giovedì 14 dicembre 2023

Threads, il socialino di cui (non) avevamo bisogno

Oggi la mia "bolla social" era in fermento: Threads, l'applicazione sviluppata da Meta per fare concorrenza a Twitter che era disponibile da luglio negli Stati Uniti e nel Regno Unito, è arrivata anche in Italia; evidentemente le questioni relative all'utilizzo dei dati personali da parte di Threads per attenersi alle normative europee in materia sono state in qualche modo risolte. Buona parte dei miei contatti è approdata sul nuovo social network... e anch'io non ho resistito.

Il mio profilo è questo. Prima di iniziare ero indecisa se scegliere come nome utente gwendalyne, che è quello che ammesso che sia disponibile sono solita utilizzare quando desidero mantenere l'anonimato, oppure uno basato sulle mie generalità come quelli impostati su Facebook e LinkedIn... ma la procedura di registrazione ha deciso per me: in pratica dovevo per forza basarmi sul mio account Instagram, mantenendo quindi il relativo username, curiosona, che innegabilmente mi si addice abbastanza ma non mi fa impazzire.

Poiché in un primo momento l'app non risultava disponibile sul Play Store...

(da notare la pessima valutazione!)

... mi sono registrata tramite desktop, e ho trovato il modo di installare l'app sullo smartphone tramite Chrome... ma successivamente è uscita anche sullo store, con un netto miglioramento in termini di funzionalità.

Tra i commenti al riguardo su Threads, ne ho letti parecchi del tipo «Avevamo proprio bisogno di un altro social network?», «Spiegatemi perché dovrei perdere il mio tempo anche qua», «Tanto ce ne stancheremo presto». Sono tutte obiezioni non certo prive di fondamento... ma per quanto mi riguarda mi sono registrata non solo per una questione di FOMO, come ho accennato nel mio primissimo thread (si chiameranno così, come di là si chiamavano tweet?), ma pure perché mi piace l'idea che esista un social network tanto simile a Twitter – e pure migliore... ad esempio, la modifica è possibile entro cinque minuti dalla pubblicazione, e addirittura se ho ben capito un messaggio vocale si può trasformare automaticamente in testo! – senza essere Twitter, che sotto la guida di Elon Musk ha iniziato un costante declino a cominciare dal cambio di nome, X, che mi rifiuto di recepire. Intanto la schermata principale del mio smartphone non è più la stessa.

Ebbene sì, al posto della scorciatoia di Threads, fino a un'oretta fa, c'era quella di Twitter...

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