempio telefono per prenotare al ristorante, in genere lascio il cognome del mio compagno, e sorrido quando mi capita di sentirmi chiamare "signora Xxx" anche se non siamo (ancora) sposati. :-)

P.S.: Uno dei motivi per cui taluni reputano sacrosanto che a un neonato venga assegnato prioritariamente oppure esclusivamente il cognome della madre è spiegato dalla locuzione latina «Mater semper certa est, pater numquam». La pagina Wikipedia relativa osserva che «Dal 1978, anno in cui ci fu la prima fecondazione in vitro, il principio del "mater semper certa" non può più venire applicato meccanicamente perché un bambino può avere una madre genetica diversa da quella che l'ha partorito». Ma stiamo scherzando?! Pur non avendo mai vissuto questa esperienza, sono convinta che la maternità vada ben oltre la "meccanica" trasmissione del corredo genetico, e anche solo suggerirlo mi sembra denigratorio nei confronti di tutti i genitori che intraprendono il difficile percorso dell'adozione: se io mi facessi impiantare l'ovulo di un'altra donna fecondato, lo porterei comunque in grembo per nove mesi, con tutto ciò che questo comporta per il fisico e per la salute, e non credo che mi sentirei meno "sua mamma" di quanto accadrebbe se l'ovulo contenesse il mio DNA. Qui il parere della scrittrice e giornalista Lidia Ravera al riguardo.

mercoledì 27 aprile 2022

Samantha, sei tutte noi!

A quasi otto anni dalla sua prima missione spaziale, Samantha Cristoforetti è tornata in orbita, destinazione la Stazione Spaziale Internazionale. @AstroSamantha è sempre di più il mio idolo: ha raggiunto un sacco di traguardi che io oramai posso solo sognarmi. In pratica solo la laurea in ingegneria ci accomuna: per il resto lei è riuscita a realizzare quello che è il sogno un po' di tutti i bambini, diventare astronauta, ha un curriculum impossibile da riassumere in poche righe, parla correntemente diverse lingue, e tra un impegno e l'altro è pure riuscita a diventare mamma, due volte.

Nella foto qui sotto, scattata prima del lancio, saluta con un tenero bacio i figli Dorian Lev, in braccio al papà Lionel Ferra, istruttore di astronauti all'Agenzia Spaziale Europea, e Kelsi Amel.

Una parte di me ha pensato: non la invidio affatto, perché dovrà stare lontana per almeno sei mesi dai suoi bambini. Da Kelsi Amel, che è nata nel 2016, ma soprattutto da Dorian Lev, che ha un anno o poco più: a quell'età nel giro di pochi mesi si cresce tantissimo, e restare in contatto tramite videochiamata non è certo come essere fisicamente insieme (tengo a precisare che avrei pensato la stessa cosa se si fosse trattato del papà di un bimbo piccolo, perché la figura paterna non è mica secondaria). Comunque Samantha ha la fortuna di avere un compagno perfettamente in grado di badare ai figli in sua assenza, diversamente da tante, troppe donne che dopo essere diventate madri sono costrette ad accantonare le proprie legittime aspirazioni professionali perché mal si conciliano con la maternità, o al contrario (il mio caso è più simile a questo) si sforzano di soffocare gli ultimi ticchettii dell'orologio biologico, perché nella coppia entrambi lavorano a tempo pieno e non potrebbero contare sull'aiuto di parenti e amici. Mi auguro che Samantha, che è riuscita a realizzarsi professionalmente come poche altre senza per questo sacrificare la sfera personale, possa con il suo esempio e la sua esperienza fare da apripista affinché le prossime generazioni di donne non si trovino davanti a una scelta che potrebbe essere foriera di rimpianti, in un senso o nell'altro.

martedì 26 aprile 2022

Le fettine di vitello e il tritacarne dei social

Da ieri fra i trending topic sui social ci sono delle fantomatiche fettine di vitello. Oggi ho chiesto lumi a un mio contatto che aveva tirato in ballo la questione ostentando ilarità, e lui mi ha risposto di cercare con Google. Poiché i primi risultati che ho trovato erano tutti ricette di cucina, ho provato ad aggiungere la keyword "virale", ed è saltato fuori questo video.

Avrei avuto molto da dire al riguardo, se non ci fosse chi lo aveva già fatto prima di me, probabilmente meglio di quanto avrei saputo fare io.

Sono stata lontana dai social per qualche giorno, oggi rientro e vedo che sta spopolando ovunque un video amatoriale, girato presumibilmente da una finestra o da un terrazzo, nel quale si riprende una donna ferma sul ciglio della strada, con le borse della spesa ai piedi che, visibilmente fuori di sé, fra una bestemmia e l'altra, sbraita al telefono: "Il vitello neanche ti va bene? Le fettine di vitello non ti vanno bene? Devi rispondere! Perché devo tornare alla Coop, sono carica di roba, le fettine di vitello non ti vanno bene? Rispondi!".
Intorno, gente che passa come se niente fosse, come se lei non esistesse neanche e non stesse sclerando di brutto.
Sotto al post, emoticons di grasse risate. Neanche un cuoricino di "supporto".
Vi fa molto ridere questo video? A me no, onestamente.
A partire da chi, infischiandosene della privacy e dell'etica, ha filmato un momento di smarrimento di una persona e lo ha divulgato in rete, credendo di fare il fenomeno del giorno. È reato, ciccio, se la cosa non ti fosse chiara.
Non migliore il comportamento di chi le è passato accanto, fingendo indifferenza.
Certo, il mondo è pieno di matti, meglio tirare dritto per la propria strada che fermarsi a metterle una mano sulla spalla e dirle:"Signora, non si agiti così che non le fa bene, c'è una soluzione a tutto", col rischio, magari, di beccarsi anche un manrovescio dalla stessa.
E tutte queste risate sotto al post (pubblicato da svariate pagine, oltretutto) me le spiegate?
Cosa c'è da sbellicarsi nel vedere una donna visibilmente esaurita, in preda a una crisi isterica probabilmente a causa (suppongo) di un familiare viziato e incontentabile che, con il suo atteggiamento menefreghista e strafottente, l'ha portata allo stremo e che la schernisce al di là del telefono, prima criticando la scelta del cibo acquistato e poi non degnandosi nemmeno più di risponderle, lasciandola a berciare come una squilibrata in mezzo alla strada?
Il mio concetto di comicità è un altro, questa scena mi suscita "pietas", non ilarità.
Ne usciremo migliori, dicevamo all'unisono due anni fa ad inizio pandemia. No, ne siamo usciti, se ne siamo usciti, esattamente per ciò che siamo: mediocri.

Mi limito ad aggiungere che, per quanto io sia una persona dallo spiccato autocontrollo, se qualcuno riprendesse un ipotetico ma non del tutto improbabile momento di debolezza nel quale io dovessi incappare in pubblico, e poi diffondesse le immagini sui social per prendersi gioco di me... beh, non ci voglio neppure pensare, a come mi sentirei se venissi a saperlo!

lunedì 25 aprile 2022

Una festa divisiva?

Per celebrare l'odierno Anniversario della liberazione d'Italia, meglio noto come Festa della Liberazione, prendo a prestito le parole del professor Guido Saraceni.

Non è vero che oggi è la festa di tutti.
Non è festa per i mafiosi, per i camorristi, per i membri delle logge massoniche deviate. Non è festa per quelli che evadono le tasse, inquinano i fiumi, costruiscono abusivamente edifici di sabbia.
Oggi non è la festa dei furbetti del cartellino, dei compagni di merende, degli imprenditori che ridono soddisfatti dopo un terremoto. Non è la festa dei politici corrotti e dei loro mille corruttori. Di chi non va a votare “tanto sono tutti uguali”.
Soprattutto, non è la festa di quelli che si professano orgogliosamente “fascisti” e tendono fieri il braccio, in segno di saluto.
Il 25 aprile è festa per chi ama questo Paese, la sua cultura, la sua arte e la sua Costituzione.
È la festa di una fragile Democrazia nata grazie al coraggioso sacrificio dei nostri avi. Rispettiamola e difendiamola, tutti i giorni.
È la cosa più bella che abbiamo, la nostra unica e preziosa speranza di un futuro migliore.

Inevitabilmente il mio pensiero va ai fratelli ucraini, che una mattina di due mesi fa si son svegliati e han trovato l'invasor.

P.S.: Per inciso, oggi la pagina satirica Socialisti Gaudenti ha condiviso lo screenshot qui sotto.

E giù commenti increduli: ma l'ha scritto davvero?! Abbastanza ovvio che no, si trattava di un fake... ma se possibile il tweet pubblicato per davvero dalla leader di Fratelli d'Italia nella giornata odierna era anche peggio.

domenica 24 aprile 2022

So real!

Fra gli anni '80 e i '90 sono stata una videogiocatrice abbastanza accanita, soprattutto con gli arcade quando d'estate andavo al paesello nelle Marche. Un paio di giochi in cassetta per il Commodore 64 ce li avevo, ma mi divertivo molto di più a programmarli da me in BASIC, per quanto mi venissero davvero spartani soprattutto dal punto di vista dell'interfaccia, quasi solo testuale. In seguito ho avuto un Game Boy e poi un Nintendo DS, ma entrambi giacciono ormai da anni inutilizzati in un cassetto. Comunque so benissimo che i videogiochi più in voga al giorno d'oggi sono infinitamente più realistici e accattivanti dal punto di vista grafico rispetto a quelli che c'erano "ai miei tempi", perciò mi hanno fatto sorridere questo spot di Mattel Intellivision risalente a quarant'anni fa esatti...

(Per me che negli anni '80 ho fatto le elementari e le medie, quelle che oggi si chiamano scuola primaria e scuola secondaria di I grado, il canale YouTube Tutto Spot 80 è un'autentica miniera di chicche)

... e questo tweet.

sabato 23 aprile 2022

Uniti per sempre

L'altroieri, quando ho aperto Instagram, mi ha colpita l'immagine qui accanto, che riporta un frammento dell'intervista alla scrittrice Elena Loewenthal pubblicata su La Stampa: «Potrà sembrare strano a tutti noi che – seppur soltanto da un pugno di decenni – diamo la pace per un fatto acquisito, persino scontato, ma i 22mila matrimoni celebrati in Ucraina dall'inizio della guerra non devono stupirci. Piuttosto, forse, farci riflettere su tante cose: il destino di tutti e di ciascuno. Gli impulsi, le emozioni e i sentimenti che ci guidano. La straordinaria capacità umana di adattamento ma anche quella, non meno straordinaria e spesso latente, di reagire alla realtà soprattutto quando è tanto scomoda».

Mi è venuto naturale mettere questo in relazione con un'altra notizia che ho letto ieri. Giorni fa, presso l'Hospice "Il Tulipano" dell'Ospedale Niguarda di Milano, si è celebrato il matrimonio fra la 35enne Laura, malata terminale ricoverata nella struttura per le cure palliative, e il suo Andrea. Appena cinque giorni dopo il coronamento di un amore che durava da 13 anni la sposa purtroppo ha cessato di vivere, e suo marito le ha dedicato un post su Facebook – a suo dire «una felice eccezione», essendo lui tutt'altro che avvezzo al social – che mi ha davvero commossa. Anche se con una punta di pudore riporto le parole di Laura per Andrea, che lui stesso ha voluto condividere:

È stata un po' un'altalena, la mia vita, un moto irrequieto, nelle relazioni, negli interessi, nello studio. Passavo da un gruppo di amici all'altro, cambiavo ragazzo, genere musicale, facoltà universitaria. Tutto finiva per annoiarmi e ricominciavo a cercare nuovi stimoli.
Con Andrea è stato diverso, ho capito subito che lui era il mio lui. L'altalena si è fermata. L'irrequietezza si è placata. Ho scoperto il senso di appartenenza e non ho mai desiderato altro.

Pur con le evidenti differenze, queste vicende mi colpiscono in modo particolare. Devi sapere che più o meno a maggio 2020 sarei dovuta convolare a giuste nozze con il mio amore... solo che pochi mesi prima capitò quello che tutti sappiamo, perciò fummo costretti a rimandare. E per un motivo o per l'altro abbiamo continuato a procrastinare. Ma a questo punto mi sa che è arrivato il momento di "quagliare" senza perdere altro tempo... <3

venerdì 22 aprile 2022

Un solo pianeta

In occasione della Giornata della Terra (Earth Day) 2022, il Google Doodle odierno affronta uno degli argomenti più urgenti del nostro tempo: il cambiamento climatico.

Utilizzando immagini in real time-lapse tratte da Google Earth Timelapse e altre fonti, il Doodle mostra l'impatto del cambiamento climatico in quattro diverse località del nostro pianeta.
Monte Kilimangiaro | Tanzania, Africa
Ritiro dei ghiacciai in vetta al Kilimangiaro
Immagini scattate ogni anno a dicembre dal 1986 al 2020
Sermersooq | Groenlandia
Ritiro dei ghiacciai in Groenlandia
Immagini scattate ogni anno a dicembre dal 2000 al 2020
Grande barriera corallina | Australia
Sbiancamento dei coralli a Lizard Island, Australia
Immagini scattate ogni mese da marzo a maggio 2016
Per gentile concessione di The Ocean Agency
Foreste dell'Harz | Elend, Germania
Foreste distrutte dall'infestazione da coleotteri della corteccia a causa dell'aumento delle temperature e della grave siccità
Immagini scattate ogni anno a dicembre dal 1995 al 2020
Agire ora e insieme per vivere in modo più sostenibile è necessario per evitare gli effetti peggiori del cambiamento climatico. Vai qui per saperne di più sui cambiamenti climatici e su come agire.

Pure Silvia Ziche ha affrontato la questione, con l'approccio lieve ma mai superficiale che le è proprio.

giovedì 21 aprile 2022

Riconciliarsi

«Ciò che vien detto devi ponderare, non chi lo dice», affermava un certo Luciano Sante Manara, che non so se sia il noto patriota o un semplice omonimo. Nel post di oggi racconto un episodio che mi ha fatto tornare in mente questa citazione.

Una popolare scrittrice e giornalista che seguo su Facebook – e che è anche astrologa, cosa che le fa perdere inesorabilmente punti nella mia stima ;-) – scrive quanto segue riguardo alla decisione di papa Francesco di far portare la croce in una stazione della Via Crucis a due donne, una ucraina e una russa, e all'opinione in proposito espressa da un autorevole intellettuale con il quale mi trovo quasi sempre d'accordo.

La decisione di papa Francesco di far portare la croce a una donna russa e a una ucraina non ha incontrato il favore di ******* **********, filosofo e psicoanalista. Di più: ha provocato nell'accademico grande sdegno.
«Dò ragione alla Chiesa latina ucraina che non ha trasmesso le immagini. Come si fa a chiederle un simile gesto? Non si capisce il dolore di questa gente? È come quando si subisce un delitto in famiglia e si chiede subito se si perdona. La psiche ha bisogno di tempo per elaborare queste cose».
**********, , che vuoi da questo papa? Che rinunci al suo compito di riconciliare, di volare alto al di sopra delle meschine crudeli sanguinose divisioni che i potenti impongono ai popoli per indurli a massacrarsi reciprocamente? Che parteggi, che dimentichi l'insegnamento di Cristo?
Le guerre finiranno quando la gente capirà la follia dei "motivi" per cui viene spronata a sparare a chi neppure conosce.
Il papa è portatore di un messaggio universale e persegue l'abiura della violenza e l'abbraccio tra uguali.
Tu invece, **********, che persegui? Di coprirti di ridicolo, forse.

L'autrice del post è Susanna Schimperna, mentre colui al quale si riferisce è Umberto Galimberti.

Ora, io non ho mai pensato che la decisione di papa Francesco potesse essere concretamente risolutiva nell'immediato per le sorti del conflitto in corso. Ma ritengo che possa aver avuto un enorme valore simbolico, per ricordare a russi e ucraini, scopertisi nemici anche "grazie" alla manipolazione operata dalla propaganda putiniana, che sono pur sempre fratelli in senso lato, a prescindere dall'etnia.

Giorni fa .mau. ha linkato l'opinione del nunzio apostolico a Kiev, monsignor Visvaldas Kulbokas: «La riconciliazione deve arrivare quando si ferma l'aggressione. E quando gli ucraini potranno non solo salvarsi la vita, ma anche la libertà. E, naturalmente, sappiamo che la riconciliazione avviene quando l'aggressore ammette la sua colpa e si scusa». Io trovo che, a parte coloro che sostengono e giustificano senza riserve la cosiddetta "operazione militare speciale" messa in atto dalla Russia, ci sia soprattutto un individuo che dovrebbe ammettere le proprie colpe, e si chiama Vladimir Putin; la stragrande maggioranza dei suoi "sudditi" – uso questo termine non a caso – si è trovata coinvolta in una situazione che non ha scelto, e che comporterà dei costi e dei sacrifici anche per loro. Qualcuno auspicherebbe che papa Francesco intercedesse in prima persona per la pace... ma, come riferito dal presidente del Consiglio Mario Draghi, che in quanto capo di governo verosimilmente è più influente dal punto di vista degli scopi di Putin rispetto a un leader religioso che non è neanche il "suo", quando si sono sentiti giorni fa il presidente russo gli ha risposto che "i tempi non erano ancora maturi" per un cessate il fuoco. Quanto al Papa, mi sembra che la sua decisione sulla Via Crucis sia quanto di più autenticamente cristiano si possa immaginare. Ma adesso mi taccio, non soltanto perché non sono più praticante da tempo, ma anche perché ne capisco troppo poco di geopolitica per poter decifrare in modo adeguato quella che, come osservato da Andrea, è una storia estremamente complessa e articolata.

mercoledì 20 aprile 2022

Parole su cui riflettere

Giornatina faticosa più del solito, quella odierna – e meno male che questa settimana lavorativa, e pure la prossima, sono "corte" :-) – ecco perché mi limito a condividere le citazioni ricevute quest'oggi prima di filare a nanna.

L'aforisma del giorno di Wikiquote...

Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l'acqua. Niente ostacoli – essa scorre. Trova una diga, allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è rotonda. Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa. Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.
(attribuita a Laozi)

... e le citazioni tratte da aforismi.meglio.it.

Il tempo si muove in una direzione, i ricordi in un'altra.
Non lasciate passare un giorno nel rancore. Oggi potrebbe davvero essere l'ultimo giorno che passiamo qui, fate in modo di essere in pace con tutti. Fate in modo di aver salutato tutti. Perché rimanere per il resto dei propri giorni a chiedersi «perché non mi hai detto niente» è una condanna troppo dura da sopportare.

Se ti va lascio a te, o mio caro lettore, la parola... a meno che pure tu, come me, non ne sia rimasto almeno temporaneamente sprovvisto! ;-)

martedì 19 aprile 2022

Meglio precisare!

Di recente ho letto un articolo relativo a una modifica della pagina della Wikipedia inglese relativa alla spedizione Scotia diventata virale.

Riguardo alla foto qui sopra, un collaboratore dell'enciclopedia libera a dir poco scrupoloso ha tenuto a precisare che Gilbert Kerr, che nel 1904 suonò la cornamusa per un pinguino in Antartide, fosse il soggetto sulla destra nella foto. Casomai qualche utente dovesse avere dubbi in proposito! ;-)

Mi è tornata in mente questa storia quando sono venuta a conoscenza del tweet qui sotto...

Buon 21esimo compleanno alla mia bella figlia (a sinistra) Raylin!
Grazie per il chiarimento, papà.

lunedì 18 aprile 2022

Pasquetta al super

Anche se abito ormai da tempo in Brianza, quest'anno è stata la prima volta che ho messo in tavola un pranzo di Pasquetta degno dei miei trascorsi in Abruzzo, dove l'arrosticino è pressoché irrinunciabile. La materia prima l'avevo ordinata da ArrostiNati, scelto principalmente perché propone una quantità minima ordinabile inferiore rispetto a tutti gli altri e-commerce consultati: cinquanta arrosticini, che per due sono pur sempre troppi (e infatti neanche il potente digestivo mi è stato granché d'aiuto, forse perché avevo esagerato col Montepulciano. MAI PIÙ!!!).

Per accompagnare degnamente le rostelle avevo bisogno di pane da affettare, tostare e condire con l'olio; i panini che prendiamo di solito non erano adatti allo scopo. Per questo stamattina sono andata all'Esselunga, che oggi a differenza di ieri era aperta, per comprare un filone di pane fresco, e già che c'ero pure due brioche. Mi sentivo così a disagio ad essere lì con finalità puramente edonistiche, mentre ai dipendenti toccava lavorare nella giornata festiva, che per evitare di passare in una cassa ordinaria ho usato il Presto spesa... ma siccome era la prima volta che lo utilizzavo mi è toccata la rilettura da parte di una cassiera, e quindi le mie buone intenzioni sono andate a farsi benedire e ho pure perso tempo.

Poi stasera, leggendo che il giornalista sportivo Rai Gianni Cerqueti ha affidato a Twitter una vibrante protesta dovuta al fatto che il discount dove si era recato alle sei di pomeriggio del giorno di Pasquetta aveva finito le uova, e non si è smosso di un millimetro dalle sue posizioni nonostante molti utenti cercassero con toni più o meno garbati di farlo ragionare, mi sono cadute le braccia. E meno male che Cerqueti si autodefinisce «Di sinistra non annacquata»...

Peraltro, ricordo che fino a non molti anni fa era pressoché impensabile trovare un supermercato aperto nei giorni festivi. Poi le aperture domenicali hanno preso piede sempre di più, e ammetto di approfittarne non di rado pure io, un po' perché nei giorni feriali non sempre riesco ad andare, un po' perché di domenica c'è senz'altro meno ressa. Ma non posso fare a meno di provare dispiacere per chi in questi giorni deve, non so di preciso a quali condizioni, lavorare per fornire un servizio a chi ha la fortuna di poter stare a casa oppure andare dove preferisce a godersi la festività coi propri cari.

P.S.: L'immagine che apre il post è tratta da Fattelaunarisatabruzzo.

domenica 17 aprile 2022

Un giorno di festa

Quest'oggi condivido alcune immagini a tema pasquale. E anche se non sei credente, e la giornata è ormai agli sgoccioli, ti auguro una buona domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera! :-)



Tu credi di aver avuto un weekend difficile?
Gesù vuole ricordarti che, se tu non pecchi, lui è morto per niente.
[Questa non è facile da rendere in italiano, perché icon può significare sia icona sia simbolo, e saving sia salvataggio sia salvezza (anche se in quest'ultimo caso sarebbe più indicato salvation)]
– Gesù, come fai a camminare sulle acque?
– L'acqua è per gli sfigati. Io l'ho trasformata in vino. È anche il mio sangue.
– Non ucciderà tutto il pesce?
– Io posso fare infiniti pesci!
– Quei pesci stanno uscendo dal tuo corpo?
– Intendi il mio corpo di pane?
– Così questo è ciò in cui crediamo.

sabato 16 aprile 2022

Soffro lo stress

Lo stress è ormai una presenza tanto fedele quanto sgradita nelle mie giornate... per questo non potevo rimanere indifferente quando ho adocchiato un post, pubblicato sulla pagina Facebook EfficaceMente di cui un tempo seguivo anche il sito, che illustra «9 azioni pratiche per combattere lo stress di tutti i giorni ed affrontare le sfide quotidiane efficacemente».

9 semplici modi per ridurre il tuo stress
  1. Scrivi una lista dei pensieri che ti preoccupano
  2. Non guardare il cellulare i primi 30 minuti quando ti svegli
  3. Riduci l'assunzione di caffeina
  4. Pratica la meditazione
  5. Riduci il tuo tempo sui social
  6. Identifica la fonte dello stress
  7. Pratica delle tecniche di respirazione
  8. Rimani idratato
  9. Fai un po' di esercizio
Il lato negativo di questa lista è il fatto di essermi resa conto che di questi consigli, forse a volte un tantino banali ma preziosi, finora non ne seguivo quasi nessuno. Quello positivo è che evidentemente ho ampi margini di miglioramento! :-)

Riflessioni sulla pandemia

Stasera condivido i passaggi salienti di due articoli riguardanti la pandemia usciti negli ultimi giorni sul quotidiano Il Foglio.

  • Perché con il Covid e la guerra si è rotta pure qualche amicizia
    «Siamo più intolleranti, per fortuna, perché negli ultimi due anni una vecchia e storica e formidabile frase di Piero Calamandrei, “la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”, è divenuta parte delle nostre vite e ci ha portato a vivere senza troppi sensi di colpa all’interno di una bolla dove le nostre amicizie si sono ritrovate a fare i conti con una scelta simile a quella degli stati descritti da Obama: scegliere cosa difendere, scegliere cosa non tollerare, scegliere da che parte stare e scegliere semplicemente di mettere la nostra quotidianità al riparo da chi ha scelto di mettere a rischio la nostra libertà.»
  • Finita l’emergenza, non la pandemia
    «Ed è bene continuare a porre l’accento sull’importanza dei vaccini che rischiano oggi di diventare vittime del loro stesso successo. La riduzione delle ospedalizzazioni e dei decessi, in concomitanza con la fine dello stato d’emergenza, sta infatti portando a un generale rilassamento e a percepirli come qualcosa di non più essenziale. Lo notiamo dalle basse adesioni per la campagna dei più piccoli così come dai dati deludenti per la somministrazione della dose booster agli immunodepressi. È invece importante insistere sul punto, non solo per sollecitare oggi la somministrazione della quarta dose per over 80, residenti delle Rsa e fragili della fascia 60-79 anni, ma anche in vista della nuova campagna vaccinale di massa del prossimo autunno. Perché è finita l’emergenza, non la pandemia. E abbassare la guardia ci metterebbe tutti nuovamente a rischio.»

P.S.: In teoria la lettura dei due articoli è riservata agli abbonati, ma... pssst, un modo per aggirare il paywall esiste, finché dura! ;-) (Avevo installato un'estensione analoga per Repubblica, ma a un certo punto ha smesso di funzionare. E mi sembra pure giusto)

giovedì 14 aprile 2022

Se c'è un ma

Oggi un mio contatto ha condiviso su Facebook una vignetta di Ellekappa: eccola qui sotto.

Mi sono limitata a commentare, per analogia, «Io non sono razzista ma...», che nelle discussioni quasi immancabilmente dà la stura a terrificanti esternazioni xenofobe, proprio come «Io non sono omofobo ma...» introduce spesso affermazioni degne di soggetti come Simone Pillon e Mario Adinolfi... al che il mio contatto ha replicato postando il link a una breve scena della serie TV Game of Thrones.

Interlocutrice: [non avendo mai seguito la serie, non ho idea di chi sia, NdC] Loro ti rispettano, lo fanno davvero, ma tu devi... Perché ridi?
Jon Snow: Come diceva tuo padre, «Tutto quello che c'è prima della parola "ma" è una stronzata».

mercoledì 13 aprile 2022

Il coronavirus, spiegato bene

[Il titolo richiama un noto leitmotiv de Il Post ;-)]

Di coronavirus ne sentiamo parlare da più di due anni... ma alzi la mano chi, non essendo del mestiere, può affermare senza tema di smentite di aver capito davvero i meccanismi biologici su cui si basano i virus e i vaccini. Io stessa avevo le idee tutt'altro che chiare, finché non ho letto l'articolo a cura del biologo Giuliano Parpaglioni che il dottor Salvo Di Grazia ha pubblicato nel suo blog MedBunker, suddividendolo in due parti.

  • La prima spiega cos'è una cellula, cos'è un virus, come fa questo a contagiarci e come viene attaccato dal sistema immunitario.
  • La seconda tratta i vaccini e le varianti.

L'argomento non sarà dei più elementari, ma secondo me sarebbe stata impresa ardua esporlo in maniera più comprensibile e meno prolissa. Consiglio dunque senz'altro la lettura dei due post.

martedì 12 aprile 2022

C'erano una volta i partigiani

L'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) ha presentato il suo manifesto per il 25 aprile.

Alle finestre sventolano delle bandiere simili più a quella dell'Ungheria di Orbán che non al tricolore italiano, e lo slogan, «L'Italia ripudia la guerra», richiama soltanto le primissime parole dell'articolo 11 della Costituzione, il quale per intero recita

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Più o meno come fanno i no-greenpass e i no-vax, che sono soliti tagliuzzare in maniera funzionale ai loro scopi l'articolo 16 e l'articolo 32 della Costituzione.

Tra i cosiddetti "né-né-isti" – nel senso che non vogliono schierarsi né con Putin né con Zelens'kyj – ci è finito anche Vauro, che oggi ha pubblicato la vignetta qui sotto.

[E sorvoliamo sul fatto che il presidente ucraino Zelens'kyj, di origine ebrea, sia stato ritratto con un naso esageratamente adunco, tale da evocare le vignette antisemite dei nazisti]

Al simpatico vignettista vorrei ricordare le parole di Elie Wiesel, scrittore ebreo superstite dell'Olocausto.

Prendi posizione. La neutralità favorisce sempre l'oppressore, non la vittima. Il silenzio incoraggia sempre il torturatore, mai il torturato.

lunedì 11 aprile 2022

L'arte racconta la guerra

Questa sera condivido due spunti accomunati da un argomento tristemente attuale: la guerra.

Il primo è una scena del film L'ora più buia, ambientato all'epoca della seconda guerra mondiale, in cui il primo ministro britannico Winston Churchill, interpretatato da un non proprio somigliantissimo Gary Oldman, sbraita «Non si può ragionare con una tigre, quando la tua testa è nella sua bocca!». E non posso non ricollegare queste parole alla situazione attuale... :-(

Il secondo, che ho trovato nel blog del vignettista Sergio Staino, è una canzone satirica scritta di getto e interpretata da Chiara Riondino, sorella del più noto David.

domenica 10 aprile 2022

#NoPseudoFarmaci

Oggi ricorre la Giornata mondiale dell'omeopatia... e per "celebrarla" degnamente riporto qui di seguito un po' di risorse per dimostrare che non funziona, e che se speri di risolvere i tuoi malanni assumendo qualcosa che non contiene proprio nulla stai buttando i tuoi soldi, senza contare che di fatto stai probabilmente trascurando la tua salute.

Comincio con un decalogo sintetico ma abbastanza esauriente

  1. L'omeopatia non ha alcun effetto farmacologico. Lo dicono la chimica, la biologia e la farmacologia che se ne fregano della tua opinione.
  2. L'omeopatia si basa su un esperimento del 1796 i cui risultati vennero male interpretati da un incompetente (lo stesso anno Jenner scopriva il vaccino contro il vaiolo, vedi la differenza?).
  3. La diluizione omeopatica è tale che se metto del cianuro nella preparazione dell'Oscillococcinum poi posso anche usarlo nel caffè che non mi succede niente.
  4. La diluizione dell'Oscillococcinum equivale infatti a mettere 1 milligrammo di "principio attivo" in un cubo d'acqua di mezzo chilometro di lato (pari a cento miliardi di litri).
  5. I prodotti erboristici e fitoterapici NON sono omeopatici. Alcuni funzionano, altri no, ma non c'entra niente.
  6. Bere latte e miele per alleviare il mal di gola non è omeopatia, semmai è il "rimedio della nonna". La nonna non è omeopatica e si incazza se glielo dici.
  7. Se hai il raffreddore e dopo tre giorni di Oscillococcinum ti è passato, ti sarebbe passato anche dopo tre giorni di pasta alla carbonara. E metti il guanciale.
  8. Se preferisci dare rimedi omeopatici a tuo figlio per malanni leggeri perché "i farmaci sono troppo forti" chiedi a Roberto Burioni cosa ne pensa. E se il farmacista ti consiglia un prodotto omeopatico cambia farmacia.
  9. Il termine "naturale" non vuole dire una beata @m1nch1a@, anche la @morte@ è "naturale".
  10. Se non vaccini tuo figlio sei una testina di ... (non c'entra, ma è sempre utile ricordarlo).

Proseguo con un po' di link.

Ah, se vuoi sapere in poche parole come funziona l'omeopatia, te lo spiega il sito howdoeshomeopathywork.com, da cui è tratto lo screenshot qui sotto. Semplicemente, non funziona.

P.S.: La vignetta "omeopatica" che apre il post è di Stefano Tartarotti.

sabato 9 aprile 2022

A svuotar cassetti (virtuali)

Era da un sacco di tempo, in pratica da quando ho smesso di aggiornare il mio Tumblr che oramai giace in stato di abbandono, che vado accumulando citazioni – tratte soprattutto da Wikiquote e da aforismi.meglio.it, a volte dai social, più raramente da le-citazioni.it e da lefrasi.com – attribuite ad autori di ogni epoca, provenienza ed estrazione, che normalmente avrei pubblicato nel mio "blog notes". Aspettavo uno spunto che mi spingesse a svuotare la "cache", e quello spunto è arrivato.

L'altro giorno come frase del giorno di aforismi.meglio.it ho ricevuto

«Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre.»

con l'annotazione seguente:

[Questa frase si trova in inglese in queste forme: Be kind, for everyone you meet is fighting a hard battle. Be pitiful, for every man is fighting a hard battle. E' attribuita spesso a Platone, ma anche Filone di Alessandria e Carlo Mazzacurati. Più probabilmente si tratta di una frase di Ian McLaren, pseudonimo del reverendo scozzese John Wilson]

E in effetti Wikiquote la attribuisce direttamente a Ian Maclaren. Questo per dire quanto non sia sempre banale attribuire in maniera corretta una citazione. Specialmente per quelle in lingua inglese, Quote Investigator è un'ottima risorsa.

Ma vabbè, andiamo ad elencare. Cominciamo con le frasi attribuite all'assai prolifico signor Anonimo...

«Se l'ospite non accetta il cibo che gli avete offerto – dice il bramano – a chi appartiene quel cibo?»
«Naturalmente appartiene a me, il padrone di casa.»
«Allo stesso modo – conclude Shakyamuni – se non accetto le ingiurie che mi rivolgete, non è forse vero che queste tornano a voi?»
«Il Karma non è la vendetta dell'universo, è il riflesso delle tue azioni.
Tutte le cose che escono da te, ritornano a te.
Quindi non c'è bisogno che ti preoccupi per quello che riceverai.
Preoccupati per quello che darai.
»
«Non parlatemi male degli altri. Che cambio opinione su di voi, non su di loro.»
«Non fare nulla è molto diverso da non avere nulla da fare.»
«Ogni volta che un ostacolo ti sembra insormontabile, girati a guardare tutti quelli che hai già saltato.»

... per poi passare a quelle che un'attribuzione ce l'hanno (magari avrebbero meritato di essere catalogate almeno per argomento, ma per fare prima mi sono limitata a disporle in ordine alfabetico per autore).

«La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta.»
(Theodor Adorno)
«Chi non cambia mai la propria opinione ha il dovere di essere sicuro di aver giudicato bene sin da principio.»
(Jane Austen)
«Cercate sempre di rendervi conto del punto di vista dell'altro prima di discutere o di litigare con lui, e novantanove volte su cento finirete con l'essere in buoni rapporti con lui.»
(Robert Baden-Powell)
«Il senso della vita è guadagnarsi e meritarsi le cose che ottieni, accettando la fatica e imparando dalle sconfitte.»
(Ivan Basso)
«La pazienza è la virtù dei forti. Lasciar perdere è la virtù dei saggi.»
(Claudio Belotti)
«La paura è normale che ci sia, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio.»
(Paolo Borsellino)
«Mai, invero, si placano quaggiù gli odii con l'odiare: col non-odiare si placano. Questa è legge eterna.»
(Gautama Buddha)
«Dicono che l'uomo di Neanderthal morì perché non sapeva parlare. Noi periremo per non aver saputo tacere.»
(Gesualdo Bufalino)
«Come cazzo è possibile che ad un uomo piaccia essere svegliato alle 6.30 da una sveglia, scivolare fuori dal letto, vestirsi, mangiare a forza, cagare, pisciare, lavarsi i denti e pettinarsi, poi combattere contro il traffico per finire in un posto dove essenzialmente fai un sacco di soldi per qualcun altro e ti viene chiesto di essere grato per l'opportunità di farlo?»
(Charles Bukowski)
«L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.»
(Italo Calvino)
«Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare.»
(Albert Camus)
«Non v'è principio, per quanto giusto e ragionevole, il quale, se lo si esageri, non possa condurci alle conseguenze più funeste.»
(Camillo Benso conte di Cavour)
«Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza.»
(Che Guevara)
«Le fiabe non dicono ai bambini che esistono i draghi: i bambini già sanno che esistono. Le fiabe dicono ai bambini che possono essere sconfitti.»
(Gilbert Keith Chesterton)
«La libertà [...] non consiste nell'avere un padrone giusto, ma nel non averne alcuno.»
(Marco Tullio Cicerone)
«Imparare senza fare è come non imparare del tutto. Sapere e non fare è come non sapere.»
(Stephen R. Covey)
«In questo mondo non ci sono né felicità né infelicità, esiste solo il confronto tra una condizione e l'altra, ecco tutto. Solo chi abbia provato l'estremo dolore è in grado di percepire l'estrema felicità. Bisogna aver voluto morire [...] per sapere quanto è bello vivere.»
(Alexandre Dumas padre)
«Democrazia è anche accettare una dose sopportabile di ingiustizia per evitare ingiustizie maggiori.»
(Umberto Eco)
«C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà.»
(Albert Einstein)
«Il male, dunque, che più ci spaventa, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c'è lei, e quando c'è lei non ci siamo più noi.»
(Epicuro)
«In generale la grandezza dell'ingegno non garantisce mai dall'assurdità delle opinioni abbracciate.»
(Eulero)
«C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.»
(Henry Ford)
«Ho vissuto senza aspettarmi molto, anzi senza aspettarmi niente. E se ti convinci che non ci sono speranze e che il mondo è impazzito, da quel momento in poi puoi vivere benissimo. Scherzi, ridi, conversi, perché quel problema lì lo hai chiuso. Non ci puoi fare niente e allora ti resta tutto il bello della vita.»
(Carlo Fruttero)
«La gente pensa di non capire la matematica, ma in realtà il problema è come ti viene spiegata. Se chiedi ad un ubriaco quale sia il numero più grande, 2/3 o 3/5, non sarà in grado di dirlo. Ma se riformuli la domanda: cosa c'è di meglio, 2 bottiglie di vodka per 3 persone o 3 bottiglie di vodka per 5 persone?, lui ti risponderà correttamente: 2 bottiglie per 3 persone, ovviamente.»
(Israel Gelfand)
«L'ottimista ama la vita; il pessimista la conosce.»
(Roberto Gervaso)
«Prima di diagnosticarti depressione o bassa autostima, assicurati di non essere semplicemente circondato da stronzi.»
(William Gibson)
«Conoscere se stessi? Se conoscessi me stesso, fuggirei lontano.»
(Johann Wolfgang von Goethe)
«Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a un altro uomo. La vera nobiltà sta nell'essere superiore alla persona che eravamo fino a ieri.»
(Samuel Johnson)
«Forse i nostri problemi sono iniziati quando abbiamo smesso di saltare nelle pozzanghere e abbiamo cominciato a preoccuparci di non bagnarci i piedi.»
(Brian Hoffman)
«A nessuno la fortuna pare tanto cieca quanto a coloro che non ne sono beneficati.»
(François de La Rochefoucauld)
«La giusta funzione di un uomo è di vivere, non di esistere.»
(Jack London)
«Le parole fanno un effetto in bocca e un altro negli orecchi.»
(Alessandro Manzoni)
«Quando la tua vita sarà finita, avrai imparato quel tanto che basta per iniziarla bene.»
(Eleanor Marx)
«Avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l'obbedienza non è ormai più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l'unico responsabile di tutto.»
(Lorenzo Milani)
«Per evitare un difetto, gli stolti cadono nel difetto contrario.»
(Quinto Orazio Flacco)
«Gli uomini malvagi non hanno bisogno che di una cosa per raggiungere i loro scopi, cioè che gli uomini buoni guardino e non facciano nulla.»
(John Stuart Mill)
«Se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l'uomo.»
(Maria Montessori)
«Nelle rivoluzioni ci sono due generi di persone: quelle che le fanno e quelle che ne approfittano.»
(Napoleone)
«Ma la grande, la tremenda verità è questa: soffrire non serve a niente.»
(Cesare Pavese)
«Se ci sono troppe persone come te, stai facendo qualcosa di sbagliato.»
(Sean Penn)
«Se un giorno la mia capacità espressiva diventasse così vasta da ospitare tutta l'arte, scriverei un'apoteosi del sonno. Non conosco maggior piacere del sonno, la cancellazione totale della vita e dell'anima, il commiato dall'essere e dagli uomini, la notte senza memoria e senza illusione, la mancanza di passato e di futuro.»
(Fernando Pessoa)
«Ogni lettore, quando legge, è il lettore di se stesso. L'opera dello scrittore è solo una specie di strumento ottico offerto al lettore per consentirgli di discernere ciò che forse, senza quel libro, non avrebbe potuto intravedere in se stesso.»
(Marcel Proust)
«La buona educazione è segno di dignità, non di sottomissione.»
(Theodore Roosevelt)
«Se una scimmia accumulasse più banane di quante ne può mangiare, mentre la maggioranza delle altre scimmie muore di fame, gli scienziati studierebbero quella scimmia per scoprire cosa diavolo le stia succedendo. Quando a farlo sono gli umani, li mettiamo sulla copertina di Forbes.»
(Emir Sader, sociologo e politologo brasiliano)
«Il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo.»
(José Saramago)
«Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro.»
(Arthur Schopenhauer)
«L'uomo ragionevole adatta se stesso al mondo, quello irragionevole insiste nel cercare di adattare il mondo a se stesso. Così il progresso dipende dagli uomini irragionevoli.»
(George Bernard Shaw)
«Io non preferirei né l'uno né l'altro; ma, se fosse necessario o commettere ingiustizia o subirla, sceglierei il subire ingiustizia piuttosto che il commetterla.»
(Socrate)
«La regola secondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è più speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta.»
(Tiziano Terzani)
«Nei regimi di libertà, essendoci libertà di parola e di critica, è naturale che il pubblico se ne serva, più che per lodare, per criticare e lamentarsi: di qui l'apparenza che in quei regimi tutto vada male.»
(Adriano Tilgher)
«Tutti pensano a cambiare l'umanità, e nessuno pensa a cambiare sé stesso.»
(Lev Tolstoj)
«Promettere di non fare una cosa è il modo più sicuro perché a uno venga una voglia matta di farla.»
(Mark Twain)
«Chi impone la fede a un altro con la spada, quello che cerca di convincere è sé stesso.»
(Miguel de Unamuno)
«I libri hanno gli stessi nemici dell'uomo: il fuoco, l'umidità, il tempo e il proprio contenuto.»
(Paul Valéry)
«L'uomo può sopportare le disgrazie quando esse sono accidentali e vengono dal di fuori, ma soffrire per le proprie colpe è l'incubo della vita.»
(Oscar Wilde)

venerdì 8 aprile 2022

Stiamo freschi!

Come ho accennato un paio di volte, sono iscritta a Il Foglietto, una delle newsletter del quotidiano Il Foglio: alcuni degli articoli non riservati agli abbonati li leggo per intero, sempre che mi interessi l'argomento, mentre negli altri casi devo accontentarmi della breve anteprima iniziale. È il caso dell'articolo Il baluardo contro il virus, pubblicato tre giorni fa a cura della redazione. Le ultime righe dell'anteprima le ho trovate emblematiche.

Quello che bisogna evitare è che si crei una assuefazione, un’indifferenza diffusa, che spingerebbe a allentare le precauzioni e le preoccupazioni personali. Il fatto che lo stato allenti le ordinanze implica che ora sarà decisivo il senso di responsabilità delle persone, che prima lo hanno esercitato osservando norme e ora lo debbono dimostrare sulla base del buon senso.

Il mio pensiero al riguardo? Beh, se pensiamo di poter fare affidamento sul buon senso delle persone, allora sì che stiamo freschi! :-/

[Poiché sono parecchio stanca e provata e non vedo l'ora di andare a dormire, dirò solo due parole sulla "resa dei conti" avuta l'altroieri col collega no-vax e no-mask che con ogni probabilità – io ne sono strasicura, ma lui nega sdegnosamente – ha portato il COVID nell'azienda in cui lavoro. Mi ero ripromessa di ignorare le sue provocazioni, di non sprecare il fiato, ma quando gli ho sentito dire che non aveva nessuna intenzione di rispettare l'obbligo di indossare le mascherine al chiuso, obbligo ribadito in ben due comunicazioni interne diffuse dietro mia richiesta, visto che dopo quasi un mese non mi sono ancora ripresa e un nuovo contagio vorrei evitarlo a tutti i costi, sono sbottata e gliene ho dette di ogni, probabilmente più di quanto fosse opportuno dal punto di vista "diplomatico". Lui ha replicato sciorinando un repertorio di assurdità che non ripeto, perché meritano solo di dileguarsi nel nulla. Il risultato è che, se prima avevamo un rapporto all'insegna di una cortesia abbastanza ipocrita e forzata, adesso la tensione tra di noi si taglia col coltello, e questo non lo vivo certo come un miglioramento. In compenso ieri, quando non ero in ufficio, deve essere intervenuto il nostro responsabile che fino a mercoledì era in trasferta, e oggi il negazionista la mascherina la portava anche quando era seduto alla sua scrivania. Ovviamente lasciando fuori il naso, che com'è noto non è mica uno dei canali attraverso cui si trasmette il virus! ;-)]