lunedì 31 luglio 2017

Chi vuol essere sindaco di Roma?

Di ritorno da un torrido fine settimana – accidenti, mi ero già dimenticata quanto fosse afosa l'estate pescarese! ;-) – mi limito a condividere il testo di alcuni post che ho avuto modo di leggere su Facebook nei giorni scorsi, e che mi hanno dato da pensare.
Il primo è del giornalista dell'Espresso Alessandro Gilioli, milanese trapiantato a Roma.
Cassonetti mezzi vuoti e quintali di monnezza accanto. Auto in seconda, terza fila, per ore. Gente che prende l'auto per comprare le sigarette a trenta metri da casa. Tutti che passano quando il semaforo è arancione e davanti c'é la fila, conquistando dieci metri in più a costo di bloccare l'incrocio. Smart lasciate nei pertugi dei vicoli come se fossero biciclette. Tutti a entrare nel metrò prima che la gente esca, tutti fermi a sinistra sulle scale mobili, tutti a buttare rifiuti dai finestrini, nei giardinetti, nelle aiuole.
Siamo noi il sindaco, prima durante e dopo quello di turno: e facciamo schifo, sempre.
Sempre a proposito di sindaci ma andando più nello specifico, è la volta di Alessandro Capriccioli, segretario dei Radicali nella Capitale.
Che poi, stavo pensando, 'sto fatto che i 5stelle governano Roma è un po' come se a un certo punto a uno qualsiasi di quelli che telefonano alle radio private e inveiscono contro il ct della nazionale che secondo loro non è capace di combinare niente qualcuno gli dicesse "sai che c'è? Toh, pigliatela, la nazionale, così vediamo quanto sei bravo", e quello riuscisse a stento a mettere insieme una squadra di undici persone da mandare in campo e perdesse prima contro la Polonia, poi contro la Lituania e poi pure contro Malta, continuando tuttavia a sbraitare con aria furba che lui non c'entra niente, che la colpa è tutta degli allenatori che sono venuti prima, e sentendolo dire così uno pensasse poveretto, che figura, era meglio se se ne restava a casa, sono a disagio per lui.
Ecco, tutto qua.
Infine a fare il punto della situazione sulla gestione dell'emergenza idrica nella Città Eterna è il giornalista di Rai Radio 1 Giancarlo Loquenzi.
La vicenda di Roma e dell'acqua razionata merita un piccolo riassunto perchè illumina il metodo di governo dei 5cosi e il carattere della Raggi. Allora il sindaco di Roma è il sindaco di Roma quindi quello che succede in città può essere comunque riportato alla sua responsabilità. In più se si tratta di acqua pubblica, il comune è l'azionista di maggioranza di Acea (l'acqua deve essere pubblica no?), quindi se l'acqua non arriva ai rubinetti il sindaco c'entra più di qualcosa. Ma come abbiamo visto anche in altri casi i 5cosi fanno un gran casino al momento di nominare gli uomini loro ai vertici di questo o quello, chiamano il loro spoil system "avvicendamento", promettono svolte e rivoluzioni, poi se ne dimenticano. E' ormai più di un anno che i vertici di Ama, Atac e Acea è roba loro (e delle loro correnti) e il disastro è sotto gli occhi di tutti: inefficenze, dimissioni, tribunali, ecc..
Ma torniamo all'acqua. Si parla di siccità da mesi, da mesi si sa che il lago di Bracciano rischia la desertificazione ma è impossibile trovare una sola dichiarazione della Raggi a proposito. A un certo punto il governatore del Lazio alza i toni dell'allarme e annuncia il blocco dei prelievi dal lago. Poveretto, rischia di essere indagato per disastro ambientale colposo così come è successo alla stessa Acea (i magistrati quando possono sono sempre pronti a dare una mano) e non ha molta altra scelta. L'Acea strepita: prima dice che preleva dal lago solo l'8 per cento del fabbisogno della città, poi minaccia che in mancanza di quel prelievo il 50 per cento dei cittadini rimarrà senz'acqua. Anche la Raggi comincia a svegliarsi con qualche tweet qui e là. Si fanno riunioni, tavoli comune-regione senza grande costrutto. L'Acea intanto che si discute (sindaco maggiore azionista, non dimentichiamolo) fa ricorso contro lo stop ai prelievi dal lago e lo perde. La sindaca comincia ad agitarsi: chiedere l'intervento del governo e della Regione, che facciano qualcosa diamine!
Zingaretti e Galletti (governo, ministro ambiente) si vedono, cercano di trovare un compromesso e alla fine decidono di ridurre ma non bloccare i prelievi: razionamento dell'acqua per ora scongiurato. Poi arriva agosto, la città si svuota e se ne parla l'anno prossimo. Forse Galletti e Zingaretti, se i magistrati intignano, avranno problemi con la questione del disastro colposo, ma fatti loro.
La Raggi può tuittare trionfante di aver restituito l'acqua ai cittadini romani. Così in un fiat si passa dal "governo intervenga" a "abbiamo scongiurato". Avanti così, mai abbassare la guardia.

sabato 29 luglio 2017

Il tormentone estivo de noantri

Scrivo questo post per segnalare brevemente che Riccione, il singolo dell'estate 2017 lanciato dal gruppo indie pop romano Thegiornalisti, sta dando luogo sia pur su scala nazionale a un fenomeno analogo a quello della hit internazionale Despacito: nell'ultima settimana sono uscite una parodia by Le Coliche, duo di fratelli dal cognome impegnativo (Colica, appunto)...


... e una cover della band pescarese Le Stanze Di Federico abbastanza fedele all'originale, dove l'elemento comico è dato dalla partecipazione de I 4 Santi.


A proposito, i promettenti videomaker abruzzesi hanno festeggiato il loro primo anno di attività pubblicando uno showreel nel quale riassumono quanto fatto in questi dodici mesi: non soltanto puro cazzegg... ehm, video virali, ma anche promozione territoriale, spot aziendali e promozionali, videoclip e spettacoli live. Cento di questi giorni, ragazzi!
P.S.: Fino a pochi mesi fa io i Thegiornalisti non li avevo mai sentiti nominare; se non ricordo male ne ho scoperto l'esistenza "grazie" a un'irriverente parodia della loro Completamente realizzata dai Gem Boy.

venerdì 28 luglio 2017

Addio, (non) è stato bello finché è durato

Tempo fa pubblicai un post per illustrare un paio di trucchetti che possono aiutarti a migliorare la tua esperienza su Facebook: puoi evitare che nella tua timeline vengano visualizzati i post di una persona a te sgradita ma che per qualche motivo non te la senti di rimuovere dagli amici (basta smettere di seguirla) e puoi escludere in maniera selettiva determinate persone dalla cerchia di amici che possono leggere i tuoi post (in questo caso la procedura è un pochino più elaborata, ma comunque più semplice da applicare che da spiegare). La sottoscritta ha smesso di seguire un paio di "facciamici" che pubblicavano di continuo contenuti di estrema destra se non addirittura nostalgici del fascismo; finora ciò è stato sufficiente per non averci a che fare, visto che loro non sembravano interessati a interagire con me. Questo fino all'altro giorno, quando ho condiviso indignata il link alla controversa dichiarazione di Patrizia Prestipino sulla necessità di dare continuità alla "razza italiana", e uno di questi contatti "invisibili", che per comodità chiameremo Tizio, ha osservato che l'esponente piddina «deve aver avuto un momento di lucidità». Lì per lì mi è venuto un gran nervoso, ma poi ho tirato un respiro profondo e ho lasciato correre, limitandomi a replicare che evidentemente sull'argomento la pensavamo in modo opposto, e la discussione si è conclusa così. Ieri però ho condiviso il link a un articolo che ricordava come Matteo Salvini avesse speso parole assai dure sull'accoltellamento ad opera di un giovane di colore denunciato da un controllore di Trenord a Lodi, una vicenda in seguito rivelatasi del tutto infondata, e ho commentato sarcastica che mi sarei aspettata che Salvini ammettesse apertamente di esserci cascato con tutte le scarpe (è ovvio che la mia era solo una provocazione... dubito che il leader leghista farebbe mai una cosa del genere). Al che Tizio ha commentato mandandomi il link alla notizia di una faida tra rom a Roma sfociata mesi fa in un incendio doloso per fortuna senza feriti, e ha aggiunto che in questo e molti altri casi si aspetterebbe una rettifica che però non ci sarà mai, perché si tratta di notizie vere. A quel punto avrei voluto replicargli che sono proprio atteggiamenti come quello costantemente messo in atto da Salvini ad alimentare il clima d'odio che degenera in episodi come quello della finta aggressione, che può anche darsi che nelle minoranze etniche il tasso di delinquenza sia superiore alla media nazionale, ma è anche vero che strutture come i campi rom non favoriscono di certo un'efficace integrazione... e via di questo passo. Ho avuto però la netta sensazione che sarebbe stato solo uno spreco di tempo. Allora, dopo aver accantonato l'idea di inserire Tizio in una lista "fascistoidi" alla quale inibire selettivamente la visibilità di taluni miei post (ce ne vorrebbe almeno un'altra, "antivaccinisti"), mi sono decisa a fare quello che forse avrei dovuto fare a suo tempo, e che ho fatto solo in rarissimi altri casi: l'ho rimosso dagli amici, senza grandi rimpianti visto che nella cosiddetta vita reale nemmeno lo conosco (fu lui a chiedermi l'amicizia, e io accettai perché se ben ricordo avevamo svariati amici in comune, mentre adesso ne è rimasto uno solo). Subito dopo mi sono ricordata dello studio secondo il quale sui social spesso tendiamo a interagire con chi già la pensa come noi e può darci sempre ragione anche se magari abbiamo torto marcio – il cosiddetto confirmation bias – e questo ci impedisce di mettere alla prova le nostre convinzioni, eventualmente di cambiarle e sicuramente di maturare. Ma poi una rapida occhiata ai post più recenti di Tizio mi ha rassicurata sul fatto che non avrei potuto ricavare proprio nulla di buono dall'essere sua amica, del resto tra gli altri miei "facciamici" ci sono svariate persone niente affatto di sinistra alle quali però non difetta di certo l'intelligenza... e di colpo il disagio che provavo per averlo "depennato" è svanito. Spero solo che non se ne accorga – personalmente, per ricevere un avviso quando l'elenco dei miei amici subisce variazioni, ho installato l'estensione Who Deleted Me – e non mi mandi un messaggio chiedendomi spiegazioni: non me ne stupirei, ma sarebbe poco piacevole per entrambi, soprattutto per me.
[La vignetta che apre il post è tratta da Business Over Broadway: «Hai letto il mio articolo sul confirmation bias?», «Sì, ma non ha fatto altro che dimostrare quello che sapevo già»]

giovedì 27 luglio 2017

Chi telefona mentre guida mette a rischio anche te: digli di smettere!

Tra le modifiche al Codice della Strada alle quali sta lavorando la Commissione Trasporti della Camera è incluso un inasprimento delle sanzioni per chi viene sorpreso ad utilizzare il cellulare, lo smartphone, il tablet o il computer portatile mentre è alla guida: l'emendamento presentato dal capogruppo PD Michele Meta prevede la sospensione immediata della patente da un minimo di un mese a un massimo di tre (fino a sei mesi per i recidivi che siano stati sanzionati nei due anni precedenti), il raddoppio della sanzione pecuniaria (dai 160-641 euro attuali a 320-1282 euro) e il raddoppio dei punti della patente decurtati (da 5 a 10). E a me, che l'anno scorso ho aderito con convinzione alla campagna #GUIDAeBASTA promossa per scoraggiare l'utilizzo del cellulare quando si guida, viene da dire: sarebbe anche ora! Il fatto è che molta gente tende a sopravvalutare le proprie capacità di fare più cose contemporaneamente – a quanto pare ci sono persone che in qualche misura supportano sul serio il multitasking... io proprio NO!!! – e al tempo stesso sottovaluta i rischi insiti nell'utilizzo del telefonino al volante, che secondo le statistiche è oramai una delle cause più frequenti di incidenti stradali. Il mese scorso l'attore Domenico Diele, arrestato dopo aver travolto con la sua auto una donna in scooter uccidendola sul colpo, ha dichiarato: «Sono dipendente da eroina, questo sì, ma la droga non c'entra con l'incidente. Mi sono distratto con il cellulare. Ho un telefonino che funziona male, c'è un tasto che non va, e io per cercare di fare una telefonata ho abbassato gli occhi». Come se il fatto di essersi lasciato distrarre dal telefonino – in realtà il giovanotto sarebbe anche risultato positivo a cannabinoidi e oppiacei, per giunta gli era stata sospesa la patente, ed è notizia di ieri l'esito della perizia secondo cui al momento dell'impatto stava viaggiando a ben 159 chilometri orari – potesse alleggerire la sua posizione. Mi auguro che le modifiche proposte al Codice della Strada vengano approvate, e che la minaccia di sanzioni più severe convinca una buona volta gli automobilisti italiani, che troppo spesso sembrano tenere di più al portafogli che non alla propria sicurezza e a quella altrui, a lasciar stare 'sto benedetto cellulare mentre guidano.
Concludo condividendo lo spot in stile candid camera realizzato in Sudafrica nell'ambito dell'iniziativa di sicurezza stradale Safely Home promossa dal Dipartimento dei Trasporti e dei Lavori Pubblici del Western Cape Government.


Lo spot veicola con lampante immediatezza un concetto fondamentale: «Non riesci neppure a messaggiare mentre cammini, come puoi pensare di messaggiare mentre guidi?». Il relativo hashtag è #ItCanWait, ovvero "può aspettare".
[Il titolo del post parafrasa un vecchio spot di Pubblicità Progresso contro il fumo passivo, mentre l'immagine che apre il post raffigura un segnale stradale di pericolo realmente affisso a Stoccolma]

mercoledì 26 luglio 2017

Un volto nuovo sulla ISS

L'Astronomy Picture of the Day pubblicata ieri con il titolo Int-Ball Drone Activated on the Space Station (Drone Int-Ball attivato sulla Stazione Spaziale) mostra sullo sfondo della Stazione Spaziale Internazionale una creatura tecnologica dalla "faccia" simpatica – ah, la pareidolia! ;-) – che sembra uscita da un film di fantascienza... e invece è assolutamente reale! :-)


Ecco la traduzione della relativa spiegazione.
Cosa succederebbe se venissi seguito in giro da una graziosa sfera fluttuante che continua a scattarti foto? Potresti essere un astronauta sull'odierna Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Progettata dalla Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), la videocamera interna a sfera JEM – informalmente "Int-Ball" – è un po' più grande di una palla da softball, può fluttuare e manovrare da sola ma anche essere controllata da remoto, può acquisire immagini e video ad alta risoluzione, e non è legata a Hello Kitty. Int-Ball è stata consegnata all'ISS all'inizio di giugno ed è progettata per consentire al controllo da terra di incrementare il monitoraggio delle apparecchiature e delle attività sulla ISS, riducendo le richieste di tempo per gli astronauti umani. Int-Ball si sposta accendendo delle piccole ventole interne e vede con una videocamera situata fra i suoi due occhi scuri.
Come sarebbe a dire che gli astronauti non dovranno più perder tempo a fare foto o video?! Ma io mi sarei fatta spedire in orbita anche solo per quello! Uffa, ritiro la mia candidatura per accedere alla ISS. ;-) (In realtà non ho mai avuto davvero intenzione di presentarla, e se anche lo avessi fatto non avrei avuto la benché minima possibilità di essere presa in considerazione :-/)

martedì 25 luglio 2017

Dillo in italiano... quando è il caso!

Il fumetto satirico Quando c'era LVI di Stefano Antonucci, Daniele Fabbri e Daniele Perrotta, del quale l'anno scorso ho acquistato una copia del primo numero, includeva tra l'altro la rubrica Disimpara l'inglese col DVCE: puoi trovarne le quattro uscite raccolte qui. E già, il fatto che il regime fascista abbia incoraggiato in ogni modo l'autarchia linguistica, ovvero l'utilizzo di termini italiani in luogo di quelli in lingua straniera, è cosa nota: l'altroieri ho letto un post al riguardo pubblicato nella bacheca Facebook di Vera Gheno, gestrice del profilo Twitter dell'Accademia della Crusca (lei preferisce definirsi così, usando un sostantivo raro, piuttosto che social media manager o Twitter manager per una serie di ragioni che ha esposto qui). Vera ha condiviso l'immagine qui sotto, tratta dal sito Cartoline dal Ventennio, che elenca una serie di parole straniere con accanto il termine italiano equivalente, nonché all'epoca preferibile. Se dire albergo al posto di hotel viene abbastanza naturale ancor oggi, noto con sollievo che il verbo fiorellare in luogo di avere un flirt non ha attecchito! ;-)


La sottoscritta si rende conto di usare più termini stranieri, in particolare anglicismi, di quanto dovrebbe (un esempio tipico è l'aggettivo addictive, che a dire il vero è privo di un equivalente esatto in italiano); ecco perché a suo tempo ho sposato con convinzione la campagna #dilloinitaliano. Segnalo che sul sito Achyra è presente una lunghissima lista aggiornata di forestierismi a ciascuno dei quali sono associati i traducenti italiani corrispondenti; su Wired puoi trovare una galleria che ne raccoglie cinquanta. Fermandomi alla sola lettera A, se in certi casi l'impiego di un termine straniero può risultare pressoché irrinunciabile (oggigiorno conto al posto di account può suonare a dir poco bizzarro, oltre a dar luogo a potenziali ambiguità), non vedo la ragione per cui un italiano parlando coi suoi connazionali debba ostinarsi a parlare di assessment in luogo di valutazione, per fare solo un esempio fra i tantissimi possibili.

lunedì 24 luglio 2017

Ma se la Terra fosse tetraedrica...?

L'astronauta "europea di nazionalità italiana" Samantha Cristoforetti è oggi più che mai l'idolo del web per il reply dato su Twitter a un utente che le domandava se la Terra fosse tonda o piatta: «E' tetraedrica. Una scomoda verità che la potentissima lobby internazionale della terra piatta vorrebbe tenerci nascosta». Una risposta che, come osservato da Paolo Attivissimo, «è perfetta, perché funziona sia nel caso di una domanda seria, sia nel caso di una domanda fatta per ridere [come nel caso in questione, dato che l'account @Cambiacasacca è umoristico, NdC]. Non attacca l’interlocutore, ma al tempo stesso prende per i fondelli quelli che realmente sostengono che la Terra sarebbe piatta». E in effetti a quanto pare di terrapiattisti – un nome che rischia di dare fin troppa dignità ai seguaci di una teoria a dir poco strampalata – come pure di antivaccinisti è pieno il mondo, come esposto in questo articolo di neXtQuotidiano.
Ma ecco che capita a fagiuolo un post pubblicato nell'interessantissima pagina di divulgazione scientifica Chi ha paura del buio? per riassumere la risposta che il blog Ask a Mathematician / Ask a Physicist ha dato a un quesito del tutto ipotetico: cosa accadrebbe se la Terra fosse cubica anziché sferica? (Volendo essere pignoli la forma della Terra è simile ad uno sferoide, e più precisamente si dice che è un geoide)

Come tutti i nostri post di questo genere, specifichiamo subito che non è fisicamente possibile: man mano che un corpo celeste diventa grande aumenta la sua gravità, e il peso finisce per superare la resistenza dei materiali che lo compongono, facendogli assumere una forma sferica. Questo significa che magari un piccolo asteroide potrebbe avere una forma cubica (aspettate, e il cubo Borg? 😅), ma la Terra non può che essere sferica.
Ma ipotizzando per assurdo che fosse cubica, come sarebbe viverci? Beh, la gravità sarebbe un bel casino. Cambiando questa col quadrato della distanza, non sarebbe più la stessa nei diversi punti della superficie. Man mano che ci avviciniamo verso uno spigolo, saremmo più leggeri ma ci inclineremmo, nonostante durante tutto il viaggio saremmo sempre su un piano. Gli 8 angoli sarebbero 4.700 km più alti rispetto al centro di ogni faccia, se invece camminassimo lungo l’equatore in prossimità degli spigoli saliremmo di circa 2.600 km (l’Everest è solo 8,8 km): in entrambi i casi… moriremmo senz’aria! Gli oceani e l’atmosfera si comporterebbero in modo strano: essendo fluidi assumerebbero comunque una distribuzione sferica, che apparirebbe come 6 cupole d’aria e acqua al centro di ogni faccia del cubo, con un anello abitabile intorno. Ipotizzando che il cubo fosse orientato come la Terra attuale, nelle facce ai poli queste “cupole” sarebbero naturalmente ghiacciate! 😲
La vita si sarebbe sviluppata in un modo differente su ogni faccia: 6 biosfere non interagenti per via della distanza e dell’assenza di atmosfera negli angoli! E non essendoci circolazione atmosferica… vai con i cataclismi climatici: fluttuazioni di temperatura assurde tra le stagioni, per via dell’assenza di correnti equatoriali… credete che vi piacerebbe abitarci? 😃
A questo punto il candidato provi ad illustrare cosa accadrebbe se la Terra fosse tetraedrica... ;-)

domenica 23 luglio 2017

Il bisogno di sangue non va mai in vacanza!

Su questo blog mi sono occupata più volte - la prima (se non sbaglio) nel 2010, l'ultima in ordine di tempo il mese scorso - dell'importanza di donare il sangue: un dono al quale io per prima devo la vita, e che purtroppo non sono in condizione di ripagare con la stessa moneta, per così dire. Ma posso, anzi devo, dare risalto alla dichiarazione di Francesco Rocca, Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, linkata in un post pubblicato nella pagina Facebook della CRI.
“L’estate sentiamo spesso parlare di “emergenza sangue”. Un problema concreto, visto che la partenza per le vacanze contribuisce a interrompere i consueti flussi di raccolta, un periodo nel quale anche le Regioni più virtuose riscontrano delle difficoltà. Ma questo deve portare l’attenzione sul fatto che la soluzione non è solo quella di correre ai ripari con straordinarie campagne di comunicazione e appelli, comunque importanti, ma riuscire a diffondere una cultura della donazione del sangue e del plasma che deve essere sostenibile e continua nel tempo. È il punto di vista che deve cambiare. In ogni emergenza nazionale, i terremoti per esempio, o durante i periodi estivi in cui gli appelli sui media aumentano esponenzialmente, sono tante le persone pronte ad andare a donare il sangue: quello che dobbiamo far capire a tutti è che non dovremmo trovarci mai in una situazione di necessità, di carenza. Questo può avvenire soltanto attraverso un’attenta e rigorosa programmazione delle donazioni. Perché se di emergenza dobbiamo parlare si deve ricordare che la stessa è costante: basti pensare che per la terapia di un paziente leucemico servono otto donatori a settimana, per un trapianto cuore-polmoni possono essere usate fino a 30-40 sacche di sangue, o che i pazienti talassemici ‘assorbono’ circa il 10% di tutto il sangue donato.
La Croce Rossa Italiana ha una lunga storia di promozione della donazione del sangue e di educazione alla salute. Si tratta di un momento fondamentale per salvare vite e attivarsi in prima persona per la propria comunità e per chi ha bisogno. E' necessario quindi disporre di un adeguato numero di donatori periodici, coscienti del valore del loro gesto, sui quali poter contare tutto l'anno, festività e vacanze comprese”.
Donare il sangue è un gesto splendido e del tutto disinteressato la cui unica ma inestimabile ricompensa è la consapevolezza di aver aiutato una persona a sopravvivere o almeno a star meglio: invidio benevolmente chi ha la fortuna di poterlo fare – e d'altra parte mi fa una rabbia che non ti dico chi pur avendone la possibilità non se ne preoccupa – perché deve dare una carica incredibile. È quanto suggerisce la campagna dell'Associazione Ellenica dei Donatori di Sangue, che strizza l'occhio ai fan del supereroe Marvel Spider-Man aka l'Uomo Ragno.


«Tu puoi essere il supereroe di qualcuno!», e scusa se è poco! :-D

sabato 22 luglio 2017

Il bastone e la carota di Wind

Sono trascorsi poco più di tre anni da quando sono tornata a Wind, che avevo "tradito" per passare a Tre, approfittando di un'offerta che non potevo rrrifiutare: la All Inclusive Gold mi garantiva «400 minuti VERI, 400 SMS verso tutti i numeri nazionali+Internet 2GB a soli 6E/mese». Quasi un anno e mezzo più tardi le condizioni sono cambiate: il rinnovo è stato fissato ogni 4 settimane anziché ogni 30 giorni. Sembra niente, ma a ben vedere nell'arco dell'anno ciò implica di fatto una sorta di tredicesima al contrario, ossia a favore del gestore telefonico. Questo (modico) esborso non è comunque stato tale da convincermi a esercitare il diritto di recesso, tanto più che nello stesso periodo pure la concorrenza ha cominciato ad adottare la medesima prassi. Il 3 giugno scorso ho ricevuto da Wind un SMS che mi comunicava una...
Grande novità: dal 19/06/2017 la tua offerta All Inclusive Gold avrà 5 Giga in più ogni 28gg per navigare alla massima velocità disponibile.
Tanto per ribadire il concetto, il 9 giugno...
IMPORTANTE: ti ricordiamo che dal 19/06/2017, la tua All Inclusive Gold ha 5 Giga in piu' ogni 28gg; inoltre, finiti i Giga hai il nuovo Internet illimitato per navigare senza costi aggiuntivi 4 volte piu' veloce di prima. Info su Wind.it/internet-illimitato
Ma dai, vuoi vedere che per una volta il signor Wind cambia le condizioni a mio favore senza ritoccare il prezzo?! E infatti era troppo bello per essere vero: il 20 giugno ho ricevuto quest'altro SMS.
Modifica contratto: dal rinnovo successivo al 16/07/17 la tua All Inclusive costera' 1,5 euro in piu'. Puoi recedere dal contratto o passare ad altro operatore senza costi entro 30gg da questo SMS; per info chiama 155. Ti ricordiamo che il 24/06/17 All Inclusive Gold si rinnova al costo di 6 euro, salvo eventuali promozioni attive. Info e condizioni su Wind.it.
Come si legge nella pagina Wind Informa, «La variazione è stata determinata dalla modifica delle condizioni strutturali di mercato». Di questa rimodulazione – vabbè, chiamiamola così – si è parlato tra l'altro su HDblog.it e su DDay.it.
Stavolta, di fronte a un rincaro pari al 25 per cento in un colpo solo – in pratica 30 euro di ricarica non mi basteranno più per cinque mesi tondi tondi, ma solo per quattro – il diritto di recesso sono stata seriamente tentata di esercitarlo... ma poi mi sono ricordata dei provvidenziali giga di traffico internet extra – a suo tempo raccontai come due soli giga al mese avessero cominciato a starmi stretti – e ho constatato come gli altri gestori non proponessero offerte abbastanza convenienti, inoltre a differenza di molti utenti Wind insoddisfatti non ho problemi di copertura o altro, per cui ho accantonato l'idea di cambiare gestore. Almeno fino alla prossima modifica unilaterale del contratto a mio sfavore... ;-)

venerdì 21 luglio 2017

La leggenda del sub immortale

Uno dei primi post che ho letto aprendo Facebook stamattina è stato questo di Luca Alagna aka ezekiel:
ma ogni anno co' sto sub risucchiato dal Canadair e scaricato?
ma quante volte avrà fatto su e giù?
Luca si riferiva alla notizia di un sub siciliano che per miracolo sarebbe sopravvissuto, e senza neanche troppi danni fisici, dopo essere stato accidentalmente prelevato da un Canadair e poi lanciato sopra un incendio da spegnere. Da notare che la fonte è il sito sky24ore.it, niente a che vedere con il ben più affidabile Sky TG24; trattasi insomma di una tipica fake news. La bufala era stata smontata già due giorni fa dal blogger e debunker David Puente, il quale ha anche notato che la notizia è stata ripresa non soltanto da pagine come Scienza Conoscenza & tecnologia, che almeno in questo caso non ha affatto reso onore alla sua denominazione, ma anche da una testata giornalistica registrata come NewSicilia. E oggi su Facebook è intervenuto il Gruppo Volo Canadair a dimostrare l'assoluta infondatezza di una notizia del genere pubblicando la foto di una bocchetta di rifornimento dell'acqua: un quadrato di 15 cm di lato, peraltro protetto da un reticolo di metallo per evitare che entrino detriti, figuriamoci animali o addirittura persone.

giovedì 20 luglio 2017

Giochiamo coi palloncini?

D'estate, col caldo, tipicamente tornano in auge i gavettoni... ma oggi ti propongo due video di DaveHax che illustrano degli impieghi dei palloncini alternativi a quello scherzo stupidotto, istruttivi e anche divertenti. Il primo video, che illustra tre esperimenti scientifici abbastanza elementari basati sui palloncini, è questo qui sotto...



... ed ecco la traduzione della relativa trascrizione.
Oggi ti mostrerò tre fantastici esperimenti usando i palloncini. Per prima cosa gonfia un palloncino e legalo, poi prendi una puntina da disegno e mettila sul tavolo, poi prendi il palloncino e guarda cosa succede quando lo metti sulla puntina. Come previsto, scoppierà immediatamente. Poi prendi una manciata di puntine e spargile sul tavolo con la punta verso l'alto. Quindi prendi un altro palloncino e prova a fare la stessa cosa. Questa volta puoi spingere il palloncino sulle puntine e non scoppierà. Questo perché la pressione adesso è distribuita su un sacco di puntine, e la quantità di pressione su ciascuna puntina è troppo piccola per far scoppiare il palloncino. Ho anche notato che puoi metterci sopra un mattone, ma fa' attenzione a non spingere troppo.
Per il prossimo esperimento prendi dell'aceto bianco e versalo in una bottiglia di plastica. Prendi poi un palloncino e un imbuto, e allarga il palloncino sopra l'estremità dell'imbuto. Dopodiché occorre del bicarbonato: mettine due cucchiai attraverso l'imbuto dentro il palloncino. Quando hai finito, togli il palloncino dall'imbuto e allargalo in cima alla bottiglia. Poi tira su il palloncino per svuotare il bicarbonato dentro la bottiglia. Ciò dà il via a una reazione immediata che produce anidride carbonica e gonfia il palloncino. Potrebbe essere necessario tener fermo il palloncino sulla bottiglia per impedirgli di volare via. Piuttosto figo, eh? Pretty cool, huh?» è un ritornello tipico di DaveHax, NdC]
Per l'esperimento finale, prendi una candela e accendila. Gonfia poi un altro palloncino e scopri cosa succede quando lo tieni sopra la fiamma. Come previsto scoppierà immediatamente, e spegnerà la candela. Poi prendi un altro palloncino e questa volta riempilo di acqua. Fa' un nodo quando hai finito, poi prendi il palloncino e prova a tenerlo sopra la candela. Puoi vedere questa volta che non scoppia e si può effettivamente tenere il palloncino sopra la fiamma. L'acqua all'interno del palloncino lo mantiene fresco, per cui il palloncino stesso non subisce l'effetto della fiamma. Tutto quello che accade è che il palloncino annerisce.
Il secondo video, invece, mostra un trucchetto semplice ma di grande effetto che, dopo aver fatto magari qualche prova, potrai "rivenderti" per farti bello quando sei in compagnia: a quanto pare, infilzare con uno spiedino un palloncino gonfio senza farlo scoppiare è un gioco da ragazzi!



Anche in questo caso, ecco la spiegazione tradotta.
Oggi ti mostrerò un trucco veramente figo: come infilzare un palloncino con uno spiedino. Comincia prendendo un palloncino, gonfialo con aria e legalo con un nodo. Se guardi il fondo puoi vedere che è di un colore giallo più intenso, questo perché la gomma è più spessa e non si distende così tanto, perciò è meno sotto sforzo. Lo stesso vale per questo punto proprio in cima, ed è qui che spingerai il tuo spiedino. Quindi prendi uno spiedino, assicurati che sia bello liscio senza parti ruvide, e ricoprilo con un sottile strato di detergente. Dovresti ora essere in grado di spingerlo nella parte inferiore del palloncino senza farlo scoppiare. Quindi allinealo con la gomma spessa nella parte superiore e spingi con cura, ed ecco che abbiamo un palloncino infilzato con uno spiedino. Piuttosto figo, eh? Quando hai fatto, puoi estrarre lo spiedino e far scoppiare il palloncino. È un trucco fantastico per le feste, e con un po' di pratica ho scoperto che funziona anche con i palloncini rossi. [ma va'?! ;-) NdC]
[L'immagine che apre il post è un celebre fotogramma del film Up]

mercoledì 19 luglio 2017

Diavolo d'un architetto!

Quest'oggi ti propongo il quesito pubblicato due giorni fa da Alex Bellos nel suo blog Monday puzzle, e che mette alla prova la capacità di pensare in tre dimensioni. Il quesito mi ha stuzzicata irresistibilmente fin dal titolo, Can you solve it? Are you smarter than an architect? (Riesci a risolverlo? Sei più intelligente di un architetto?), anche perché si narra che esista una rivalità atavica fra noi ingegneri e gli architetti. A dire il vero questo l'ho scoperto di recente seguendo pagine Facebook tipo Ingegneria del suicidio, mentre all'epoca in cui frequentavo ingegneria (elettronica) non ne ho mai sentito parlare: probabilmente era una prerogativa di edili e civili... ;-)
Il quesito di oggi è stato proposto da un lettore che se lo ricorda dai tempi in cui era studente di architettura.
Fai il disegno tridimensionale di una forma che attraversi ciascuno di questi fori, toccando esattamente tutti i lati mentre ci passa attraverso.
Un triangolo con base e altezza pari a 1 unità. Un quadrato di lato pari a 1 unità. Un cerchio di diametro pari a 1 unità.
Gli architetti troveranno sicuramente la risposta. Le teste del resto di noi appariranno piuttosto come la casa nell'immagine sopra [che si trova a Bettingen, in Germania, NdC], dal momento che ti viene richiesto di visualizzare un oggetto in tre dimensioni, che è una sfida se il tuo cervello non è allenato a farlo.
L'oggetto deve essere fatto di un materiale solido che non è elastico e non si comprime, e deve infilarsi in ciascuno dei fori in modo tale che quando attraversa ciascun foro tocca ogni punto all'interno di quel foro.
Ed ecco la soluzione...
Se non sei abituato a visualizzare forme tridimensionali, il modo per iniziare a risolvere il problema è quello di immaginare dapprima un cilindro di diametro unitario. Questo si infilerà nel foro circolare, toccando ogni punto dell'interno del foro.
Adesso taglieremo questo cilindro finché non otterremo quello che stiamo cercando. Se tagliamo una sezione di questo cilindro di altezza unitaria, il solido risultante si infilerà nel foro quadrato, in quanto la vista laterale di un cilindro di diametro e altezza unitari è un quadrato.
La parte più difficile della visualizzazione è quella di escogitare in che modo far passare questa forma attraverso il triangolo, senza compromettere la sezione trasversale circolare e quella quadrata. Questa parte viene fatta praticando due tagli diagonali in modo tale che la sezione trasversale triangolare sia perpendicolare sia al quadrato sia al cerchio.
Se sei ancora un po' confuso, ecco un video Youtube con un esempio fisico che passa effettivamente attravero i fori.

Adesso è tutto decisamente più chiaro, nevvero? ;-)

martedì 18 luglio 2017

Ebbasta con 'sto Despacito!

Dopo questo post e quest'altro, è la terza volta che prendo spunto da Despacito... e pensare che il tormentone musicale dell'estate e forse dell'intero 2017 non mi fa impazzire, tutt'altro. Trovo comunque che l'immagine qui accanto, tratta da Luminol, sia fuori luogo, con quel riferimento alla Merda d'artista di Piero Manzoni: in questo caso mi sembra un tantino inappropriato, l'uso del termine artista! ;-) Dai, si scherza, ok? :-)
Vabbè, più che di Despacito in sé, oggi mi va di accennare ad alcune sue "opere derivate": dalla sorprendente cover per violoncello suonata dai 2Cellos...



... al video nel quale il giovane attore e musicista Cosimo "Coky" Ricciolino interpreta una versione di Despacito tradotta in italiano nello stile dei cantanti nostrani (alcune imitazioni gli riescono peggio di altre, bisogna riconoscerlo... ma il ragazzo promette bene!)...



... per finire con l'ultima uscita in ordine di tempo, la spassosa parodia de I 4 Santi caricata proprio ieri su YouTube (ma su Facebook era già presente dalla scorsa settimana), nella quale i nostri eroi raccontano le loro vacanze low cost in Abruzzo a bordo di una vecchia Ritmo.


lunedì 17 luglio 2017

Errare internettianum est

L'altro giorno ho ricevuto da Opel un messaggio promozionale in portoghese. Poiché essendo registrata ai servizi di Opel in qualità di proprietaria di una Corsa sono abituata a ricevere e-mail da loro, non ho dato tanto peso alla cosa, ma mi sono limitata a cestinare il messaggio senza neanche cercare di tradurlo (ché è già tanto se mi curo di quelli in italiano). Un paio di giorni dopo ho ricevuto da Opel Italia il messaggio seguente, con oggetto La preghiamo di accettare le nostre scuse!.
Gentile Sig.ra [cognome occultato per ovvie ragioni di privacy, NdC],
Sappiamo che recentemente le è stata pervenuta [prego?!, NdC] una comunicazione da parte della nostra azienda che non era indirizzata a lei e vogliamo porgerle le nostre scuse.
Lavoriamo intensamente per assicurarci che le nostre comunicazioni siano per lei rilevanti, importanti e non invadenti e vogliamo rassicurarla che abbiamo messo in atto processi interni e stiamo effettuando controlli per assicurarci che questo non accada di nuovo.
La preghiamo di accettare le nostre scuse a nome dell’intero Opel team per qualsiasi inconvenienza [parola non trovata, NdC] che questo le possa aver causato e speriamo di accoglierla in un concessionario Opel in futuro.
Cordiali saluti,
Opel Italia
Uh, quante cerimonie... e che sarà mai?! :-) Scuse accettate, ci mancherebbe. Ho apprezzato il gesto... e colgo l'occasione per aggiungere che, se il signor Opel dovesse cercare una persona italiana madrelingua che si occupi tra le altre cose della correzione delle comunicazioni aziendali, sa dove trovarmi! ;-)
A proposito di e-mail di scuse che ho ricevuto... l'altro giorno avevo pubblicato sul mio Tumblr la foto qui accanto, tratta dal profilo Instagram di Belén Rodriguez, osservando che la fanciulla non mi sembrava affatto così pelosa come molti commentatori le avevano rinfacciato di essere: magari ce l'avessi io, quella peluria dorata pressoché invisibile! ;-) Avevo scoperto la cosa leggendo il blog Punti di (s)vista, dal momento che il profilo della showgirl argentina non lo seguo. Ebbene, accedendo in seguito alla mia dashboard Tumblr, ho notato che il post in questione era stato segnalato per errore come NSFW, e quindi presumibilmente non sarebbe stato visibile agli account che avevano attive restrizioni sui contenuti sensibili (a me, che la modalità sicura non ce l'ho impostata, è capitato di seguire account che a un certo punto hanno cominciato a pubblicare roba ai limiti del pornografico e oltre, al che ho optato per il defollow immediato perché non sono interessata al genere).


Eppure nella foto in questione non si intravede neanche l'ombra di un capezzolo o di un gluteo... Se devo essere sincera, trovo che generalmente Belén tenda a mostrarsi in vesti assai meno castigate di così! ;-) Perciò ho cliccato sull'apposito link per richiedere la revisione del contenuto, e poche ore dopo ho ricevuto un messaggio dal signor Tumblr:
Ciao di nuovo, curiosona!
Abbiamo verificato nuovamente http://curiosona.tumblr.com/post/162861008944/la-showgirl-belén-rodriguez-è-stata-assai e siamo d'accordo con te: è stato erroneamente segnalato come contenuto per adulti.
Ci scusiamo per questa svista. Abbiamo risolto il problema e ora il post è di nuovo visibile a tutti.

domenica 16 luglio 2017

La blogosfera è viva, e lotta insieme a noi!

Qualche giorno fa ho ricevuto un e-mail da Raffaele di McPopNews, blog dedicato al grande/piccolo schermo e alla tecnologia, il quale mi comunicava di aver trovato molto interessante il mio blog – fa sempre un tale piacere sentirselo dire :-) – e di aver deciso di nominarmi per il Liebster Award 2017, «premio nato per fare emergere i blog emergenti nel duro mondo del web». La prima e finora unica volta che mi capitò qualcosa di analogo risale a quasi otto anni fa, all'epoca dell'Honest Scrap Award. Ringrazio di cuore Raffaele, che d'ora in poi seguirò a mia volta, per la nomination... anche se a dire il vero, più che emergere, il mio blog si limita semmai a galleggiare! ;-)
Le regole del premio sono le seguenti:
  1. Rispondere alle undici domande di chi mi ha premiato
  2. Premiare altri undici blog (possibilmente con meno di 200 followers)
  3. Comunicare la vincita del premio ai diretti interessati
  4. Porre loro altre undici domande
Mi spiace davvero disattendere la raccomandazione di Raffaele – «Ora nominerò undici blog e anche voi dovrete svolgere le singole regole, mi raccomando, so che è stancante ma fatelo per voi e anche per gli altri blog emergenti, nel mondo del web il più forte schiaccia il più debole e noi per sopravvivere dobbiamo unirci» – ma mi limiterò a svolgere il primo punto: se devo essere sincera non mi va di mettermi d'impegno a formulare undici domande "curiose" e a scegliere undici blog – del resto proprio l'altro giorno mi sono resa conto che, tra i feed che seguo, di blog personali attivi ne sono rimasti ben pochi, e pure il blogroll qui accanto andrà aggiornato – i cui tenutari con ogni probabilità non risponderebbero all'appello, come se ben ricordo accadde nel 2009, quando i blog godevano ancora di buona salute.
And now... Ladies & gentlemen, ecco l'intervista di Raffaele a Gwendalyne! :-)
  1. Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo blog? Il fatto è che mi piace molto scrivere, dire la mia sugli argomenti più disparati... e farlo su un blog mi ha dato l'opportunità di ampliare la mia audience rispetto alla cosiddetta "vita reale", nella quale al contrario sono fin troppo riservata.
  2. Sei contento di come sta procedendo il tuo blog? Se dovessi basarmi sulle soddisfazioni che mi dà, forse avrei chiuso bottega da un bel pezzo, ma siccome scrivo per me stessa... :-)
  3. Hai mai avuto delle delusioni con il blog? Delusioni vere e proprie non me le ricordo. Spesso mi piacerebbe ottenere più attenzione, soprattutto riguardo ai post ai quali dedico più tempo e cura... e invece magari ricevono i maggiori riscontri post che ho scritto quasi controvoglia, ma su argomenti particolarmente "di moda" e usando titoli e parole chiave accattivanti. Forse dovrei curare di più la SEO... ma temo che se lo facessi spezzerei l'incanto! :-)
  4. Hai mai pensato di chiudere il blog? Seriamente, mai. Anche se mi sono ripromessa più volte di dedicarmici di meno.
  5. Cinema o Streaming a casa? Essendo affetta da pesaculism... ehm, un tantinello pigra voto per lo stare a casa. Anche se ci sono film che vanno visti per forza sul grande schermo... soprattutto finché nel soggiorno non arriverà un televisore adeguato!
  6. Film o serie tv? Decisamente film: seguire una serie tv porta via troppo tempo, e del resto ne esistono così tante che ormai non saprei più da quale iniziare. Anche se quando sui social tutti quanti discutono di Game of Thrones & company mi sento un pochino emarginata...
  7. Film o serie tv preferito/a e perchè proprio quello/a? In apparente contraddizione con la risposta precedente, non scelgo un film ma una serie tv, una delle ultime che ho seguito per intero nonché quella che ho amato di più in assoluto (tanto è vero che ce l'ho tutta quanta in DVD): Friends, nel suo genere un autentico gioiellino, ben scritta e ben recitata, con personaggi indimenticabili.
  8. Come gestisci il tuo tempo nella giornata? Beh, adesso di tempo libero ne ho fin troppo... ma mi auguro di trovare al più presto un impiego, anche se ciò comporterà che io riduca drasticamente il tempo dedicato al fraseggio. :-)
  9. Quante ore dedichi al tuo blog? Troppe! :-) Non sono particolarmente rapida a scrivere, anche perché la mia pignoleria funge da freno a mano tirato. Diciamo in media un'ora al giorno, forse due.
  10. Mondo dei blogger in 3 parole? Assorbiti Dai Social. Forse un po' troppo sintetico... ma rende l'idea! ;-)
  11. Per quale somma di denaro venderesti il tuo blog? (Mi raccomando, una somma ragionevole) Mi viene da ridere al solo pensiero che qualcuno possa essere disposto a tirar fuori dei soldi per questo blog... :-)

sabato 15 luglio 2017

Dare a Lise quel che è di Lise

Dopo il post che ho dedicato nel maggio dell'anno scorso a Rosalind Franklin, il cui contributo fu fondamentale per la scoperta del DNA, mi occupo di un'altra donna che si è vista negare il premio Nobel che le sarebbe spettato di diritto. Lo spunto me lo offre un post pubblicato nella pagina Curiosità Scientifiche, e la donna in questione è la scienziata austriaca Lise Meitner. Il premio Nobel per la Chimica relativo all'anno 1944 venne assegnato soltanto a Otto Hahn, sebbene lei avesse collaborato con lui in modo determinante per la scoperta della fissione nucleare.


Dalla relativa voce Wikipedia ho appreso che la Meitner è stata doppiamente discriminata: non solo dovette lottare per ricevere un'istruzione adeguata in quanto donna, ma venne anche ostacolata nel suo percorso accademico e di ricerca in quanto ebrea.
Concluse la sua educazione scolastica alla scuola media, dato che le ragazze non erano ammesse ai licei. In seguito fece l'esame d'insegnante di francese. Inoltre si preparò da autodidatta alla maturità diplomandosi nel 1901, all'età di 22 anni, presso l'Akademisches Gymnasium Wien. Questo le permise di iniziare nello stesso anno gli studi di fisica, matematica e filosofia all'università di Vienna. Il suo insegnante universitario più autorevole fu il fisico teorico Ludwig Boltzmann. [...]
Nel 1907 si trasferì a Berlino per proseguire i suoi studi, principalmente per seguire le lezioni di Max Planck. Fu nella capitale tedesca che incontrò il giovane chimico Otto Hahn, con il quale iniziò una collaborazione che sarebbe durata trent'anni. Lavorava nel laboratorio di Hahn come "ospite non pagato". [...] Dato che a quell'epoca in Prussia le donne non erano ammesse all'università, Lise doveva entrare dalla porta di servizio e non poteva accedere alle aule e ai laboratori degli studenti. Il divieto venne annullato solo nel 1909, quando venne ufficialmente permesso alle donne di studiare. [...]
Nel 1933, a causa delle sue origini ebraiche, le venne ritirato il permesso d'insegnamento. Poteva però continuare il suo lavoro agli esperimenti di irradiazione mediante neutroni con Otto Hahn al Kaiser-Wilhelm-Institut, che non era direttamente controllato dallo Stato. Ma con l'annessione dell'Austria da parte della Germania nazista, nel 1938, Lise Meitner divenne cittadina tedesca e come ebrea, anche se convertita al protestantesimo, non era più tollerata come caporeparto all'istituto di chimica; ormai la sua vita era in pericolo. In fuga dai nazisti, attraverso l'Olanda e la Danimarca, si rifugiò in Svezia, dove continuò le sue ricerche fino al 1946 all'istituto Nobel. Hahn e Meitner continuarono comunque a corrispondere per lettera. [...]
Due mesi dopo, l'11 febbraio 1939, Lise Meitner pubblicò, insieme a suo nipote Otto Robert Frisch, sulla rivista Nature, un articolo in forma di lettera di sole due pagine intitolato Disintegration of Uranium by Neutrons: a New Type of Nuclear Reaction, nel quale si ponevano le basi teoriche per lo sviluppo della fissione nucleare. Lise Meitner ebbe l'idea della fissione durante una passeggiata nei boschi della Svezia Meridionale, discutendone con il nipote Otto Frisch, giovane fisico nucleare esule da Vienna e attivo nell'Istituto di Niels Bohr a Copenaghen: i due frammenti (nuclei) che risultano dalla fissione hanno una massa inferiore del nucleo di uranio di partenza. Con questa differenza di massa, Lise Meitner, utilizzando la nota formula di Einstein della teoria della relatività E=mc², calcolò l'energia liberata durante la fissione. Il risultato che ottenne era di circa 200 milioni di elettronvolt per ogni nucleo fissionato. Con questo decisivo calcolo Lise Meitner pose le fondamenta per lo sviluppo sperimentale della fissione nucleare, per il suo futuro uso bellico (armi nucleari) e per quello pacifico (energia nucleare). Pochi giorni dopo la scoperta Otto Frisch ritornò a Copenaghen e raccontò della scoperta a Niels Bohr, in partenza per un congresso negli Stati Uniti, il quale reagì esclamando con entusiasmo: «Che idioti siamo stati tutti quanti! È fantastico! Deve essere proprio così!»
Da pacifista convinta, Meitner si rifiutò di accettare incarichi di ricerca per la costruzione di una bomba atomica, nonostante le ripetute richieste dagli Stati Uniti. Preferì rimanere in Svezia durante la guerra.
Otto Hahn ricevette nel 1945 il premio Nobel per la chimica relativo all'anno 1944, mentre di Lise Meitner non venne tenuto conto. Neanche negli anni seguenti avrebbe ottenuto questo onore. Il fisico olandese Dirk Coster, il quale aveva aiutato Lise Meitner nella sua fuga nel 1938, le scrisse in occasione del conferimento del premio Nobel: «Otto Hahn, il premio Nobel! Se l'è certamente meritato. Però è peccato che io L'abbia rapita da Berlino nel 1938 (...) Altrimenti ci sarebbe stata anche Lei. Sarebbe certamente stato più giusto.» Invece venne festeggiata come "madre della bomba atomica" e "donna dell'anno" durante un suo viaggio per dare lezioni negli USA nel 1946, l'anno dopo il lancio delle prime bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. [...]
Nonostante fosse stata nominata tre volte per il premio Nobel, non le venne mai conferito, dato che per via della sua fuga non aveva potuto continuare a collaborare alle ricerche di Hahn, premiato nel 1944 per la scoperta della fissione nucleare.

venerdì 14 luglio 2017

Che voglia di viaggiare... e di volare!

Quest'oggi ti propongo un paio di video che parlano di fotografia. Comincio dal settimo episodio della serie Tales by Love, nella quale il fotografo Stefano Tiozzo racconta il dietro le quinte di alcuni dei suoi scatti migliori in giro per il mondo. Nel febbraio scorso, durante un tour fotografico in Islanda, mentre si trovava presso il lago Jökulsárlón Stefano è riuscito a immortalare un istante pressoché irripetibile, con un fugace arcobaleno che faceva da spendida corona agli iceberg in continuo movimento.


Al termine del video Stefano spiega perché secondo lui vale la pena di tornare nei posti già visitati in passato: ci trovi sempre qualcosa di nuovo, anche se magari ben poco è cambiato... se non dentro di te. :-)
Il secondo video è stato pubblicato nel canale YouTube di COOPH, e affronta un argomento attualissimo come quello della fotografia con i droni. Nel video sono illustrati undici consigli per scattare foto fantastiche usando i sempre più diffusi velivoli telecomandati.


Non appena riesco a mettere da parte un po' di soldi, quasi quasi... ;-)
A proposito, Business Insider Italia ha pubblicato una selezione di stupende foto scattate da Amos Chapple via drone che oggi sarebbero illegali per via delle regolamentazioni introdotte in seguito sull'utilizzo di tali apparecchi; eccone alcune qui sotto.

giovedì 13 luglio 2017

Fare piccole cose pensando in grande

Quest'oggi torno a proporti un video con protagonista Justin Trudeau. Si tratta di un frammento del discorso tenuto dal carismatico premier canadese in occasione del recente conferimento della laurea honoris causa da parte dell'Università di Edimburgo, in Scozia; anche questa volta Trudeau si rivolge ai giovani.

So che molti discorsi da cerimonia sono incentrati su variazioni del mantra «Fai grandi cose». E questo è importante, ma penso anche che sia altrettanto importante parlare dell'idea di fare piccole cose pensando in grande. Ascoltatemi bene: è un buon metodo per vivere le vostre vite, e questo può significare tante cose diverse per persone differenti. Fatemi fare qualche esempio. Magari fare piccole cose pensando in grande significa dare 10 dollari in più ogni mese in beneficenza, se ci credete davvero, o mandare dei fiori a vostra madre anche se non è la festa della mamma, o iniziare una conversazione amichevole con qualcuno che vi sembra completamente diverso da voi, o usare la bicicletta al posto dell'auto quando c'è il sole. Che ve ne accorgiate o no, queste cose contano. Quei 10 dollari in più hanno comprato i libri a una ragazza che vuole ricevere un'educazione, quei fiori hanno svoltato la settimana di vostra madre, la storia del vostro nuovo amico vi aiuterà a vedere la vostra identità sotto una luce completamente diversa, e quella bicicletta... quella bicicletta sta salvando il pianeta. Le vostre azioni oggi e domani, grandi e piccole, hanno delle conseguenze. Quindi siate gentili, dite «Per favore» e «Grazie», e tenete aperta la porta. In questo preciso momento siete tutti preoccupati riguardo a cosa farete, ma non preoccupatevene. Cercate di capire piuttosto chi sarete: il resto verrà da sé.
Aho', Justin maestro di vita, raga! :-)

mercoledì 12 luglio 2017

People from Ibiza

Lo scoop del settimanale Chi in edicola da oggi, con in copertina la conduttrice Rai Elisa Isoardi paparazzata mentre si bacia appassionatamente con un altro a Ibiza alle spalle del compagno – posso dire compagno oppure si offende? ;-) – ufficiale Matteo Salvini, ha suscitato una certa ilarità sui social. Ecco due commenti tipici:
  1. Come sarebbe bello se l'altro fosse un extracomunitario!
  2. Elisa Isoardi una di noi!
Per quello che vale, io non condivido né l'uno né l'altro pensiero.
  1. Se l'altro fosse stato un extracomunitario Salvini avrebbe potuto sfogarsi dedicandosi al suo sport preferito, dare addosso allo straniero... mentre il fatto che si tratti invece di un avvocato di Roma, senza dubbio più simile a lui sotto vari punti di vista, secondo me je rode ancora di più. [A proposito, Errico Buonanno ha provato a immaginare la reazione del leader leghista] E il diavoletto appollaiato sopra la mia spalla sogghigna! ;-)
  2. Ma quale una di noi?! Io con una che è capace di restare accanto a un simile figuro per un anno e mezzo – ma anche un solo giorno sarebbe già troppo – non credo di avere nulla a che spartire...
Su Giornalettismo ho letto che quella che sembra una notizia di puro gossip avrebbe nientepopodimenoché degli insospettabili risvolti politici:
Secondo diversi commentatori infatti la copertina è un attacco preventivo del mondo berlusconiano alla voglia di autonomia di Salvini, che da quando ha assunto la leadership del Carroccio ha rotto la tradizionale vicinanza con Forza Italia. Il bacio dell’Isoardi a un altro uomo è stato pubblicato pochi giorni dopo alla prima intervista in cui Matteo Salvini dichiarava la sua disponibilità a collaborare, dopo le elezioni, con il Movimento 5 Stelle, la formazione più osteggiata da Silvio Berlusconi.
Ci sarà del vero – del resto non sarebbe mica la prima volta, per i media che fanno capo a Berlusconi – oppure si tratta solo di dietrologia spicciola? Per quanto mi riguarda dubito che il fatto che Salvini abbia le corna possa renderlo meno credibile agli occhi di chi già lo considerava tale... anzi magari ci guadagnerà pure in termini di simpatia.

[UPDATE serale] Mi sa che Lia Celi ha visto giusto...
Sarò condizionata dalla recente visione di House of Cards, ma non riesco a credere che un scaltro auto-promoter come Salvini e un’avveduta professionista Rai come Elisa Isoardi incespichino in una storia di corna vacanziere da cinepanettone, lui a flirtare con i grillini in patria, lei paparazzata a sbaciucchiarsi con un avvocato figo (e pure romano) sull’isola cantata da Sandy Marton.
Difficile immaginare tanto un Salvini roso dalla gelosia quanto una Isoardi travolta dall’eros: per affrontare carriere come le loro bisogna farsi asportare chirurgicamente tutte le passioni, eccettuata l’ambizione, e un vip che bacia l’amante a Ibiza in luglio illudendosi di sfuggire ai paparazzi di Chi è come una volpe che spera di poter passare inosservata in mezzo a una muta di beagle. E se Matteo ed Elisa, versione in sedicesimo di Francis e Claire Underwood, se la fossero architettata a tavolino pensando ai reciproci interessi? In fondo a lui conviene affrontare una sanguinosa battaglia elettorale senza il tallone d’Achille di una fidanzata conduttrice nell’emittente di Stato, e a lei può far comodo svincolarsi da un promesso sposo troppo ingombrante nella Rai del prudente neo-direttore generale Mario Orfeo. [...]
Alla fin fine, le corna e i relativi spernacchi su Twitter incassati, almeno finora, in composto silenzio, danno a Salvini un’aura da martire dell’impegno politico, mentre la scappatella spagnola regala alla sua ancora ufficiosa ex un tocco da «bad girl» che oggi non guasta e che non le alienerà comunque le simpatia del suo pubblico di settantenni: fosse figlia loro, la preferirebbero di certo al fianco di un avvocato prestante e ben introdotto che accanto a un separato con figli che nell’armadio non ha una giacca decente e sta tutto il giorno sui social a brontolare su rom e migranti.

martedì 11 luglio 2017

Matteo, di' una cosa di sinistra!

L'altro giorno nella pagina Facebook del Partito Democratico è stata pubblicata l'immagine qui sotto, che riporta un frammento di Avanti, il nuovo libro del segretario PD Matteo Renzi in uscita domani.


In tanti si sono effettivamente affrettati a condividerla, ma non certo in segno di approvazione, bensì al contrario per prendere le distanze da una dichiarazione che sembra presa pari pari dal comizio di un leader di destra, mentre il PD dovrebbe essere – il condizionale è d'obbligo – il principale partito del centrosinistra. A proposito, l'immagine qui sotto, tratta da pennastilografica, mostra che aspetto abbia la "casa" di tanti disperati che sbarcano sulle nostre coste in cerca di accoglienza e di un futuro.


In seguito alle polemiche divampate, il post è stato rimosso dai canali social del PD... ma troppo tardi perché potesse cadere nel dimenticatoio, anzi forse la maldestra eliminazione è stata persino controproducente.
Qualcuno ha giustamente osservato che, cambiando il colore di sfondo da blu a verde, il simbolo del partito e il cognome dell'autore, quell'immagine non avrebbe affatto sfigurato come propaganda della Lega Nord.


E infatti Matteo Salvini se ne è prontamente "impadronito"...


... e pure il movimento di ultradestra Forza Nuova ha cavalcato l'onda.


L'immagine è stata rielaborata in chiave satirica da Colorz by Spinoza.it...


... Andrea Vanacore...


... e Azael.


Non poteva mancare il titolone di Lercio, «Renzi si difende: “Frase estrapolata da un discorso razzista più ampio”». [Un discorso in effetti un po' più ampio puoi leggerlo qui a partire da pagina 2, ma difficilmente concluderai che il frammento di cui sopra sia stato travisato perché estrapolato dal contesto]
In conclusione, il (finto) banner di gran lunga più condivisibile mi sembra questo qui sotto... e che diamine!


[Il titolo del post fa riferimento a una celebre scena di Aprile di Nanni Moretti]