mercoledì 31 marzo 2021

Un tesoro da preservare

Espressioni del tipo «lo fai a tuo rischio e pericolo» sono piuttosto comuni nella nostra lingua; chi le usa considera i termini "rischio" e "pericolo" praticamente come fossero sinonimi, mentre invece non lo sono affatto. Parlando di rischio sismico in questo video, il geologo e divulgatore scientifico Andrea Moccia, al quale ho già dedicato un post poco più di due mesi fa, chiarisce la differenza tra i due concetti.

Ultimamente il suo canale YouTube Geopop si sta riempiendo di contenuti davvero interessanti. Subito dopo la serie di scosse di terremoto nell'Adriatico avvertite distintamente anche sulla terraferma pochi giorni fa, Andrea ha preparato al volo un video per spiegare in breve l'accaduto, ritornando in seguito sull'argomento in maniera più approfondita.

Un fenomeno affascinante, immortalato in centinaia di video e foto anche sui social, è stato l'eruzione dell'Etna. In questo video Andrea intervista il vulcanologo Boris Behncke ponendogli le domande più frequenti al riguardo.

Protagonista di un'altra intervista è stato il professor Tom Paradise che ci ha guidati alla scoperta di Petra, in Giordania. Purtroppo quest'autentica meraviglia del mondo è in pericolo non a causa delle ingiurie del tempo bensì, tanto per (non) cambiare, per colpa dell'uomo.

Infine, in quest'ultimo video Andrea esegue un semplicissimo esperimento per sensibilizzare contro lo spreco di acqua potabile. Da quando l'ho guardato è cambiato il mio approccio al distributore di acqua fresca disponibile in ufficio: prima riempivo la borraccia al mio arrivo la mattina, per poi gettare nel lavandino all'ora di pranzo l'acqua rimasta – perché quella a temperatura ambiente non mi piace – e fare di nuovo scorta d'acqua fresca. Adesso ne prendo il minimo indispensabile, ossia quella che prevedo di riuscire a bere prima del successivo rifornimento.

martedì 30 marzo 2021

Da lei sì che potrei farmi "influenzare"!

Giorni fa, quando mi sono imbattuta in questo post sponsorizzato che promuove un fondotinta della Clinique, mi si è accesa una lampadina: ma quella lì non è Valeria Angione, la creator digitale che prendeva in giro le beauty influencer, e continua a farlo? (Si occupa anche di altri argomenti, in effetti) Ma sì che è lei! Il prodotto in questione si può definire un fondotinta inclusivo: è infatti disponibile in decine di tonalità per adattarsi a tutte le tipologie di carnagione, da quelle più pallide a quelle più "abbronzate".

Per come sono fatta io sarei più propensa a seguire i consigli di bellezza di Valeria piuttosto che quelli di Chiara Ferragni, una che sfoggia sempre trucco e parrucco impeccabili perfino all'uscita dalla sala parto: identificarsi con lei mi pare una vera impresa. Ma siccome non mi trucco mai, per il momento farò a meno di acquistare quel fondotinta: diventerebbe tutto secco ben prima che io riesca ad ammortizzarne il costo!

lunedì 29 marzo 2021

Thank God it's... Monday?!

Questa sera provo a pubblicare un post con immagini direttamente dall'app di Blogger, anche perché sono talmente esausta (e le frasi scelte lo testimoniano) che finito di cenare sono corsa a stendermi sul letto anziché sedermi come al solito davanti al PC. La formattazione la sistemerò domani, se sarà il caso.

«Se lavori abbastanza duramente, puoi sostituire la depressione con l'esaurimento» (esiste anche una maglietta che non poteva non trovare posto nella mia wishlist). Dopo sole tre settimane dall'inizio del nuovo lavoro sono già a questo punto, ma non vorrei mai tornare indietro. Spero solo che il fisico mi regga! ;-)

domenica 28 marzo 2021

Quel "sessista" di Google Translate

Oggi vorrei accennare a una questione che ho visto discussa ieri su Facebook, e che riguarda il "sessismo" intrinseco nel traduttore di Google.

Ebbene, a quanto pare nella lingua ungherese, che non possiede il genere, il pronome personale non distingue affatto tra maschile e femminile, e così Google Translate è costretto a fare ipotesi. Peccato che tali ipotesi siano "leggermente" affette da pregiudizi, o bias.

Il problema non è l'algoritmo in sé, bensì i dati: i miliardi di pagine su cui quell'algoritmo è stato addestrato, e i miliardi di feedback ricevuti dagli utenti che hanno confermato il bias. Ma esistono tecniche di correzione e mitigazione del bias che andrebbero implementate.

Questo è il testo esemplificativo in ungherese, provare per credere.

Ő szép. Ő okos. Ő olvas. Ő mosogat. Ő épít. Ő varr. Ő tanít. Ő főz. Ő kutat. Ő gyereket nevel. Ő zenél. Ő takarító. Ő politikus. Ő sok pénzt keres. Ő süteményt süt. Ő professzor. Ő asszisztens.

E questa la traduzione in italiano.

Lei è bella. Lui è intelligente. Lui legge. Lava i piatti. Lui costruisce. Lei cuce. Insegna. Lei cucina. Sta facendo ricerche. Sta crescendo un bambino. Suona musica. È una donna delle pulizie. È un politico. Guadagna un sacco di soldi. Sta cuocendo una torta. È un professore. È un'assistente.

In inglese, dove a differenza dell'italiano il soggetto non può essere sottinteso, la traduzione non lascia dubbi neppure su chi stia cuocendo una torta e su chi guadagni un sacco di soldi...

She is beautiful. He is clever. He reads. She washes the dishes. He builds. She sews. He teaches. She cooks. He's researching. She is raising a child. He plays music. She's a cleaner. He is a politician. He makes a lot of money. She is baking a cake. He's a professor. She's an assistant.

sabato 27 marzo 2021

Non è andato tutto bene

Sfogliare i ricordi di Facebook risalenti a un anno fa ha un effetto a dir poco straniante: all'epoca eravamo in pieno lockdown, e le restrizioni erano senza dubbio più rigide rispetto a quelle attuali... ma se mi avessero detto che dodici mesi dopo saremmo stati ancora a questo punto, per quanto io sia pessimista, non ci avrei creduto. L'unica novità di rilievo è la disponibilità dei vaccini, che però non ha ancora dato i benefici sperati.

L'altro giorno una mia "facciamica" ha commentato un suo post di un anno fa, nel quale riportava un testo scritto da altri.

Dunque, da quel che leggo in giro la situazione oggi è la seguente: quelli che stanno a casa ce l'hanno con quelli che escono, mentre quelli che sono costretti ad uscire ce l'hanno con quelli che possono rimanere a casa. Quelli con i bambini ce l'hanno con quelli con i cani perché i cani possono uscire e i bambini no, mentre quelli con i cani ce l'hanno con tutti quelli che ce l'hanno con loro perché portare fuori il cane è la cosa più noiosa dell'avere un cane e ne farebbero volentieri a meno.
Quelli che non fanno sport ce l'hanno con quelli che vanno a correre perché se mi rompo i coglioni io è giusto che te li rompa anche tu, a prescindere da quanto la tua attività in solitaria possa essere pericolosa. Quelli che si rompono i coglioni ce l'hanno con quelli che si divertono sui balconi e quelli che si divertono ce l'hanno con quelli che gli rompono i coglioni. Quelli che non fumano e non giocano, ce l'hanno con quelli che affollano le tabaccherie e quelli che affollano le tabaccheria ce l'hanno con quelli che vanno al supermercato due volte al giorno che a loro volta ce l'hanno con quelli che portano fuori il cane che a loro volta ce l'hanno col cane che per altro comincia ad annusare la primavera e non potendo sfogarsi al parco come faceva fino a ieri, di solito si sfoga con un divano, con cuscino e a volte con la gamba di qualche umano.
Poi ci sono quelli che ce l'hanno col governo, col marito, con il Papa, con il vicino, con l'Europa, con gli scienziati, con la Cina, con i lombardi, con le sardine, il Circolo del tennis, la televisione, le dame di San Vincenzo e un po' anche con il virus, ma quello reagisce malissimo ed è meglio non stuzzicarlo.
Gli altri sono malati.
Vi vedo un po' nervosetti, avete finito il lievito?

Ebbene, questo è stato il commento della mia "facciamica".

...e questo era un anno fa! Adesso si sono aggiunti quelli che hanno fatto il vaccino, che ce l'hanno con quelli che non vogliono farlo e quelli che vorrebbero farlo che ce l'hanno con quelli che l'hanno già fatto e con quelli che non vogliono farlo.
Ah, il lievito continua a scarseggiare!
Non ne usciremo, ma comunque se anche ne usciremo, di certo non migliori.

venerdì 26 marzo 2021

Pericolo costante

Come ho accennato a suo tempo, da quando ho ripreso a lavorare, in ufficio mi tocca andarci in macchina... e alla lunga devo ammettere che tutta quella strada da fare, per me che guido abbastanza malvolentieri, rappresenta una quota tutt'altro che trascurabile dello stress legato al lavoro. Insomma, al venerdì ci arrivo in condizioni pietose!

Per provare a sdrammatizzare, quest'oggi condivido alcune immagini di scritte a tema applicate su vari veicoli, a cominciare da quelle che prendono spunto dal classico "bebè a bordo" (che a quanto pare non è finalizzato semplicemente a ostentare il fatto di avere una creatura affidata alle proprie cure, ma ha un'importanza fondamentale: nella malaugurata eventualità di un incidente stradale, serve ad allertare i soccorritori affinché si occupino prima di tutto del piccolo).

«Nessun bambino a bordo. Sèntiti libero di venirmi addosso»

«Adulti a bordo. Anche noi vogliamo vivere»

«Niente airbag. Noi moriamo da uomini veri»

«Prova il tuo airbag qui»

E infine, qualcosa di completamente diverso...

«Posizione aperta», o se vogliamo «Si è liberato un posto» ;-)

giovedì 25 marzo 2021

Il casino del vaccino

Riporto qui di seguito un post di Alessandro Gilioli che mi pare si commenti da sé.

Mario Draghi:
«Alcune regioni hanno trascurato gli anziani, in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale».
Traduzione:
«Quello che hanno fatto in Lombardia fa schifo pure a me che certo non sono comunista oh. Le categorie e le lobby vaccinate mentre gli ultra ottantenni sono stati lasciati a casa come stracci, ma come cazzo si fa».
(e a sto giro la mia ola personale a Draghi, qui è da febbraio che lo si dice, quello che ha detto oggi)

Un mio "facciamico" ha denunciato un'ingiustizia di cui è stato suo malgrado partecipe: poiché come secondo lavoro fa il docente universitario, peraltro tranquillamente in DaD, sabato scorso ha ricevuto il vaccino, mentre suo padre, diabetico, ex paziente oncologico, con problemi di salute evidenti, sta ancora aspettando la convocazione.

Inoltre ho scoperto che un gruppo privato di diagnostica medica, che per completezza di informazione ha sedi non soltanto in Lombardia ma anche in altre regioni, propone di sottoporsi al tampone molecolare con refertazione standard (indicativamente 24 ore) al relativamente modico costo di 50 €, mentre chi desidera la refertazione prioritaria (entro 24 ore) paga 100 €. Il doppio dei soldi per avere la certezza di conoscere prima un esito che vuol dire in un caso poter tirare un sospiro di sollievo, nell'altro attivarsi per fare quello che è necessario per salvaguardare il prossimo. E dubito che per ottenere tale risultato si debba lavorare il doppio. Se questo non è lucrare sulla salute e sul benessere delle persone, non lo so io cos'è.

L'altro giorno un altro mio "facciamico" ha postato «Facciamo che l'eccellenza della Lombardia è il gorgonzola e non parliamone più». E pensare che a me fa schifo pure quello... ;-)

E va bene, non mi pare il caso di buttare via il bambino con l'acqua sporca: in Lombardia ho trovato l'amore e il lavoro che sognavo. Ciò non toglie che io stia imparando anche a fare i conti con tutto ciò che da queste parti non va...

mercoledì 24 marzo 2021

Prenderla alla legger(issim)a

Non avranno vinto il Festival di Sanremo – infatti si sono classificati "solo" al quarto posto, ai piedi del podio – ma con la loro Musica leggerissima Colapesce e Dimartino si sono aggiudicati senza alcun dubbio il premio di "miglior tormentone che non riesci a toglierti dalla testa". Ovviamente non potevano mancare le rivisitazioni ironiche: limitandomi ai canali YouTube ai quali sono iscritta e procedendo a ritroso nel tempo, segnalo Amarcord Produzioni, È UNA VITACCIA, i Gemelli di Guidonia e la Rimbamband.

Ma forse i più simpatici sono stati proprio i due cantautori siciliani i quali, ospiti a Propaganda Live, hanno replicato alle illazioni secondo cui il loro brano ricorda tanto Se mi lasci non vale di Julio Iglesias cantando... indovina un po' che cosa? ;-)

martedì 23 marzo 2021

La scorciatoia che mancava

Per lavoro ho cominciato a usare Windows 10 nel 2018, e da circa un mese ho anche il notebook personale dotato dell'ultimo nato della famiglia di sistemi operativi Microsoft. A dire il vero il caro vecchio PC con Windows 7 non l'ho ancora messo a riposo, tanto è vero che lo sto utilizzando per scrivere questo post... ma di quando in quando, pur non avendo ancora avuto tempo di completare il "trasloco", mi dedico anche all'ultimo arrivato. E ho appena scoperto una scorciatoia da tastiera per Windows 10 che si aggiungerà a quelle che finora usavo abitualmente, ad esempio Ctrl+S (Salva), Ctrl+P (Stampa), Ctrl+A (Seleziona tutto), Ctrl+F (Trova), Ctrl+Z (Annulla), Ctrl+X (Taglia), Ctrl+C (Copia), Ctrl+V (Incolla).

La scorciatoia in questione ha a che vedere con le ultime due. Non ti ricordi qual è l'ultimo frammento di testo che hai copiato? Vorresti incollare non quello ma il penultimo? La scappatoia per queste ed altre situazioni è tasto Windows+V. La prima volta ti sarà richiesto di attivare la cronologia degli Appunti...

... ma successivamente avrai a disposizione l'elenco degli appunti copiati – dal più recente al meno recente – dal quale potrai selezionare comodamente quale incollare.

Cliccando sui tre puntini accanto a ciascun appunto, puoi scegliere se eliminarne solo alcuni oppure cancellare l'intera cronologia.

Eh, a saperlo prima... Questo espediente mi avrebbe fatto comodo nel mio impiego precedente, quando mi capitava di ripetere più volte in un giorno convenevoli del tipo «Rimanendo in attesa di un suo cortese riscontro, le porgo cordiali saluti» oppure «Debbo informarla che in mancanza di un suo riscontro questo ticket si chiuderà automaticamente tra cinque giorni lavorativi». In questo post a titolo di esempio ho utilizzato invece alcuni frammenti tratti dal testo segnaposto lorem ipsum generato tramite lipsum.com.

lunedì 22 marzo 2021

La meraviglia di una nuova vita che si apre al mondo

Di recente girovagando per i social mi sono imbattuta nel tenerissimo video qua sotto, nel quale un uomo che definire amante degli animali mi sembra riduttivo recuperava da un pet shop un uovo di pappagallino destinato a finire male dopo che la sua mamma era stata venduta, e lo "covava" fino alla schiusa, dopodiché lo nutriva con enorme pazienza e delicatezza, finché la bestiola non è stata in grado di volare e di ricongiungersi al suo papà.

Sfogliando il canale YouTube di questo lodevole essere umano, ho trovato un altro video nel quale lo stesso si prendeva cura di due uova forse perfino più minuscole.

Infine, in quest'altro video ancora, l'uomo spiega chi, o meglio cosa, glielo fa fare: «Faccio questi video per mostrare al mondo quanto sia straordinario ogni singolo essere vivente».

domenica 21 marzo 2021

Benvenuta primavera! (da ieri)

Oggi è il primo giorno di primavera, giusto?

Beh, NO. Anche se molti di noi sono abituati a pensare che le stagioni comincino sempre "il giorno 21" – di marzo la primavera, di giugno l'estate, di settembre l'autunno e di dicembre l'inverno – l'equinozio di primavera è caduto ieri, alle 10:37 ora italiana.

A tal proposito capita a fagiuolo un post della mia "facciamica" Selene, la quale nella sua pagina Facebook si definisce «comunicatrice scientifica con un'enorme passione per l'astronomia». Lo riporto qui di seguito corredato da qualche link per approfondire.

Perché la data dell'inizio delle stagioni cambia?
L'attrazione gravitazionale della Luna e del Sole esercita un'influenza sull'asse di rotazione del nostro pianeta (l'asse terrestre è un immaginario asse attorno al quale la terra gira su sé stessa, come una trottola o - come racconto ai bambini - un gigantesco spiedino infilzato in una gigantesca polpetta).
Questa attrazione gravitazionale (più forte per il sole, che però è più distante e più lieve per la Luna che però è più vicina) tende a modificare la direzione dell'asse di rotazione terrestre. Pensate anche che la Terra si muove sul suo piano orbitale, trascinando con sé il nostro satellite naturale.
A causa di questa forza, dunque, la rotazione terrestre non è precisa, ma descrive in senso orario come una sorta di cono (proprio come una trottola quando si sta fermando).
Questo movimento, viene descritto in poco più di 26.000 anni.
L'asse di questo cono è perpendicolare al piano dell'orbita terrestre, e il piano orbitale coincide con l'eclittica.
(Per l'osservatore terrestre l'eclittica corrisponde alla linea immaginaria su cui passa il Sole nel cielo durante l'anno).
Di conseguenza i poli celesti (che sono il prolungamento dei poli terrestri nello spazio) descrivono un cerchio attorno ai corrispondenti poli dell'eclittica, come se il polo celeste dotato di matita "disegnasse" nello spazio un circolo, impiegando 26.000 anni per farlo.
La prima conseguenza di questo movimento è la variazione - nell'arco dei 26.000 anni - del punto verso cui volge il polo nord nello spazio, ovvero la stella polare.
Lo spostamento del Polo Nord Celeste tra le stelle avvicenda nel tempo le stelle polari, cioè delle stelle luminose che, di volta in volta, risultano più vicine ad esso.
Il piano equatoriale è solidale con l'asse di rotazione, per cui i suoi punti d'intersezione con l'eclittica (che coincide col piano orbitale terrestre) che sono chiamati punto Gamma e punto Omega, scorrono lentamente in senso orario, muovendosi di circa 50" all'anno.
Gli equinozi pertanto (il momento in cui il Sole interseca il piano dell’equatore celeste nel punto equinoziale di primavera o d'autunno) sembrano precedere le stelle verso il tramonto, da qui il nome di Precessione degli Equinozi che viene dato a questo fenomeno e che provoca il precedere della data degli equinozi e dei solstizi.
La Precessione degli Equinozi non ha praticamente alcun effetto sul pianeta Terra, in quanto lascia invariata l'inclinazione dell'eclittica, da cui dipende l'ampiezza della variazione stagionale dell'inclinazione dei raggi solari, che scaldano il suolo terrestre.
Oltre all'avvicendarsi delle stelle che indicano il nord, però, la precessione degli equinozi determina anche uno spostamento del Sole rispetto alle cosiddette costellazioni zodiacali, che giacciono anch'esse sulla linea dell'eclittica. E che sono 13, non 12.
Questo, Ofiuco - la tredicesima costellazioni zodiacale "dimenticata" per fare spazio agli oroscopi - e la diversa dimensione delle costellazioni zodiacali nel cielo, ci danno la misura del perché le nostre vite siano influenzate dagli astri celesti solo... con la forza di gravità.

P.S.: La foto che apre il post l'ho scattata oggi dopo pranzo a un albero di prugne. È questo il genere di fiori che adoro, chi li vuole quelli recisi?! <3

sabato 20 marzo 2021

I vaccini spiegati bene

Torno sul tema delle vaccinazioni anti-COVID, che mi sta particolarmente a cuore, condividendo la spiegazione dei vari vaccini realizzata dai ragazzi di @h3_surgical_teamqui un loro video sull'argomento – e pubblicata sulla pagina Facebook Il Corpo Umano.

Cominciamo dai vaccini già in uso in Italia: quello di Pfizer/BioNTech...

... quello di Moderna...

... e quello di AstraZeneca.

A breve dovrebbe essere approvato quello di Johnson&Johnson, che ha l'indubbio vantaggio di essere monodose e permettere quindi un'accelerazione della campagna vaccinale...

... dopodiché dovrebbe toccare allo Sputnik.

Riguardo agli ultimi tre ammetto di non saperne granché, ma spero vivamente che l'iter di approvazione si concluda con successo: più armi abbiamo, prima potremo vincere questa guerra! (In questo caso la metafora bellica mi sembra quanto mai azzeccata)

venerdì 19 marzo 2021

Vaccinarsi non è un azzardo!

Questa per me è stata una settimana lunga, tanto faticosa quanto in fin dei conti soddisfacente, e non vedo l'ora di dormire per dodici ore consecutive (seh, magari ci riuscissi)... non senza aver prima condiviso alcuni spunti interessanti sulla distorta percezione del rischio che molti hanno in questo periodo di pandemia: in sostanza ritengono preferibile ammalarsi di COVID e mettere seriamente a repentaglio la propria salute o addirittura la vita, che non andare incontro agli assai più improbabili effetti collaterali dovuti al vaccino.

Ecco un tweet del virologo Roberto Burioni...

... e un paio di articoli, in verità abbastanza simili, così magari il concetto rimane impresso più facilmente! ;-)

giovedì 18 marzo 2021

Strumenti online per PDF

Oggi per la seconda volta nel giro di poco tempo mi sono imbattuta in un file PDF protetto: per poterlo aprire occorre immettere una password. Ma se io volessi "sproteggerlo" una volta per tutte...? Ebbene, ho trovato la soluzione in questo strumento online: non bisogna far altro che cliccare su SCEGLI FILE per selezionare il percorso del file in questione sul dispositivo, su Dropbox o su Google Drive e caricarlo, poi apporre un segno di spunta per confermare di essere autorizzato a sbloccare il file (se poi non lo sei, io me ne lavo le mani) e cliccare su SBLOCCARE PDF, infine digitare la password nell'apposito campo e cliccare su SBLOCCA VERAMENTE. A questo punto apparirà il tuo bel PDF sbloccato, e potrai scaricarlo per archiviarlo dove ti pare senza doverti preoccupare di conservare anche la password.

La versione gratuita di Smallpdf concede due operazioni gratis al giorno, ma se ti registri puoi avere 7 giorni di prova gratuita con accesso illimitato. Dopodiché presumo che si debba pagare... ma tanto a me due operazioni al giorno bastano e avanzano, almeno finora!

A proposito, l'altro giorno ho provato a installare sul PC del lavoro PDFsam Basic, il software che uso da tempo sul mio PC personale per dividere e unire PDF (e non solo), ma l'antivirus aziendale me l'ha impedito. Ohibò, questo non è mica un buon segno. E adesso come faccio?! Anche in questo caso mi è venuto in aiuto un servizio online: iLovePDF permette di eseguire sui file PDF queste e molte altre elaborazioni, compreso lo sblocco, gratis e senza dover installare nulla.

mercoledì 17 marzo 2021

Quante volte, Figliuolo?

Ultimamente ho adocchiato alcuni memi abbastanza divertenti che prendono spunto da una foto del generale Francesco Paolo Figliuolo, il quale il 1º marzo 2021 ha sostituito il fallimentare Domenico Arcuri come commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19. A colpire è il gran numero di decorazioni che sfoggia sulla divisa.

Qualcuno ha anche osservato che gli era tornato in mente il defrag... Too ricordi, il defrag?

martedì 16 marzo 2021

Chi è l'alieno?

Il 30 luglio 2020 è partita la missione spaziale Mars 2020, e il 18 febbraio scorso il rover Perseverance è arrivato con successo sulla superficie del Pianeta Rosso. Gli obiettivi primari della missione consistono nello studiare l'abitabilità di Marte, nell'investigare il suo passato e cercare tracce di eventuale vita biologica. Le ricerche sulla possibilità che su Marte ci sia, o meglio ci sia stata, qualche forma di vita impegnano da tempo gli scienziati, ed io stessa nel mio piccolo ammetto di esserne affascinata... ma riguardo al progetto che dovrebbe portare prima o poi l'umanità ad "ammartare" sono alquanto scettica.

A proposito di esplorazioni spaziali, oggi condivido una vignetta trovata sui social che può fungere da spunto di riflessione su certe dinamiche molto "terra terra".

– Ehi guarda, un alieno!
– Questo è il mio pianeta. Quindi sei tu il f***uto alieno qui...

(Come non ricordare ad esempio il genocidio dei nativi americani?)

lunedì 15 marzo 2021

Cosa fermerà la musica (e l'arte in generale)?

Com'è noto, uno dei settori che hanno maggiormente risentito della pandemia è stato il mondo dello spettacolo: la maggior parte di coloro che ci lavoravano, essendo impossibilitata a continuare a farlo, si è trovata sprovvista dell'unica fonte di sostentamento. Per quanto si possa essere empatici, credo che la cosa che più di tutte dà modo a chi vive fuori da quel mondo di rendersi davvero conto della gravità della situazione sia veder scomparire realtà che si sono conosciute ed amate. A me è capitato in almeno due casi.

Il 1° luglio scorso i gestori del Blueshouse, noto locale di musica dal vivo alle porte di Milano dove avevo passato un paio di piacevolissime serate insieme al mio amore, hanno comunicato che si vedevano costretti a chiudere bottega. Il 23 febbraio di quest'anno hanno commemorato l'anniversario del primo evento annullato a causa del COVID; l'inizio della fine, per loro. Nel frattempo è partita l'iniziativa L'Ultimo Concerto: il 27 febbraio i live club aderenti all'iniziativa hanno trasmesso una serie di eventi in streaming allo scopo di sensibilizzare il loro pubblico.

Il 23 dicembre scorso Silvano Agosti, regista e scrittore nonché gestore dello storico Cinema Azzurro Scipioni di Roma dove avevo trascorso un paio d'ore davvero fuori dal tempo durante la mia breve vacanza romana di qualche anno fa (too ricordi, quanno se poteva ancora viaggia'?), ha annunciato di aver deciso di mettere in vendita le sedie della sala perché anche lui costretto ad interrompere l'attività. La parola fine è stata scritta ieri.

domenica 14 marzo 2021

Pi greco nello spazio

Il 14 marzo, nell'assurdo (non mi stancherò mai di ripeterlo) formato di data usato negli Stati Uniti, si scrive 3/14 – prima il mese e poi il giorno – che ricorda tanto 3,14: ecco perché il Giorno del Pi greco si celebra oggi. Per l'occasione condivido la traduzione del post Cosmic Piece of Pi! (gioco di parole intraducibile sul fatto che in inglese pi, pi greco, e pie, torta, si pronunciano allo stesso modo, ricorrente più volte nel testo) pubblicato sull'account Tumblr ufficiale della NASA esattamente un anno fa.

Sapevi che pi greco è coinvolto quasi ovunque tu guardi? Non stiamo parlando della tua torta preferita! Pi greco (scritto anche come la lettera greca π, o il numero 3,14159...) è un numero irrazionale, il che significa che non può essere scritto come una semplice frazione come ad esempio 1/2. È il rapporto tra la circonferenza di un cerchio e il suo diametro, e sarà sempre lo stesso numero, indipendentemente dalle dimensioni del cerchio. Ecco alcuni posti in cui puoi trovare pi greco nell'universo che ci circonda!
Il nostro Transiting Exoplanet Survey Satellite, TESS, osserva fette di cielo alla ricerca di mondi al di fuori del nostro sistema solare: quanti pianeti extrasolari ci sono nella sua torta di cielo notturno? Lo scorso luglio gli scienziati di TESS hanno creato un mosaico di 208 immagini del cielo australe. All'epoca esso conteneva 29 pianeti extrasolari confermati e mille possibili, e stiamo ancora studiando i dati per trovarne altri. Poiché questa immagine maestosa è dell'emisfero australe (o metà di un cerchio 3D), ci sarà sempre pi greco! Ogni fetta contiene qualcosa di delizioso da studiare per gli scienziati.
Recentemente pi greco ha svolto un ruolo cruciale nelle nuove scoperte su Alpha Draconis, una coppia di stelle ben studiata. Dopo aver scoperto che queste stelle si eclissano regolarmente a vicenda, pi greco ha aiutato gli scienziati a saperne di più su di loro. Gli scienziati hanno rilevato le eclissi monitorando la luminosità di Alpha Draconis per cali periodici che potrebbero essere stati causati dal passaggio di pianeti tra la stella e noi. Invece di un pianeta, però, i ricercatori hanno scoperto che il suo partner più piccolo nel "crimine" stava passando tra noi e la stella più grande per circa sei ore alla volta!
Pi greco torna utile man mano che impariamo più cose su queste due stelle. Conoscendo la percentuale della diminuzione della luce di Alpha Draconis e la formula per l'area di un cerchio (A = πr2, o l'area è uguale a pi greco volte il quadrato del raggio del cerchio), gli scienziati possono prevedere le dimensioni di entrambe le stelle. Poiché le stelle tipicamente orbitano in una forma ellittica (o ovale), pi greco aiuta anche gli scienziati a utilizzare il rilevamento di queste eclissi per calcolare le orbite delle due stelle!
Finora abbiamo visto pi greco in molti posti! Ma è anche interessante vedere dove pi greco non può essere trovato! Abbiamo accennato in precedenza che molti calcoli dell'orbita coinvolgono pi greco... ma non tutti lo fanno! Pi greco non viene considerato nei calcoli delle orbite iperboliche – orbite che non sono complete o non tornano al punto di partenza – allo stesso modo delle orbite ellittiche! Questo si vede più comunemente con le comete. Mentre molte comete orbitano normalmente nel nostro sistema solare, alcune stranezze semplicemente passano attraverso, come l'asteroide interstellare 1I/'Oumuamua che ci ha sorvolato nel 2017.
Forse il posto più popolare in cui potresti trovare pi greco è la forma di una tipica pie! Anche se il telescopio spaziale per raggi gamma Fermi della NASA studia i raggi gamma, e non i mirtilli, pensiamo che questa fantastica pie di Fermi meriti di essere condivisa per il Giorno del Pi Greco!
Scopri altri modi in cui gli scienziati guardano il cielo notturno e usano pi greco qui. E ora, non essere irrazionale, e va' a mangiare un po' di pi(e)!

sabato 13 marzo 2021

Donne realizzate a prescindere dalla maternità

Dalla pagina Facebook di Che tempo che fa, riporto le dichiarazioni di alcune donne famose nel mondo dello spettacolo riguardo al fatto di non aver avuto figli.

Jennifer Aniston:

Per me non avere figli non rappresenta un problema, ma lo è più per gli altri che pensano: a 40 anni se non sei madre sei sfigata.
Forse quello di aver figli non è il mio fine su questo pianeta. Forse, ho altre cose da fare.
C’è pressione sulle donne, per essere madri. E se non lo diventano, sono mal giudicate.

Sabrina Ferilli:

Non mi sono sentita di fare figli, ho tentato di adottarne uno, ma non c'è stata fortuna, alla fine le cose sono andate come dovevano andare e non ne ho fatto una malattia. Ho sempre ragionato su quello che desideravo, compiendo scelte, anche azzardate, ma sempre rispondenti a ciò che volevo. I paragoni con i percorsi degli altri non mi hanno mai interessata.

Sharon Stone:

Visto che il destino non mi ha concesso la maternità cerco di essere una brava mamma adottiva. Così facendo, aiuto anche altri. Ci sono tanti bambini alla ricerca di una famiglia. Credo che l’adozione sia il secondo grande canale di Dio per avere figli. L’essere umano non viene formato da chi lo partorisce, ma da chi lo ama.

Avrei molte considerazioni da fare sull'argomento, ma mi limito a dire che la mia personale situazione è descritta almeno in parte da questo scambio di tweet.

Qual è un'età buona per avere dei figli?
L'età in cui hai una stabilità finanziaria.

Purtroppo, di questi tempi, molte coppie sono costrette a fare i conti con considerazioni ben poco romantiche ma molto concrete prima di decidere se mettere al mondo un figlio. Guadagniamo abbastanza per poterlo mantenere? Chi se ne occuperà quando saremo al lavoro? È giusto che di fatto siano i nonni [per chi ha la fortuna di averne ancora in vita, e domiciliati a breve distanza]/la babysitter a crescerlo? E a furia di aspettare il momento buono, ad un certo punto ci si accorge che forse è già troppo tardi...

P.S.: L'immagine che apre il post è una citazione della scrittrice francese Simone de Beauvoir riportata da Labodif.

venerdì 12 marzo 2021

Niente panico!

Le notizie trapelate ieri, e riportate con fin troppa enfasi dai mezzi d'informazione nostrani, riguardo ai possibili gravi effetti collaterali legati ad alcuni lotti di vaccini AstraZeneca hanno comprensibilmente creato allarme nella popolazione; purtroppo c'è da aspettarsi che molte persone, che magari erano già tendenzialmente scettiche o preoccupate, a questo punto rifiuteranno di vaccinarsi, con effetti senza dubbio negativi sull'efficacia della campagna vaccinale.

Come osservato dal mio "facciamico" Cristiano "Mix" Micucci, «Il problema è che mentre io mi rendo conto che si tratta di giornalismo sciatto e sensazionalismo da quattro soldi, molte persone leggono la prima pagina del secondo quotidiano nazionale per diffusione e, se avevano qualche dubbio sul vaccinarsi, decidono di non vaccinarsi, se non avevano dubbi se li fanno venire e se non volevano vaccinarsi hanno una nuova arma per dire ad altri di non farlo».

Mix si riferiva all'odierna prima pagina di Repubblica...

... che un altro mio "facciamico" ha messo a confronto con il titolo di un articolo de il Post...

... osservando «C’è chi è disposto a mettere a rischio vite con titoli allarmistici pur di avere quattro clic in più e chi informa. Abbonatevi a il Post».

Detto per inciso, io sono molto contenta di essermi abbonata proprio la settimana scorsa, dopo averne usufruito "a sbafo" per anni, anche se ho già dovuto annullare l'iscrizione alle newsletter perché come previsto non riuscivo a starci appresso.

Infine, l'account Twitter DG MEME ha proposto per Repubblica questa prima pagina alternativa. ;-)

giovedì 11 marzo 2021

Chiamatemi ingegnera!

Uno degli argomenti di discussione che hanno caratterizzato la settimana di Sanremo è stato la richiesta da parte dell'ospite della quarta serata Beatrice Venezi, la quale all'età di soli trentun anni ha già diretto numerose orchestre importanti, di non essere chiamata "direttrice" perché «la posizione, il mestiere ha un nome preciso e nel mio caso è quello di direttore d’orchestra». Interpellato al riguardo, Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca, ha spiegato che la volontà di Venezi di farsi chiamare direttore è legittima, ma ha una motivazione errata linguisticamente.

(La vignetta è di Giuseppe La Micela)

Riporto qui di seguito per intero il post di Alessandro Capriccioli, perché mi pare che illustri la questione in modo molto esauriente.

Dopodiché, a parte i tiramenti personali e le sensazioni soggettive di "cacofonia" (scusate se insisto, ma penso che la questione meriti), c'è un aspetto di questo dibattito sulle professioni declinate al femminile sul quale anche i commentatori più accaniti continuano a glissare, evidentemente perché non gli fa tornare i conti dello schema mentale che si sono costruiti.
Se fosse vero che i nomi dei mestieri non si devono declinare, cosa che in molti continuano a sostenere con una certa ostinazione, perché la regola dovrebbe valere solo in certi casi e in altri no? Perché, in altre parole, dovrebbe essere evitato l'utilizzo di parole come "direttrice", "ministra" e "primaria" mentre continuano a essere comunemente accettate parole come "cameriera", "commessa" e "contadina"?
La risposta mi pare molto semplice, e non ha nulla (ma proprio nulla) a fare con la grammatica: accettiamo di buon grado le declinazioni al femminile cui siamo più abituati, perché le donne svolgono quei lavori da più tempo e con maggiore frequenza, mentre ci sembrano (ma non lo sono) "sbagliate" quelle che abbiamo sentito poco, perché si riferiscono a professioni alle quali le donne si sono affacciate solo recentemente e dunque, semplicemente, non ci "suonano".
Provate a fare mente locale: perché nessuno si meraviglia del fatto che si usi la parola "maestra" mentre molti reputano inesatta la parola "ministra"? Perché la prima è grammaticalmente corretta e la seconda no? Se così fosse, ne converrete, bisognerebbe essere in grado di spiegare in modo puntuale (non a occhio, a spanne, a orecchio) la ragione, cioè la regola, che sta alla base di questa supposta differenza. Oppure il punto, molto più semplicemente, è che le donne insegnano alle scuole elementari da decenni, durante i quali ci siamo abituati a sentire la parola che le indica, mentre solo di recente (e con minore frequenza rispetto agli uomini) hanno iniziato a essere nominate alla guida di un ministero?
È lo stesso principio, fateci caso, in base al quale dopo l'elezione di Virginia Raggi molti sostennero (non si capisce in base a quale ragionamento) che la parola "sindaca" fosse scorretta, senza considerare il vero motivo dell'apparente errore: si trattava della prima volta in assoluto che una donna veniva eletta alla guida della capitale, e dunque "sindaca" era una parola alla quale non eravamo abituati, semplicemente perché non c'era mai stato motivo di usarla.
Dunque, ricapitoliamo: affermare che le professioni si declinano solo al maschile in base a una sua presunta valenza "neutra" è sbagliato (per le parole che in italiano si declinano, naturalmente, abbiate la decenza di non citare come esempio "oculista") dal punto di vista grammaticale, mentre sostenerne l'opportunità sulla scorta di una supposta "cacofonia" della declinazione femminile è semplicemente il risultato di una scarsa abitudine alla parola.
Quello che rimane, sgomberato il campo da questi equivoci, è un elemento evidentemente tutto politico: la tendenza, consapevole o no (e mi permetto di aggiungere che i casi di incosapevolezza sono forse più problematici degli altri), a contenere nell'ambito del "maschile" le professioni più qualificate, sulla scorta del fatto che storicamente esse sono appartenute in modo pressoché esclusivo agli uomini e solo di recente, salvo alcuni casi particolari che si contano sulle dita di una mano, iniziano a esser esercitate anche dalle donne.
Un'ultima considerazione, che mi pare opportuno esplicitare per rispondere a chi "la butta in caciara" utilizzando l'estrema ratio del benaltrismo: è ovvio che la questione lessicale non esaurisce il problema. È ovvio, tanto per capirci, che dire "architetta", "consigliera" o "deputata" non è di per sé sufficiente a fare in modo che vi siano più architette, più consigliere e più deputate. È ovvio, insomma, che per fare in modo che ciò avvenga occorrono soprattutto politiche, riforme e strumenti concreti. Ma dove avete letto, da cosa desumete, in base a cosa ritenete che chi si sofferma con un minimo di attenzione sul tema delle parole lo ritenga sufficiente a esaurire e risolvere la questione della parità di genere? Avete considerato l'ipotesi che ci si possa occupare dell'una e dell'altra cosa? O, per dirla meglio, che magari non sempre, ma perlomeno spesso, sia proprio chi si occupa dell'una a cercare di dare una mano anche sull'altra?
Fatemi sapere.

Per quanto mi riguarda, ricordo che fino a non molto tempo fa a me, che sono laureata in ingegneria, il termine "ingegnera" suonava male. Ma poi ho appunto capito che era semplicemente questione di abitudine: in fondo "ingegnere" sta ad "ingegnera" esattamente come "infermiere" sta ad "infermiera", solo che su quest'ultimo termine nessuno ha mai nulla da ridire... forse, ma forse, perché quello di assistere ed accudire è visto da sempre come un compito femminile? (Comunque se qualcuno mi chiama ingegnere mi sento troppo in imbarazzo a ribattere «Ingegnera, prego»)

Infine, tanto per restare più o meno in argomento, colgo l'occasione per ricordare un eccellente monologo di Paola Cortellesi che prende spunto da fatto che nella nostra lingua il significato di certi termini cambia radicalmente se li si declina al femminile anziché al maschile.

mercoledì 10 marzo 2021

Ma putem ving la guerr?

Alcuni aggiornamenti sull'andamento della campagna vaccinale in Lombardia, la regione in cui vivo, nonché quella più duramente colpita dalla pandemia. Chi si illudeva che sostituendo Giulio Gallera con Letizia Moratti le cose sarebbero migliorate – non certo io, sia ben chiaro – avrà di che rimanere amaramente deluso...

È di tre giorni fa la notizia che la Regione ha scelto Poste Italiane per le prenotazioni dei vaccini. Capita a fagiuolo il commento del comico Massimiliano Loizzi: «La Regione Lombardia sceglie Poste Italiane per velocizzare le prenotazioni dei vaccini che è un po' come affidare a Hitler il ministero delle pari opportunità. Prossimo step: consegna delle dosi con Trenord».

È in corso la vaccinazione del personale scolastico, considerata prioritaria per poter tenere aperte le scuole in sicurezza. A livello nazionale è stato vaccinato il 32% del totale degli insegnanti, personale ATA e presidi; in testa la Toscana con un lodevole 69%, mentre la Lombardia è quasi fanalino di coda con un misero 1%.

Infine, Radio Popolare ha scoperto che in alcuni casi persone che non ne avevano diritto sono state vaccinate nell'hub della Asst Santi Carlo e Paolo di Milano sfruttando una falla nel sistema di prenotazione.

Per quanto mi riguarda, il mio timore di far prima ad ammalarmi che ad essere vaccinata potrebbe essersi già concretizzato. Quando mi sono svegliata stamattina non mi sentivo bene e avevo una febbriciattola sospetta, allora ho sentito il mio medico che mi ha concesso un giorno di malattia in attesa di vedere come evolve il mio stato di salute e ha già fatto richiesta per un tampone rapido. Ovviamente sono abbastanza preoccupata... fingers crossed, please!

P.S.: Vivo in Lombardia, ma ho ancora l'Abruzzo nel cuore... ed è in dialetto abruzzese il titolo del post, che allude alla "guerra" contro il COVID; puoi ascoltarne la pronuncia corretta in questo breve video del cabarettista pescarese Marco Papa, noto per i ridoppiaggi comici di film famosi.

martedì 9 marzo 2021

Non si vendono più i dischi tanto c'è Spotify

Gli ultimi due giorni per me sono stati molto intensi, a tal punto che ieri non sono nemmeno riuscita ad adempiere al "rito" del post quotidiano al quale cerco di non sottrarmi mai; il fatto è che, finito di cenare, mi aspettava un "rito" ancora più importante: la visione de Il metodo Catalanotti, quello che potrebbe essere l'ultimo episodio televisivo della serie del commissario Montalbano, e che mi ha riservato un colpo di scena nel quale avevo sempre sperato (ebbene sì, lo ammetto, il personaggio di Livia non l'ho mai potuto soffrire, anche se non mi è piaciuto per niente il modo in cui Salvo l'ha liquidata).

Come accennavo, ieri ho iniziato il mio nuovo lavoro; dal punto di vista logistico il lato positivo è che posso evitare di assembrarmi sui mezzi pubblici per arrivare in ufficio (anche perché si tratta di un tragitto improponibile da fare coi mezzi, a meno di non alzarmi ben prima delle sei e mezza che già sono il mio "limite di sopravvivenza"), quello negativo è che devo guidare per oltre trenta chilometri all'andata – e altrettanti al ritorno dopo otto ore di lavoro, stavolta niente part-time e di lavorare da casa non se ne parla, almeno per il momento – e, arrivata ormai al quarto viaggio complessivo, non c'è verso che io impari la strada, anche perché Waze mi propone ogni volta un itinerario diverso, soprattutto all'andata.

Se fossi il tipo da audiolibri il tragitto casa-lavoro-casa sarebbe l'ideale per colmare un sacco di lacune culturali che mi porto appresso, ma purtroppo, quando qualcuno parla, alla lunga ho la tendenza a distrarmi in generale, figuriamoci quando debbo concentrarmi sulla guida. E così in questi giorni la colonna sonora dei miei viaggi in auto è la playlist Spotify di Sanremo 2021. Ascoltandola ho consolidato i giudizi già formulati la scorsa settimana: i miei preferiti sono, in rigoroso ordine alfabetico, Arisa (neanche sembrava che la canzone gliel'avesse scritta Gigi D'Alessio... e non voglio pensare al provino registrato da lui!), Colapesce e Dimartino, i Coma_Cose, Ermal Meta (il suo brano sarà anche l'apoteosi della "sanremesità", ma mi emoziona un sacco), Extraliscio feat. Davide Toffolo, Fulminacci, La Rappresentante Di Lista, i Måneskin, sulla cui vittoria non ho proprio nulla da ridire (mentre quella eventuale di Fedez e Francesca Michielin non mi sarebbe andata giù) e Willie Peyote, dal cui testo è tratto il titolo di questo post.

Il pezzo di Bugo, a parte l'attacco che copia sfacciatamente Il mio canto libero di Lucio Battisti, non sarebbe neanche male... se solo lo cantasse qualcun altro. Posso solo dirgli «Ringrazia il cielo sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro» e limitati a scriverle, le canzoni! ;-)

Pollice verso per Francesco Renga, che non sopporto più da quando fece questa dichiarazione, per la schiera di giovani "schiavi dell'autotune", e anche per Madame, con buona pace della mia "bolla" dove la giovanissima artista ha riscosso un sacco di consensi; sarà un mio limite, ma io non la capisco. In tutti i sensi!

Infine, tra le Nuove Proposte tifavo per Davide Shorty che portava un pezzo molto accattivante, ma dopo aver capito che la canzone di Gaudiano era dedicata al padre scomparso – quel dolore lo conosco fin troppo bene – sono contenta che abbia vinto lui.

Da ultimo vorrei dedicare due parole al signor Spotify, che ogni due, massimo tre brani – altro che "mezz'ora di musica senza interruzioni" – mi piazza la pubblicità, ottenendo come unico risultato una gran voglia di boicottare Nescafè, Jack Daniel's e McDrive. È inutile che cerchi di prendermi per sfinimento, tanto non lo rifaccio, l'abbonamento a Premium! ;-)

domenica 7 marzo 2021

Vaccini per tutti?

Oggi il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato che «alla fine del secondo trimestre dell'anno ci troveremo in una situazione in cui la maggioranza sarà vaccinata e entro l'Estate conto che tutti gli italiani che lo vorranno potranno essere vaccinati». Il mio primo pensiero è stato «Non spararle così grosse, cocco», ma il secondo «Speriamo (che il tuo cognome sia di buon auspicio!)».

Oggi condivido alcuni link da Il Post sull'argomento...

... e l'appello del fondatore di Emergency Gino Strada: Se vogliamo uscire dall’emergenza Covid-19 i vaccini devono arrivare a tutti: mobilitiamoci.

sabato 6 marzo 2021

La cucina non è il mio forte

A un anno di distanza, non posso certo dire che questa pandemia mi sia servita ad imparare a cucinare. E meno male, ché se mi fossi data anch'io alla panificazione "selvaggia" avrei potuto dire addio alla mia linea già fin troppo curvy! ;-) Ad un certo punto ho pure smesso di guardare i video dei canali YouTube di argomento culinario ai quali sono iscritta, perché tanto a cosa serve, se poi non metto in pratica quanto imparato? Comunque te li metto qui come riferimento.

La scorsa settimana mi sono decisa a fare un acquisto che di sicuro cambierà la mia vita in cucina (e probabilmente anche il mio punto vita): il robot da cucina Monsieur Cuisine Connect venduto da LIDL, quello che in Spagna è stato ritirato dal mercato perché troppo simile al ben più costoso Bimby della Vorwerk. Finora mi sono limitata a familiarizzare con le sue funzioni e a scorrere le innumerevoli ricette memorizzate... e già vorrei prepararle TUTTE!!! (o quasi)

E adesso ti saluto, ché devo andare a ritirare la cena da asporto. Fino a un anno fa andavamo a mangiar fuori tutti i sabati sera, mentre adesso dobbiamo "accontentarci"; si fa per dire, se penso che durante il lockdown della primavera scorsa i ristoranti erano chiusi e quindi anche i semplici takeaway e delivery erano un miraggio.

venerdì 5 marzo 2021

When Luke Skywalker meets Marty McFly

Sul blog Wrong Hands è cominciata di recente la serie dei Crossover Movies, che associa titoli di film di genere abbastanza diverso l'uno dall'altro con risultati a mio parere piuttosto divertenti, specialmente se si capisce l'inglese.

Il primo "capitolo" è stato pubblicato il 26 febbraio scorso...

  • Raging Bull (Toro scatenato) + Bullwinkle (Bullwinkle J. Moose) = Raging Bullwinkle
  • West Side Story + Toy Story = West Side Toy Story
  • La La Land + The Land Before Time (Alla ricerca della Valle Incantata) = La La Land Before Time
  • The Princess Bride (La storia fantastica) + Bride of Frankenstein (La moglie di Frankenstein) = The Princess Bride of Frankenstein

... e il secondo proprio oggi.

  • American Beauty + Beauty and the Beast (La bella e la bestia) = American Beauty and the Beast
  • Little Miss Sunshine + The Shining (Shining) = Little Miss Sun-Shining
  • The Empire Strikes Back (L'Impero colpisce ancora) + Back to the Future (Ritorno al futuro) = The Empire Strikes Back to the Future
  • Cloverfield + Field of Dreams (L'uomo dei sogni) = Cloverfield of Dreams
Che dire... Sono curiosa di vedere cos'altro s'inventerà John Atkinson! :-)