Oggi ultimo giorno di lavoro prima della pausa natalizia: quattro giorni filati di relax ai quali anelavo come un profugo assetato disperso nel deserto! :-)
Proprio stamattina mi sono accorta che qualche collega aveva stampato e affisso nella zona dell'ufficio dove sono collocati i bidoni dei rifiuti alcuni fogli stampati tali da scatenare la grammarnazi che c'è in me; ecco qua sotto come avrei voluto correggerli con un pennarello blu... e invece si tratta di un semplice ritocco digitale.
Quanti strafalcioni in così poche righe! Il primo, il meno grave, è il fatto di aver scritto E con l'apostrofo anziché È. Poi il verbo nell'inciso fra parentesi avrebbe dovuto essere al congiuntivo e non all'indicativo. Infine, che dire della stessa scelta del verbo? Secondo il vocabolario Treccani,
v. tr. [der. di bordo, col pref. tras-, sull’esempio del fr. transborder] (io trasbórdo, ecc.). – Trasportare da una nave a un’altra persone o cose: t. i passeggeri, il carico. Per estens., con riferimento a treni, o altri mezzi di trasporto: i viaggiatori furono trasbordati su un altro autobus; anche con uso intr.: l’aereo aveva un guasto a un motore e i viaggiatori furono fatti trasbordare, dovettero trasbordare.
Sarebbe stato accettabile anche strabordare, al limite.
P.S.: Temo che il post di oggi lasci a desiderare più del solito non solo come contenuti ma anche dal punto di vista della cura formale, decisamente al di sotto dei miei standard. In effetti lo sto pubblicando da smartphone al termine di una luuuuunga giornata, ma non volevo andare a letto senza aver svolto il mio "compitino" quotidiano. ;-) Poi domani vedo di sistemare quello che c'è da sistemare. Buonanotte a me, con l'auspicio che mi attenda una dormita da record!
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