martedì 31 agosto 2021

78 anni fa

La notte scorsa il movimento di estrema destra (per non dire neofascista) CasaPound ha affisso a Pescara uno striscione con la scritta dal font inconfondibile «31-08-1943 NON DIMENTICHIAMO» per ricordare il bombardamento americano del 31 agosto 1943 sul capoluogo adriatico, che causò la morte di migliaia di civili.

Ebbene, il gruppo musicale pescarese 99 Cosse – il cui nome richiama quello dei "colleghi" napoletani dei 99 Posse, ma le cosse (cosce, in vernacolo locale) prendono il posto delle posseha pubblicato su Facebook un post con la domanda «Ma che ci stet a pija pe cul?», illustrato dalla foto dello striscione con sovraimpressa la scritta «VERAMENT LA COLPA È LA VOSTR».

Le due frasi non sono proprio in italiano, ma dubito che necessitino di traduzione, sbaglio?

lunedì 30 agosto 2021

Domande molto indiscrete

Quest'oggi condivido – senza aggiungere commenti di mio, anche se ne avrei, di cose da dire al riguardo – un paio di immagini pubblicate da Sue Yun, artista coreana trapiantata negli USA.

Smettila di chiedere alle donne quando avranno figli
10 motivi per cui non dovresti chiedere quando avranno figli
  1. Infertilità
  2. Interruzione volontaria di gravidanza
  3. Aborti spontanei
  4. Problemi di salute riproduttiva
  5. Relazione malsana
  6. Essere pronte emotivamente
  7. Essere pronte fisicamente
  8. Problemi finanziari
  9. Non volere bambini
  10. Non sono affari tuoi

Il decimo punto racchiude tutti gli altri, direi... ;-)

domenica 29 agosto 2021

Che fatica!

Quest'oggi condivido una vignetta tratta dal sito Sketchplanations che illustra il cosiddetto principio dell'asimmetria delle stronzate, anche – nonché più pudicamente – conosciuto come legge di Brandolini (se non sbaglio coincide con quella che Paolo Attivissimo chiama "teoria della montagna di merda", «secondo la quale creare una bufala richiede un attimo, ma smontarla richiede un tempo tendente a infinito, per cui l'onere della prova sta a chi la annuncia», allo stesso modo in cui «per produrre una montagna di merda ci vuole poca fatica, mentre per pulirla ci vuole una fatica immensa e comunque l’odore ti rimane addosso»).

La quantità di energia necessaria per confutare le stronzate è di un ordine di grandezza maggiore di quella per produrle.
– Aspetta! Scommetto che la luna è fatta di formaggio.
– Beh, l'analisi spettrografica e i calcoli orbitali suggeriscono di no. Inoltre abbiamo costruito un razzo, abbiamo portato le persone lì e non hanno potuto mangiarla.
– ... Hm, sì... Sto ancora pensando al formaggio.

Tutto questo mi fa pensare ai no-vax i quali, per quanto ci si possa impegnare a sottoporre loro le più autorevoli evidenze scientifiche a favore dei vaccini, non vogliono saperne di schiodarsi dalle loro bislacche convinzioni. Fatica sprecata, quindi? Può darsi, ma voglio illudermi che valga la pena di insistere!

sabato 28 agosto 2021

La bandiera delle bandiere

Le bandiere nazionali che so riconoscere al volo si contano sulle dita di una mano, forse due (vabbè, mettiamoci pure le dita dei piedi per andare sul sicuro ;-) )... per questo mi ha incuriosita parecchio l'immagine qui sotto, usata per una campagna pubblicitaria della compagnia aerea Norwegian.

Ebbene, a quanto pare la bandiera della Norvegia comprende in sé, procedendo dall'alto verso il basso e da sinistra a destra, le bandiere di Francia, Paesi Bassi, Finlandia, Thailandia – alzi la mano chi sapeva già a menadito come fosse fatta la bandiera della Thailandia ;-) – e Polonia. Forte, non è vero? :-)

venerdì 27 agosto 2021

E tu come lo chiami, il "citrone"?

Anche se vado matta per il cocomero, frutto estivo per eccellenza, mio malgrado preferisco fare a meno di comprarlo, perché una volta tagliato andrebbe fatto fuori entro breve tempo – e noi siamo solo in due, e la frutta (ad eccezione delle banane che mi porto appresso volentieri come spuntino) la mangiamo solamente quando pranziamo a casa, cioè in pratica nel weekend – e nel frattempo tenuto in frigo, dove occuperebbe un sacco di spazio. Quando oggi, complice l'abbassamento delle temperature che mi incoraggia a riprendere ad uscire in pausa pranzo anziché portarmi la "schiscètta" da casa, sono andata a prendere qualcosa da mangiare al Bar Atlantic dell'Esselunga più vicina e ho visto che era disponibile anche la coppetta di anguria (altro nome del frutto in questione), ne ho subito approfittato, documentando il pasto su Instagram.

(Chi mi segue solo lì penserà che io sia una foodblogger ;-) )

Qualche settimana fa ho provato a chiedere ai miei contatti Facebook come chiamassero il frutto in questione, e tra i due contendenti – anguria e cocomero – è saltato fuori un outsider votato pressoché all'unanimità dai miei amici abruzzesi: lu citrone! ;-) La cosa ha colpito talmente tanto un amico piemontese da indurlo a creare un meme della serie Woman Yelling at a Cat: eccolo.

Riguardo al termine per designare il citrullus lanatus – questa la relativa nomenclatura in botanica – ecco un elenco di articoli che ho trovato.

Gli ultimi due non si limitano all'aspetto linguistico, ma vanno al sodo dando consigli mangerecci. :-P

P.S.: Il 3 luglio si celebra il Watermelon Day. Grazie al sito Days Of The Year sto scoprendo che esiste una giornata dedicata a praticamente qualunque cosa ti possa venire in mente... :-O

P.P.S.: La foto che apre il post l'ho presa dalla bacheca di un "facciamico" che è solito condividere chicche dei generi piu disparati, ma tutte degne di nota. Prima o poi gli proporrò di raccoglierle tutte in un blogOH WAIT ;-)

giovedì 26 agosto 2021

Quello che avrei voluto fare da grande

Poiché sono sempre stata abbastanza brava a disegnare, quando ero bambina sognavo di diventare da grande una famosa pittrice... poi, crescendo e maturando un pochino di senso pratico in più, ho pensato che sarei potuta essere una stilista di moda di successo (peccato che io con "quello che va di moda" ci sia sempre andata poco d'accordo). Quando all'età di dodici anni circa ricevetti in regalo dai miei un Commodore 64 e, a differenza di tutti i miei coetanei che si limitavano a farci girare i videogiochi già belli e pronti su cassetta, mi divertivo a programmarlo in prima persona, non avrei mai immaginato che lo sviluppo software potesse un giorno diventare una parte preponderante del mio lavoro... e invece, a decenni di distanza, è successo proprio questo. :-)

Per l'ennesima volta in questi ultimi mesi mi ritrovo a dover mettere mano a progetti abbastanza complessi messi in piedi senza applicare come si deve le buone prassi di programmazione, lasciati in eredità da due colleghi mancati, nel senso che se ne sono andati a lavorare altrove poco prima che io venissi assunta. E sto sperimentando sulla mia pelle il concetto di debito tecnico, ovvero

una metafora inventata da Ward Cunningham per descrivere le possibili complicazioni che subentrano in un progetto, tipicamente di sviluppo software, qualora non venissero adottate adeguate azioni volte a mantenerne bassa la complessità. Analogamente a quanto avviene nel mondo finanziario, in cui per sanare un debito occorre pagarne anche gli interessi, lo sforzo per recuperare un progetto sviluppato senza una corretta metodologia può aumentare anche considerevolmente nel tempo, se non si interviene tempestivamente.

Un altro concetto legato all'informatica nel quale mi sono imbattuta di recente è quello di linguaggio di programmazione esoterico, ovvero «una tipologia di linguaggi di programmazione particolarmente complessi e volutamente meno chiari possibile». E mi è venuto in mente che per la stragrande maggioranza degli utenti di computer qualsiasi linguaggio di programmazione potrebbe risultare esoterico... ;-)

[UPDATE del 28/8] Aggiorno il post inserendo l'azzeccatissima vignetta di Work Chronicles – una piacevole scoperta che ho appena aggiunto al mio feed reader – dal titolo Long-term thinking (Pensare a lungo termine), suggeritami da ago nei commenti.

– Correggiamo questo problema con una soluzione temporanea.
– Ma questo creerà maggiori problemi a lungo termine.
– Sì. Avremo cambiato lavoro per allora.

mercoledì 25 agosto 2021

Non infrangere le regole del gioco (di Facebook)

A differenza di parecchi miei contatti, io non ho mai avuto l'account Facebook bloccato, nemmeno per un giorno: al massimo mi è capitato di vedere rimosso un post che avevo condiviso per via dei suoi contenuti sensibili (era un'immagine effettivamente abbastanza forte di migranti morti in mare, qualcosa che in quel momento si poteva vedere su quasi tutti i media, ma Faccialibro ha deciso che no, era troppo).

Negli ultimi tempi, però, mi sono capitati un paio di episodi anomali.

Un mesetto fa ho condiviso un post tratto da The Credible Hulk, una pagina che fa divulgazione scientifica e combatte le pseudoscienze e i negazionismi; si trattava dell'immagine di un tornado accompagnata da una frase attribuita all'attrice Gwyneth Paltrow, nota per le sue prese di posizione a dir poco controverse: «Non credo che tutto quello che è naturale possa essere dannoso per te». Sottinteso: dal momento che i tornado sono dannosi eccome, non è affatto vero che se qualcosa è naturale debba essere necessariamente "buono".

Svariati giorni dopo ho ricevuto una strana notifica:

Contesto mancante
La stessa informazione è stata controllata in un altro post da fact-checker indipendenti.
Scopri perché

Cliccando su Scopri perché, mi è comparso il messaggio qui sotto...

... con il link a questo articolo, il quale in estrema sintesi spiega che la foto non raffigura un gruppo di tornado che colpiscono simultaneamente: il fotografo Jason Weingart ha dichiarato di averla realizzata trasformando il time-lapse di un tornado in una singola immagine per creare una rappresentazione visiva dell'evoluzione della tempesta.

Evvabbè, l'immagine in sé non rappresenta la realtà, ma il messaggio che intendev(am)o comunicare rimane, no?

Poi... ieri sera, appena prima di andare a dormire, ho notato che in un gruppo del quale faccio parte si stava discutendo riguardo a questa notizia: a Palermo ci sono quasi mille bare non sepolte, perché nel cimitero manca lo spazio per le sepolture. Un mio contatto ha commentato che la cremazione per tutti sarebbe la soluzione definitiva all'annoso problema della mancanza di spazio, e io ho replicato che, anche se personalmente desidero essere cremata quando sarà il momento, conosco molta gente di ben diverso avviso. Stamattina, riaprendo Facebook, ho notato che, anche se il mio contatto mi aveva risposto, stranamente il mio commento risultava nascosto. L'unica spiegazione che ho trovato è che nel commento esponevo una delle ragioni per cui sono favorevole alla cremazione, cioè la brutta impressione che mi suscita il fenomeno naturale che si verifica nel corpo umano quando esso cessa di vivere. A dire il vero usavo termini un pochino (neanche tanto) più espliciti, per cui suppongo che possa aver dato fastidio a qualcuno o aver violato qualche regola; qui infatti viene spiegato che se vedi commenti in grigio e non ricordi di averli nascosti «È possibile che questi commenti siano stati contrassegnati dal sistema come spam o abbiano violato una delle politiche di Facebook».

martedì 24 agosto 2021

Ma adesso parliamo di me

Sui social parecchia gente – personaggi del mondo dello spettacolo, politici, influencer ma non solo – prende a pretesto l'occasione di commentare le ultime notizie per parlare in fin dei conti di sé. Questo comportamento è ben rappresentato nella vignetta qui sotto di xkcd, al secolo Randall Munroe, al cui feed sono iscritta da tempo. Devo ammettere che le sue creazioni a volte non le capisco granché... o meglio, non ci riuscivo finché non ho scoperto l'esistenza del wiki explain xkcd. ;-)

[Pallino è seduto a una scrivania e sta scrivendo qualcosa su un portatile]
Pallino: Sono sconvolto nell'apprendere che un branco di cani selvatici è entrato al Louvre e ha fatto a pezzi la Gioconda.
Che perdita per l'umanità.
Il mio primo bacio è stato nel corridoio di un J.C. Penny
[o meglio J. C. Penney, catena statunitense di grandi magazzini fallita nel 2020, NdC] che aveva un poster della Gioconda sul muro, quindi questo mi colpisce in modo particolare.
[Sotto il riquadro]
Pallino: A volte devo ricordare a me stesso di non rendere tutte le notizie delle storie su di me.

lunedì 23 agosto 2021

Niente più scuse per non firmare!

Sono anni che sostengo la campagna a favore della legalizzazione dell'eutanasia, il mio primissimo post sull'argomento dovrebbe risalire a dicembre 2014, non potevo quindi non sentirmi moralmente obbligata a partecipare alla raccolta di firme per il referendum. Il problema è che i posti dove firmare nei dintorni di dove abito sono tutti situati in località un po' scomode da raggiungere e/o accessibili solo in orari incompatibili coi miei impegni. Quando ho saputo che era finalmente possibile firmare anche online, ne ho approfittato ben volentieri. Nel pomeriggio di lunedì scorso ho cliccato sul relativo link, e si è aperta una pagina con il messaggio seguente.

!!! ATTENZIONE A CAUSA DELL’ECCESSIVO VOLUME DI FIRME IL SISTEMA È IN SOVRACCARICO VI CHIEDIAMO DI LEGGERE I PUNTI SOTTOSTANTI !!!
– Non ho ricevuto email la mail di avvenuta conferma della firma: la mail di avvenuta registrazione o meno può impiegare fino a 48 ore ad arrivare, vi chiediamo di pazientare.
– Non ho ricevuto la mail per firmare: in questo caso ti chiediamo di lasciare l’indirizzo email con cui ti sei registrato qui e sarai ricontatto.
– La mia firma non è andata a buon fine: in questo caso ti chiediamo di non procedere ulteriormente, ma come segnalato nella email di mancata ricezione, attendere una ulteriore email per completare la procedura che arriverà nei prossimi giorni. [Su questo punto ci torno più avanti, NdC]
– La piattaforma non carica: ti chiediamo di non provare a ricaricarla ma collegarti per firmare nei prossimi giorni.

Andando avanti, è comparso il messaggio

Inserisci il tuo indirizzo email e seleziona il comune in cui voti o l'anagrafe Italiani residenti all'estero. Ti manderemo una mail di verifica e da lì potrai subito firmare per questo referendum usando SPID o altri strumenti di firma digitale. IMPORTANTE Controlla che l'indirizzo email sia corretto.
Se hai già firmato su un modulo ai Tavoli degli Attivisti, negli Uffici comunali, negli Studi legali e di notai aderenti o presso il tuo Consolato, non firmare qui. Ogni persona può firmare una volta sola.

Poco dopo, alle ore 16:54, ho ricevuto dall'indirizzo e-mail raccolta-firme@itagile.it un messaggio con oggetto Raccolta Firme Online: esecuzione firma e testo

Grazie per aver chiesto di firmare l'iniziativa "Referendum Eutanasia Legale - Liberi fino alla fine"
Segui questo link per eseguire la firma:
eseguo la firma.
Il link è valido per 15 giorni
Non rispondere a questa mail, la casella non viene letta.
Sostieni la campagna: fai una donazione.

Ho cliccato su eseguo la firma e mi è stato sottoposto il quesito referendario.

Volete voi che sia abrogato l’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente) approvato con regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, comma 1 limitatamente alle seguenti parole «la reclusione da sei a quindici anni.»; comma 2 integralmente; comma 3 limitatamente alle seguenti parole «Si applicano»?

[Puoi leggere qui l'articolo del codice penale in questione, e qui come verrebbe modificato nell'assai auspicabile caso in cui il referendum avesse luogo e vincesse il sì]

Esistono tre modalità per la firma digitale:

Firmo con SPID – L'autenticazione SPID sarà utilizzata per firmare il quesito con una firma digitale. Questa opzioni ha il costo maggiore per i promotori.
Firmo con il mio dispositivo – Ho un dispositivo di firma digitale (smart card, chiavetta USB o firma remota). Questa opzione ha il costo minore per i promotori. Se hai la tua firma usala!
Non ho SPID o una firma digitale – Non ho SPID o un'altra firma. Voglio usare il servizio TrustPro per firmare subito. TrustPro richiederà il pagamento di tre Euro.

Essendo già in possesso di SPID rilasciato dalle Poste – in qualità di cliente di Poste Italiane l'ho ottenuto con una certa facilità usandolo tra l'altro per il cashback, se non ce l'hai ma vuoi sapere come ottenerlo prova a citofonare Aranzulla – ho selezionato Firmo con SPID ed è comparso un QR Code temporaneo che ho inquadrato con l'app PosteID installata e configurata sul mio smartphone, dopodiché ho inserito il mio codice PosteID numerico, un'ultima conferma, e infine...

Grazie per aver firmato l'iniziativa. Riceverai una mail con il documento firmato. Possono essere necessarie molte ore perché l'operazione venga completata. In ogni caso di contatteremo noi via email.

Qualche ora dopo, all'1 e 39 di notte del 17 agosto, ho ricevuto dallo stesso indirizzo di cui sopra un'e-mail con oggetto Raccolta Firme Online: firma non eseguita e testo

Abbiamo registrato un errore non previsto. La firma non è stata eseguita. Ti faremo sapere via email cosa fare
Non rispondere a questa mail, la casella non viene letta.
Sostieni la campagna: fai una donazione.

Poiché a distanza di tre giorni non avevo ancora ricevuto nulla, dando per scontata la definitiva bocciatura della mia firma digitale, trovandomi a Pescara dove sembrava più agevole firmare in modo tradizionale e trascurando colpevolmente il punto evidenziato sopra (e dire che l'avevo copiato in un documento di testo proprio in previsione della stesura di questo post), ho raggiunto l'indirizzo indicato sul sito, che ho scoperto essere quello dell'URP dell'Ospedale Civile. Lì mi hanno fatto presente che l'informazione che avevo reperito sul sito risultava sbagliata ed era appena stata corretta: la sede giusta dove firmare era un ufficio del Comune che però, essendo quasi mezzogiorno e mezzo di venerdì, stava per chiudere e non avrebbe riaperto prima di lunedì... peccato che io sia tornata in Lombardia sabato sera.

Ma a mezzanotte e due minuti della notte scorsa, ecco il colpo di scena: un'e-mail con oggetto Raccolta Firme Online: richiesta firmata e testo

Richiesta referendum firmata in allegato
Non rispondere a questa mail, la casella non viene letta.
Il servizio offerto per le firme digitali ha un costo di circa 1€ a firma, ed è sostenuto dal Comitato Promotore Eutanasia Legale. Aiuta il comitato con una una donazione. Grazie per il supporto!

OK, mi avete convinto, questa è la volta buona che la faccio, una donazione! :-)

Insomma, è stato un bene che io non sia riuscita a firmare a Pescara, altrimenti entrambe le firme sarebbero state automaticamente annullate.

P.S.: L'immagine che ho scelto per aprire il post riporta le parole dette da Mara Maionchi in questo video che inserii anche nel post del 2014, parole che trovo definitive: «Io non so se lo farei, ma vorrei che fossimo liberi di decidere». Alla faccia di monsignor Paglia il quale, colto in contropiede dal successo della campagna referendaria, fa strumentalmente finta di confondere l'eutanasia con l'eugenetica, e di tutti quelli che «Siccome l'eutanasia è contraria ai MIEI principi, NESSUNO deve potervi fare ricorso». (Proprio oggi, sulla strada del ritorno dal lavoro, ascoltavo questo episodio del podcast Spotify Qui si fa l'Italia, e riflettevo su quanto fosse a dir poco strano che nel tutt'altro che remoto anno 1974 i sedicenti "credenti" siano stati sul punto di negare a tutti gli italiani, laici e atei compresi, il diritto al divorzio in nome del principio prettamente evangelico «L'uomo non separi ciò che Dio ha unito».

venerdì 20 agosto 2021

Ma come, sono già finite?!

Ce l'ho messa tutta per non cedere alla tentazione di far qualcosa durante queste ferie, e devo dire che mi è riuscito abbastanza bene... ;-)

... ma sarà ben più difficile attuare questi buoni propositi per il rientro!

Eh già, domani si torna a casa, e lunedì si ricomincia a lavorare... (Anche se sarebbe bello godersi le vacanze fino all'ultimo secondo disponibile, ho sperimentato in passato quanto possa essere traumatico riprendere le normali attività senza aver lasciato almeno un giorno da dedicare alla "decompressione")

giovedì 19 agosto 2021

Non ce lo meritiamo, Nanni Moretti!

Sessantotto anni fa nasceva Nanni Moretti, e Il Post ha rispolverato l'articolo che pubblicò nel 2013 in occasione del sessantesimo compleanno dell'attore e regista romano – nato a Brunico per caso (i suoi genitori erano in vacanza in Alto Adige) – e nel quale sono raccolte 23 celebri citazioni tratte dai suoi film. Ne ho selezionate alcune che più di altre sono entrate a far parte del linguaggio comune, e in particolare del mio.

  • «Siamo diversi ma siamo uguali agli altri ma siamo diversi» (Palombella rossa, 1989)
  • «Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone» (Caro diario, 1993)
  • «Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?» (Ecce bombo, 1978)
  • «Giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose» (Ecce bombo, 1978)
  • «Continuiamo così, facciamoci del male» (Bianca, 1984)
  • «Come parla? Le parole sono importanti» (Palombella rossa, 1989) è il mio mantra non tanto quando qualcuno si esprime in un italiano a dir poco approssimativo, quanto nei confronti di chi usa anglismi inutili al solo scopo di darsi un tono.
  • «D’Alema di’ una cosa di sinistra, di’ una cosa anche non di sinistra, di civiltà. D’Alema di’ una cosa, di’ qualcosa, reagisci» (Aprile, 1998), da persona di sinistra quale sono, mi torna in mente ogni volta che il leader di turno del centrosinistra tradisce i miei principi...

Concludo con quella che dovrebbe essere una regola aurea per chiunque... me compresa!

«Parlo mai di astrofisica io? Parlo mai di biologia io? Io non parlo di cose che non conosco» (Sogni d’oro, 1981)

Mi viene naturale associarla al tweet di una certa @zephyrs0phie nel quale mi sono imbattuta l'altro giorno.

LO SAPEVI che in realtà è possibile dire "Non ne so abbastanza per avere un'opinione"?

Sapevatelo, come diceva qualcuno!

P.S.: Il titolo del post è ispirato alla battuta di Rocco Papaleo nel film Nessuno mi può giudicare che a sua volta cita Nanni Moretti in Ecce bombo: «Te lo meriti, Alberto Sordi!».

mercoledì 18 agosto 2021

I "dischi" per l'estate

[Dischi?! Cosa diavolo sono i dischi?, potrebbe obiettare chi è nato dopo il 2000 ;-)]

A quasi due mesi dal post dedicato al singolo Mille, collaborazione di tre interpreti diversissimi fra loro come Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti, pubblico un breve elenco di canzoni che a vario titolo potrebbero rientrare anch'esse nella categoria dei tormentoni dell'estate 2021.

  • A molti miei contatti piace Cinema di Francesca Michielin e Samuel...
  • ... ma personalmente preferisco, sia come interpreti che come genere, Makumba di Noemi e Carl Brave.
  • Segnalo inoltre Il ritmo degli esseri umani, che vede duettare due abruzzesi DOC come il comico Gabriele Cirilli e il tenore Piero Mazzocchetti (più gradevole, almeno per i miei gusti, quando non sfoggia le sue doti di cantante lirico).
  • Infine, per chi cerca qualcosa di ancora più leggero, suggerisco Norwegian Reggaeton di quei mattacchioni dei Nanowar Of Steel featuring Charly Glamour & Gigatron (a dire il vero questo è uscito nel 2019, ma io l'ho scoperto solo quest'anno)...
  • ... e Bombo o passo del comico Dado, il quale non essendo proprio un adone può forse permettersi più di altri di scherzare sull'aspetto fisico! ;-)
Concludo consigliando i singoli più recenti di due cantautrici abruzzesi che coi tormentoni estivi hanno ben poco a che vedere, a parte il periodo in cui sono usciti: Millepiani di Casadilego, al secolo Elisa Coclite di Bellante (TE), la giovanissima vincitrice della scorsa edizione di X Factor, e Siamo sordi davvero della pescarese Miriam Ricordi, che probabilmente è poco conosciuta al di fuori dei confini regionali ma a mio modesto parere merita di avere successo in tutta Italia. E oltre!

lunedì 16 agosto 2021

Il lato negativo di essere ingegnerə

Oggi condivido un paio di memi nei quali mi sono riconosciuta abbastanza e che mi hanno fatto sorridere.

Quando prendi una laurea in Ingegneria e all'improvviso sei l'elettricista, il tecnico, il meccanico e l'esperto informatico di casa tua.
Il 28% dei professionisti dell'informatica nasconde la propria carriera alla famiglia o agli amici per paura che gli venga chiesto di fornire supporto tecnico gratuito.

Oramai è troppo tardi per nascondere all'uomo che amo cosa ho studiato e che lavoro faccio... ;-) e poiché lui ha una fiducia esagerata nelle mie potenzialità mi sottopone spesso problemi tecnici che sarebbe molto più bravo di me a risolvere rapidamente, ma ai quali non ha mai tempo di dedicarsi. Non che io, invece...

domenica 15 agosto 2021

Definisci te stesso (?)

Quest'oggi condivido un'immagine contenente una frase che mi ha colpita parecchio.

Sto conversando con un mio amico e gli chiedo: «Cos'è che ti definisce?», e lui risponde: «Nulla. Una definizione esclude la possibilità di un cambiamento».
Questa è una delle migliori risposte che io abbia mai ricevuto a una mia domanda.

A volte mi capita di pormi il medesimo quesito riguardo a me stessa, e mi sento un po' stupida a non saper trovare una risposta definitiva. D'ora in poi mi ci sentirò un po' meno, forse... ;-)

P.S.: Se devi sostenere un colloquio di lavoro, comunque, nel caso in cui dovessero porti domande del tipo «Mi parli di lei», è consigliabile che una risposta te la prepari!

sabato 14 agosto 2021

Il momento di dedicarsi alla lettura

Le ferie sono tipicamente il momento in cui la gente che ama leggere riesce a dedicarsi alla sua passione più di quanto il tempo libero, gli impegni, i pensieri e le preoccupazioni permettano per tutto il resto dell'anno... ma nel mio caso non ha funzionato, perlomeno non in questa prima settimana. Ecco perché stasera condivido alcuni spunti al riguardo, augurandomi che mi siano di ispirazione per la prossima nonché ultima settimana di ferie estive, nella quale dovrebbero materializzarsi due possibili scenari meteorologici:

  1. farà troppo caldo per andare in giro;
  2. pioverà... e quindi, dove penso di andare?
«Libri che facciamo finta di aver letto»
«Come fai a convincere tuo figlio a leggere libri?». Buon esempio, si chiama... ;-)

Concludo con un video del simpatico cantautore toscano Lorenzo Baglioni... che però mi ha fatto storcere il naso nel momento in cui ha equiparato ai classici della letteratura non tanto la saga di Harry Potter, che personalmente ho letto, visto – sotto forma di trasposizione cinematografica – e adorato, quanto Cinquanta sfumature di grigio, ma per piacere! ;-) (Confesso di non aver letto i libri della serie e neppure ho visto i film, non è che il mio è un semplice pregiudizio?)

venerdì 13 agosto 2021

Addio Gino, grazie per quello che ci hai lasciato

Oggi è un giorno triste per l'umanità: è mancato Gino Strada, medico e fondatore dell'ONG EMERGENCY. Uno dei primi a darne notizia è stato il suo carissimo amico Vauro Senesi, e poco tempo dopo è intervenuta anche sua figlia Cecilia, che nel momento del trapasso non era accanto a lui perché si trovava in mare, impegnata a salvare vite umane. È consolante sapere che ci sia lei a portare avanti la sua eredità.

Proprio oggi La Stampa ha pubblicato il suo ultimo articolo, sulla guerra in Afghanistan.

Ricordo questo grande uomo condividendo alcune sue citazioni tratte da Wikiquote.

[Sul Sistema Sanitario Nazionale] È una cosa fondamentale. Credo che sia stata una grossa stupidaggine quello di renderlo regionale, perché si creano venti sanità diverse, si moltiplicano per venti i costi amministrativi, burocratici, eccetera e si crea soprattutto discriminazione.
Quest'idea imbecille d'una società violenta e rancorosa, che ti spinge a trovare chi sta peggio di te e a dargli la colpa dei tuoi guai. Mai uno di loro che punti il dito su quelli che stanno meglio, eh?
L'importante è capire fino in fondo che se ci sono persone che hanno bisogno di essere curate questo vada fatto.
Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra perché la guerra non si può umanizzare, si può solo abolire. E non mi piace la parola "utopia"; preferisco parlare di "progetto non ancora realizzato".
Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi.
Uno dei principi della nostra organizzazione, che spieghiamo al personale medico e paramedico disposto a partire con noi, è semplicissimo: "Non si va nei paesi del cosiddetto 'Terzo mondo' a portare una sanità da Terzo mondo. Un ospedale va bene quando tu saresti disposto, senza esitazione, a ricoverarci tuo figlio, tua madre, tua moglie".

giovedì 12 agosto 2021

Primi assaggi di un ritorno alla normalità

In questi giorni mi trovo in Garfagnana, e ieri sera ho assistito al mio primo concerto dall'estate di due anni fa, quando andai a sentire i Muse a San Siro. A Castelnuovo di Garfagnana era in programma una delle tappe del tour estivo di Niccolò Fabi, a distanza di ben undici anni dall'ultimo nonché unico altro suo concerto a cui ho assistito, a Pescara, e rispetto ad allora devo ammettere di non aver colmato adeguatamente le mie lacune riguardo alla sua discografia, anche perché non ne ho avuto il tempo avendo deciso di andare non più di 24 ore prima... ma è stata comunque una serata magica: per la location a dir poco scenografica (la Fortezza di Mont'Alfonso), per il contesto davvero suggestivo (all'aperto sotto il cielo stellato, col frinire dei grilli in sottofondo), per le sofisticate sonorità costruite dagli ottimi musicisti (special guests Roberto Angelini e Pier Cortese) e, non ultimo, per i testi densi di poetica sensibilità scritti dal cantautore romano.

È stata la seconda occasione in cui mi è stato chiesto di esibire il green pass, e rispetto alla prima* l'esperienza è stata tutto sommato più positiva. Per prima cosa ci hanno scansionato i QR code visualizzati nell'app Immuni, dopodiché abbiamo dato conferma che le certificazioni fossero effettivamente le nostre mostrando la carta d'identità a un carabiniere – la cui presenza aveva con ogni probabilità lo scopo di stroncare sul nascere polemiche ricorrenti del tipo «Mi rifiuto di mostrare i documenti a qualcuno che non sia un pubblico ufficiale!» – e infine una persona dell'organizzazione ha controllato i biglietti acquistati online, anch'essi provvisti di QR code e salvati sullo smartphone. Mi ci è voluto più tempo per aprire le app e per tirar fuori il documento che non per tutto il resto! :-)

*La prima sera qui, quando ho prenotato per cena tramite TheFork, mi hanno chiamata dal ristorante per chiedermi se avessimo il green pass, evidentemente per essere sicuri di poterci sistemare all'interno lasciando i posti all'aperto a disposizione di eventuali clienti che ne fossero sprovvisti, comunque non mi sono lamentata perché l'"interno" era una specie di veranda ben ventilata e fuori faceva fin troppo freschetto, altrimenti vista la disponibilità di posti all'aperto dubito che se li avessimo chiesti (di norma li preferisco, a meno che non faccia molto caldo, dal momento che anche i vaccinati non sono immuni e le probabilità di contagio all'aria aperta sono piuttosto basse) ce li avrebbero negati.

mercoledì 11 agosto 2021

Dimmi che scarpe indossi e ti dirò chi sei (o forse no)

Di recente mi sono imbattuta nell'articolo Le scarpe sono indicatori di personalità secondo la psicologia pubblicato sul sito Psicoadvisor, e ho cominciato a leggerlo con un misto di curiosità e scetticismo (più scetticismo che curiosità, a dire il vero). A un certo punto si parla del fatto che dal tipo di scarpe che una donna indossa – a quanto pare i maschietti non sono affatto considerati – si potrebbero ricavare informazioni illuminanti sulla sua personalità.

Chi indossa le stesse scarpe o scarpe un pò (sic) trasandate sono persone che hanno più difficoltà a formare relazioni, non badano al giudizio degli altri e tendono a reprimere le loro emozioni.

Sul mio conto ne ha azzeccate poco più di due su tre: sul fatto di arrivare a fregarmene del giudizio altrui devo ancora lavorare parecchio, anche se poi in molte situazioni vado avanti per la mia strada.

A scegliere le sneaker sono le donne più sicure di sé.

Questa poi... Io praticamente ci passo l'inverno in sneaker, ma sono una persona di un'insicurezza quasi patologica.

A preferire i sandali sono le donne con un carattere tendenzialmente allegro e disinibito.

Chi, io?!?!?! Semplicemente, con la calura estiva non concepisco altri tipi di scarpe. Tra l'altro ne ho un paio identici a quelli sopra, che alcuni/e reputano piuttosto brutti a vedersi... ma chissene, sono talmente comodi!

martedì 10 agosto 2021

Il successo? È relativo!

Gli Stati Uniti d'America avranno anche "vinto" le Olimpiadi di Tokyo classificandosi al primo posto nel medagliere ufficiale dopo aver battuto sul filo di lana una fin troppo competitiva Cina...

... ma in un certo senso la nazione trionfatrice è stata San Marino, che con le sue tre medaglieAlessandra Perilli bronzo (nonché prima medaglia di sempre per il Titano) nel trap femminile, sempre la Perilli in coppia con Gian Marco Berti argento nel trap misto, infine Myles Nazem Amine Mularoni, nato e cresciuto nel Michigan da padre di origine libanese e madre sammarinese, bronzo nella lotta libera – è largamente in testa alla classifica del numero di medaglie pro capite: una ogni 11.310 abitanti.

L'Italia pur avendo raggiunto il record di 40 medaglie – 10 ori, 10 argenti e 20 bronzi – in questa particolare classifica è "solo" trentacinquesima, su un totale di novantatré nazioni medagliate, con una medaglia ogni 1.511.545 abitanti, ma si trova pur sempre molto avanti sia rispetto agli Stati Uniti (59esimi) che alla Cina (78esima).

domenica 8 agosto 2021

Magari rimanesse sempre uguale a sé stesso...

Stasera – anche se sono in vacanza, chiedetemi tutto ma non di rimanere offline! ;-) – condivido un paio di immagini piuttosto argute riguardanti le mutazioni del coronavirus che danno luogo alle famigerate varianti le quali, soprattutto se una parte non trascurabile della popolazione continua a comportarsi in modo irresponsabile, rischiano seriamente di vanificare i benefici della campagna vaccinale in corso, o quantomeno di posticipare l'agognato momento in cui potremo lasciarci alle spalle questa maledetta pandemia.

«Quello che non ti uccide muta e ci riprova», palesemente ispirato al «What does not kill me, makes me stronger» («Quello che non mi uccide mi rende più forte», in originale «Was mich nicht umbringt, macht mich stärker») del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche.

«È iniziato come virus ed è mutato in un test del quoziente d'intelligenza»

sabato 7 agosto 2021

Bisogna saper perdere

Avevo un conto in sospeso con il tennista numero 1 al mondo Novak Djoković da quando ha spento le speranze di vincere il prestigioso torneo di Wimbledon da parte del nostro Matteo Berrettini, ancora peggio quando ho scoperto che è no-vax... Il suo comportamento alle Olimpiadi, poi, mi ha lasciata senza parole! Lo espongo mediante due post pubblicati sulla pagina Facebook Labodif (Laboratorio della Differenza)...

... e un tweet di @xngels.

«Due tipi di uomini che affrontano lo stress e l'ansia»; a sinistra Djokovic, a destra il campione di tuffi britannico Tom Daley, appassionato di lavori a maglia.

P.S.: La "colonna sonora" di questo post non poteva che essere Bisogna saper perdere dei Rokes...

venerdì 6 agosto 2021

C'è un tempo per fare e un tempo per riposare...

«... Che colpa ho se perdo sempre il primo tempo?». Beato l'autore di questa frase, a me succede il contrario, soprattutto negli ultimi tempi! ;-)

Oggi è stato l'ultimo giorno di lavoro prima di due settimane di ferie... e devo dire che questa pausa ci voleva proprio. Quando a novembre la mia precedente azienda mi ha comunicato di non avere più bisogno di me mi sono sentita mancare la terra sotto i piedi, e mai e poi mai avrei sperato di trovare un nuovo impiego così in fretta. Sarei quindi profondamente ingrata nei confronti della sorte benevola a lamentarmi, per questo non lo farò... comunque spero tanto di riuscire a ricaricarmi per benino in vista della ripresa delle attività!

Ti lascio con due spunti a tema: una vignetta di Silvia Ziche...

... e il link a un articolo che Daria Bignardi ha pubblicato l'estate scorsa, e nel quale dava un prezioso, preziosissimo consiglio alle donne con famiglia in partenza per le vacanze: «quest’anno, in casa, non fate un cazzo [se dice le parolacce lei che è sempre così chic, perché mai io dovrei usare gli asterischi? ;-) NdC]. Avete già dato durante il lockdown, e anche troppo avete già dato nella vita: almeno in queste vacanze post confinamento non fate niente. Fatelo soavemente, gentilmente, col sorriso, senza sensi di colpa: rilassatevi, nuotate, camminate, leggete e in casa fate il meno possibile». Io che di figli a cui badare non ne ho, ma mi ritrovo più faccende domestiche da sbrigare di quanto il tempo a disposizione e le energie residue mi permettano, mi limito ad estendere il consiglio ai maschietti: anche tra loro c'è qualcuno che, quando rientra dal lavoro, ha sempre qualcosa da fare tra casa e giardino. Uno lo conosco piuttosto bene... ;-) <3

giovedì 5 agosto 2021

Sportivi da tutto il mondo

Fra tre giorni finiscono i Giochi olimpici di Tokyo 2020, che mi sono goduta assai poco: durante la settimana quando si disputano le gare io lavoro, e domenica scorsa, in quei memorabili dieci minuti in cui Gianmarco Tamberi (salto in alto) e Marcell Jacobs (cento metri piani) entravano nella storia dell'atletica italiana, ero in viaggio. Gli highlights devo gustarmeli in differita, oppure tramite social.

Le Olimpiadi tra l'altro sono una rara occasione per conoscere sport un po' di nicchia e atleti delle nazionalità più disparate, con nomi a volte curiosi: ecco tre esempi su cui viene naturale scherzare.



mercoledì 4 agosto 2021

Non è il momento di mettere via la mascherina!

L'odierno Google Doodle, che puoi vedere qui sopra, è accompagnato dal messaggio «Get Vaccinated. Wear a Mask. Save Lives» (Fatti vaccinare. Indossa la mascherina. Salva delle vite), e mi sembra lo spunto perfetto per decidermi a pubblicare il post sulle mascherine che avevo in serbo da un po'.

Cominciamo con un'immagine che prende in giro tutti coloro che con la mascherina al massimo ci si coprono la bocca... ma il naso no, sarebbe chiedere troppo.

«La comunità sotto-il-naso sbalordita da uno studio che mostra che il naso è collegato ai polmoni»

Sulla stessa falsariga, segnalo l'articolo satirico Study Confirms Nose Holes Connect to Lungs (Studio conferma che le narici sono collegate ai polmoni), con tanto di video a corredo.

Cambiando decisamente registro, dal momento che da oltre un mese non è più obbligatorio indossare la mascherina all'aperto tranne nelle situazioni in cui non è possibile mantenere il distanziamento fisico, ma al chiuso sì, anche se certi miei colleghi sembrano fregarsene, ecco alcuni link davvero interessanti sull'argomento.

martedì 3 agosto 2021

Brucia la città

L'altroieri, appena poche ore dopo che sono partita da Pescara, nella zona sud della mia città d'origine sono scoppiati numerosi incendi, con ogni probabilità di origine dolosa, che hanno causato danni incalcolabili e devastato irreparabilmente buona parte di uno dei luoghi a me più cari (ricordo che fu lì che mi vennero scattate le foto dopo la prima comunione): la Riserva Naturale Pineta Dannunziana, un'oasi di (relativa) pace e frescura nonché il vero e proprio polmone verde della città, adesso è ridotta così.

La foto è tratta dal profilo Facebook di Giovanni Di Iacovo, vicesindaco con delega alla Crescita Culturale di Pescara, del quale mi onoro di essere "facciamica".

Nella foto della città vista dall'alto (via IlPescara, clicca per ingrandire) è fin troppo evidente la devastazione operata dal fuoco.

Concludo postando alcuni link sull'argomento:

lunedì 2 agosto 2021

Risorse inutili

Venire a conoscenza di questa notizia ha riaperto una (non tanto) vecchia ferita, quella della perdita del mio precedente impiego, che sembrava essersi sanata nel momento in cui, ben prima di quanto sperassi, di lavoro ne ho trovato un altro, pure più adatto a me... con l'unico "piccolo" inconveniente che l'azienda dista una trentina di chilometri in macchina da casa mia e di smart working non se ne parla, anche se a mio avviso sarebbe fattibile (nonché più proficuo) per buona parte del tempo.

Logista, multinazionale monopolista nella distribuzione del tabacco, ha deciso di chiudere il sito di Bologna, e alle 22 di sabato 31 luglio ha avvisato i lavoratori inviando loro un messaggio WhatsApp a dir poco scarno: «Da lunedì 2 agosto lei sarà dispensato dall'attività lavorativa. Cordiali Saluti». Circa 90 persone hanno scoperto in questo modo vigliacco e inumano che di lì a 36 ore sarebbero rimaste senza lavoro.

Quel che è peggio, Logista sarebbe intenzionata a delocalizzare l'attività in altri siti italiani, spostando i magazzini a Tortona ed Anagni, dove – secondo il sindacato – «il costo del lavoro è più basso, ci sono ancora le cooperative, si lavora ancora 12 ore al giorno, i livelli di inquadramento sono i più bassi previsti dal CCNL, non ci sono buoni pasto».

In casi come questo mi viene da pensare a quanto sia crudelmente evocativa l'espressione risorse umane – al pari di capitale umano, titolo di un film amarissimo – che a me sembra ridurre il personale allo stesso livello delle materie prime o dell'energia.

domenica 1 agosto 2021

La paura di sbagliare un calcio di rigore

Sono ormai trascorse tre settimane dalla finale degli Europei di calcio 2020 vinti dall'Italia contro l'Inghilterra che giocava "in casa" a Wembley... ma io non sono il tipo che rincorre a tutti i costi i trending topic, e se un post che ho in coda mi va di pubblicarlo, lo pubblico non appena ho tempo. ;-)

Come spesso accade, quello dei tiri dal dischetto è stato un momento da cardiopalmo. Ecco la sequenza decisiva:

Berardi (Ita) gol
Kane (Ing) gol
Belotti (Ita) parato [non deve avergli portato bene il telecronista di Raiuno, il quale lo aveva annunciato come «Il "Gallo" Belotti, una garanzia», NdC]
Maguire (Ing) gol
Bonucci (Ita) gol
Rashford (Ing) palo
Bernardeschi (Ita) gol
Sancho (Ing) parato
Jorginho (Ita) parato [aveva segnato il rigore decisivo nella semifinale contro la Spagna, NdC]
Saka (Ing) parato

Secondo un'immagine pubblicata sulla pagina Facebook Cronache di spogliatoio, i rigoristi inglesi sarebbero stati scelti in base a criteri rigorosissimi.

Non sembrava pensarla così Alessandro Capriccioli, il quale due giorni dopo la finale aveva scritto...

Non so quanti di voi abbiano mai calciato un rigore.
Il rigore, in teoria, è una situazione nella quale devi tirare il pallone in porta dalla distanza di 11 metri avendo 3,66 metri (cioè 4 iarde) di vuoto a destra, 3,66 metri di vuoto a sinistra e in mezzo uno che non ha la minima possibilità di prendere la palla, se solo riesci a temporeggiare quel tanto che basta per vedere da che parte si butta e metterla dalla parte opposta.
In pratica, invece, il rigore è una situazione nella quale più la partita è importante più gli 11 metri sembrano 110, i tre metri e 66 da una parte e dall'altra sembrano 30 centimetri e il povero cristo in mezzo pare un golem che, oltre a coprire con la semplice superficie del proprio corpo tutto lo spazio disponibile, dispone di poteri divinatori che gli consentono di conoscere in anticipo la mattonella esatta in cui hai deciso di piazzare il pallone.
In condizioni di serenità, tanto per capirci, non esiste giocatore di serie A o Premier League o Bundesliga o Liga o Ligue 1 o Eredivisie o tutto il cucuzzaro, quindi figuratevi di una squadra nazionale tra le più forti al mondo, che non sia capace di segnare un rigore a chicchessia con la stessa facilità con cui si allaccia le scarpe: ma quando quella serenità viene meno, quando il momento si fa difficile, quando un rigore segnato o sbagliato fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta allora tutto cambia, la questione si complica e quella situazione astrattamente banale diventa così difficile da sembrare impossibile.
Ne consegue che a mio modesto parere in una finale del campionato europeo di calcio l'unico criterio per scegliere i rigoristi dev'essere la loro solidità mentale: cioè la capacità di razionalizzare malgrado l'ansia e continuare a rendersi conto che quei 110 metri in realtà sono 11, che quei trenta centimetri da una parte e dall'altra sono 3 metri e 66, che il golem in mezzo alla porta rimane pur sempre un povero disgraziato che non ha alcuna chance di prendere il pallone se lo tiri come cristo comanda.
Noi l'altroieri abbiamo vinto la partita perché quel fenomeno del ct inglese, fregandosene di queste che sono evidenze ampiamente acquisite da chiunque abbia giocato mezzo campionato di terza categoria, ha messo in fila (esponendoli colpevolmente a una pessima figura) tre ragazzini (del valore di mercato complessivo di 250 milioni di euro, ma pur sempre ragazzini), due dei quali entrati a freddo qualche minuto prima, i quali date le condizioni non potevano far altro che sbagliare: cosa che infatti abbiamo pensato tutti guardando la tv, questo sbaglia, come fa a segnare, è fisicamente impossibile che la metta dentro.
E così è stato.
Perché per certe cose il calcio è imprevedibile, ma per altre continua a essere una scienza più esatta della matematica: e non conoscere, o peggio ignorare quella scienza quando sei alla guida di una delle nazionali più importanti del mondo è semplicemente, e letteralmente, suicida.
Quindi, come dire, va bene Donnarumma, va bene la retorica degli italiani capaci di superare ogni ostacolo, va bene Mancini e perfino la Madonna di Medjugorje, ma la verità vera è che abbiamo vinto gli europei soprattutto grazie a un signore di nome Gareth Southgate, il quale ha consapevolmente deciso di violare le regole non scritte e inviolabili di questo sport.
Sono sacrilegi che costano, e costano carissimi.

Il fatto che quello dei calci di rigore sia un momento a dir poco intenso dal punto di vista psicologico lo conferma il fatto che il nostro portiere Gigio Donnarumma abbia ammesso di non essersi reso conto subito che la sua parata del tiro di Saka era stata decisiva... e che non lo avesse capito, noi lo avevamo già capito dal suo atteggiamento incredibilmente calmo.

P.S.: Il titolo del post è ispirato alla splendida La leva calcistica della classe '68 di Francesco De Gregori.