sabato 31 luglio 2021

Delle cicale ci cale!

In questo momento mi trovo a Pescara dentro casa, dove il condizionatore acceso sia pur con moderazione allevia un'afa alla quale non ero più abituata, e il cui aspetto più piacevole è il frinire delle cicale che arriva da fuori. Per questo sono rimasta a dir poco interdetta quando ho letto il post pubblicato su Facebook dalla Sezione di Ravenna dell'ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali).

Con vivo stupore ci è capitato di leggere dei messaggi che propongono al Comune di procedere allo sterminio delle cicale in quanto infastiditi dal loro frinire.
La richiesta ci pare sciocca ed indisponente dato che questi animaletti tipici dell’estate producono una “molestia” limitata ad un paio di mesi.
Le orecchie sensibili di certe persone infastidite farebbero bene a rivolgere i loro strali contro chi guida motorini smarmittati, effettua degli schiamazzi notturni e così via.
Le cicale così come le lucciole, i grilli e i piccoli insetti presenti nelle nostre aree verdi, patiscono già di per le conseguenze dell’uso degli anticrittogamici e della cementificazione, ragion per cui troviamo quanto mai stupido proporre lo sterminio di detti insetti.

Il post si conclude con il testo di un componimento scritto dal poeta Giosuè Carducci, e dedicato appunto a Le cicale.

Cominciano agli ultimi di giugno, nelle splendide
mattinate; cominciano ad accordare in lirica
monotonia le voci argute e squillanti.
Prima una, due, tre, quattro, da altrettanti alberi;
poi dieci, venti, cento, mille, non si sa di dove,
pazze di sole; poi tutto un gran coro che aumenta
d’intonazione e di intensità col calore e col luglio, e
canta, canta, canta, sui capi, d’attorno, ai piedi
dei mietitori.
Finisce la mietitura, ma non il coro. Nelle fiere
solitudini sul solleone, pare che tutta la pianura
canti, e tutti i monti cantino, e tutti i boschi cantino…
pare che essa la terra dalla perenne gioventù del suo seno espanda
in un inno immenso il giubilo de’ suoi sempre nuovi amori co’l sole.

venerdì 30 luglio 2021

Il significato è nella mente di chi guarda

Mi sono imbattuta per caso in un album che è stato pubblicato qualche anno fa sulla pagina Facebook Avantgardens; il titolo è Pareidolia, cioè (per citare la descrizione che lo accompagna) «l'istinto di cercare forme familiari in immagini disordinate come nuvole o costellazioni; la percezione di uno stimolo casuale come significativo. La pareidolia è un tipo di apofenia, che vede schemi in dati casuali».

Ho selezionato le immagini che mi sono sembrate maggiormente degne di nota, in effetti più della metà del totale.

Testa di Apache nelle rocce nell'Archipel des Ébihens, in Francia...

... formazione rocciosa nel borough di Petersburg, in Alaska...

... albero-dinosauro nella regione dell'Annapurna, nel distretto del Mustang inferiore, in Nepal...

... e ben due differenti rocce a forma di elefante in Islanda.


giovedì 29 luglio 2021

Pescara nel cuore

Stasera si parte per Pescara, ho preso pure un giorno di ferie... non per andare al mare, come potrebbe supporre chi dovesse ignorare la mia intolleranza all'afa e la mia predilezione per il fresco di montagna, ma speriamo di poterci concedere almeno qualche piccolo piacere oltre ai doveri che ci toccheranno questo weekend.

Per l'occasione condivido alcune foto che ho scattato al bar vicino casa l'ultima volta che ci siamo andati, il mese scorso.

«Spingi se vuoi entrare»: chiaro, no?

«Tira se vuoi uscire»: ancora più chiaro!

Questo cartello invece è affisso all'interno del locale, e dal momento che il testo potrebbe risultare un po' ostico per i non "madrelingua" riporta anche la traduzione, peraltro in italiano sorprendentemente forbito... ;-)

«Questo esercizio commerciale non dispone di collegamento ad internet senza fili. Questo esercizio è adibito al consumo di cibo e all'interazione sociale»

P.S.: Sarà che sono figlia di padre siciliano e madre marchigiana, comunque il dialetto pescarese non mi ha mai fatto impazzire. Ma a quasi cinque anni dal mio trasferimento al Nord devo ammettere che lo preferisco di gran lunga al lumbard...

mercoledì 28 luglio 2021

Ai confini della surrealtà

Tre giorni fa una certa politica di destra – che pur battendosi strenuamente contro il Green Pass si è appena affrettata a vaccinarsi, perché evidentemente troppo forte era il timore di passare l'estate emarginata da ristoranti, eventi e sagre – ha condiviso sui social l'immagine qui sotto, commentando «Non trovate folle e paradossale tutto ciò?».

Oggi l'utente mestmuttèe ha firmato per Colorz by Spinoza.it la replica perfetta in chiave parodistica, dal titolo "Cattivissimo meme".

martedì 27 luglio 2021

Non abbandonare il tuo cane!

Stasera ho giusto il tempo e la forza di condividere un paio di spunti nei quali mi sono imbattuta online per caso tra ieri e oggi, e che hanno evidentemente qualcosa che li accomuna.

Una vignetta di Silvia Ziche...

... e un video de I 4 Santi.

[Io ho solamente lo smartphone, ma mi piacerebbe tanto avere (anche) un cane]

lunedì 26 luglio 2021

Prima che sia troppo tardi

Avevo intenzione di pubblicare un post sulle assurde scorribande dei no-greenpass stasera... ma sull'argomento ho raccolto fin troppo materiale in rapporto al tempo che avevo a disposizione prima di andare a dormire, perciò "ripiego" su un altro spunto alquanto sostanzioso e comunque attinente allo stesso argomento: il post pubblicato una settimana fa dalla dottoressa Brytney Cobia, medico in Alabama.

Ultimamente ho fatto MOLTI progressi nell'incoraggiare le persone a farsi vaccinare!!! Volete sapere come? Sto ricoverando in ospedale giovani sani con infezioni da COVID molto gravi. Una delle ultime cose che fanno prima di venire intubati è pregarmi di essere vaccinati. Prendo loro la mano e dico loro che mi dispiace, ma è troppo tardi. Pochi giorni dopo, quando segno l'ora del decesso, abbraccio i loro familiari e dico loro che il modo migliore per onorare la persona amata è farsi vaccinare e incoraggiare tutti quelli che conoscono a fare lo stesso. Loro piangono. E mi dicono che non lo sapevano. Pensavano fosse una bufala. Pensavano fosse politica. Pensavano che, poiché avevano un certo gruppo sanguigno o un certo colore della pelle, non si sarebbero ammalati così gravemente. Pensavano che fosse "solo un'influenza". Ma si sbagliavano. E vorrebbero poter tornare indietro. Ma non possono. Quindi mi ringraziano e vanno a farsi vaccinare. E io torno nel mio ufficio, redigo il certificato di morte e dico una piccola preghiera affinché questa perdita salvi più vite.

Il post della dottoressa Cobia è corredato dallo screenshot di un post del collega David B Wilhelm; ecco qui di seguito la traduzione.

Sono passati 8 giorni dal mio ultimo post sul COVID. Di nuovo, sto semplicemente cercando di far sapere a tutti cosa sta per succedere, e spero di darvi un'anticipazione su ciò che vedrete alla fine nei media. Anche se questo post non sarà ben accolto da alcuni, dovete sapere la verità.
Oggi il dottor Scott Gottlieb ha dichiarato alla CBS: «La maggior parte delle persone o verrà vaccinata o sarà stata precedentemente infettata, oppure prenderà questa variante Delta». Suona familiare?
La sua intervista proseguiva: «E per la maggior parte delle persone che prenderanno questa variante Delta, sarà il virus più grave che contrarranno nella loro vita in termini di rischio di mandarli all'ospedale», ha detto Gottlieb, che era commissario dell'US Food and Drug Administration durante l'amministrazione Trump.
«Il virus di quest'anno non è il virus dell'anno scorso», una citazione della dottoressa Catherine O'Neal, specialista in malattie infettive presso l'Our Lady of the Lake Regional Medical Center a Baton Rouge, in Louisiana.
«Sta colpendo i nostri quarantenni. Sta colpendo i nostri genitori e giovani nonni. E sta colpendo i nostri figli», ha detto O'Neal. Ha detto che la sua unità COVID-19 adesso ha più pazienti tra i venti e i trent'anni che in precedenza erano sani.
«Dovete vaccinarvi», ha detto O'Neal. «Questo è l'unico modo per farla finita. Mascherine e distanziamento, non le accetteranno. Ci vuole la vaccinazione».
La variante Delta del COVID è ora presente in tutti i 50 stati, e i ricoveri ospedalieri per COVID sono aumentati a livello nazionale di circa il 40%. La Delta è più contagiosa e colpisce in modo più aggressivo nelle fasce di età più giovani rispetto ai precedenti ceppi di COVID.
Ripeterò la mia affermazione della scorsa settimana: se non avete avuto il COVID e non siete vaccinati, c'è una probabilità significativa che prendiate la variante Delta del COVID nei prossimi 60-90 giorni.
Se questo offende qualcuno di voi, così sia. Non c'è più tempo per indorare la pillola.
I vaccini sono prontamente disponibili e sono il miglior strumento per combattere questa infezione. Quasi il 99% di tutti i decessi per COVID adesso riguardano coloro che non sono vaccinati.
Non aspettate che sia troppo tardi.

domenica 25 luglio 2021

Chi sa fa e chi non sa insegna

Nella home page di un corso di FAD (Formazione A Distanza) dedicato alla sicurezza sul lavoro che sono tenuta a seguire, appunto, per lavoro non ho potuto fare a meno di notare lo strafalcione qui sotto.

E non è neanche l'unico... A quanto pare perfino le domande d'esame sono piene di refusi (chiamiamoli così per benevolenza). Il mio primo pensiero è stato «interaGGisci?! Cioè, voi vorreste insegnare qualcosa AMMÉ?!?!? Di sicuro non l'itaGLiano!!!». ;-)

Manco a farlo apposta, poco dopo su Facebook mi sono imbattuta nella foto qui sotto...

[Il titolo del post è un noto proverbio italiano fin troppo ingeneroso nei confronti della categoria degli insegnanti]

sabato 24 luglio 2021

Tu quoque, amice mi!?

Stamattina mi sveglio di malumore, perché non ho dormito tanto quanto avrei voluto e dovuto per recuperare da una settimana piuttosto stressante, apro Facebook... e il primo post che vedo è quello di un amico – incontrato forse solo una volta di persona, a una Blogfest, e che probabilmente non ha idea di chi io sia, ma vabbè – che si scaglia contro il Green Pass definendolo una misura inutile «che sancisce un principio inaccettabile: io Stato posso al tempo stesso non obbligarti a fare qualcosa, ma limitare le tue libertà se non la fai». Ha concluso straparlando di "letargo" e di "plebiscito" che rischia di fare "danni irreparabili".

Anche se i suoi ultimi post lasciavano presagire una simile involuzione, questa persona era solita esprimere riflessioni interessanti, intelligenti, perfino parecchio sensibili e profonde (oltre che ben scritte, il che dal mio punto di vista è un notevole valore aggiunto). Proprio per questo, perché da lui non me lo aspettavo, mi è dispiaciuto selezionare "smetti di seguire"; non ho ritenuto necessario rimuoverlo dagli amici, almeno per il momento, tanto credo che lui abbia di meglio da fare che venire a tuonare contro i miei post pro-vax e pro-greenpass. A proposito, ce ne ho uno pro-mask per il blog quasi pronto da settimane, e conto di ultimarlo quanto prima... tanto l'obbligo di mascherina, almeno al chiuso, è ancora in vigore, anche se troppi sembrano fregarsene.

venerdì 23 luglio 2021

Paola, facci sognare!

Si è svolta oggi la cerimonia inaugurale dei Giochi della XXXII Olimpiade, informalmente noti come Tokyo 2020, ma rimandati di un anno per ragioni che non serve spiegare. Per quanto mi riguarda, tra il lavoro durante la settimana e le sette ore di differenza di fuso orario fra Italia e Giappone, non saranno molte le gare che riuscirò a seguire in diretta, purtroppo.

Tra i prescelti per sfilare con la bandiera olimpica a cinque cerchi, in rappresentanza di tutti gli atleti del pianeta, c'era la nostra Paola Egonu...

... una delle pallavoliste più forti del mondo: guarda un po' che elevazione pazzesca, roba che nemmeno Mimì Ayuhara o Mila Hazuki, che pure erano dei personaggi a cartoni animati, arrivavano a tanto!

Il fatto che sia stata scelta lei è particolarmente significativo nell'anno in cui il razzismo e l'omofobia si trovano al centro del dibattito politico per via delle vicissitudini del ddl Zan: Paola, infatti, è nata il 18 dicembre 1998 a Cittadella, in Veneto, da genitori nigeriani, ha la cittadinanza italiana dall'età di quattordici anni – quando suo padre è riuscito a farsi assegnare il passaporto italiano – e qualche tempo fa ha fatto coming out rivelando di essere fidanzata con una ragazza (anche se oggi non esclude di potersi innamorare di un uomo). Ecco alcune sue dichiarazioni tratte dal sito Aforismi.

Sì, ci sono stati degli episodi di razzismo, più d'uno e spesso legati all'origine africana. A Treviso, durante una partita, i genitori delle avversarie facevano il verso della scimmia e mi insultavano urlando di tornare al mio paese, aggiungendo che potevo solo pulire per terra. Lo dicevano con parole più volgari di queste.
Nella pallavolo e nello sport il razzismo c'è, ma la realtà è un'altra: quella di coetanee e amiche che fanno gruppo con normalità, indipendentemente se sei figlia di immigrati o no. Proprio come noi della Nazionale Under 18, una squadra bellissima.
Io mi sentivo azzurra da tempo ma senza quel documento [la cittadinanza italiana] non avrei potuto partecipare ai Mondiali in Perù.
Mi definirei un'afroitaliana: un'appartenenza non esclude l'altra.

giovedì 22 luglio 2021

Abruzzo, che spettacolo!

Quest'estate una parte delle ferie – anche se mancano due settimane abbondanti, già non vedo l'ora!!! – la trascorrerò in un posto esotico, che non conosco affatto. Ho pure acquistato la nuovissima guida Lonely Planet per prepararmi come si deve: ecco qua sotto la copertina.

Ovviamente scherzo, dal momento che in Abruzzo – sì, è lì che andiamo, il Molise lo lasciamo perdere anche perché non esiste ;-) – ci ho vissuto per ben quattro decenni... ma mi rendo conto di non averlo visitato in lungo e in largo come merita, inoltre nei posti che già conosco ci torno volentieri, e ci tengo a farli scoprire al mio lui. Il fatto che abbia comprato la guida, invece, non è uno scherzo: siccome abbiamo solo pochi giorni a disposizione, sarà il caso di studiare con cura gli itinerari, definendo le priorità ma anche evitando i tour de force, dal momento che abbiamo tutti e due un gran bisogno di relax!

Il Consiglio regionale dell'Abruzzo ha promosso la campagna "Abruzzo che spettacolo!" finalizzata a promuovere l'acquisto di prodotti regionali e il territorio, in collaborazione con i simpaticissimi videomaker "indigeni" I 4 Santi (i quali per inciso hanno pubblicato di recente una parodia di Un'estate italiana ispirata alla calura tipica di questo periodo che conosco fin troppo bene): ecco qui di seguito i quattro video pubblicati finora.




mercoledì 21 luglio 2021

"Cari" no-vax, a casa adesso restateci voi!

In attesa che il Governo decida il da farsi riguardo al Green Pass – nel frattempo è già disponibile l'app per verificarli, l'ho appena provata e funziona perfettamente – condivido qualche altro spunto a tema.

L'odierno post del professor Guido Saraceni.

I no-vax paragonano il green pass alle discriminazioni nazi-fasciste nei confronti degli ebrei[Il meme che apre il post è opera mia, ed è ispirato proprio a un delirio del genere raccontato da una "facciamica", NdC]
Oltre ad essere parecchio offensivo, questo parallelismo dimostra che non hanno compreso davvero nulla della situazione che stiamo vivendo.
Gli ebrei, gli omosessuali, le persone con disabilità e i rom furono infatti discriminati, torturarti e uccisi, semplicemente perché esistevano.
Ai non vaccinati chiediamo invece l’immenso sacrificio di non andare ai concerti o in discoteca, evitando assembramenti – lo facciamo per combattere il dilagare di una pandemia.
1) Chi possiede il green pass ha minori possibilità di contrarre il virus e dunque di trasmetterlo (basterebbe questo dato statistico a giustificare un trattamento differenziato); 2) Nel raro caso in cui un vaccinato contragga il virus ha possibilità minime di finire in terapia intensiva – e dunque di affollare gli ospedali, arrecando un danno all’intera comunità 3) pur essendo infettato e infettivo, il vaccinato evita che il virus replichi, impedendo la genesi di varianti più pericolose e aggressive.
Questi tre motivi giustificano un trattamento differenziato in ragione di ciò che le persone decidono di fare o non fare per tutelare se stesse e la comunità in cui vivono.
Cari no-vax, più facile di così ci sono solo i disegnini da colorare, cercate almeno di restare nei bordi 😉
21.7.2021
Il green pass non implica un privilegio per pochi, ma un beneficio per tutti.

I manifesti tramite i quali la regione Liguria invita i cittadini a vaccinarsi.

Una vignetta di ElleKappa, condivisa da Sergio Staino sul suo blog, che invita a riflettere sulle ragioni per cui siamo ancora in attesa del selfie post-vaccino pubblicato da un certo individuo che sui social è solito condividere qualunque momento della sua vita. [Io che con lui ho in comune la residenza in Lombardia, e mi auguro nient'altro, so con certezza che, se solo avesse voluto vaccinarsi, almeno la prima dose l'avrebbe gia ricevuta]

Infine, un tweet che a ben vedere risale a quattro anni fa, ma oggi risulta più attuale che mai.

martedì 20 luglio 2021

Era un ragazzo come me

Esattamente vent'anni fa, venerdì 20 luglio 2001, durante il G8 di Genova veniva ucciso dal carabiniere Mario Placanica il giovane manifestante no-global Carlo Giuliani nell'ormai tristemente nota piazza Alimonda. Io all'epoca dei fatti ero già parecchio grandicella, ma leggendo in questi giorni le rievocazioni dell'accaduto mi sono resa conto di non essere in grado di formulare un commento adeguato... e allora lascio la parola ad altri: il giornalista Saverio Tommasi...

... e l'attore Massimiliano Loizzi...

... i quali in quei giorni si trovavano tutti e due a Genova.

Se preferisci la parola scritta, ti consiglio La speranza di un mondo più giusto, la ‘macelleria messicana’, la sospensione della democrazia: il G8 di Genova spiegato a chi ha oggi 20 anni pubblicato su Valigia Blu... ma anche Tu che straparli di Carlo Giuliani, conosci l’orrore di Piazza Alimonda? potrebbe interessare a chi non storce il naso solamente leggendo il nome Wu Ming.

lunedì 19 luglio 2021

Ti lanceresti da un aereo senza paracadute?

Questa sera condivido un tris di memi che ironizzano sull'atteggiamento sostanzialmente autolesionista di no-vax e complottisti, e lo fanno in tre lingue differenti: il bello di essere poliglotta... o di saper usare Google Translate! ;-) [Vabbè, modestia a parte, il francese lo saprei parlare pure meglio dell'inglese]

Italiano...

... francese...

Non arricchirò i fabbricanti di paracadute. Il terreno è naturale. Il mio corpo è in grado di farvi fronte.

... e inglese.

Ma conosciamo gli effetti a lungo termine degli estintori?

domenica 18 luglio 2021

Tutto è politica

La comica Michela Giraud ha risposto alla domanda «La comicità deve essere impegnata?», rivoltale da Adriana Riccomagno che la intervistava per La Stampa, come segue.

Per quello c'è la politica, che forse però, se devono scendere in campo gli artisti, non sta raggiungendo risultati soddisfacenti per i cittadini. C'è un problema se tocca a Fedez dire certe cose: non si può pensare che una nazione europea non tuteli le persone fragili.

Il suo collega Filippo Giardina le ha indirizzato un'accorata lettera aperta, a mio modesto avviso un tantino ingenerosa e basata fin troppo sulla sintesi dell'intervista riportata nell'immagine a corredo del relativo post Facebook...

... ma l'opinione più azzeccata sull'argomento l'ha espressa qualche giorno fa un mio "facciamico" che intendeva riferirsi a chissà cos'altro:

ehi tu, tu che dici che odi la politica.
voglio dirti una cosa.
non c'è una sola scelta, un solo gesto, una sola decisione che prendi nella tua giornata, che non sia politica.

sabato 17 luglio 2021

Gli orrori in Libia e le responsabilità dell'Italia

La foto qui sotto va conservata a futura memoria: trattasi dell'elenco dei deputati che hanno votato contro il rifinanziamento della guardia costiera libica, quella che spara ai gommoni da motovedette donate dall'Italia, come raccontato giorni fa da Davide Enia. Questi quaranta deputati sono gli unici che non hanno fatto finta di non vedere quello che accade in Libia.

Riporto a tal proposito il post di Cecilia Strada...

... e il link all'articolo scritto da Giulio Cavalli per Left (per chi lo preferisce, qui c'è il video corrispondente).

venerdì 16 luglio 2021

Il cambiamento climatico rischia di travolgerci

Anche in Italia nel nostro piccolo stiamo sperimentando grandinate e temporali estivi a dir poco anomali, ma c'è chi se la passa decisamente peggio. Faccio fatica a capacitarmene, ma purtroppo è vero: copincollando da Il Post...

Oltre cento persone sono morte e almeno un migliaio sarebbero disperse nella Germania occidentale a causa delle intense alluvioni degli ultimi giorni. Almeno altre 12 persone sono morte in Belgio, dove le piogge intense hanno causato allagamenti ed esondazioni dei fiumi. La situazione è particolarmente difficile negli stati tedeschi Renania-Palatinato e Renania Settentrionale-Vestfalia, che hanno subìto il grosso dei danni. Oltre alla Germania e al Belgio, sono stati colpiti da gravi inondazioni anche Paesi Bassi, Lussemburgo e parte della Svizzera. [...]
Sia le autorità della Germania sia quelle del Belgio hanno attribuito la causa delle insolite forti piogge degli ultimi giorni al cambiamento climatico. Il progressivo riscaldamento del pianeta rende più frequenti i fenomeni meteorologici estremi, ma è difficile ricondurre un singolo caso ai cambiamenti del clima dovuti principalmente alle attività umane.

Torna tristemente di attualità questa vignetta di Brendan Leonard.

[Vogliamo fare qualcosa prima di arrivare all'ultimo tratto... sempre che non ci siamo già?!]

Eppure dell'impatto delle attività umane sul clima si discute da ben prima che iniziasse il ventunesimo secolo: questa immagine riproduce un giornale del 14 agosto 1912.

Note e notizie scientifiche
IL CONSUMO DI CARBONE INFLUISCE SUL CLIMA
Le fornaci del mondo stanno bruciando circa 2 miliardi di tonnellate di carbone all'anno. Quando questo viene bruciato, unendosi all'ossigeno, aggiunge ogni anno all'atmosfera circa 7 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Questo tende a rendere l'aria una coperta più efficace per la terra e ad alzarne la temperatura. L'effetto può essere notevole tra qualche secolo.

[Di effetto serra non si parlava ancora esplicitamente, ma il concetto era quello]

Oltre ai cambiamenti climatici, dei rischi che comporta costruire in aree dal delicato equilibrio come quelle perifluviali, ne vogliamo parlare? (via AF - Ambienti Fluviali)

P.S.: A proposito di consumi sostenibili, consiglio di leggere questo post.

giovedì 15 luglio 2021

È questa l'Italia del futuro?

L'altro giorno Lorenzo Tosa ha condiviso la foto di un bambino di colore intento a festeggiare tra la folla la vittoria dell'Italia agli Europei sventolando il tricolore, con la scritta «L'Italia in uno scatto».

Il mio primo pensiero è stato che magari quel ragazzino sarà un asso a giocare a pallone, ma se i suoi genitori sono stranieri difficilmente potrà militare nella nostra Nazionale, anche se è nato e cresciuto in Italia. Perché, a differenza dello ius sanguinis che ha permesso a Jorginho, Emerson e Rafael Tolói di vestire la maglia azzurra agli Europei, lo ius soli non è previsto dal nostro ordinamento (segnalo un post di Fabio Salamida che mette in relazione lo ius soli col Ddl Zan, e la cui sintesi è «se altre persone ottengono più diritti e tutele, per noi non cambia nulla»). Tutto questo non mi sembra affatto giusto.

Un'analisi ben più approfondita del significato di quella foto l'ha pubblicata la scrittrice e attivista culturale italo-ghanese Djarah Kan, una che certe situazioni le ha vissute in prima persona.

Sembra strano ma tutti i neri che attualmente vivono in Italia e si beccano mazzate, insulti, discriminazioni istituzionali e non, oltre che sfruttamento sul lavoro e paghe misere tutte rigorosamente in nero, almeno una volta nella vita, sono stati amabili bambini fatti di tenerezza, splendidi sorrisi e grandi speranze. Proprio come il bambino che in questi giorni sta pellegrinando in giro per i social.
Poi ho pensato alla maledizione di crescere, di diventare una donna, una nera, un'adulta cosciente e con desideri di essere ed avere non compatibili con la comunità che mi circonda, e mi sono detta: accidenti. Quanto sarebbero semplici le cose se fossi stata eternamente bambina.
Da piccola mi volevano tutti bene. Specialmente i bianchi. E tutti lo sanno che i bianchi adorano i bambini neri.
Penso che fosse soprattutto il mio essere inoffensiva e incosciente a intenerire le persone. Un po' come succede coi gatti e i cani che piacciono perché amano senza chiedere nulla in cambio.
Molti influencer di sinistra, tipo Tosa & Friends il cui approccio melenso e lasciatemelo dire, buonista, poco si sposa al fuoco in mezzo al quale stiamo bruciando un po' tutti, si sono sciolti in commenti inteneriti e pieni di grandi speranze affermando senza ombra di dubbio che questa, è l'Italia.
Insinuando di fatto che l'Italia è antirazzista solo perché un bambino gioisce come fanno tutti i bambini, quando si condivide un momento di gioia collettiva.
Peccato che non ci sia niente di più razzista che vedere un gruppo di bianchi fotografare e manipolare a scopi ideologici un bambino nero il cui corpo viene ideologicamente reindirizzato a simbolo dell'integrazione, quando la fine del razzismo presuppone che non ci siano più persone a sconvolgersi per il fatto che sappiamo parlare l'italiano e qualche volta sventoliamo anche la Bandiera dell'Italia, mai per obbligo, solo per piacere.
Il senso di anormalità che mi ha trasmesso la foto mi ha fatto ricordare alla me stessa bambina. Credevo di essere amata, quando venivo passata di braccia in braccia, oppure quando venivo fotografata perché "quei bambini neri sono troppo belli da vedere". Ma quello non era amore o antirazzismo, così come non c'è amore e antirazzismo nel considerare un bambino solo per il significato politico che ha il suo corpo in una società che fa finta di non considerare il razzismo o il colore della pelle, e ti dice anche che sei pazza o bugiarda quando lo denunci, ma poi ecco che si scioglie in piagnistei sulle nuove generazioni che con la loro sola presenza dovrebbero salvare immettere un po' di decenza nelle tubature arrugginite di questa società che si adagia sui simboli ma sente male alla schiena e alle ginocchia quando arriva il momento di scendere di casa e prendere una posizione.
L'Italia percepita dagli italiani bianchi appartenenti a quella versione della sinistra un po' pigra e un po' romantica, affezionatissima a questo tipo di fregnacce narrative non è la stessa che viviamo noi, e che quel bambino che forse un giorno vorrà essere italiano, vivrà su di sé.
Proprio mentre questa bellissima creatura esultava con la bandiera, migliaia di di tifosi inglesi davano della scimmia e del n**** a Bukayo Saka, reo di aver sbagliato un rigore alla finale di Coppa Uefa. Lui, che inglese lo è, ha perso la sua cittadinanza solo per un tiro a un pallone.
Vi lascio immaginare da soli, quanto sia dura tenere la presa stretta su casa tua, quando non sei bianco e non vinci, oppure non sei più un bambino innocente.
Intanto il DDL Zan si salva per un pelo. il Governo italiano è deciso a rifinanziare la Guardia Costiera Libica nota per la sua cieca brutalità nei confronti dei migranti respinti, soprattutto delle donne e delle bambine e questa È questa l'Italia, amiche e amici. Ci tocca cambiarla, insieme. Senza illuderci che basterà poco. Perché serve tutta la lucidità di questo mondo per impedire che quel bambino cresca nel mondo in cui Bukayo Saka, 19 anni, viene umiliato e violato nella sua umanità dai suoi concittadini.

mercoledì 14 luglio 2021

Vacciniamoci oggi per poterci assembrare domani

Stamattina ho ricevuto la seconda dose di vaccino Pfizer; in vista dell'evento avevo pensato di acquistare la t-shirt con la scritta «Fully Vaccinated – Still Antisocial», ma alla fine ho lasciato perdere, facendomi bastare quella con la scritta «Electronics Engineer – I Have Been Social Distancing For Years» che ho comprato l'anno scorso. Poche ore dopo sono stata assalita da un certo malessere, e sarà meglio che resti a casa anche domani come minimo – oggi ho preso ferie, ma se non sto bene mi spetta la malattia – comunque sono strafelice di essere a buon punto sulla strada dell'immunizzazione. È oramai cosa nota che il vaccino non impedisce di ammalarsi né di contagiare gli altri, ma di contrarre il COVID in forma grave sì, salvo rare eccezioni... e scusa se è poco.

Lunedì sera il presidente francese Emmanuel Macron aveva annunciato in un discorso televisivo nuove restrizioni ai movimenti che colpiranno soprattutto le persone non vaccinate, e subito c'è stato un boom di prenotazioni. Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri si è detto favorevole a seguire almeno in parte la linea francese.

La presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni non l'ha presa bene, ha chiamato in causa George Orwell e addirittura la Costituzione – dimenticandosi, forse perché non è erede politica dei suoi autori, che esiste il bellissimo articolo 32 il cui secondo comma recita «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge [...]» (ho omesso l'ultima parte perché i no-vax, sempre che ne capitino da queste parti, sarebbero capaci di rigirare la frittata a loro favore... e comunque nessuno li obbliga, dal momento che per ottenere il Green Pass esiste un'alternativa al vaccino e alla guarigione dal COVID, ossia un tampone negativo recente).

Giulia Blasi ha rimesso in riga la "draghetta" replicando in modo esemplare!

A tal proposito riporto il post di Alessandro Milan...

VIVE LA FRANCE
La libertà è come i vasi comunicanti, c'è la tua ma c'è anche la mia, e sono legate insieme in un patto sociale.
Tu che non ti vaccini vuoi continuare a fare la tua vita normale, altrimenti è un oltraggio alla tua libertà.
E io, che non sono stato egoista, pavido, asociale come te e invece sono corso a vaccinarmi anche perché vorrei tornare alla mia libertà di andare a teatro, al cinema, al ristorante? La mia libertà, che è limitata dal tuo egoismo, non conta?
p.s. definire illiberale la decisione di un Paese, la Francia, che della libertà fa il suo vessillo storico non vi fa arrossire di vergogna?

... quello di Alessandro Clemente...

Quelli che usano noi vaccinati come cavie non sono le società farmaceutiche che, anche solo per ragioni commerciali, hanno tutto l’interesse a mettere sul mercato farmaci che non uccidano i loro “clienti”. Quelli che ci trattano davvero come cavie sono quelli che non si vaccinano per paura e che mandano avanti gli altri per poi eventualmente decidere di farlo o per godere impunemente dell’immunità che garantiamo loro. Sì, siamo cavie ma siamo le vostre cavie

... e la provocazione di Alessandro Capriccioli.

Oggi mi è stato impedito di parcheggiare davanti a un passo carrabile. Vergogna, intollerabile violazione della libertà di scelta individuale, regime, dittatura, Orwell.

[Sì, si chiamano tutti Alessandro di nome, ma non l'ho mica fatto apposta]

Concludo condividendo il link a un paio di articoli sull'argomento...

... e il testo di tre tweet di Marco Pregnolato messi uno di seguito all'altro.

Non fatevi ingannare da chi è contro le restrizioni per i non vaccinati usando la scusa del "i vaccinati sono ugualmente contagiosi e poi io sono libero/a di scegliere se infettarmi o no perché il rischio è solo mio".
Le ragioni sono 3 e sono molto semplici.
1) I vaccini riducono parzialmente anche la trasmissione.
2) Il virus si replica meglio nei non vaccinati, quindi rischio nuove varianti.
3) I non vacc. infetti saturano gli ospedali, togliendo il posto ad altri che hanno bisogno. La loro folle scelta danneggia tutti.
Qui un paio di letture utili:
https://tg24.sky.it/cronaca/2021/03/24/covid-ospedali-cure-rimandate-interventi-sospesi
https://cdc.gov/media/releases/2021/p0607-mrna-reduce-risks.html

[Il titolo del post – che rappresenta solo in parte il mio pensiero perché assembrarmi non è mai stata la mia massima aspirazione, comunque rende l'idea dell'agognato ritorno alla vita di prima – si ispira ad una celebre frase dell'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte; la vignetta che apre il post è di Giancarlo Covino]

martedì 13 luglio 2021

Involuzione

Questa sera condivido la foto di una scritta trovata sui social.

Se pensi di essere più intelligente rispetto alla generazione precedente... 50 anni fa il manuale di un'auto ti mostrava come regolare le valvole. Oggi ti avverte di non bere il contenuto della batteria.

Non saprei entrare nel merito di questa considerazione, dal momento che non ho presenti i manuali delle auto di cinquant'anni fa e neppure quelli attuali, e di quello della mia macchinina – che ho acquistato nel 2008 – mi limito a leggere le parti che mi interessano volta per volta, ma a occhio e croce non ci si addentra mai in dettagli tecnici particolarmente approfonditi. Comunque questa foto mi ha dato lo spunto per riflettere su come le nuove tecnologie ci stiano disabituando a usare la materia grigia: un tempo i calcoli si facevano con carta e penna, per tradurre un testo bisognava consultare un voluminoso dizionario, e se si doveva andare da qualche parte si studiava l'itinerario sulla mappa prima di partire... mentre oggi tutto questo e molto altro può essere demandato a una comoda app installata sullo smartphone che oramai quasi tutti possiedono. Per quanto mi riguarda mi rendo conto che il mio modo di ragionare è cambiato nel tempo, in un certo senso si è impigrito: come molti tendo a diventare sempre più brava a padroneggiare le nuove tecnologie, ma continuo a perdere dimestichezza con il "vecchio" modo di fare le cose.

lunedì 12 luglio 2021

Brexit means Brexit!

A meno che tu non sia appena rientrato sulla Terra dallo spazio, probabilmente saprai che l'Italia è riuscita nell'impresa di scippare gli Europei di calcio ai padroni di casa dell'Inghilterra. «It's coming home!», ripetevano gli inglesi dall'alto della loro convinzione che il loro Paese sia la culla del calcio, e un tifoso che la scaramanzia non sa neanche dove stia di casa se l'era fatto addirittura tatuare su una gamba...

... ma alla fine la coppa ha preso un'altra strada, come ammesso sportivamente da Royal Mail...

... imitata una mezz'oretta più tardi dalle nostre Poste, in ritardo come al solito! ;-)

Uno dei momenti più iconici della serata è stato il fallo "tattico" del difensore Giorgio Chiellini ai danni dell'avversario Bukayo Saka: l'ha trattenuto vigorosamente per la maglia, quasi a volergli dire «Ma dove credete di andare voialtri?». Io da tifosa juventina quale sono ci sono rimasta un po' male, ma devo ammettere che la scena rappresenta un ottimo spunto per memi, tipo questo...

... oppure quest'altro, umile creazione della sottoscritta! :-)

Ebbene sì, tra supplementari, rigori e premiazione sono andata a dormire ben oltre la mezzanotte, ma ne è valsa la pena... comunque stasera si va a nanna prima. Ciao ciao!

domenica 11 luglio 2021

Italiani a Londra

Una domenica campale, questa, per gli italiani che amano lo sport... e anche per quelli che come me appassionati non lo sono così tanto, perlomeno non più.

Un'oretta fa si è conclusa una partita di tennis al cardiopalma, che mi sono potuta godere in chiaro su TV8 per gentile concessione di Sky: la finale del prestigioso torneo di Wimbledon fra Matteo Berrettini e il numero uno del mondo Novak Đoković. Al quarto set, dopo aver vinto il primo, il venticinquenne tennista romano si è dovuto arrendere al più anziano ed esperto collega... ma sicuramente ha davanti a sé una luminosa carriera!

E stasera nel leggendario stadio di Wembley si gioca la finale degli Europei di calcio tra i favoriti – anche perché giocano in casa – dell'Inghilterra e l'Italia. Per l'occasione condivido alcune immagini raccolte sui social.

A occhio e croce, ammesso che conti qualcosa, il tifo dell'Europa intera, esclusa ovviamente l'Inghilterra ma inclusa la Scozia indipendentista, è dalla nostra parte...

sabato 10 luglio 2021

Mettersi nei panni degli altri

Quest'oggi condivido alcune immagini che hanno tutte in qualche modo a che vedere con il ddl Zan. Una vignetta di Zerocalcare...

... un meme sui sedicenti credenti convinti che quello che è giusto per loro debba andar bene per tutti...

... una vignetta di Astutillo Smeriglia che suggerisce come un sacco di gente, fino a quando non vede minacciato il proprio orticello, si disinteressi dei problemi altrui...

... e infine la risposta perfetta – grazie a Socialisti Gaudenti – per tutti coloro che sui social ripetono «Voglio essere libero di dire che un bambino ha bisogno di una mamma e un papà. POSSO?» (ne ho parlato qui).