giovedì 30 settembre 2010

Mai più foto storte!

Da un po' di tempo a questa parte ho inaugurato una semplice ma piacevole tradizione personale: sia all'inizio che alla fine della bella stagione vado a fare una passeggiata lungo la spiaggia deserta per "salutare" il mare... ed è così che ieri pomeriggio, puntuale (o quasi) all'appuntamento con l'autunno, mi sono incamminata sulla battigia. Come si può notare dal relativo set fotografico le condizioni meteo non erano ottimali, ma ho deciso di andare lo stesso perché tanto prevedo che nei prossimi giorni il tempo non migliorerà un granché. E poi non è così divertente scattare foto quando il cielo è troppo limpido, giusto? ;-)
Al mio ritorno, dopo aver trasferito le foto sul notebook, ne ho condivisa qualcuna su FriendFeed... e Samuele, da buon photoblogger, mi ha fatto notare che erano un po' storte (beh, la cosa era abbastanza evidente :-S) suggerendomi di raddrizzarle con uno strumento apposito. Mumble, mumble... sicuramente si potrà fare con GIMP, ma come? Con una rapida googlata ho trovato la risposta... e riproduco qui di seguito il procedimento da seguire e le relative screenshot. Poiché non mi andava di installare l'ultima versione dell'ottimo programma libero e open source di fotoritocco, ovvero la 2.6.10, il tutto si riferisce alla 2.6.8 che ho al momento sul mio pc... ma tanto non dovrebbe cambiare granché, giusto? :-)
Avvia GIMP e seleziona Apri... dal menu File per aprire la foto che desideri raddrizzare; nel mio caso, la seguente.


Come si può vedere, l'orizzonte scende un pochino verso sinistra. Mi capita spesso, accidenti... ma a quanto pare la tendenza a pendere da una parte o dall'altra è piuttosto diffusa. Mal comune... ;-)
A questo punto, nella casella Strumenti, seleziona lo strumento ruota (il terzo da sinistra in terza fila, combinazione di scelta rapida Maiusc + R), l'opzione Correttiva (indietro) e, alla voce Anteprima, Immagine + griglia, come risulta dall'immagine seguente.


Cliccando a questo punto sulla foto, vedrai comparire una griglia di linee orizzontali e verticali. Nella finestra di dialogo che si apre, regola l'angolo agendo sulle apposite freccette finché le linee orizzontali non risulteranno parallele all'orizzonte, e poi clicca sul pulsante Ruota.


Dopo qualche istante apparirà la nuova versione con l'orizzonte perfettamente orizzontale (come è giusto che sia! ;-)): eccola.


Inevitabile conseguenza della rotazione sono i quattro antiestetici angolini bianchi, che vanno decisamente rimossi: ma come? Beh, selezionando lo strumento ritaglia (combinazione di scelta rapida Maiusc + C), che si trova proprio alla sinistra dello strumento ruota, e poi delimitando con il mouse la parte della foto che interessa (io ho pure messo il segno di spunta accanto a Blocca [Rapporto dimensioni] per preservare il rapporto di 3/4 fra altezza e larghezza dell'immagine).


A questo punto rimane soltanto da ridimensionare l'immagine per renderla più adatta alla pubblicazione online (ebbene sì, quando fotografo mi ostino ad utilizzare sempre la risoluzione massima possibile... perché non si sa mai, potrei scoprire a posteriori di aver scattato una foto magnifica che merita di essere stampata in formato gigante! ;-)). Per farlo occorre selezionare la voce Scala immagine dal menu Immagine e impostare le dimensioni desiderate (come si può notare, ho impostato il caro vecchio formato 800x600... che con i maxischermi tanto diffusi oggigiorno forse è un po' pochino, ma vabbe').


E questo è il risultato finale.


Ho salvato l'immagine in formato JPEG, o più precisamente ho dovuto esportarla, perché il programma mi ha avvisata che il plug-in JPEG non gestisce la trasparenza.


Nella finestra Salva come JPEG...


... ho cliccato sul [+] per dare un'occhiata alle opzioni avanzate...


... ma poi ho ritenuto di poter salvare senza apportare alcuna modifica.
Tutto molto semplice, no? Davvero, ad applicare questa procedura ci vuole decisamente di meno che a spiegarla! :-)
P.S.: Visto che era così semplice, qualcuno forse si domanderà perché mai non ho "aggiustato" le foto prima di procedere all'upload su Flickr. Beh, a me pare che così come sono abbiano un che di artistico, no? ;-) (Suvvia, scherzavo... prometto che lo farò a partire dal prossimo set di foto che caricherò :-))

martedì 28 settembre 2010

Da precari a disoccupati

Forse ricorderai che un paio di mesi fa ho dedicato un post al sit-in svolto dai sessantasei dipendenti precari della Provincia di Pescara per protestare contro il rifiuto, da parte dell'ente in questione, di rispettare l'accordo di stabilizzazione firmato tre anni fa dalle parti sociali e dall'amministrazione precedente. Ebbene, il giorno della scadenza del contratto purtroppo è arrivato: da oggi queste persone non hanno più un impiego (il fatto che la maggior parte lavorasse proprio presso il Centro per l'Impiego ha qualcosa di beffardo e di paradossale), e per loro ha avuto inizio il difficile iter della ricerca di una nuova occupazione. Il dettaglio più spiacevole è che a quanto pare una soluzione per stabilizzare questi lavoratori ci sarebbe stata, però è mancata la volontà politica per attuarla. Il presidente della Provincia Guerino Testa ha addirittura ammesso che l'ente disponeva dei fondi necessari per la stabilizzazione, ma ha dichiarato che l'amministrazione non intendeva procedere con l'assunzione delle 66 figure professionali per non «ingessare l'ente fino alla fine della legislatura». :-S Il risultato di una tale politica non può che essere quello di dilapidare un patrimonio di competenze e professionalità collaudato in anni di lavoro, influendo negativamente sulla qualità dei servizi resi alla collettività. Sono comunque già state promosse cause di risarcimento, il cui costo si ripercuoterà in ogni caso sui cittadini contribuenti.
Per approfondire la situazione di questi lavoratori, la quale incide inevitabilmente sul futuro delle loro famiglie, puoi consultare il blog da loro creato per raccontare le proprie vicissitudini occupazionali, blog dal quale ho tratto le informazioni riassunte in questo post. Perché tutto questo non può e non deve lasciarci indifferenti!

La mia BlogFest

Sono reduce da un weekend relativamente intenso: infatti, come avevo preannunciato, ho preso parte alla mia prima BlogFest, tenutasi da venerdì pomeriggio a domenica mattina nella splendida cornice (mi si perdonerà la frase fatta, visto che lo era davvero :-)) di Riva del Garda. Purtroppo la timidezza mi ha impedito di vivere appieno la dimensione "social" dell'evento: troppo spesso, trovandomi a due passi da blogger/utenti della Rete che seguo e apprezzo anche parecchio, mi è mancato il coraggio di farmi avanti e "identificarmi"... e dire che quasi nessuno di loro è il tipo di persona in grado di incutere soggezione, anzi. Che mi serva di lezione quando ci tornerò l'anno prossimo... :-)
Comunque è stata lo stesso una bellissima esperienza, ci mancherebbe altro. Il momento più divertente è stato la premiazione dei Macchianera Blog Awards, tenutasi sabato sera all'aperto (che freddo! :-S) presso la Rocca di Riva del Garda e presentata da Gianluca Neri e Francesca Barberini. A rendere davvero memorabile la serata sono state le battute che sentivo sussurrare a voce bassa ma non troppo da alcuni dei miei vicini tra il pubblico: Maxime e lo staff dell'Ufficio dell'Abominio al gran completo (in rigoroso ordine alfabetico, Azael, Clockwise e Khenzo). Trionfatore di questa edizione degli MBA è stato Spinoza: miglior post, miglior blog collettivo e soprattutto miglior blog in assoluto (inoltre stark è stato eletto miglior BILF). In effetti non tutti i vincitori si sono presentati per ritirare il premio, e mentre Nichi Vendola (suo il miglior blog politico) è intervenuto tramite Skype per ringraziare ed improvvisare quello che si potrebbe definire un breve comizio, nulla è dato sapere sulla reazione di Mark Zuckerberg al premio assegnato a Facebook come migliore community... ;-)
Ho avuto modo di assistere a svariati eventi (la GGD Nordest, il FoodCamp, il WriteCamp, etc.), mentre altri che mi interessavano me li sono purtroppo persi, perché il programma era talmente denso da rendere impossibile presenziare a tutte le attività degne di nota, a meno di non possedere il dono dell'ubiquità! :-) Ad esempio sabato pomeriggio ho scelto di rinunciare al 12Camp (del quale avrei avuto un certo bisogno, visto che bastano sette centimetri di tacco per mettermi in difficoltà, come ho dimostrato mio malgrado quella sera stessa ;-)) perché ho preferito assistere al SoccerCamp, il quale a dire il vero non era neppure incluso nel programma ufficiale. Trattavasi di una partita di calcio a 7 che ha visto i Gobbi Juventini contrapposti al Resto del Mondo, mentre Fubles in qualità di sponsor ha fornito le magliette double-face (bianco per gli juventini e nero per gli altri). Da tifosa bianconera non potevo certo mancare, e neppure astenermi dallo scattare delle foto... peccato che la prestazione della "mia" squadra non si potesse certo definire esaltante. Sarà stato solo perché il Resto del Mondo ha incredibilmente giocato in 8 contro 7 per circa due terzi di gara, prima che qualcuno se ne accorgesse? (dopodiché uno dei "neri" è passato tra i "bianchi" per cercare di ristabilire l'equilibrio, ahimè senza grandi risultati)
Mi sarebbe piaciuto partecipare al PhotoSafariCamp, concorso con in palio ricchi premi offerti da Kodak... ma francamente non mi andava di impegnarmi a cercare soggetti da immortalare che si adattassero a ciascuno dei tre temi proposti: blogger che mangiano, blogger che giocano, blogger che amano.
Sul versante mangereccio, è stato un successone l'Aperitivo Terùn, al quale personalmente ho contribuito con un chilo di fiadoni (a dire il vero ne avevo ordinati un po' di più in formato mini, ma il panettiere si era scordato di farli preparare e così mi è toccato accontentarmi di ciò che aveva a disposizione sul momento). Poi ho assaggiato varie altre prelibatezze centromeridionali, dai tarallucci alla moscianese portati da maury a una salsa al peperoncino piccante, ma tHalmentHe pHiccHantHe (da pronunciarsi con accento calabrese :-)) che per "estinguere le fiamme" mi ci è voluta una buona dose di spritz all'Aperol, bevanda non proprio "terùn", ma ugualmente assai gradita dallo "sciame di voraci locuste" riversatosi sui tavoli ripulendo tutto quanto in maniera meticolosa! ;-) Nel corso della BlogFest non sono mancati gli sponsor che hanno provveduto a sfamarci: sabato a pranzo ho mangiato un'insalata Agita & Gusta gentilmente offerta dal signor Bonduelle (che in condizioni normali mi avrebbe perfino saziata, ma tenendo conto dell'aumentato fabbisogno energetico ho preferito prendere anche un piatto di pastasciutta e un dessert presso la mensa allestita dentro il Palameeting), mentre per la colazione di ieri al Rivabar devo ringraziare il signor Activia, e colgo l'occasione per segnalare la possibilità di votare i prossimi gusti di yogurt che verranno lanciati sul mercato nella relativa pagina Facebook. Infine sabato pomeriggio, subito prima di dileguarmi per andare al SoccerCamp, ho assaggiato la nocciolata e la marmellata biologica offerte da Rigoni di Asiago, uno degli sponsor dei Tweet Awards.
In un evento geek come la BlogFest non poteva certo mancare il wi-fi: buona parte della zona interessata dalle varie attività era coperta dalla rete @FREE_LUNA gestita da Futur3. Non sempre la connessione ha funzionato in modo ottimale, presumibilmente perché sovraccarica, comunque non potevo certo lamentarmi, trattandosi di un servizio gratuito finanziato da una dose ragionevole di pubblicità... e ne ho approfittato per navigare un pochino con il netbook e per usare foursquare: è stata la prima volta che ho potuto fare check-in in un posto X (diverso da casa mia) trovandomi effettivamente in X. :-) Sabato sera, in occasione della premiazione degli MBA, ho guadagnato un nuovo badge, lo Swarm Badge, che si ottiene quando oltre cinquanta utenti fanno check-in in una determinata venue50+ people are also checked in here - it's a foursquare flashmob!»): questo rende bene l'idea di quale potesse essere la concentrazione di geek in uno spazio relativamente ristretto come la Rocca! [A proposito, si vocifera che una certa blogstar abbia fatto ben tre check-in farlocchi in zona: dico farlocchi perché non mi risulta che se ne sia vista in giro neanche l'ombra. Chissà perché l'ha fatto... forse perché ci teneva troppo a stare insieme a tutti noi, anche solo virtualmente?! ;-)]
Accedendo a FriendFeed, oggi, ho scoperto che della BlogFest si stava parlando soprattutto in relazione allo Strano Caso dei Cuscini Scomparsi. A quanto pare c'è stato un equivoco, e qualcuno ha creduto che fosse permesso portarsi via dal Palameeting i comodissimi cuscinoni sui quali decine di persone si erano spaparanzate. Di questo "ladrocinio" si è discusso a non finire, con toni a volte piuttosto accesi... ma alla fine Gianluca Neri in persona si è preoccupato di placare gli animi.
P.S.: I set fotografici su Flickr che ho linkato sono ancora privi delle descrizioni. Queste le aggiungerò con calma nei prossimi giorni... forse! :-)

giovedì 23 settembre 2010

Humour informatico

[Premessa: questo post stavo per pubblicarlo ieri sera, ma poi il down dei DNS Telecom/Alice – ebbene sì, di questo si trattava – a cui accennavo nel mio ultimo post ha reso temporaneamente inaccessibile anche la pagina che intendevo linkare, e quindi ho preferito soprassedere]
Fra i testi umoristici che ho raccolto in anni e anni di peregrinazioni internettiane, ce n'è uno in inglese che si intitola If architects had to work like programmers..., e che puoi trovare qui. Poiché cercando con Google non ne ho trovato neppure una traduzione in italiano, provvedo io a colmare questa lacuna, sperando di essermi guadagnata perlomeno la sufficienza... ;-)
Se gli architetti dovessero lavorare come i programmatori...

Gentile Sig. Architetto,
Le chiedo cortesemente di progettarmi e costruirmi una casa. Non sono del tutto sicuro di ciò di cui ho bisogno, perciò lei dovrebbe procedere a sua discrezione.
La mia casa dovrebbe avere fra le due e le quarantacinque camere da letto. Si assicuri solamente che il progetto sia tale che le camere da letto possano essere facilmente aggiunte o eliminate. Quando mi porterà gli schemi, io prenderò la decisione finale su ciò che voglio. Mi porti inoltre i rendiconti di spesa per ciascuna configurazione, affinché io possa arbitrariamente sceglierne una in un secondo momento.
Tenga a mente che la casa che sceglierò alla fine deve costare meno di quella in cui vivo al momento. Si assicuri comunque di correggere tutte le carenze che esistono nella mia casa attuale: il pavimento della cucina vibra quando ci cammino sopra, e le pareti non sono sufficientemente isolate. Mentre progetta, tenga presente pure che voglio tenere i costi di manutenzione annui più bassi possibili. Ciò dovrebbe significare l'inserimento di caratteristiche a costo aggiuntivo come alluminio, vinile o pannelli ibridi. (Se sceglierà di non specificare l'alluminio, si prepari a spiegare la sua decisione in dettaglio.) Si assicuri per favore che nella costruzione della casa vengano usate le pratiche di progetto più moderne e i materiali più recenti, poiché voglio che essa sia una vetrina per le idee e i metodi più aggiornati. La avviso comunque che la cucina dovrebbe essere progettata per ospitare, tra le altre cose, il mio frigorifero Gibson del 1952. Per assicurarsi di costruire la casa giusta per l'intera famiglia, avrà bisogno di contattare ciascuno dei miei figli, e pure i nostri parenti acquisiti. Mia suocera avrà opinioni molto forti sul modo in cui dovrebbe essere progettata la casa, dal momento che ci fa visita almeno una volta l'anno.
Si assicuri di soppesare con cura tutte queste opzioni per giungere alla giusta decisione. Io, comunque, mi riservo il diritto di annullare tutte le decisioni che prenderà. Per favore, adesso non mi infastidisca con piccoli dettagli. Il suo lavoro è quello di sviluppare i progetti complessivi per la casa e avere il quadro generale. In questo momento, ad esempio, non è il caso di scegliere il colore della moquette. Tenga presente tuttavia che a mia moglie piace il blu.
Inoltre, in questo momento non si preoccupi di acquisire le risorse per costruire la casa. La sua priorità è quella di sviluppare progetti e specifiche dettagliati. Una volta che avrò approvato questi progetti, comunque, mi aspetto che la casa sia pronta entro 48 ore.
Mentre progetta questa casa appositamente per me, tenga presente che prima o poi dovrò venderla a qualcun altro. Essa dovrebbe perciò suscitare l'interesse di una vasta gamma di potenziali acquirenti. Prima di ultimare il progetto, si accerti che vi sia un'opinione diffusa che ai potenziali acquirenti di case della mia zona piacciano le caratteristiche di questa casa.
Le consiglio di correre a vedere la casa che il mio vicino ha costruito l'anno scorso, poiché ci piace molto. Ha molte cose di cui crediamo di aver bisogno anche nella nostra nuova casa, in particolare la piscina da 75 piedi
(22,86 metri, NdG). Con un'attenta progettazione, credo che si possano inserire queste cose nella nostra nuova casa senza influire sui costi di costruzione.
Prepari per favore un insieme completo di schemi. In questo momento non è necessario fare il progetto vero e proprio, dal momento che verranno utilizzati soltanto per le offerte pubbliche di costruzione. La informo tuttavia che lei sarà ritenuto responsabile per qualsiasi aumento dei costi di costruzione a seguito di successive modifiche del progetto.
Deve essere entusiasta di lavorare a un progetto interessante come questo! Avere la possibilità di utilizzare le tecniche e i materiali più recenti e disporre di una tale libertà nei suoi progetti è qualcosa che non capita molto spesso. Mi contatti al più presto con le sue idee e i progetti completi.
P.S.. Mia moglie mi ha appena detto di non essere d'accordo con molte delle istruzioni che le ho dato in questa lettera. Come architetto, è sua responsabilità appianare queste divergenze. Io ho provato a farlo in passato, ma non ci sono riuscito. Se lei non è in grado di assumersi questa responsabilità, dovrò trovare un altro architetto.
P.P.S.: Forse ciò di cui ho bisogno non è affatto una casa, ma una roulotte. In tal caso la prego di informarmi il più presto possibile.
P.S.: A dire il vero avevo pensato di basarmi su Google Translate sperando di risparmiare tempo, ma quella traduzione era talmente approssimativa che ho dovuto rielaborarla da cima a fondo, e insomma, se fossi partita da zero forse avrei fatto prima... ;-)

Uffa, mi si è rotto internet!

Uh, se fossi un pochino più "Web 2.0-dipendente" di quello che sono, adesso avrei la sensazione di vivere una sorta di incubo: al momento, infatti, buona parte dei siti che utilizzo più frequentemente non vuol saperne di funzionare. Sto parlando di FriendFeed, Facebook, Twitter, Flickr, YouTube, Wikipedia... e soprattutto di Google, al quale sarebbe stato bello poter chiedere lumi in un momento come questo. Quando provo ad accedere a ciascuno di questi siti, compare la scritta «Oops! This page appears broken. DNS Error - Server cannot be found». Francamente non ho idea di cosa possa essere accaduto di preciso, e se ci sia un rimedio a portata di mano... ma tanto lo scoprirò domani, o almeno spero. Meno male che la serata avevo deciso di dedicarla prevalentemente non alla consueta navigazione, bensì al troppo a lungo rimandato backup...

martedì 21 settembre 2010

Consigli spassionati

Uh, finalmente... ho appena terminato di votare i miei blog preferiti tra quelli candidati ai Macchianera Blog Awards 2010! Anche quest'anno il compito non è stato dei più semplici, perché le categorie sono tante (ben ventotto) e, dal momento che è obbligatorio esprimere una preferenza per ciascuna di esse, ho voluto dare un'occhiata a tutti i blog candidati, perlomeno per le categorie per le quali non avevo una preferenza ben definita. Per caso ti andrebbe di votare (c'è tempo fino a giovedì 23 settembre), ma non hai le idee troppo chiare e gradiresti qualche dritta? Beh, eccoti servito! :-)
  • Blog rivelazione: Non leggere questo Blog! (tra i candidati è quello al quale trovo che si addica maggiormente l'appellativo di "rivelazione": fino a non molto tempo fa non lo conoscevo, mentre ho notato che ultimamente i suoi post vengono segnalati piuttosto spesso, grazie alla loro capacità di suscitare interesse).
  • Migliore community: Girl Geek Life (tra parentesi io ci avevo provato, a lanciare su FriendFeed l'idea di un gruppo GGD Abruzzo, ma i riscontri non sono stati un granché... :-S).
  • Miglior blog tecnico-divulgativo: Il Disinformatico (che personalmente ho votato anche come miglior post e miglior podcast).
  • Miglior blog culinario: Giallo Zafferano (al quale devo la ricetta dei favolosi tortini! :-P).
  • Miglior blog fotografico: Pensieri su Pellicola (un tumblr nel quale le parole scritte da hermansji .:. si sposano a meraviglia con le foto scattate da ReySharks).
  • Miglior servizio mobile: Repubblica.it (che tra i candidati è quello meglio fruibile con il mio semplice cellulare WAP).
  • Miglior blog andato a p***ane: Paul the Wine Guy (inutile linkarlo, perché tanto è stato chiuso subito dopo la vittoria del titolo di Blogger dell'anno 2009 e oramai il dominio è in vendita, ma... sai che c'è? Un po' ne sento la mancanza!).
  • Altre preferenze sparse, in rigoroso ordine alfabetico: Alessandro Gilioli, Il Post, Metilparaben, Spinoza, Voglio Scendere.
La cerimonia di premiazione si terrà sabato 25 settembre alle ore 21 presso la Rocca di Riva del Garda... e mi auguro proprio di potervi assistere dal vivo. Già, perché quest'anno pure io sarò presente il mio avatar parteciperà alla BlogFest... non vedo l'ora! :-D

domenica 19 settembre 2010

L'eredità misteriosa

Ladies & gentlemen... ecco a voi l'enigma della serata! :-)
Uno sceicco è in punto di morte e divide fra i tre figli i suoi diciassette cammelli. «Al primo – dice – va la metà dei miei cammelli, al secondo un terzo e al terzo un nono». Poi spira. I figli non sanno cosa fare: i diciassette cammelli non possono essere divisi in due parti uguali, né in tre parti, e tantomeno in nove parti. Allora si rivolgono a un saggio che, dopo aver riflettuto un attimo, dice: «Verrò questa sera da voi con la soluzione». Quella sera il saggio va a casa dei tre figli portando un suo cammello. Lo unisce ai diciassette, ottenendo quindi diciotto cammelli. Poi fa le parti: «Al primo – dice – va la metà, cioè nove cammelli, al secondo un terzo, cioè sei cammelli, al terzo un nono, cioè due cammelli. Il totale è dunque di diciassette cammelli, proprio quelli lasciati da vostro padre». Fatte le parti si riprende il cammello rimasto, che era il suo, e se ne va. I tre figli sono entusiasti, anche perché ognuno ha calcolato di aver avuto un po' di più di quanto gli sarebbe spettato in teoria secondo le ultime volontà del padre. E non finiscono di ringraziare il saggio, che intanto ridacchia fra sé e sé. «Ci vuole poco a far felice la gente», pensa. Ma dov'è il trucco?

venerdì 17 settembre 2010

Dal gelataio

Pescata in Rete...
Platone entra dal gelataio.
Commesso: «Buongiorno, desidera?».
Platone: «Una coppetta da due euro, cioccolato, amarena e menta».
Il commesso lo serve. Platone mangia, sbuffando di quando in quando.
Commesso: «C'è qualcosa che non va?».
Platone: «Guardi... Non vorrei offenderla... Questo gelato non è male... Però, come quelli che mangiavo nell'iperuranio... Vabbè, fa lo stesso».
Lascia il gelato a metà e se ne va, triste e deluso.
Sant'Agostino entra dal gelataio.
Commesso: «Buongiorno. Desidera?».
Sant'Agostino: «Dunque, vorrei una vaschetta di gelato da un chilo, grazie. Solo cioccolato».
Il commesso lo serve. Sant'Agostino si siede e comincia a mangiare avidamente. Finita la vaschetta, si getta in terra, in preda a crampi allo stomaco e fitte alla testa.
Sant'Agostino: «Oddio! Oddio, come mi pento di aver mangiato tutto quel gelato!».
Improvvisamente i dolori cessano. Sant'Agostino ringrazia ed esce.
Zenone entra dal gelataio.
Commesso: «Buongiorno. Desidera?».
Zenone: «Mah, guardi, avevo un appuntamento con Achille qui davanti, due ore fa. L'ha mica visto?».
Blaise Pascal e un amico entrano dal gelataio.
Commesso: «Buongiorno. Desiderate?».
Pascal: «Scommetti che mi mangio una vaschetta da un chilo in 3 minuti».
Amico: «Devi smetterla con queste scommesse. C'è un limite a tutto».
Da fuori, Giordano Bruno: «Sicuri?».
Leopardi entra dal gelataio.
Commesso: «Buongiorno. Desidera?».
Leopardi ordina. Il commesso lo serve. Leopardi fissa il gelato.
Leopardi: «Non sarà mai buono come pensavo».
Esce sconsolato.
Charles Bukowski entra dal gelataio.
Commesso: «Buongiorno. Desidera?».
Bukowski vomita per terra e se ne va.
Due commessi gelatai stanno chiacchierando in attesa di clienti.
Ad un certo punto, uno dei due vede arrivare da lontano Marcel Proust.
Commesso 1: «Oh, no... arriva Proust!».
Commesso 2: «E allora?».
Commesso 1: «Lascia stare... Quello mangia un gelato, gli parte la nostalgia e t'attacca un bottone sui vecchi tempi che non finisce più».
George Orwell sta per entrare in una gelateria, quando vede che ci sono telecamere di sorveglianza. Scappa urlando e si nasconde dietro un cassonetto della spazzatura, dove lo sta aspettando Aldous Huxley, che gli dice: «Cosa t'avevo detto???» e giù LSD.
Sartre non va dal gelataio perché ha la nausea.
Raymond Queneau entra dal gelataio.
Raymond Queneau entrò dal gelataio.
Il gelataio entra da Raymond Queneau.
Raymond Queneau s'introduce in un gelativendolo.
Ho visto Raymond Queneau. Andava dal gelataio.
Raymond Queneau entre chez la gelaterìe.
Raymond Queneau, famoso scrittore degli inizi del novecento, entra, ovvero passa l'uscio, da un gelataio, ovvero un venditore di un prodotto fresco e gustoso.
Era Queneau. Entrava. Dal gelataio.
Soggetto: Queneau. Azione: entrare. Luogo: il gelataio.
«Bene», pensò Raymond Queneau. «Un gelataio. Ho proprio voglia di entrarci».
[Nota: questa è una selezione (arricchita da link) delle battute che ho trovato più facili da capire ;-) più divertenti. :-D La serie completa la trovi qui]

mercoledì 15 settembre 2010

L'importanza di essere sempre raggiungibili

Anche se la mia frequentazione degli edifici religiosi per finalità non soltanto turistiche ha registrato un netto calo da un po' di tempo a questa parte, trovo ugualmente assai criticabile la diffusa abitudine a scordare il telefonino acceso (ma davvero si tratterà di una semplice dimenticanza...?) quando ci si trova in chiesa: voglio dire, attivare almeno la modalità silenziosa con vibracall sarebbe già un'ottima soluzione... eppure non c'è una volta che mi trovi a messa senza che si senta lo squillo di un cellulare, magari in un momento di particolare raccoglimento. E i semplici trilli di una volta sono stati soppiantati da suonerie polifoniche di ogni genere: per dire, a un certo punto della cerimonia nuziale alla quale ho partecipato l'altro giorno, nella navata è risuonata per qualche istante la sigla di Occhi di gatto... :-S
Giorni fa, navigando per social network, mi sono imbattuta nell'immagine di un cartello affisso in una chiesa, e mi ha colpita a tal punto che l'ho immediatamente "retumblerata". Eccola:

 
Cercando con Google quella scritta, «Il Signore comunica con noi in tanti modi ma certo non vi chiamerà mai al telefono, quindi... tenetelo spento», sono approdata a una raccolta di barzellette sui telefoni cellulari. Alcune sono piuttosto datate, ma sempre spassose. Mi diverte soprattutto la numero 60 [warning: turpiloquio! ;-)], quella sulla cosiddetta "scrittura facilitata". In effetti, a chi non è mai capitato di accorgersi che il proprio cellulare "conosce" parole arcaiche o desuete ignorandone altre di uso ben più comune? Per dire, entrambi i miei telefonini prendono letteralmente fibraig per fiaschi, nel senso che, digitando 3427244 sulla tastiera con la modalità T9 attivata, la parola che compare è appunto fibraig (?!)... e niente da fare, non ci sono suggerimenti alternativi. D'altronde un termine che nel dizionario incorporato non manca è ad esempio l'aggettivo anticostituzionale, che non molti userebbero in un sms, se non altro perché richiede ben diciotto caratteri (più spazi) e mal si presta ad abbreviazioni... :-)

lunedì 13 settembre 2010

L'abbraccio di Pescara a Niccolò

Ieri sera ho assistito al concerto gratuito che Niccolò Fabi, reduce dal grande successo dell'evento benefico Parole di Lulù, ha tenuto presso lo Stadio del Mare di Pescara. Di solito, quando vado a un concerto, condizione necessaria per godermi appieno ogni nota è il fatto di conoscere bene la discografia dell'artista, come nel caso della notevole performance di Samuele Bersani del 28 agosto scorso.... comunque, anche se il repertorio del cantautore romano non mi era altrettanto familiare, devo dire che il suo spettacolo mi è piaciuto molto: dai testi intimistici e mai banali alle melodie delicate e spesso malinconiche, dalla voce inconfondibile del cantante alle interessanti sonorità scelte per gli arrangiamenti (della band faceva parte pure un violinista, cosa non tanto frequente nel mondo della musica leggera).
La scaletta comprendeva, oltre ad alcuni brani che non conoscevo, quasi tutti i singoli di maggiore successo del cantautore: Capelli, Lasciarsi un giorno a Roma, Rosso, È non è, Vento d'estate (l'unica che sapevo a menadito), Il negozio di antiquariato; dopo che il pubblico ha intonato da solo il ritornello di quest'ultimo – «Non si può cercare un negozio di antiquariato in via del Corso / Ogni acquisto ha il suo luogo giusto e non tutte le strade sono un percorso» – l'autore ha commentato, con un sorriso colmo di gratitudine, «sono soddisfazioni». :-) Il momento più intenso è stato l'esecuzione di Attesa e inaspettata, brano tratto dall'ultimo album Solo un uomo: avendo ben presente la terribile perdita che quest'estate ha colpito il cantautore e la sua compagna, nel testo, toccante di per sé, ho colto delle sfumature davvero struggenti.
Il musicista è approdato a Pescara un mese dopo l'annullamento, per ragioni non del tutto chiare, del concerto che avrebbe dovuto tenere in piazza Unione, e pochi giorni dopo un ulteriore slittamento. A suo tempo, nella sua pagina Facebook, l'artista aveva dedicato parole piuttosto dure agli organizzatori... e ieri sera ci ha fatto capire perché se la fosse presa tanto: lo spettacolo di piazza Unione avrebbe dovuto essere uno dei primi dopo la dolorosa interruzione forzata. Sempre su Facebook l'artista ha voluto spiegare ai fan la propria decisione di tornare a suonare e quindi a vivere, anche se dal mio punto di vista non era certo tenuto a farlo.
Nel corso del concerto, Fabi ha speso nei confronti della città di Pescara parole sinceramente affettuose: «Valeva proprio la pena di aspettare» (anche perché, per suggestiva che possa essere la zona di corso Manthonè e via delle Caserme, potersi esibire su una spiaggia affacciata sull'Adriatico in una sera d'estate dev'essere un'esperienza unica, immagino :-)) e «Quando qualcosa la ottieni a prezzo di qualche difficoltà, poi riesce pure meglio» (ok, le testuali parole non le ricordo, comunque il senso era quello... e non dava proprio l'idea di essere una frase di circostanza!).

giovedì 9 settembre 2010

Virus innocui... ma non troppo

Tra le decine di feed che ho sottoscritto in Google Reader, c'è quello del blog Viralmente; molte delle campagne di marketing virale da esso segnalate le trovo piuttosto interessanti, innovative e ben fatte.
In alcuni casi, però, c'è chi abusa delle potenzialità insite nel marketing virale sviluppando idee discutibili che a volte sconfinano davvero nel cattivo gusto, con esiti a mio parere addirittura controproducenti.
  • Tempo fa, essendo iscritta a non ricordo più quale newsletter, ricevetti uno strano messaggio. Il testo dell'e-mail parlava di una persona scomparsa da rintracciare con la massima urgenza, e sotto c'era il link a un video che prometteva informazioni utili al caso. Al termine del filmato, vagamente ansiogeno e confezionato con tutti i crismi del genere thriller, veniva svelato l'arcano: si trattava di una campagna pubblicitaria, decisamente non convenzionale, dedicata a un certo detersivo per lavastoviglie. Anche se al caso della persona scomparsa non ci ho creduto neppure per un nanosecondo e ho subodorato immediatamente la finalità promozionale, pur non potendo immaginare di cosa si trattasse di preciso, altrettanto immediata è stata la mia conclusione al riguardo: se pensano di convincere la gente come me a scegliere il loro prodotto ricorrendo a certi mezzucci... beh, si sbagliano di grosso! ;-)
  • Il mese scorso Massimo Mantellini ha parlato della campagna di marketing del nuovo libro di Sandro Veronesi, largamente basata sul web, riportando la dichiarazione di uno dei responsabili: «Per attrarre potenziali lettori abbiamo iniziato inserendo voci fittizie su Wikipedia». Mantellini ha concluso che «Per attrarre potenziali lettori - come direbbe il multimedia designer - ne hanno definitivamente allontanato uno». Ecco, io dico: almeno due... per quello che vale (mai letto nulla di Veronesi, finora).
  • Infine... di recente Paolo Attivissimo ha pubblicato e aggiornato man mano un'indagine antibufala dedicata ad un video, dal titolo Girl died o Girl dies, che stava facendo registrare un numero di visualizzazioni da record. Protagonista: una ragazza che, dopo essere stata spaventata da un burlone intrufolatosi in casa sua, scendeva di corsa in strada e veniva investita e uccisa da un'auto. Immagini potenzialmente scioccanti, tanto è vero che bisogna essere maggiorenni (o meglio giurare di esserlo ;-)) per poter visualizzare il filmato su YouTube. Una volta raccolti tutti gli elementi necessari all'indagine, ha trovato conferma la prima impressione formulata dal Disinformatico, che cioè si trattasse di «un falso ben confezionato [neanche tanto bene, come risulta dall'indagine stessa] da parte di qualcuno che vuole diventare famoso facendo leva sulla morbosità della gente»: per fortuna la ragazza, che fa l'attrice con tanto di sito e profilo Twitter e Facebook, è viva e vegeta. Insomma, un'ennesima campagna di marketing virale, da ricondurre con ogni probabilità al regista Kyle Rankin e alla società di produzione cinematografica Newborn Pictures.
E tu... quanto sei sensibile a questo genere di strategie?

martedì 7 settembre 2010

Convertire i file registrati con il cellulare

Ho ricevuto via e-mail un file audio in formato AMR, quello normalmente associato ai suoni registrati con il cellulare. Pur riuscendo ad aprirlo tranquillamente con VLC Media Player, ottimo lettore multimediale libero e open source,  mi sono chiesta: e se volessi convertirlo in un formato più diffuso, come ad esempio l'MP3, come potrei fare? È bastata una "googlata" veloce per trovare la risposta: Mobile Media Converter, un convertitore audio/video gratuito e multipiattaforma davvero semplice e pratico. Ho appena installato la versione più aggiornata, cioè la 1.6.1, che è indubbiamente più funzionale rispetto a quella che avevo scaricato tramite il post di Max Laconca linkato sopra: infatti essa rende configurabili svariate opzioni in più, consente di selezionare soltanto la parte di file che interessa o di tagliare i bordi dei video, gestisce il download di filmati da YouTube e i sottotitoli, e soprattutto supporta un maggior numero di formati, praticamente tutti quelli più diffusi, oltre ai formati AMR (audio) e 3GP (video) utilizzati per la registrazione di file multimediali nei cellulari. Per convertire i tuoi file non devi far altro che aggiungerli all'elenco (basta fare drag and drop), eventualmente selezionare il formato di destinazione e la qualità desiderata, e poi cliccare su Convert!
P.S.: A quanto pare, per la conversione si potrebbe usare lo stesso VLC Media Player, ma non è altrettanto comodo, tant'è vero che a me... coff coff... non ha funzionato... ;-)

domenica 5 settembre 2010

Cosmo

Questa sera è andata in onda la puntata pilota di Cosmo – Siamo tutti una rete (qui il trailer), il nuovo programma di divulgazione scientifica di Raitre, realizzato dalla società Hangar di Gregorio Paolini e condotto dal blogger, giornalista e direttore di Nòva 24 (supplemento scientifico de Il Sole 24 Ore) Luca De Biase... e ovviamente io non potevo perdermela! :-) Una trasmissione piuttosto avvincente, dinamica, ricca e innovativa, il cui obiettivo non è tanto quello di dare risposte quanto quello di porre domande (ammesso che non ce le fossimo già poste ;-)), fornire validi spunti di riflessione e far emergere nuovi protagonisti sconosciuti al grande pubblico.
I contenuti proposti nella puntata di stasera, dal tema «I bambini vivranno meglio di noi?», li passerò in rassegna qui di seguito, basandomi sugli appunti che ho preso mentre ero sintonizzata sulla diretta di Rai.tv.
  • Primo: il corpo. Dapprima si è parlato delle nuove protesi "intelligenti" in grado di assicurare una vita quasi normale alle persone colpite da menomazioni analoghe a quelle dell'atleta Oscar Pistorius. Poi si è passato in esame il modo in cui è cambiato il corpo degli sportivi: rispetto ai tempi di Gianni Rivera, in effetti, oggi un calciatore come Francesco Totti è più simile a un modello o a un body builder. In seguito abbiamo visto come un esoscheletro renda possibili sforzi impensabili per un normale essere umano, fornendogli di fatto dei potenti muscoli robotici. Successivamente è stato trattato il delicato tema dell'identità sessuale, la quale sembra dipendere più dalla mente che non dalle caratteristiche fisiche, approfondendo il poco noto fenomeno dell'intersessualità e la realtà dei transgender. Infine si è parlato dell'obesità infantile, non di rado correlata al basso livello di istruzione della famiglia, e di come infondere nei bambini l'abitudine di nutrirsi in modo sano, limitando le "porcherie" che loro mangerebbero in continuazione perché certi sapori creano dipendenza; il chimico Dario Bressanini, che fa parte del giovane ma qualificato lab, ha spiegato i trucchetti usati dai pubblicitari per rendere irresistibilmente appetitosa l'immagine di un hamburger.
  • Secondo: la mente. I bambini di oggi, gli adulti di domani, saranno più intelligenti di noi? In realtà l'intelligenza difficilmente può essere misurata (infatti la capacità di avere successo nella vita non è correlata in modo univoco con i risultati dei vari test del QI), però può essere coltivata e stimolata, e il contesto in cui si vive può favorire la crescita di certe doti innate e legate in qualche misura a fattori congeniti; sembra infatti che, ad esempio, determinate aree del cervello di Einstein fossero più sviluppate della norma.
  • Terzo: l'ambiente. Il pericolo-vulcani in Campania non è costituito solo dal Vesuvio, ma anche dai Campi Flegrei, che anzi rappresenterebbero una minaccia più preoccupante per la città di Napoli in caso di eruzione. Si è parlato dei problemi causati al traffico aereo dalle ceneri prodotte dall'attività eruttiva: un argomento abbastanza attuale, visto quello che ha combinato il vulcano islandese Eyjafjallajökull (evviva il copia&incolla ;-)) appena pochi mesi fa. De Biase ha discusso con la geologa che è a capo della sala operativa della Protezione Civile a proposito degli eventuali piani di evacuazione, poi l'ha interpellata pure a proposito del rischio che le nostre spiagge scompaiano con il passare del tempo, a causa delle mareggiate ma anche dell'intervento umano. A questo punto abbiamo visitato virtualmente il formidabile MIT di Boston, prestigiosa fucina dell'innovazione che accoglie "cervelli in fuga" da tutto il mondo, Italia compresa, e (ri)scoperto il progetto One Laptop Per Child per l'informatizzazione delle nuove generazioni nel Terzo Mondo. Infine, dopo uno sguardo alle condizioni di vita dei bambini in un passato neanche tanto remoto, l'ultimo servizio è stato dedicato ai problemi delle coppie omosessuali con figli... e devo ammettere che è servito a smontare alcuni pregiudizi che avevo sulla questione.
Insomma, questa prima puntata è stata proprio di mio gradimento, e quindi mi auguro davvero che abbia riscosso un successo tale da garantire al programma un posto fisso in palinsesto, nonostante la data scelta per il debutto (sabato sera, a ridosso delle ferie estive) non mi sembri delle più felici... :-S

venerdì 3 settembre 2010

... e vissero felici e contenti

Ieri sera sono andata al cinema a vedere Shrek – E vissero felici e contenti (un titolo che è di per sé uno spoiler... ma come sarebbe potuta andare a finire diversamente? :-)). Benché il Multiplex Arca di Spoltore proponga il film anche nella tradizionale versione bidimensionale, se hai intenzione di andare a vederlo ti consiglio caldamente il 3-D: la qualità delle immagini è spettacolare come non mai, specialmente nelle sequenze di volo. È un po' un peccato che la vicenda dell'adorabile orco verdolino, impegnato questa volta a riconquistare il cuore della sua Fiona, si concluda proprio adesso che la DreamWorks ha raggiunto l'eccellenza pure nel campo dell'animazione tridimensionale. Ma sarà vero, come è scritto anche sulla locandina, che questo quarto capitolo è proprio l'ultimo della saga, e non salterà fuori nessun sequel neppure a distanza di qualche anno? Mah, io non ci metterei la mano sul fuoco... ;-)
A proposito della trama, in cui ritornano personaggi cari al pubblico della serie (l'esuberante Ciuchino, il Gatto con gli Stivali dagli irresistibili occhioni), mentre arriva dritto dritto dal magico mondo dei Fratelli Grimm un nuovo antagonista, Tremotino (nella versione originale il suo nome è un pressoché impronunciabile Rumpelstiltskin)... beh, per quanto l'idea di base sia accattivante, devo ammettere che il modo in cui è stata sviluppata dagli sceneggiatori non mi è sembrato all'altezza dei film precedenti, in particolare del delizioso primo capitolo. Comunque le gustose gag del genere che ha reso celebre la saga non mancano di certo... e poi mi è sembrata particolarmente degna di nota per tutti, grandi (soprattutto) e piccini, la morale insita nella storia: anziché affliggersi rimpiangendo il passato o mirare a chissà cosa, correndo il rischio di rivoluzionare in negativo la propria vita, sarebbe il caso di imparare ad apprezzare di più ciò che si è già conquistato... :-)

mercoledì 1 settembre 2010

Ricordi di Sirmione

Devo ammettere che dei carmi di Catullo mi ricordo bene solamente Odi et amo (e non è che ci vogliano molti "byte" di memoria in più rispetto a Mattina di Giuseppe Ungaretti ;-))... comunque, oltre due millenni fa, il famoso poeta latino scriveva:
Paene insularum, Sirmio, insularumque
ocelle, quascumque in liquentibus stagnis
marique vasto fert uterque Neptunus,
quam te libenter quamque laetus inviso
[Direi che è d'uopo una traduzione! ;-)
O Sirmione, delle penisole e delle isole
pupilla, quante nei limpidi laghi
e nel vasto mare l'uno e l'altro Nettuno regge,
quanto volentieri e gioioso ti rivedo!
Più chiaro, ma neanche tanto...]
In effetti Sirmione sorge su una penisola piuttosto stretta... per questo, mentre ti appropinqui al centro storico della deliziosa cittadina, non devi stupirti se intravedi le acque del lago di Garda alla tua destra e poi, percorso qualche centinaio di metri, te le ritrovi sulla sinistra: un panorama davvero incantevole, soprattutto se come me arrivi a destinazione in prossimità del tramonto... :-)
Sulla punta del promontorio della penisola sorgono le Grotte di Catullo. In realtà non si tratta di grotte propriamente dette, né sta scritto da nessuna parte che l'abitazione sirmionese di Catullo si trovasse in quel punto... comunque il nome di questa maestosa villa signorile romana è suggestivo, e ancor più belli sono gli scenari che ti si aprono davanti mentre ti aggiri fra le antiche vestigia. Vedere (il mio reportage fotografico della visita) per credere! :-) Già, più di metà delle istantanee che ho scattato durante la vacanza sono finite su Flickr, organizzate in set che ho segnalato tempo fa sul mio tumblr (sono tornata da più di un mese, ma il problema è che a pubblicare un post sul blog ci metto decisamente più tempo :-S). C'è Sirmione non solo da un punto di vista "acquatico" ma anche da un altro più "terrestre", e oltre alle suddette Grotte di Catullo pure la Rocca Scaligera si è meritata un set a sé. Ovviamente non sono rimasta sempre confinata a Sirmione, ma ho preso più volte il battello per visitare altre perle che si affacciano sulla parte meridionale del lago di Garda: in particolare Bardolino (peccato non aver fatto onore alla gloria locale... ;-)) e Gardone Riviera (abitando a Pescara non potevo esimermi dal visitare lo scenografico Vittoriale degli Italiani, ultima dimora del pescarese di nascita più illustre in assoluto, Gabriele d'Annunzio). Mi manca, ahimè, tutta la costa settentrionale, e partecipare alla prossima BlogFest sarebbe una buona occasione per colmare almeno in parte questa lacuna. Non ho ancora deciso se andarci... comunque nel caso sarà bene che mi spicci a prenotare, onde evitare di dover alloggiare a Torbole, per dire, anziché a Riva del Garda! ;-)
P.S.: Una curiosità su Sirmione: è lì che è stato girato il video della canzone Indietro (dal testo degno di nota soprattutto per l'ardita rima ;-)). Peccato che le riprese diano ben poco risalto alle bellezze ambientali, privilegiando invece le immagini di Tiziano Ferro, in veste di 007, e dell'ex Destiny's Child Kelly Rowland, che in questo brano se non sbaglio non emette manco un fiato (mentre fa sentire la sua voce in Breathe Gentle, la versione in lingua inglese).