mercoledì 30 novembre 2022

Se chiami il 1522 non ti risponderà #Donnexstrada

In questi giorni sui social è diventata virale un'immagine contenente il testo

Se sei da sola e stai percorrendo un tratto di strada che non ti sembra sicuro c'è Donnexstrada. Il servizio è gratuito e funziona H24. Puoi chiamare e un'operatrice resterà collegata con te in videochiamata. Il numero è 1522.
Fate rete

In realtà, come spiegato da Bufale.net, si tratta di una fake news che, sebbene venga diffusa in buona fede, rischia di danneggiare non uno, ma due servizi di aiuto alle donne contemporaneamente, e quindi pure le donne che possono usufruirne.

DonneXstrada è un servizio utilissimo. Spesso una donna, specie se sola e in un luogo isolato, diventa vittima ideale di molestatori, predatori o peggio.
Il consiglio solito è quello di chiamare un’amica: il molestatore o il predatore solitamente è anche un codardo: raramente rischierà di trovarsi la polizia chiamata dall’amica trenta secondi dopo l’azione.
DonneXstrada sostituisce l’amica quando l’amica non c’è: grazie ad un sistema di contatti una donna sola può richiedere una videochiamata Instagram (consentendo quindi anche ad una non udente di accedere al servizio) in modo che la voce o il volto amico al telefono fungano da dissuasore.

Invece il 1522 è il numero del servizio antiviolenza e stalking, i cui operatori forniscono alle vittime, assicurando loro l'anonimato, un sostegno psicologico e giuridico, nonché l'indicazione di strutture pubbliche e private presenti sul territorio a cui rivolgersi.

Due giorni fa la pagina Facebook Melitea ha parlato del servizio, indicando i link alla pagina Instagram e alla pagina Facebook di DonnexStrada e a un video che spiega come funziona il servizio erogato. In realtà l'account Instagram a cui devi mandare un messaggio per stabilire la videochiamata che potrebbe salvarti la pelle è @violawalkhome.

martedì 29 novembre 2022

Gli occhi azzurri di mia madre

Papà aveva gli occhi marroni, mamma invece celesti; bellissimi ma delicati e spesso arrossati, necessitavano di tanto collirio. Io, come pure mia sorella, il colore degli occhi l'ho ereditato da mio padre, e quando a scuola ho imparato che il colore chiaro degli occhi è associato a un allele recessivo mi sono convinta che non avrei mai potuto averli come mia madre... ma leggendo questo post pubblicato sulla pagina Facebook Nuovi Mondi - Astronomia e Scienza ho scoperto che le cose non erano così semplici: a quanto pare c'era una probabilità di circa il 50% che avessi gli occhi azzurri.

IL COLORE DEGLI OCCHI
A scuola si impara che gli occhi blu e quelli marroni sono codificati da diverse versioni dello stesso gene (definite alleli; l'allele marrone è dominante rispetto al blu, dunque per avere gli occhi blu si deve ereditare un allele blu da entrambi i genitori, mentre la presenza di almeno un allele marrone si tradurrà in occhi marroni). Questo è più o meno vero, ma la cosa è complicata dal fatto che esiste un gene legato alla pigmentazione verde, ed è stato dimostrato che almeno una dozzina di altri geni contribuiscono alla colorazione dell’iride. Il risultato di questa rete è che, al contrario di quanto solitamente siamo soliti pensare, un bambino può avere occhi di qualunque colore, a prescindere dalla combinazioni di occhi dei suoi genitori.
PRECISAZIONE: Il valore 0 presente nell'immagine significa che può essere 0 o prossimo allo 0 (le cifre sono state arrotondare per avere numeri interi)

Le informazioni riportate nel post sono tratte da Cosa rispondere a un razzista di Adam Rutherford, casa editrice Bollati Boringhieri. Un libro dal titolo che fa venire una gran voglia di leggerlo!

P.S.: Il titolo del post è ispirato al ritornello di una vecchia canzone di Sandro Giacobbe (in realtà il brano si intitolava semplicemente Gli occhi di tua madre).

lunedì 28 novembre 2022

Words you shouldn't mistake

L'account Instagram @the.language.nerds è una miniera di brillanti giochi di parole dedicati a chi mastica l'inglese, che si alternano a raccolte di immagini a scopo didattico. Tre giorni fa, ad esempio, è stata pubblicata una rassegna di parole che la gente pensa siano sinonimi, ma in realtà non lo sono. Ecco le accoppiate che ho trovato più interessanti e utili.

Historic
Un evento importante indipendentemente dal suo tempo.
Historical
Si riferisce a qualcosa che è accaduto in passato.
Ensure (Garantire)
Assicurarsi che accada qualcosa.
Insure
(Assicurare)
Proteggere da possibili danni o lesioni.
Weather (Tempo atmosferico)
Lo stato dell'atmosfera per quanto riguarda temperatura, umidità, ecc.
Climate
(Clima)
Le condizioni meteorologiche prevalenti in un'area per un lungo periodo.

[Questi due concetti in effetti si tende fin troppo spesso a confonderli anche in italiano...]

Return
Tornare in un posto.
Revert
Tornare a una pratica o argomento precedente.

domenica 27 novembre 2022

L'ennesimo regalo agli evasori

Se nella prima bozza della manovra economica si parlava di un limite fissato a 30 euro al di sotto del quale non sarà prevista alcuna sanzione per i commercianti che non accettano pagamenti con carte o bancomat, nella seconda questa soglia è stata alzata fino ai 60: sotto questa cifra non sarà quindi più obbligatorio accettare i pagamenti con il POS.

Al momento la normativa prevede l'obbligo per i commercianti, artigiani e professionisti di accettare per qualsiasi pagamento carte e bancomat, pena la sanzione. Una regola introdotta dal governo precedente di Mario Draghi (ma già abbozzata da quello di Giuseppe Conte) e citata anche nel Piano nazionale come importante tassello nel percorso di digitalizzazione del Paese e di contrasto all'evasione.

Questa notizia mi rende alquanto contrariata. Per quanto mi riguarda pago quasi sempre con carta, solo per importi molto piccoli tiro spontaneamente fuori i contanti... ma a questo punto mi verrebbe voglia, se fossi solita prendere il caffè al bar, di chiedere di pagare anche quello con la carta.

E se mi rispondono «Mi spiace, solo contanti»? «Dispiace anche a me, non ne ho». (E spesso è vero, in questo momento è un caso che nel mio portafoglio ci sia una banconota da 20 euro, rimborso di un acquisto fatto con carta per conto del mio compagno, oltre a un po' di spiccioli) Vedrai come salta fuori a quel punto il POS perfettamente funzionante...

Se invece la controversia si manifesta non per una consumazione, che oramai ho effettuato, ma per un acquisto, il commerciante può rifiutarsi di vendermi la merce... e in tal caso vorrà dire che andrò ad acquistarla altrove, dove i pagamenti elettronici vengono accettati senza fare storie.

A questo proposito il mio compagno ha osservato che sarebbe nell'interesse degli stessi esercenti accettare, e anzi favorire, i pagamenti con carta, per minimizzare la quantità di contanti conservati in cassa in caso di furti o rapine... ma a me è venuto in mente il vecchio proverbio «Non si ruba a casa del ladro». Sono troppo acida? ;-)

A chi dovesse obiettare che i commercianti hanno ragione a voler essere pagati in contanti perché le commissioni sui pagamenti elettronici erodono in misura eccessiva il loro margine di guadagno, specie sui piccoli importi, rispondo con un paio di domande: perché i politici non si impegnano ad imporre alle banche di azzerare o ridurre queste commissioni, studiando condizioni più favorevoli per gli esercenti? Come mai si trova sempre una scappatoia che, guarda caso, va sempre a vantaggio di evasori e furbetti vari e mai (o quasi) dei consumatori?

sabato 26 novembre 2022

So' trenta gradi Fahrenheit

Questa sera condivido alcuni spunti sul grado Fahrenheit, bizzarra unità di misura della temperatura in uso esclusivamente negli Stati Uniti oltre a varie nazioni microscopiche. Per chi non lo sapesse, in questa scala il punto in cui l'acqua diventa ghiaccio è a 32 gradi Fahrenheit (°F), mentre il punto in cui l'acqua bolle è a 212 °F, suddividendo così questo intervallo in 180 gradi.

Ecco un paio di tweet che evidenziano degli aspetti positivi di questa scala di temperatura che sinceramente non avevo mai considerato.

Il mio amico ha detto "Fahrenheit è come si sentono le persone. Celsius è come si sente l'acqua. Kelvin è come si sentono le molecole", e non riesco a smettere di pensare a quanto questo abbia senso
Combatterò per il sistema metrico, ma Fahrenheit è [la scala di misura della temperatura] migliore.
I suoi gradi sono "più piccoli" (consentendo una maggiore precisione con i numeri interi) e la sua gamma sembra più naturalmente adatta alla nostra vita quotidiana.

Concludo con il testo di un post letto nel gruppo Journal of Scientific Shitposting (JoSS), che invece ho trovato tutt'altro che arguto.

Arguing Fahrenheit is bad is similar to saying 360° for a circle is stupid because it’s not divisible by 100.

ovvero

Sostenere che Fahrenheit sia male è come dire che 360° per un cerchio è stupido perché non è divisibile per 100.

Questa mi sembra una sciocchezza bella e buona, perché il fatto che un angolo giro misuri 360 gradi rende facile dividerlo in molti modi diversi: 360 infatti ha molti più divisori (1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 12, 15, 18, 20, 24, 30, 36, 40, 45, 60, 72, 90, 120, 180, 360) rispetto a 100 (1, 2, 4, 5, 10, 20, 25, 50, 100). Anche se a quanto pare potrebbero essere altre le ragioni storiche per cui l'angolo giro misura 360°.

P.S.: Il titolo di questo post è un verso di E allora e allora, una vecchia canzone di Tullio De Piscopo, una di quelle stranezze che la mia memoria mi restituisce dopo decenni quasi mio malgrado. Siccome 30 gradi Fahrenheit equivalgono a –1,111 gradi centigradi, il cantante napoletano voleva dare a intendere che facesse freddino...

venerdì 25 novembre 2022

Tutti pazzi per il Black Friday

Oggi è l'ultimo giorno del Black Friday, mi ha informata stanotte via e-mail il signor Amazon, del quale sono un'affezionata cliente. Veramente no, oggi è il Black Friday vero e proprio, per quanto negli ultimi anni si sia di fatto "allargato" a dismisura fino a occupare quasi per intero il mese di novembre, come osservato brillantemente da Alessandro Bonino aka @eiochemipensavo.

Citando Wikipedia...

Black Friday (dall'inglese, Venerdì nero) è il nome informale utilizzato negli Stati Uniti d'America per indicare il venerdì successivo al Giorno del ringraziamento (Thanksgiving day), che si celebra il quarto giovedì di novembre.
Dal 1952, il giorno dopo il Ringraziamento è tradizionalmente considerato negli USA l'inizio della stagione delle compere natalizie e dei relativi saldi, anche se il termine "Black Friday" non è stato ampiamente utilizzato fino ai decenni più recenti.

Wikipedia prova anche a spiegare il perché di questa denominazione tale da evocare eventi tutt'altro che lieti.

Per alcuni l'espressione Black Friday sarebbe nata a Filadelfia e deriverebbe dal pesante e congestionato traffico stradale che si sviluppa per l'occasione in quel giorno.
L'origine esatta rimane comunque incerta: secondo altri farebbe invece riferimento alle annotazioni sui libri contabili dei commercianti che passavano dal colore rosso (perdite) al nero (guadagni), per cui il Black Friday indicherebbe un giorno di grandi guadagni per le attività commerciali. Da quel giorno incomincerebbe il periodo dell'anno più proficuo per i rivenditori al dettaglio, capace di portare in attivo, i conti delle aziende commerciali.

La sottoscritta ha giocato d'anticipo: poiché il mio caro Xiaomi Mi A3 alla tenera età di 38 mesi – ne parlo come fosse il mi' figliolo ;-) – sta dando chiari segni di cedimento, ho approfittato di un'offerta, e qualche giorno fa ho ordinato lo smartphone top di gamma – visto l'uso abbastanza intensivo che ne faccio, è stato un investimento che stavolta spero sia più a lungo termine – di una nota marca. No, non Apple, che probabilmente mi sarebbe costato più del doppio: non tradirò mai Android per iOS. L'ho ricevuto martedì, ma a questo punto devo trovare il tempo di installarci tutte le app che mi possono servire e riprodurre le configurazioni necessarie per renderlo pienamente operativo. Bei tempi, quando un cellulare era un oggetto piuttosto semplice: ci infilavi dentro la scheda SIM, ricaricavi la batteria, lo accendevi, tutt'al più memorizzavi qualche numero in rubrica, e via. :-)

Ecco un paio di memi ironici sulla gente che di fronte alla promessa – ma a volte sarebbe meglio dire miraggio – di un forte sconto perde letteralmente il controllo del portafoglio.


Volendo evitare fregature, può essere utile avvalersi di siti come Keepa e camelcamelcamel per monitorare l'andamento dei prezzi degli articoli che interessano e verificare che non siano stati artificiosamente "gonfiati" alla vigilia del Black Friday per ingannare i consumatori circa una convenienza in realtà inesistente.

Una dritta per gli informatici: pure due siti specializzati come RealPython e Finxter – a quest'ultimo dedicherò prima o poi qualche post – propongono offerte speciali per l'occasione.

giovedì 24 novembre 2022

L'umiliazione che ti fa crescere. Male

Potrei inaugurare una nuova rubrica, "la c***ata quotidiana del governo Meloni", e avrei pure l'imbarazzo della scelta... ma meglio di no, va'; magari propongo a Francesco Costa di inserirla nel podcast Morning quando torna dal suo viaggio di lavoro negli USA (in questi giorni gli fa da "supplente" Luca Misculin).

Protagonista indiscusso dell'edizione odierna di questa ipotetica rubrica sarebbe il ministro dell'Istruzione e del Merito (!) Giuseppe Valditara, il quale nel corso di un intervento durante un incontro pubblico a Milano ha detto testualmente: «evviva l’umiliazione che è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità». Avrà avuto in mente il detto nietzchiano (citato anche da Tiziano Ferro) «Quello che non mi uccide mi rende più forte»?

In seguito alle polemiche Valditara è ritornato sulla questione e ha ritrattato arrampicandosi maldestramente sugli specchi. A suo dire era un altro, il concetto che intendeva esprimere: «imparare l’umiltà di chiedere scusa».

Ora, io non riesco a valutare se sia più grave che un ministro dell'Istruzione non sappia scegliere le parole giuste per esprimere quello che vuole dire, come un analfabeta funzionale qualsiasi, oppure che volesse intendere davvero quello che ha detto: un concetto tale da far rabbrividire chiunque ne capisca un minimo di didattica. Ma anche, semplicemente, qualunque essere umano degno di essere chiamato tale. A questo proposito, @insopportabile ha twittato

Li porterei indietro del tempo con me e le umiliazioni subite per lavoro, per studio e per vita sociale che non mi hanno reso persona migliore ma con l'anima rigata dai punteruoli di chi non ha altra visione del mondo che la prevaricazione dell'altro senza umanità e rispetto.

Non ho nulla da aggiungere al riguardo, vostro onore.

Ah, appena ieri fa il ministro leghista aveva proposto di revocare il reddito di cittadinanza a chi ha interrotto il percorso scolastico prima di completare la scuola dell'obbligo; del resto, è o non è responsabile pure del merito? ;-)

Dopo neppure un mese dall'inizio del suo mandato, questo figuro ambisce prepotentemente alla vetta della classifica dei peggiori ministri dell'Istruzione di tutti i tempi. E dire che nel corso dei decenni se ne sono visti, di personaggi che definirei eufemisticamente inidonei, alla guida di quel dicastero...

mercoledì 23 novembre 2022

Preti vs cristiani di facciata

Torno brevemente sulla questione del bonus per chi si sposa in chiesa perché un uomo di Chiesa – e che uomo!, padre Maurizio Patriciello, parroco nella Terra dei Fuochi che vive sotto scorta per il suo impegno nella lotta alla mafia – si è detto nettamente contrario.

Bonus per chi si sposa in chiesa? No, grazie!
In questo modo non si aiutano i giovani a sposarsi in chiesa. E, se dovesse accadere, si tratterebbe solo dell’ennesimo imbroglio dei soliti furbi. I problemi non si risolvono così. La fede è una cosa seria. Non si compra, non si baratta, non si vende. Il denaro può comprare tante cose, non l’amore, non il desiderio di vivere insieme, non la fedeltà. Occorre aiutare tutti i giovani a costruirsi un futuro. In quanto cattolico, e prete della Chiesa Cattolica, dico no a ogni discriminazione, a ogni privilegio. Troppo bello è il dono della fede. Compito di chi crede - preti, religiosi, genitori, amici - è fare innamorare di Gesù i ragazzi, i giovani, i futuri sposi. Sarebbe stato semplicemente orribile vedere aumentare la richiesta dei matrimoni in chiesa da parte di sposi attratti dalla somma di denaro messo a loro disposizione. Lasciamo stare. Torniamo a testimoniare la gioia della nostra fede. E a rispettare le scelte di chi non la pensa come noi. Auguri agli sposi. Padre Maurizio Patriciello.

Tanto per restare in tema di preti pronti a dirne quattro all'attuale maggioranza di cristiani a parole ma non certo nei fatti, il senatore di Fratelli d'Italia Lucio Malan ha twittato

Sono contrario al “matrimonio paritario” per le coppie omosessuali perché comporterebbe il diritto all’adozione e penso che i bambini dovrebbero avere un padre e una madre,come dati da natura. Se uno mi chiede come giustifico questa posizione in quanto cristiano cito la Bibbia.

e il popolare "prete social" don Dino Pirri ha replicato

La Bibbia dice anche che si possono avere più mogli e avere figli anche dalle schiave. Ecco la Bibbia non dice niente contro la schiavitù. Quindi lei è a favore. La Bibbia dice anche di non mangiare carne di maiale. E anche che il forestiero è sacro.

martedì 22 novembre 2022

Lo spietato Monty Musk

L'altro giorno mi sono sottoposta a un test dal titolo Who Said It: Elon Musk or Mr. Burns? (Chi l'ha detto: Elon Musk o Mr. Burns?) pubblicato dalla rivista americana The New Republic. Mi sono state proposte dodici frasi, per ciascuna delle quali dovevo indovinare se a dirla era stato il dispotico capo di Homer Simpson oppure l'eclettico imprenditore che sta mandando in malora Twitter (ha pure riammesso Donald Trump in seguito a un sondaggio dall'attendibilità a dir poco dubbia, e questo la dice lunga).

Ecco la traduzione in italiano dell'introduzione...

Mr. Burns dei Simpson ed Elon Musk condividono un numero inquietante di somiglianze. Ciascuno dei due è la persona più ricca nel proprio rispettivo universo: Springfield per il primo, il pianeta Terra per il secondo. Si vantano delle loro iniziative di energia verde di auto elettriche e centrali nucleari, ma usano il loro potere per sostenere politiche di destra e alimentare le loro meschine lamentele personali. Mettiti alla prova di seguito per vedere quanto riesci a separare la nostra realtà da cartone animato dal mondo dei Simpson.

... e delle frasi in questione.

«L'oppressione e le molestie sono un piccolo prezzo da pagare per vivere nella terra della libertà.»
«I politici [e] i burocrati non eletti che hanno rubato la nostra libertà dovrebbero essere ricoperti di catrame, poi di piume [e] cacciati dalla città!»
«Non sono io il ladro; il governo lo è. Ogni anno fai pagare le imposte sul reddito a persone laboriose come il mio amico reporter qui presente.»
«Se ci fosse un modo per fare a meno di mangiare, così potrei lavorare di più, non mangerei.»
«Dovrei poter investire tutti i bambini che voglio!»
«Non ci sarà Marte se lasciamo che ci portino via la nostra libertà.»
«Fin dall'inizio dei tempi, l'uomo ha desiderato distruggere il sole.»
«Questa è la mia lezione per prendersi una vacanza: le vacanze ti uccideranno.»
«Famiglia, religione, amicizia. Questi sono i tre demoni che devi ammazzare se desideri avere successo negli affari.»
«Direi a quelle persone che vedranno un sacco le loro famiglie quando andremo in bancarotta.»
«Se puoi trarre vantaggio da una situazione in qualche modo, è tuo dovere come americano farlo.»
«Idioti. Patetici idioti al mio servizio, che rubano i miei preziosi soldi.»

È un po' difficile credere che non provengano tutte da un personaggio di finzione come il meschino Montgomery Burns, ma alcune – ti do un aiutino: 5 su 12 – siano state dette da una persona reale, considerata per giunta da molti un modello a cui ispirarsi. E infatti io ho ottenuto un punteggio del 67%, vale a dire che ne ho indovinate due su tre; se avessi risposto completamente a casaccio, non sarebbe andata tanto peggio.

lunedì 21 novembre 2022

Io, censurata da Google

Oggi pomeriggio ho ricevuto su entrambi i miei indirizzi Gmail, che sono collegati tra loro, un messaggio con oggetto Avviso da Google e testo

Gentile utente di Google,
Abbiamo ragione di credere che nel tuo account siano presenti contenuti di natura sessuale che potrebbero violare i Termini di servizio di Google e potrebbero essere inoltre proibiti dalle leggi in vigore. Abbiamo rimosso i contenuti in questione. Per conoscere i contenuti consentiti e non consentiti per ciascun prodotto, consulta le relative norme.
La continua violazione delle nostre norme potrebbe comportare la terminazione del tuo account Google e la perdita dell'accesso ai relativi contenuti.
Cordiali saluti,
Il team di Google
Le risposte a questa email non saranno monitorate. Se hai altri dubbi o domande su Google, visita il Centro assistenza Google.
Google Inc., 1600 Amphitheatre Pkwy, Mountain View, CA 94043, USA

Spam? Sembrerebbe proprio di no: entrambi i link contenuti nel messaggio puntavano al dominio https://notifications.googleapis.com, li ho verificati con più d'uno dei servizi elencati in questa pagina e sono risultati sicuri, così li ho aperti; conducevano in effetti ai Termini di servizio di Google e alla Guida di Google.

Da quando ho letto il messaggio, sono qua che mi arrovello sugli illeciti contenuti di natura sessuale annidati nel mio account, presumo in questo blog; non è stato specificato quali fossero, sono stata soltanto informata che i contenuti in questione sono stati rimossi. E sinceramente mi impensierisce un po' l'idea che il mio account possa venire "terminato" senza neppure che io ne conosca il motivo.

Certe volte gli algoritmi sono strani! Ad esempio l'immagine qui sotto, pubblicata in uno scherzoso gruppo Facebook a tema scientifico di cui faccio parte...

... è stata censurata perché "presenta contenuti che esprimono crudeltà e insensibilità".

Cliccando su Scopri di più compare il messaggio qui sotto.

Si trattava di una sinusoide e di una cosinusoide sul punto di essere attraversate da due rette parallele, rendiamoci conto. A quanto pare l'immagine può risultare disturbante perché evoca sia pur in modo molto vago gli attentati alle Torri Gemelle, che negli Stati Uniti rappresentano comprensibilmente un nervo scoperto. Ma io, cosa potrò mai aver pubblicato di "male"?!

domenica 20 novembre 2022

E allora ditelo...

... che volete farmi inc***are!!!

Quasi tutte le iniziative del governo Meloni mi trovano contraria, ma due tra le più recenti mi hanno fatta sentire particolarmente coinvolta.

Copincollando da QuiFinanza...

tra le misure da tenere in considerazione in vista del documento di economia e finanza che l’esecutivo si appresta a varare c’è una tassa che il Governo ha a cuore, quella relativa alle consegne a domicilio.
Infatti, in passato, tante sono state le discussioni per cercare di porre un freno alle consegne sfrenate effettuate con mezzi non ecologici e ora la maggioranza vorrebbe spingere verso questo fronte. Se n’è parlato in una recente riunione dei capigruppo e la proposta sembra essere pronta a essere messa sul piatto per il colloquio in Cdm che potrebbe dare o meno il via libera.
Nota come tassa verde o Amazon tax, visto che il colosso di Jeff Bezos è il leader mondiale delle consegne a domicilio, si tratterebbe di una tassa che punta a favorire il commercio di prossimità. Infatti con una ulteriore tassa sulle consegne si cercherebbe di invogliare i consumatori finali a recarsi sul posto per comprare dal negozio fisico anziché da quello online, per favorire le piccole realtà che nell’era dello shopping sul web stanno accusando non poche difficoltà.

Ebbene, io vivo in una piccola città di provincia, e se per la spesa alimentare non intendo rinunciare a recarmi settimanalmente nel supermercato a pochi chilometri da qui (anche se non dimentico che Esselunga a casa è stata la mia salvezza nel periodo dell'isolamento da COVID), buona parte degli altri acquisti sono ben contenta di poterli fare online anziché nei negozi fisici: sarei costretta a percorrere innumerevoli tragitti con la mia vecchia e inquinante auto a benzina, senza peraltro la certezza di trovare quello che cerco, certezza che invece qualunque e-commerce mi dà quasi al 100%. Continuerei quindi in ogni caso ad acquistare online, perché il tempo e la benzina che risparmio ammortizzerebbero con ogni probabilità il costo della Amazon Tax, ma dal mio punto di vista la fregatura (e l'inc***atura) rimarrebbe.

Altra notizia che mi ha fatto perdere le staffe: constatato che il matrimonio religioso cala in modo più consistente di quello civile "perché costa di più", cinque deputati leghisti hanno presentato una proposta di legge che prevede un bonus di 20mila euro sotto forma di detrazione – «Per le spese documentate connesse alla celebrazione del matrimonio religioso, quali la passatoia e i libretti, l’addobbo floreale, gli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, il servizio di acconciatura e il servizio fotografico a decorrere dal primo gennaio 2023, è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda nella misura del 20 per cento delle spese fino a un ammontare complessivo di 20.000 euro» – per chi si sposa in chiesa. Ora non si capisce perché lo Stato italiano, che è laico, dovrebbe preoccuparsi di incentivare quello che la Chiesa cattolica evidentemente non riesce a fare, peraltro a spese del contribuente, alla faccia della spiritualità e in spregio della Costituzione.

Comunque c'è stato un dietrofront: a quanto pare l'iniziativa, ammesso e non concesso che passi, dovrebbe essere allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no. Purché vengano soddisfatti determinati requisiti: i promessi sposi devono avere meno di 35 anni, devono aver dichiarato un reddito non superiore a 23 mila euro (complessivamente), devono avere la cittadinanza italiana da almeno dieci anni e sposarsi in Italia. Io e il mio lui non rientriamo nelle prime due categorie. Pazienza... tanto non ci interessa uno sposalizio in grande stile! ;-) Comunque non abbiamo mai pensato di vivere da "concubini" a tempo indeterminato – come il nostro "cristianissimo" presidente del Consiglio, con tanto di prole a carico, fa con estrema nonchalance senza rendere conto a nessuno ;-) – e siamo da tempo intenzionati a regolarizzare la nostra reciproca posizione unendoci in matrimonio, solo in Comune per una questione di coerenza con noi stessi e con le nostre idee; certo, se fossero ancora vivi i miei genitori, soprattutto mio padre che era molto religioso, ci saremmo posti il problema di dar loro un dispiacere, ma purtroppo non ci sono più. A dire il vero avevamo in programma di sposarci a maggio 2020, poi è successo quello che è successo... e insomma, tra un rinvio e l'altro, speriamo che il 2023 sia l'anno buono. :-)

sabato 19 novembre 2022

Ciao, nonna Rosetta

Qualche tempo fa ho smesso di seguire il canale YouTube di Casa Surace: in passato mi aveva regalato momenti di sincero divertimento, ma da un certo punto in poi ho avuto l'impressione che fosse diventato ripetitivo e poco originale. Ciononostante mi ha suscitato un'enorme tristezza la notizia della scomparsa di "nonna Rosetta", che nella realtà era davvero la nonna di Beppe Polito, uno dei videmaker campani.

I ragazzi di Casa Surace l'hanno salutata con un post...

... e un video.

Aveva 89 anni, quelli che avrebbe compiuto mia madre a gennaio prossimo se non se ne fosse andata quasi due anni e mezzo fa. Come nonna Rosetta, la mia mamma ci teneva tanto ad avere un aspetto sempre curato, con la tinta impeccabile. Ricordo che durante il lockdown, in quel periodo terribile in cui non potevo neanche andare a farle visita, avrebbe voluto che la sua parrucchiera di fiducia potesse andare a farle i capelli a domicilio nonostante le ordinanze, visto che ormai da sola non ci riusciva più ma non sopportava di vedersi con la testa in disordine.

L'ultimo video con protagonista nonna Rosetta risale al 20 settembre scorso; la signora dispensava consigli per risparmiare energia.

  1. Tenere i riscaldamenti più bassi, cercare di muoversi il più possibile e coprirsi bene
  2. Spegnere le luci quando si esce da una stanza
  3. Per risparmiare gas, usare poco i fornelli (tasto dolente per una massaia come lei, abituata a far "pippitiare" il ragù per ore ed ore)
  4. Usare meno i dispositivi elettronici («Spegnete il cellulare e leggetevi un bel libro, che non consuma niente: a volte invece di ricaricare il telefono bisogna ricaricare il cervello», è il saggio consiglio della nonna)
  5. Per risparmiare acqua, evitare il bagno e fare docce veloci

Tutti consigli dettati dal comune buon senso, se non anche dalla legge... e infatti verso la fine nonna Rosetta affermava «Però una cosa seria la voglio dire: dovevamo aspettare un'emergenza per fare queste cose? In fin dei conti dovevamo farlo prima, non per forza, ma per volontà. Non è quando che hai le cose le devi consumare e devono mancare, per risparmiare. Come dicevano i nonni, "stipa ca trovi", conserva, non sia mai che ti servono».

venerdì 18 novembre 2022

Quanti libri che mi aspettano

Stasera condivido una piccola selezione di immagini che rappresentano in vari modi il mio tormentato rapporto coi libri. Nella speranza che ciò mi serva di ispirazione per cercare di ritagliarmi del tempo da dedicare alla lettura, una buona volta!

Marie Kondo sui libri: «Idealmente, tieni meno di 30 libri».
Intendi sul comodino?
Troppi libri?
Vuoi dire che non hai abbastanza librerie!



Non spostarli, quella è la mia pila di supporto emotivo di libri non letti!
(Sarà, ma a me vedere i miei libri non letti fa l'effetto opposto: mi scoraggia...)
Fasi del lettore
  1. Alla scoperta dei libri
  2. Innamorarsi dei libri
  3. Libri come identità
  4. Libri come sostituto dell'interazione umana
  5. Libri come frustrazione insopportabile ["Devo scrivere un libro!"]
  6. Niente libri
  7. Riscoperta dei libri
  8. Accumulo di libri
  9. Passare i libri alla generazione successiva

Nel frattempo, in un universo alternativo...

giovedì 17 novembre 2022

Come siamo tanti al mondo

Dall'altroieri secondo le stime delle Nazioni Unite – ti consiglio di visitare il sito linkato qui a sinistra, che è notevole – ci sono 8 miliardi di persone sulla Terra. Io l'ho saputo ascoltando l'episodio uscito venerdì scorso del podcast Ci vuole una scienza, il cui titolo mi ha fatto tornare in mente mio malgrado – perché io Biagio Antonacci nun lo reggo, all'epoca forse non mi dispiaceva nemmeno ma sono anni ormai che mi fa venire l'orticaria ;-) – questa canzone di trent'anni fa, che dà il titolo anche a questo post. Comunque non sono riuscita ad entusiasmarmi più di tanto per questa notizia, non solo perché secondo alcuni studi potremmo aver quasi raggiunto il limite della quantità di persone che il nostro pianeta è in grado di sostenere, ma anche perché si tratta per forza di cose non di un valore preciso, bensì di una stima basata su dati e modelli statistici, con un margine di errore che va dai 160 ai 240 milioni di persone, dell'ordine della popolazione di un Paese come il Brasile (215319500 abitanti al 22/04/2022).

Sembra ieri che una giovanissima Tania Tedesco cantava «Siamo noi, cinque miliardi di eroi» al Festival di Sanremo 1988... (il relativo traguardo era stato raggiunto l'anno prima)

Ma tu guarda che cose assurde riemergono dagli anfratti della mia memoria!!! :-O

[L'immagine che apre il post è tratta da Ultrawide]

mercoledì 16 novembre 2022

Qualcosa di buono

Domenica scorsa ho sentito parlare al telegiornale dei Cioccolatini della Ricerca AIRC. Poiché non potevo più trovarli nelle piazze – erano stati distribuiti nella sola giornata di sabato – li ho subito ordinati su Amazon, e oggi mi sono arrivati. Buoni... in tutti i sensi! :-P

In allegato c'era una brochure che invitava a scaricare DreamLab, l'app di Fondazione Vodafone che, in collaborazione con AIRC, sfrutta la potenza degli smartphone per accelerare i tempi di ricerche cruciali, come quella contro il cancro, il coronavirus o il cambiamento climatico.

Sempre a proposito di AIRC, quest'anno ho voluto provare a scongiurare il rischio che l'Azalea della Ricerca presa a maggio scorso facesse la stessa fine – non devo esplicitare quale, vero? ;-) – di tutte quelle che l'avevano preceduta tra le mie grinfie... e così, seguendo le istruzioni mostrate in questo video, l'ho rinvasata nell'apposito terriccio a pH acido: eccola.

Certo che nello striminzito vasetto dove aveva vissuto finora stava proprio sacrificata, porella. Questa è stata di gran lunga l'operazione di "giardinaggio" più complessa mai effettuata dalla sottoscritta, che notoriamente non ha affatto il pollice verde... e a questo punto speriamo che duri!

P.S.: Restando in tema di donazioni, segnalo i video della serie Tamamuno, due, tre e quattro – che il simpaticissimo attore Giovanni Scifoni ha realizzato con uno stile inconsueto e accattivante per invitare a fare beneficenza all'associazione no profit Pro Terra Sancta. In vista delle feste natalizie, vale davvero la pena di farci un pensierino...

martedì 15 novembre 2022

In che mani siamo...

Due notizie tali da rafforzare la mia impressione che il nuovo governo stia facendo di tutto per distinguersi in peggio da quello che l'ha preceduto, sicuramente riguardo alla gestione della pandemia.

La prima:

Lunedì sera nel corso del programma di Rai 2 Re Start è intervenuto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, di Fratelli d’Italia, che tra le altre cose ha commentato la recente decisione del governo di Giorgia Meloni di anticipare al 31 ottobre la fine dell’obbligo di vaccino contro il coronavirus per il personale delle strutture sanitarie. Gemmato ha difeso la scelta del governo e ha invece criticato la gestione della pandemia da parte dei passati governi, definendola «ideologica». Gemmato ha detto che «per larga parte della pandemia l’Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità quindi questi grandi risultati non li vedo». A quel punto il giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo lo ha incalzato facendogli notare che senza i vaccini la situazione sarebbe stata molto peggiore. Gemmato ha risposto così:
«Questo lo dice lei, non abbiamo l’onere della prova inversa ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini».
Gemmato, che è un farmacista e che è deputato da due legislature con Fratelli d’Italia, di recente aveva anche detto di essere contrario a incentivare la somministrazione di una quarta dose di vaccino per le persone che non corrono rischi di salute. Secondo Gemmato, nel considerare a chi somministrare i vaccini «si deve fare sempre un bilanciamento costi-benefici» e che «non ha senso farlo nelle persone che evidentemente non muoiono contraendo il virus, men che meno in quest’epoca storica in cui abbiamo il 2% di occupazione di terapie intensive».

Cioè, questo ha messo in discussione il parere pressoché unanime della comunità scientifica sull'utilità dei vaccini, e fa il sottosegretario alla Salute?!

La seconda:

La premier italiana Giorgia Meloni è intervenuta alla sessione di lavoro sulla salute del G20 a Bali in Indonesia. «La pandemia ha mostrato la grande fragilità delle nostre società dinnanzi a crisi sanitarie inaspettate», ha esordito Meloni. «Una situazione di pericolo che abbiamo il dovere di affrontare in modo strutturale, senza mai cedere alla facile tentazione di sacrificare la libertà dei nostri cittadini in nome della tutela della loro salute. Libertà e salute si tengono insieme. Perché certamente, se non si ha la salute a nulla serve la libertà. Ma di contro, cos’è la salute senza libertà?», ha continuato.

Ecco qui sotto la mia (ironica) reazione a cotanto sfoggio di retorica, sotto forma di GIF animata...

lunedì 14 novembre 2022

Bollito o lesso per me pari erano

Vuoi un'altra delle innumerevoli dimostrazioni della mia scarsa competenza culinaria? Ebbene, fino a pochissimo tempo fa ero convinta che "bollito" e "lesso" fossero sinonimi. La differenza l'ho scoperta grazie alla newsletter de Il Mannarino, alla quale sono iscritta da quando ho cenato una volta in uno dei loro ristoranti.

Attenzione! Il bollito non è il lesso, ma qual è la differenza?
BOLLITO
Per preparare un ottimo bollito la carne va messa nell'acqua quando quest'ultima già bolle: in questo modo la carne manterrà tutti i succhi e sarà gustosissima!
LESSO
Vuoi cucinare un brodo da leccarsi i baffi? La carne va immersa nell'acqua ancora fredda per darle tutto il tempo di rilasciare i succhi e insaporire per bene il tuo brodo.

[Ne ho voluto parlare a titolo di curiosità, ma tanto a me non piace affatto né il lesso né il bollito...]

domenica 13 novembre 2022

L'agonia dell'uccellino Twitter

Mesi fa avevo accennato all'intenzione di acquistare Twitter da parte del ricchissimo imprenditore Elon Musk, a proposito del quale ho scoperto di recente la modalità a dir poco maniacale con cui gestisce il suo tempo; successivamente l'operazione si era arenata, ma di recente si è conclusa. E ben presto si è scatenato il caos: come spiegato da il Post...

A due settimane dall’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk per 44 miliardi di dollari, la situazione all’interno dell’azienda viene descritta come caotica e fuori controllo da molti dipendenti e dalle persone che hanno deciso di lasciare il social network. Oltre ad avere licenziato circa la metà dei 7.500 dipendenti della società, Musk ha annunciato diverse modifiche al funzionamento di Twitter, a cominciare da un nuovo sistema di verifica a pagamento degli account che si è sovrapposto a quello utilizzato in precedenza, causando una certa confusione tra gli utenti. [...]
Un account si è finto l’azienda farmaceutica Eli Lilly, annunciando che avrebbe offerto gratuitamente l’insulina per trattare le persone affette da diabete. Il vero account dell’azienda, già certificato da tempo, ha dovuto pubblicare un proprio tweet per smentire l’account fasullo. [...]
Osservando i tweet nella timeline non c’è alcun modo di distinguere un profilo certificato alla vecchia maniera, quindi con una verifica effettiva dell’identità, da uno certificato semplicemente perché ha pagato gli 8 dollari al mese per avere la spunta blu. L’unico modo per accorgersi della differenza è andare nel profilo interessato e cliccare sulla spunta per far apparire qualche dettaglio in più.

Insomma, quello stesso Elon Musk che a parole aveva dichiarato guerra ai profili fake ha fornito loro un assist clamoroso per far danni incalcolabili: tra le altre cose, questo "scherzetto" ha provocato il crollo della Eli Lilly in borsa. Devo ammettere che, dopo che ho letto questo post nel quale il politico Leonardo Cecchi sottolinea i profitti ottenuti dall'azienda farmaceutica in questione sulla pelle delle persone proprio riguardo all'insulina, farmaco salvavita, una parte di me ha pensato "Giustizia è fatta"...

Comunque, per la serie "chiudere la stalla dopo che sono scappati i buoi", a quanto pare il servizio delle spunte blu a pagamento è stato sospeso.

sabato 12 novembre 2022

Bisogna saper perdere... con dignità

Domenica scorsa Letizia Moratti, una che oltre ad aver fatto danni in tutti i ruoli che ha ricoperto finora ha legato inscindibilmente la sua immagine al centrodestra e al berlusconismo, ha annunciato che si candiderà come presidente alle elezioni regionali del 2023 in Lombardia, sostenuta dal Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, pochi giorni dopo aver dato le dimissioni da vicepresidente e assessora alla Sanità della Regione Lombardia. La Moratti si troverà quindi a sfidare il candidato della destra, probabilmente il presidente uscente Attilio Fontana.

Si è discusso molto sul fatto che il Partito Democratico potesse aggregarsi ad Azione e Italia Viva nell'appoggiare questa candidatura a mio avviso sconsiderata, ma per fortuna questo rischio sembra rientrato. Anche se proprio ieri sera, durante un dibattito televisivo, ho sentito una giornalista ammonire Enrico Letta: se vuole avere qualche chance in Lombardia non deve ripetere lo stesso errore che ha già commesso in occasione delle politiche, quello di rifiutare alleanze tanto proficue quanto scomode, in quel caso coi 5 Stelle di Giuseppe Conte. Ora, da aspirante elettrice di quella parte politica – anche se a settembre non ho votato PD – una delle (poche) cose che non mi sento di rimproverare a Letta è la scelta di non allearsi con Conte, tra l'altro colui che ha innescato la crisi del governo Draghi (e se pensi che il governo Meloni sia meglio, temo che i nostri punti di vista siano inconciliabili). Qualora per ipotesi il PD dovesse finire per decidere di sostenere la Moratti, anche se avrò per la prima volta (visto che a marzo 2018 non ero ancora residente qui) la possibilità di votare alle regionali in Lombardia e sarei ben contenta di contribuire a mandare a casa Attilio Fontana, del quale ho scelto in apertura un'istantanea alquanto rappresentativa – anche perché nel mio cuore di Attilio Fontana ce n'è soltanto uno ;-) – se l'alternativa fosse quella voterei scheda bianca; astenermi no, giammai.

Oggi Pierfrancesco Maran, attuale assessore del Comune di Milano, si è candidato alla presidenza della Regione Lombardia con il Partito Democratico. Al momento non si sa se Maran sarà il candidato unico del PD o se parteciperà a eventuali primarie di partito o di coalizione. Ora, se devo essere sincera io non ce l'ho molto presente, a occhio non mi sembra particolarmente carismatico ma di alternative migliori non me ne vengono in mente... comunque credo che lui lo voterei. Magari il PD alla fine perderà lo stesso, ma se non altro non avrà preso in giro il suo elettorato.

venerdì 11 novembre 2022

Sbattere il mostro in prima pagina


Il post di stasera mette in relazione due vicende di cui ho parlato rispettivamente nei post di sabato e domenica scorsi.

Tre giorni fa la giornalista Selvaggia Lucarelli ha dedicato un articolo al cosiddetto "metodo Iene": l'ultima vittima in ordine di tempo è stato l'uomo colpevole di catfishing che è stato inseguito e incalzato davanti alle telecamere per aver causato – ma in casi come questo bisognerebbe essere molto cauti nel parlare di nesso causale – il suicidio di un ragazzo e che, dopo essere stato esposto al pubblico ludibrio perché riconosciuto e messo all'indice dai suoi concittadini, si è ammazzato a sua volta per la vergogna; di nuovo, prendiamo con le molle la causalità degli eventi. Uno dei commenti inviati sotto il post di Selvaggia rispecchiava un punto di vista abbastanza diffuso, perlomeno nella mia "bolla social".

Riflessione: sbattere il mostro in prima pagina.
Chi lo fa con le telecamere, chi con la penna.
Se ieri si fosse suicidata Carlotta Rossignoli ora noi di cosa staremmo parlando?

La Lucarelli ha replicato

non capisco il nesso tra le due questioni. Rossignoli si è esposta vantando un record negli studi su cui i suoi colleghi studenti nutrono molti dubbi. Gli studenti hanno sollevato la questione. Io e altre testate abbiamo fatto domande a lei e all’università su un iter universitario che pare inaccessibile (e infattibile) per altri. Lei ha risposto ai giornali che ha scelto come interlocutori, non a me o ad altri. Non l’ho aspettata sotto casa chiedendole “allora, non ti vergogni?”. Impara a distinguere il giornalismo che indaga e per fortuna fa domande dalla telecamera sotto casa che ti insegue e ti sbatte in tv, come un delinquente, chiunque tu sia.

Ora, a me piace come scrive la Lucarelli, spesso condivido il suo punto di vista, qualche volta invece je menerei (ecco, se scrivessi una cosa del genere su Facebook probabilmente verrei censurata), a pelle non mi sta neppure tanto simpatica e di sicuro non mi lascio condizionare dalla sua avvenenza, che a detta dei suoi haters è stata determinante per condurla al successo. Ciò premesso, anche se quando prende di mira qualcuno non vorrei mai trovarmi nei panni di questo qualcuno, sono d'accordo sul fatto che le due situazioni siano davvero troppo diverse per poterle mettere sullo stesso piano: Le Iene non hanno nessuna giustificazione, anche se ci hanno provato, a giustificarsi, mettendoci maldestramente una pezza quasi peggiore del buco.

giovedì 10 novembre 2022

Una piccola storia da social network

Qualche giorno fa il vignettista Natangelo ha pubblicato un disegno piuttosto diverso dai suoi soliti.

Questa è una piccola storia da social network.
Da tantissimi anni ogni mattina al mio risveglio (e io mi sveglio piuttosto presto) trovavo sempre la stessa notifica su Twitter: un utente, tale Cagi, ogni giorno prendeva la mia vignetta da Il fatto appena uscito in edicola e la postava online. Prima de Il fatto o di me. E mi taggava, ogni volta. All'inizio mi stava sul culo, lo trovavo sbagliato per molte ragioni ma 'è internet, che vuoi farci?'... Non gli ho mai detto nulla.
Dopo anni e anni la cosa ha finito per trasformarsi in un piccolo rito tra me e questo sconosciuto. Questo tale che al mattino di buon'ora - magari bevendo un caffè - cercava la mia vignetta, gli dava un titolino, mi taggava e la condivideva. Non abbiamo mai interagito, ma mi ci ero affezionato. Capivo che semplicemente amava le vignette satiriche.
Solo oggi ho fatto caso che la notifica di Cagi è scomparsa. Scomparsa da un bel pezzo. Ho pensato (càpita) che alcune mie vignette non gli saranno piaciute e quindi avesse preso le distanze. Curioso, l'ho cercato su Twitter.
È morto il 5 ottobre, esattamente un mese fa. Si chiamava Giovanni Caressa, ho scoperto che era un signore di 70 e passa anni e che anche lui disegnava vignette.
Ciao Giovanni, speriamo che ci sono le vignette dove stai ora!

La cosa ha avuto un seguito: il mattino dopo Natangelo ha trovato alcuni inattesi tweet di risposta. Viviana, la figlia di Cagi, gli raccontava «chi era suo padre, quali erano le sue passioni, cosa lo muoveva. E che alla fine di noi restano le persone amate e una storia da raccontare».

Grazie Nat.
Questa è una grande storia da vita reale. È la storia di Giovanni Caressa che la mattina si sveglia troppo presto, beve il caffè e posta la tua vignetta presa da Il Fatto. Lui amante assoluto della carta stampata ma anche della tecnologia e di internet.
Amava le vignette satiriche, sì. Amava le tue vignette e questo era il suo modo di fartelo sapere.
Disegnava anche lui vignette, dipingeva, leggeva molto, amava discutere di politica, amava il cinema, la musica, le piante, il vino rosso e il peperoncino.
E amava immensamente la sua famiglia, con la quale sarebbe stato orgoglioso di condividere il tuo post. Questo è CaGi.

Questa storia mi ha proprio commossa, e mi ha dato da pensare. Con quante persone ho interagito su internet in oltre un quarto di secolo... Di alcune so per certo che hanno lasciato questo mondo – a volte l'ho scoperto parecchio tempo dopo in modo fortuito – mentre altre le ho perse completamente di vista, spesso senza un vero perché; in qualche caso ho provato a cercarle con Google, oppure su social network che all'epoca delle nostre interazioni non esistevano ancora, ma senza successo. Chissà come staranno, cosa faranno oggi...

mercoledì 9 novembre 2022

Le due facce della pandemia

Qualche mese fa mi sono imbattuta in un post del medico e scienziato americano Eric Topol intitolato The bright side of the Covid pandemic (Il lato positivo della pandemia di Covid), e ho avuto un sussulto: quale potrà mai essere il lato positivo di questa catastrofe sanitaria?! All'inizio c'era chi ripeteva "Andrà tutto bene", "Ne usciremo migliori"... ma io non ci ho mai creduto, e a questo punto posso dire di essere stata lungimirante.

Comunque, il dottor Topol si riferiva ai risvolti della pandemia dal punto di vista medico. Mi piacerebbe riuscire a tradurre l'intero articolo, ma è troppo lungo, articolato – per quanto non riservato agli addetti ai lavori – e ricco di illustrazioni piuttosto "dense", per cui mi limito a riportarne l'incipit...

Nel suo terzo anno, con la morte di milioni di persone e un numero maggiore di un ordine di grandezza di malati di Long Covid, è difficile immaginare eventuali aspetti positivi che provengano da questa pandemia. Ma ce n'è uno grande che trasformerà la nostra capacità di prevenire e curare un'ampia varietà di malattie per i decenni a venire.
Prima del Covid-19, la combinazione di mRNA e nanoparticelle non era mai stata somministrata su larga scala, ma ora sono state somministrate ben oltre 2 miliardi di dosi in oltre 170 paesi in tutto il mondo.

... e la conclusione.

Un giorno guarderemo indietro alla pandemia come a una straordinaria rinascita nella biomedicina, dando origine a una piattaforma pluripotente convalidata con perfezionamenti e applicazioni apparentemente illimitati.

Un'immagine senza dubbio meno incoraggiante, per usare un eufemismo, è stata pubblicata di recente da Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze), che consiglio di seguire su LinkedIn.

Pandemia: effetti a medio-lungo termine
  • Ritardo erogazione di prestazioni chirurgiche, ambulatoriali e di screening non ancora recuperate dalle Regioni
  • Progressivo impatto del long-COVID → 113 centri
  • Impatto sulla salute mentale
  • Ulteriore indebolimento del capitale umano del SSN: burnout, demotivazione, licenziamenti volontari, fuga verso il privato
  • ...

martedì 8 novembre 2022

Il carico residuale


Volevo commentare l'inqualificabile atteggiamento del nuovo governo nei confronti dei migranti arrivati negli ultimi giorni sulle nostre coste, ma non trovo le parole... allora prendo a prestito quelle assai eloquenti di Francesco Costa trascrivendo un frammento dell'odierno episodio del suo podcast Morning.

Sta proseguendo intanto quella che Avvenire definisce oggi in prima pagina una "crisi disumanitaria", e cioè la crisi dei migranti salvati nel Mediterraneo e portati nei porti italiani, perché sono i porti sicuri più vicini e così prevede la legge, eppure costretti ad aspettare nei porti o addirittura respinti nei porti senza che questa scelta trovi fondamento nella legge italiana o internazionale, e con un'assurda selezione all'ingresso, nel senso che in modo piuttosto arbitrario il governo sceglie di far sbarcare alcune persone e non farne sbarcare delle altre.
Fabrizio Caccia racconta, sempre sul Corriere, sono quattro le navi in lotta da giorni col governo italiano, ma ieri c'è stata una svolta: alla nave tedesca Rise Above con 89 migranti a bordo è stato assegnato il porto di Reggio Calabria e si è deciso che sbarcheranno tutti, nessuna selezione a bordo come invece era stato fatto a Catania. Un'apertura, o forse un cedimento per non esasperare la situazione già infuocata nel porto siciliano, dove in tre ieri si sono tuffati dalla nave Geo Barents, disperati perché non sono stati giudicati fragili abbastanza dai medici saliti a bordo due giorni fa per lo sbarco selettivo scelto dal governo. Su un'altra nave, la Humanity 1, adesso a bordo sono rimasti in 35; per protesta hanno iniziato a rifiutare il cibo. La quarta nave, la Ocean Viking, bandiera norvegese, ha salvato 234 persone e attende istruzioni al largo. Lo scontro è durissimo: i legali della Humanity 1 presenteranno già oggi due ricorsi, uno al TAR del Lazio e uno al tribunale di Catania, per consentire ai 35 rimasti a bordo di scendere. Questi 35 sono le persone che il governo italiano in una nota ufficiale ha definito "carico residuale": espressione orribile, che da allora è oggetto di discussioni e polemiche, non solo in politica e nella società, ma anche sui giornali.
Flavia Amabile oggi sulla Stampa, a pagina 6, in un articolo che si intitola proprio "Il carico residuale", racconta che cosa accada su queste navi, chi siano le persone su queste navi, navi sulle quali, scrive, nulla sta funzionando come avrebbe dovuto seguendo le regole sancite dal diritto internazionale e dalle direttive europee.
È sempre interessante, scusate, parentesi mia, notare quanto la rigidità e la solennità con cui la destra si proclama spesso legata al concetto di legge, legge e ordine, il rispetto delle leggi come chiave fondamentale per il mantenimento dell'ordine nella società e quindi la disciplina nel far rispettare le leggi, poi su certe leggi conosca delle distrazioni, perché in questi casi cosa preveda la legge è molto chiaro: le persone devono sbarcare, non puoi decidere che fai sbarcare soltanto i bambini, soltanto le donne, quelli di una nave sì, quelli di un'altra nave no, come è stato ieri per esempio nei porti di Catania e Reggio Calabria.
Una di queste navi si chiama appunto Geo Barents, non so se lo sto pronunciando correttamente, ma ha salvato 214 persone che arrivano da Egitto, Siria, Bangladesh, Pakistan e sono esasperati: nella notte uno di loro è stato portato via in ambulanza per forti dolori allo stomaco, altre persone invece si sono lanciate da queste navi, altre ancora sono a bordo ma vivono in condizioni terribili, anche perché arrivano da vite terribili. Chi è stato a bordo a prestare soccorso a queste persone, o perché alcuni parlamentari in quanto parlamentari sono saliti a bordo, ha raccontato: cartoni stesi per terra su cui dormire, fagotti di tela da usare come coperte, gli occhi lucidi di chi ha da poco smesso di piangere. In troppi si grattano di continuo le braccia, le gambe, il torace. Quando però cominciano a fidarsi delle persone che li stanno visitando e soccorrendo, accettano di mostrare in quali condizioni si trovano: si denudano, appaiono ferite, segni di percosse, di una lama di coltello che ha colpito le parti intime, di una infezione di scabbia che sta provocando gonfiori ovunque. In un angolo c'è un ragazzo sopravvissuto a un campo di detenzione in Libia, uno di quei campi che peraltro l'Italia contribuisce a finanziare e tenere in piedi attraverso gli accordi con la Libia. Il ragazzo non riesce a stare in piedi, ha gli occhi chiusi, ha una coperta sul corpo, trema da 24 ore senza riuscire a fermarsi. In un altro angolo un uomo è disteso, la camicia aperta, il respiro che lentamente sta tornando regolare: gli hanno appena praticato un'iniezione con un sedativo per calmarlo. Il cattivo odore è percepibile anche fuori dalla nave: il carico residuale, appunto, come lo ha chiamato il governo, è stato lasciato per ore senza acqua e con i bagni chiusi. All'arrivo nessuno ha informato il carico residuale su cosa sarebbe accaduto violando di nuovo le norme in vigore; non c'erano mediatori culturali, chi è salito a bordo parlava inglese o arabo, ma solo una parte dei migranti comprende queste lingue.
È il trattamento riservato dal governo italiano ai migranti scartati sulla Geo Barents: questi migranti sono quelli costretti a restare a bordo appunto perché non giudicati abbastanza fragili sulla base dei controlli medici. Ma quali controlli medici? Il controllo, racconta il deputato Angelo Bonelli, è durato 4 ore e ha permesso di sbarcare 357 persone: vuol dire meno di un minuto a persona. È stata un'analisi frettolosa, confusa, superficiale: ci sono persone che sono rimaste a bordo, eppure, racconta Flavia Amabile sulla Stampa, sono divorate da infezioni oppure da disturbi mentali.
Oggi a proposito di questa storia Il Foglio mette per iscritto una cosa che vi abbiamo raccontato più volte dentro Politics, ma che vi ho detto anche io dentro Morning, anche prima che ci fossero le elezioni, ma perché era abbastanza facile intuire da che parte potessero andare le cose. L'unica cosa, scrive Il Foglio, su cui il governo può fare cose di destra è l'immigrazione. Non è l'unica, in realtà, ma non può farle, le cose che ha promesso in questi anni sull'economia, non può farle sulle pensioni, non può farle sulle tasse; oggi ci sono ancora anticipazioni sulla legge di bilancio, e pare che sia per quanto riguarda la flat tax, sia per quanto riguarda le pensioni, se ne riparlerà poi. Non lo può fare nei rapporti con l'Europa, non lo può fare nei rapporti con gli Stati Uniti, non lo può fare con l'Ucraina, e quindi appunto non sarà l'unica, ma una delle poche cose in cui il governo può dimostrare al proprio stesso elettorato, e quindi si tratta di performance, come appunto la scelta di tenere 35 persone bloccate su una nave facendone sbarcare poi centinaia di altre, ecco, è l'unico modo per dire "Vedete che siamo sempre noi, ci riconoscete".