venerdì 26 aprile 2024

Se avessi guardato Friends in lingua originale...

Piccola appendice al post di ieri, visto che riguarda in qualche modo il 25 aprile, solo che nello spunto in questione mi ci sono imbattuta in serata.

Dalla pagina Facebook CineFacts.it:

Buon 25 aprile!
Il 9 gennaio 1997 (in Italia il 19 luglio dell'anno successivo) fu trasmesso l'episodio 11 della terza stagione di Friends [titolo originale The One Where Chandler Can't Remember Which Sister, titolo italiano L'inquilino del piano di sopra, NdC].
In quella puntata Chandler, in preda all'alcol, va a letto con la sorella di Joey, ma non riesce a ricordare quale delle tante.
Il problema è che la sorella prende la cosa sul serio e la comunica a Joey.
Chandler però non aveva alcuna intenzione seria e decide di andare a casa Tribbiani per sbolognarla.
Lì si ritrova a sorpresa Joey che, più o meno al minuto 13 e 44", lo avverte su come comportarsi con nonna Tribbiani.
In italiano il dialogo adattato fu questo:
"Devi mantenere un certo contegno, perché mia nonna non sa ancora di voi due e non è il caso di farglielo sapere così, perché potrebbe ricorrere al suo vecchio fucile a pallettoni".
In lingua originale, tuttavia, il discorso fu un tantino diverso... sostanzialmente:
"Devi stare calmo, perché mia nonna non sa ancora di voi due e non ti conviene farla arrabbiare, è stata tipo la sesta persona a sputare sul corpo penzolante di Mussolini".
Stessa cosa, no?

Joey, che è di origine italiana, pronuncia la battuta in questione all'incirca al trentesimo secondo di questo video, mentre quest'altro video mostra la premessa. Su YouTube ho provato a cercare anche la versione italiana, ma invano.

La sottoscritta considera Friends la miglior serie TV mai vista, tanto che ne possiedo tutte e dieci le stagioni in DVD (tra il 2005 e il 2006 uscivano in allegato con TV Sorrisi e Canzoni)... peccato che i DVD in questione siano di sopra chiusi in uno scatolone, assieme a buona parte dei miei effetti personali che ho portato con me otto anni fa quando ho traslocato qua in Brianza da Pescara. Comunque non dubito che la ricostruzione fatta da CineFacts.it sia attendibile. Mi limito a riportare la versione originale integrale della battuta di Joey: «You gotta be cool, 'cause my grandma doesn't know about you two yet and you do not wanna take her off: she was, like, the sixth person to spit on Mussolini's hanging body».

Vedi cosa ci si perde a non guardare film e serie TV in lingua originale? ;-)

giovedì 25 aprile 2024

Questa mattina mi son svegliata

In occasione del 25 aprile, condivido alcuni contenuti in tema con questa ricorrenza.

  • Lo storico Alessandro Barbero spiega perché è ancora giusto e doveroso festeggiare il 25 aprile.
  • Marco Manicardi alias il Many riferisce – lo fa ogni anno, ma è sempre emozionante come la  prima volta – la testimonianza di suo nonno Corrado, sopravvissuto alla feroce violenza della prigionia fascista.
  • I 99 Cosse interpretano Oltre il ponte, poesia di Italo Calvino musicata da Sergio Liberovici.
  • Il collettivo Aldo dice – un nome ispirato al telegramma diffuso il 24 aprile 1945 dal Comitato di Liberazione Nazionale – canta Ma chi ha detto che non c'è?.
  • Un video di Stefano Tartarotti e un altro di Massimiliano Loizzi, il quale prova a immaginare che mondo sarebbe se non ci fosse stata la Liberazione.
  • Si ricollega a quest'ultimo spunto il post su LinkedIn nel quale Factanza Media illustra i diritti che non avremmo senza il 25 aprile, e che oggi sono scritti nella nostra Costituzione.

Concludo con due citazioni:

  • «Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere.»
    (Bertolt Brecht)
  • «La libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.»
    (Piero Calamandrei)

Quest'ultimo è applicabile anche ad altre cose oltre alla libertà, come mi sono resa conto a mie spese negli ultimi mesi, ahimè... :'-(

[L'immagine della "Bellaciao in ideogrammi" che apre il post è di @robgrassilli]

mercoledì 24 aprile 2024

A quando uno standard universale?

Al computer trascorro buona parte del mio tempo libero, ma una quota ancora maggiore delle ore lavorative, essendo una sviluppatrice software (mi viene una sorta di sindrome dell'impostore anche solo a pensarci... ;-) ). In quanto tale, mi tocca penare con le differenze tra i separatori dei percorsi dei file (\ in ambiente Windows, / sotto Linux e Mac)...

... con il fatto che in molti paesi – tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, l'Australia, la Cina e l'India – come separatore decimale si utilizzi il punto anziché la virgola come in Italia e quasi tutto il resto dell'Europa (e non solo), e soprattutto con l'odioso formato della data mese/giorno/anno che a quanto pare è un'esclusiva statunitense, ma che può creare problemi a chiunque in qualche modo abbia a che fare con gli USA.

Una mappa di tutti i paesi che usano il formato di data MMGGAAAA

Proprio l'altroieri mi sono imbattuta in un post pubblicato dalla pagina di una community dedicata alla matematica, il cui intento era mostrare che questo mese ci saranno un sacco di date palindrome: anche oggi, 4/24/24. Certo, a condizione di scrivere la data come M/GG/AA!

martedì 23 aprile 2024

E 'a luna rosa mme parla 'e te...

Stasera c'è la luna piena di aprile, la cosiddetta luna rosa. Ma non è affatto vero, come si legge ad esempio su Marie Claire assieme a una serie di sproloqui su segni zodiacali & company, che «il suo colore è tinto in quel rosa che non ti aspetteresti da un cielo di aprile» (la stessa versione l'avevo letta l'altroieri su svariate altre testate online, che in seguito evidentemente sono corse ai ripari correggendo lo strafalcione). In realtà, come spiegato ad esempio su Star Walk, «questo plenilunio prende il suo nome tradizionale da un fiore selvatico, la Phlox subulata, che fiorisce in questo periodo».

Purtroppo, anche se il plenilunio è sempre un bello spettacolo, questa volta non potrò ammirarlo, perché oggi è piovuto per tutto il giorno e il cielo è ancora coperto. :-/

P.S.: La "colonna sonora" di questo post è ovviamente Luna rossa; la versione di Renzo Arbore e l'Orchestra Italiana sembra essere di gran lunga quella con il maggior numero di visualizzazioni su YouTube.

lunedì 22 aprile 2024

La nostra cara Terra, l'unica che abbiamo

In occasione dell'odierna Giornata della Terra (Earth Day), Google ha proposto un doodle animato che presenta foto aeree della bellezza naturale e della biodiversità del pianeta e ci ricorda l'importanza di proteggerlo per le generazioni future.

  • G: Isole Turks e Caicos
  • O: Parco nazionale dello Scorpion Reef, Messico
  • O: Parco nazionale del Vatnajökull, Islanda
  • G: Parco nazionale Jau, Brasile
  • L: Grande Muraglia Verde, Nigeria
  • E: Riserve naturali delle Isole Pilbara, Australia

Se ne parla anche su Il Post.

Silvia Ziche ha (ri)proposto una vignetta perfetta per l'occasione...

... e come NASA Image of the Day è stata proposta un'immagine composita del nostro magnifico e fragile pianeta in tutto il suo splendore.


domenica 21 aprile 2024

Una Rai degna del Ventennio contro le donne

Dopo ieri – sorvolando sui successivi sviluppi del caso Scurati, che come osservato da Andrea rischiano di trasformarsi in un autogol per la maggioranza di governo, vittima dell'effetto Streisand... ma volesse il cielo!!! – torno ad occuparmi della Rai. La vignetta di Andrea Bozzo qui sotto...

... mette in relazione due questioni parecchio discusse nei giorni scorsi: la puntata del TG2 Post nella quale la giornalista Antonella Boralevi e gli uomini presenti in studio hanno fatto affermazioni oserei dire deliranti sul consumo di vino da parte delle donne, e il fatto che giovedì sera a Porta a Porta, a parlare di aborto – un tema che riguarda la salute riproduttiva femminile e la libertà di scelta delle donne – e delle recenti discussioni intorno a un contestato emendamento al disegno di legge sul PNRR presentato da Fratelli d'Italia, ci fossero sei ospiti uomini e il conduttore Bruno Vespa: neppure una rappresentante del "gentil sesso".

Riguardo a quest'ultimo episodio, vale la pena di riportare il post di @sarah.malnerich per @mammadimerda.

Dalle autrici del controverso romanzo distopico “Sette uomini parlano di aborto in seconda serata sulla televisione pubblica”, l’attesissimo secondo thriller in uscita in questi giorni:
“LA MIA PROSTATA”.
Un romanzo autobiografico di due donne che la sanno lunga, che inaugura un nuovo genere alla faccia di quello che dicono che le donne sanno scrivere solo romance : il femsplaining.
Preordinalo subito, prima che si infiammi e non sia più disponibile.

sabato 20 aprile 2024

C'è bisogno più che mai del 25 aprile

Stamattina la giornalista Serena Bortone, conduttrice del talk show Chesarà... su Rai 3, ha denunciato sui social un episodio a dir poco spiacevole riguardante la sua trasmissione.

Come avrete letto nel comunicato stampa, nella puntata di questa sera di “Che sarà” era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. [È sempre bene ricordare cosa si festeggia, il 25 aprile, NdC]
Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili. Ma devo prima di tutto a Scurati, con cui ovviamente ho appena parlato al telefono, e a voi telespettatori la spiegazione del perché stasera non vedranno lo scrittore in onda sul mio programma su Raitre. Il problema è che questa spiegazione non sono riuscita a ottenerla nemmeno io.

Il Post riporta un frammento abbastanza eloquente del monologo di Scurati...

Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia? Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via.
Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023).
Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana.

... oltre ad alcune ipotesi sulle motivazioni dell'annullamento del contratto.

Dopo le proteste dei giornalisti Rai contro le nuove regole sulla par condicio, e dopo che molti personaggi di punta hanno tradito "mamma Rai" per andare a lavorare altrove, generalmente sul canale Nove del gruppo Warner Bros Discovery – il primo caso clamoroso è stato quello di Fabio Fazio, mentre quello di Amadeus, reduce dal grande successo di cinque Festival di Sanremo consecutivi, è solo l'ultimo in ordine di tempo – non è che l'ennesimo colpo assestato dall'attuale maggioranza di destra-centro alla televisione pubblica. Mi pare di ricordare che nessun governo, quale che fosse la sua parte politica, si sia mai spinto tanto in là.

[L'immagine che apre il post è tratta dal sito dell'Arci, ed è stata elaborata in collaborazione con Testi Manifesti]

venerdì 19 aprile 2024

L'importante è essere belli dentro

Ieri sono andata dal parrucchiere principalmente per coprire la ricrescita bianca, come faccio ogni mese e mezzo circa; mi sa che dovrei tornarci più spesso, ma se fossi capace di tingermi da sola come faceva mia madre, perlomeno fino a che ne è stata in condizione, ci andrei mooooolto meno spesso, solamente quando ho bisogno di un taglio. La tipa seduta accanto a me, fresca di tinta color prugna, si è rivolta ai presenti con una frase che io non oserei mai proferire in nessuna circostanza: «Sono figa, no?». A me il parrucchiere, mentre mi lavava i capelli, ha proposto di applicarmi non so che fialetta ristrutturante una delle prossime volte che andrò: costa quindici euro, richiede un quarto d'ora di posa, i suoi effetti durano per un paio di settimane, e potrei trarne giovamento perché ho i capelli che tendono al crespo. Fra me e me pensavo: è una battaglia persa, caro mio... Se vedessi come mi asciugo i capelli, se me li asciugo, capiresti quanto poco me ne curo: a me basta che siano puliti e pettinati.

Domattina ho appuntamento in comune per rinnovare la carta d'identità elettronica, che scadrà il giorno del mio compleanno. Ho già preparato tutto quello che serve: il documento in scadenza, la tessera sanitaria, ventidue euro in contanti (ah, l'innovazione...) e le foto segnaletic... ehm, fototessera che ho fatto per ogni evenienza un paio d'anni fa ma che mi rappresentano ancora abbastanza bene. Però, quanto sono poco fotogenica! :-/

Pensavo a tutto questo, e mi è tornato in mente un articolo su una donna che ha denunciato di essere stata scartata a un colloquio di lavoro per un'azienda tech nonostante avesse tutte le esperienze e le competenze richieste. A quanto pare, pur avendo fatto la messa in piega ed essendosi abbigliata e ingioiellata a dovere, non ha fatto una buona impressione perché il suo aspetto non appariva abbastanza curato: era struccata, a parte il lucidalabbra. Tsk, io neppure quello mi metto mai... Chissà se qualcuno dei colloqui che ho fallito nel corso degli anni è andato male (anche) a causa del mio aspetto, oppure soltanto per il modo tragicamente goffo e impacciato che ho di pormi, specie nei momenti che contano davvero?

giovedì 18 aprile 2024

Quello che conta davvero

Stasera ti propongo la traduzione di un post che ho trovato nel gruppo Facebook Fabulous Lovers Of Weird Everything (ma, a pensarci bene, l'avevo già letto altrove in passato).

Mio marito non ha molto, nessuno di noi due ne ha. Facciamo i salti mortali per pagare le bollette e metterci del cibo nella pancia, ma dopo quasi 2 anni di frequentazione abbiamo deciso che non potevamo più aspettare, quindi non l'abbiamo fatto.
Non pensavo nemmeno agli anelli, volevo solo sposare il mio migliore amico, ma a lui non bastava. Ha racimolato abbastanza soldi per comprarmi due anelli coordinati di Pandora. Argento sterling e zirconia cubica, per l'esattezza. Questo è quello che sta sul mio anulare, e ne sono così innamorata.
Tuttavia, mentre stavamo comprando i miei anelli, un'altra signora che lavorava lì si è avvicinata per aiutare la signora che ce li stava vendendo. Ha detto: «Riuscite a credere che alcuni uomini li prendano come anelli di fidanzamento? Com'è patetico». Quando ha detto questo ho visto la faccia di mio marito sbiancare. Si sentiva già a disagio perché non poteva permettersi il set "pear-shaped" che ovviamente aveva conquistato il mio cuore e copriva la mia pagina Pinterest. Si sentiva già un fallito e mi chiedeva ancora e ancora: «Sei sicura che sarai felice con questi? Sei sicura che vadano bene?». Era così turbato all'idea di non rendermi abbastanza felice e che io non volessi sposarlo perché i miei anelli non costavano abbastanza o non erano abbastanza appariscenti.
La vecchia Ariel ne avrebbe preteso uno nuovo. L'Ariel matura ha detto: «Non è l'anello che conta, è l'amore che serve per comprarne uno che lo è». Abbiamo preso gli anelli e ce ne siamo andati.
Mi sarei sposata con quest'uomo se fosse stato un anello di una macchinetta per palline di gomma da 25 centesimi. Quand'è che la nostra nazione è caduta così in basso da pensare che l'unico modo in cui un uomo può veramente amare una donna è comprarle gioielli da oltre 3.000 dollari e fare una pubblica dimostrazione del suo affetto con il suddetto anello appariscente? Certo che sono carini, certo che il sentimento è meraviglioso e non sto cercando di sminuire nessuna delle vostre esperienze, ma quando si è arrivati a tutto ciò? Perché i beni materiali vengono equiparati all'amore?
Mio marito aveva tanta paura che non lo volessi perché non poteva permettersi un gioiello. Aveva paura che l'amore che provo per lui svanisse perché non poteva permettersi il set nuziale che volevo. Il mondo è fatto così ed è così triste. Alla fine non potevamo più aspettare... così siamo scappati. Non sono mai stata così felice in vita mia e non potrei immaginare di trascorrerla con nessun altro. Eccomi qui, sposata civilmente, set di anelli da 130 dollari, l'amore della mia vita al mio fianco e più felice di quanto avrei mai potuto immaginare.

Questo mi fa pensare che io e il mio compagno avremmo dovuto sposarci quattro anni fa; a inizio 2020 abbiamo cominciato ad informarci per il ristorante e le altre questioni, poi è capitato quello che è capitato – te la ricordi, la pandemia? – e, tagliando corto, per un motivo o per un altro sono trascorsi quattro anni senza che riuscissimo a regolarizzare la nostra posizione, per dirla in freddi termini burocratici. Anche in questo periodo stanno succedendo cose che potrebbero rappresentare un intoppo... ma siccome non mi interessa un ricevimento da favola, un abito sontuoso né tantomeno un brillante da millemila carati che tanto non indosserei mai – un bel viaggio di nozze, quello sì che mi piacerebbe ;-) – sarà il caso che ci diamo una mossa, tanto basta radunare qualche scartoffia, due testimoni, le persone più care rimasteci che sono davvero poche, ed è fatta! :-)

mercoledì 17 aprile 2024

Come tenersi stretti i dipendenti

Stasera condivido due post tratti dal social network professionale LinkedIn e accomunati da un tema che non sarà difficile da intuire. Il primo è di Massimo Rosa, che si autodefinisce un head hunter "politicamente scorretto".

Azienda: Rosa, faccia presto! Il nostro direttore di produzione storico ha dato le dimissioni; dobbiamo trovare un sostituto.
Strano, nonostante avessimo rilanciato con un aumento di retribuzione e con la disponibilità a dargli maggiore flessibilità di orario non ha voluto ripensarci.
Eppure era quello che richiedeva da anni ??!
Io: Appunto.
=====
Le aziende del Buon Lavoro trattano bene i loro dipendenti prima che rassegnino le dimissioni, non dopo.

Il secondo è di Phil Putnam, Speaker, Workshop Leader, Coach e chi più ne ha più ne metta; ne riporto qui di seguito la traduzione dall'inglese.

«Il tuo aumento di stipendio sarà del 2%», le ho detto. È stato uno dei miei momenti peggiori da leader.
Era la mia persona più produttiva, il mio braccio destro.
Fondamentale al 1000% per il nostro team. Eppure il 2% era il massimo che la nostra azienda le avrebbe dato.
Era molto al di sotto del suo valore, lo sapevamo entrambi, e non potevo fare di meglio per lei.
Era confusa, arrabbiata, triste, delusa e visibilmente bloccata nel non sapere come rispondere al meglio in quel momento.
Dopo un po' di silenzio, alla fine chiese: «Cosa pensi che dovrei fare di diverso?».
«Penso che dovresti cercarti un nuovo lavoro», risposi. «Perché ci hai regalato un anno incredibile e ti abbiamo dato il 2% per questo. E non puoi costruire una vita su quello».
Due mesi dopo ha trovato lavoro da qualche altra parte per il 29% in più di quanto la pagavamo.
Mi ci sono voluti 5 mesi per trovare un sostituto che accettasse lo stipendio che il mio datore di lavoro era disposto a offrire.
Questa esperienza mi viene sempre in mente quando incontro leader perplessi/lamentosi/arrabbiati per la frequenza con cui perdono dipendenti.
Secondo me, perdi il diritto di arrabbiarti quando qualcuno se ne va, se non sei stato disposto a dare loro ragioni sufficienti per restare.

Per risollevare – ma neanche tanto – il tono del post, concludo con alcune vignette, la prima delle quali è anch'essa particolarmente in tema, tratte da Work Chronicles.





martedì 16 aprile 2024

I problemi "psicologici" dei nostri amici animali

Tempo fa mi sono imbattuta in una vignetta disegnata da Dan Piraro di Bizarro Comics con protagonista un gatto sdraiato sul lettino dell'analista.

Questa è invasione della privacy! Ti rannicchi in uno stivale Ugg per un pisolino e nel giro di un'ora sei dappertutto su Internet!

Oggi ne ho vista una molto simile, ma stavolta il protagonista è un cane; al 99,9 periodico per cento l'autore della vignetta è lo stesso, anche se il fumetto è stato tradotto in francese e scritto con un font tipo Comic Sans.

Ad essere onesti... sto molto bene. Cerco solo un posto dove ho il diritto di salire sul divano!

lunedì 15 aprile 2024

I miei comandamenti

I ricordi di Facebook mi rammentano che esattamente nove anni fa condividevo un post pubblicato sulla pagina di OMTimes Magazine, il quale si definisce "uno dei principali fornitori di contenuti online di positività, benessere ed empowerment personale".

Stressati di meno
  1. Balla
  2. Fai una passeggiata
  3. Parlane
  4. Respira
  5. Vai a letto prima
  6. Concentrati su quello che puoi controllare
  7. Ricorda i bei tempi
  8. Chiedi un abbraccio
  9. Cerca opportunità nelle sfide della vita
  10. Sorridi

Se all'epoca aveva un senso per me, oggi ne ha molto di più, visto che sono stressata come non mai. Alcuni dei "comandamenti" di questo "decalogo" già li pratico, su altri mi dovrò impegnare di più. Cominciando dal numero 5... Buonanotte! :-)

domenica 14 aprile 2024

L'amore che vive per sempre

Recentemente mi sono imbattuta nel video qui sotto: il cantautore Roberto Vecchioni, ospite di una trasmissione condotta da Massimo Gramellini, parla dell'amore per i suoi quattro figli, in particolare per il terzogenito Arrigo, morto l'anno scorso. Le sue parole, il tono con cui le dice, il modo in cui affronta il dolore più terribile che possa colpire un genitore provando a dargli un senso, mi hanno commossa profondamente.

I miei figli sono quattro stagioni. Ho quattro figli, guardate che belli. Sono tutti e quattro qui, sono tutti e quattro vivi, anche se uno non c'è più. La primavera è Carolina, l'estate è Dodi, Francesca è l'autunno, e l'inverno è Arrigo. Arrigo è il mio dolce inverno. È un inverno con la neve che sta su, ma sotto la neve c'è sempre qualcosa, no? L'erba cresce, continua a crescere. La vita è eterna, è meravigliosa. Io lo penso tutte le notti. E non lo penso: lo vedo, lo vivo. Nessuno se ne va: il cuore è così. È una cosa stranissima: più cose gli metti dentro e più si allarga, non ha mai un confine. Tutti gli amori che hai ci stanno dentro: alcuni più grossi, alcuni piccolini nell'angolo, ma io potrei averne anche cento di amori, e io amo tutta l'umanità, e tutta l'umanità potrebbe starci nel mio cuore. Poi lo spazio più grande è per loro.

sabato 13 aprile 2024

Parafrasando Nietzsche

Sulla pagina Facebook AgBioWorld, dedicata a sostenere l'utilizzo delle biotecnologie nell'agricoltura, è stata pubblicata l'immagine di una citazione attribuita al filosofo Friedrich Nietzsche...

Se uccidi uno scarafaggio sei un eroe, se uccidi una farfalla sei cattivo. La moralità ha standard estetici.

... attualizzandola come segue:

Se usi un pesticida organico per uccidere un insetto sei un eroe, se usi un OGM per proteggere in sicurezza il raccolto sei un mostro di Frankenstein.

In effetti, oltre all'agricoltura, anche svariati altri settori sembrano mooooolto refrattari alle innovazioni che, se introdotte, potrebbero solo apportare notevoli miglioramenti...

venerdì 12 aprile 2024

Ipocondria portami via! ;-)

In occasione del Carbonara Day, lo scorso sabato 6 aprile, il biologo Gabriele Bernardini, le cui spiegazioni in materia di nutrizione le ho menzionate almeno una volta su questo blog, ha pubblicato un post per "celebrare" a modo suo la ricorrenza.

Oggi, per il carbonara day, ho mangiato pasta e piselli.
Nelle prime due immagini la relazione tra consumo di uova, carni trasformate e mortalità
Nelle seconde due immagini la relazione tra cereali integrali, legumi...e mortalità
Tiè.

Nemmeno io sabato ho preparato la carbonara, e non solo perché – lo ammetto – non ne vado matta. Il fatto è che da ragazza mangiavo quello che mi pareva senza farmi problemi – ed ero secca come un chiodo! – poi con il passare degli anni il mio metabolismo è diventato sempre più lento costringendomi a darmi una regolata, e la situazione è ulteriormente cambiata da quando a febbraio ho scoperto di avere il colesterolo alto. A maggio dovrei ripetere le analisi, chissà se sarò stata abbastanza brava...

A proposito di cose che si fanno senza problemi finché qualcuno non ti fa notare che qualche problemino potrebbe esserci, un articolo pubblicato su Elle spiega perché, rientrando a casa la sera, sarebbe meglio evitare di sdraiarsi sul letto con ancora addosso i vestiti indossati durante il giorno.

giovedì 11 aprile 2024

L'angolo delle riflessioni

Stasera condivido alcune citazioni raccolte nel corso dei mesi sotto forma di immagini.

La vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi.
(David Foster Wallace)
Puoi fallire molte volte, ma non diventi un fallimento finché non cominci a dar la colpa a qualcun altro.
(William S. Burroughs)
Se sognare un poco è pericoloso, la sua cura non è sognare meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo.
(Marcel Proust)
Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.
(Bertrand Russell)
Non confondere mai l'educazione con l'intelligenza. Puoi avere un master ed essere comunque un f***uto idiota.
(Anonimo)
In qualche modo, sono meno interessato al peso e alle circonvoluzioni del cervello di Einstein che alla quasi certezza che persone di pari talento siano vissute e morte nei campi di cotone e nelle fabbriche che sfruttano i lavoratori.
(Steven Jay Gould)
Parlare dei nostri problemi è la nostra più grande dipendenza. Rompi l'abitudine. Parla delle tue gioie.
(Rita Schiano)

mercoledì 10 aprile 2024

Caramelle vendute a peso d'oro

Oggi è la giornata mondiale dell'omeopatia... e io la "celebro" a modo mio condividendo un po' di contenuti che dovrebbero rendere evidente la mia opinione al riguardo. Comincio con i link ai post pubblicati sull'argomento da alcuni medici che seguo su Facebook:

Concludo con il video di CARTONI MORTI che svela L'INCREDIBILE VERITÁ sull'omeopatia! ;-)

martedì 9 aprile 2024

Il segreto del successo

Giorni fa il comico Giovanni Vernia, che a me personalmente ispira una particolare simpatia per un motivo che non ha nulla a che vedere con le sue performance, e cioè perché è laureato in ingegneria elettronica e ha pure lavorato "sul serio" per qualche anno prima di raggiungere il successo, ha pubblicato sul suo canale YouTube uno short video dal titolo Ma Jonny Groove è ancora attuale? Ha ancora qualcosa da dire? Ci sarà in #capafresca? 😜 (Capafresca è il titolo del suo spettacolo attualmente in tournée) che mostra un suo vecchio sketch a Zelig, con il conduttore Claudio Bisio a fargli da spalla.

Jonny Groove – il suo personaggio più celebre, parodia del mondo della vita notturna e delle discoteche – afferma gongolante «Sono famoso io! È proprio vero: in Italia più non sai fare niente e più diventi famoso, fratello!».

Sì, direi proprio che Jonny Groove è ancora attualissimo, perlomeno relativamente al mondo della televisione... che per quanto mi riguarda, comunque, seguo sempre meno anche per via di certe dinamiche.

lunedì 8 aprile 2024

Total Eclipse of the Sun

Alla vigilia dell'evento che in queste ore sta tenendo con il naso all'insù buona parte delle persone che si trovano negli Stati Uniti d'America, ovvero l'eclissi totale di Sole, l'Astronomy Picture of the Day di ieri, pubblicata con il titolo A Total Solar Eclipse over Wyoming (Un'eclissi solare totale sul Wyoming), ricordava un fenomeno analogo verificatosi nel non lontano 2017.

Il cielo sarà abbastanza limpido per vedere l'eclissi? Questa domanda è già nella mente di molti nordamericani che sperano di vedere l'eclissi solare di domani. Questa domanda era anche nella mente di molte persone che hanno cercato di vedere l'eclissi solare totale che ha attraversato il Nord America nell'agosto 2017. Poi, il percorso dell'oscurità totale ha attraversato la terraferma degli Stati Uniti da una costa all'altra, dall'Oregon alla Carolina del Sud – ma, come l'evento di domani, si è verificata un'eclissi parziale su gran parte del Nord America. Purtroppo nel 2017 molte località hanno visto prevalentemente nuvole. Un luogo dove non è stato così era una riva dei Green River Lakes, nel Wyoming. Le nuvole intermittenti erano abbastanza lontane da consentire [a Ben Cooper, NdC] di scattare l'immagine centrale della sequenza composita mostrata, un'immagine che mostra la corona del Sole che si estende oltre l'oscura Luna centrale che copre il nostro familiare Sole. Le immagini adiacenti mostrano le fasi parziali dell'eclissi solare sia prima sia dopo la totalità.

E in Italia, dopo quella dell'11 agosto 1999 (che in realtà vista dal Belpaese fu solo parziale), quando potremo vedere un'eclissi totale? Secondo Wired bisognerà aspettare il 3 settembre 2081 – e beato chi ci arriva – mentre Geopop rassicura sul fatto che ce ne saranno di parziali ben più ravvicinate nel tempo; quella del 2 agosto 2027 sarà comunque totale a Lampedusa.

P.S.: La "colonna sonora" di questo post non poteva che essere Total Eclipse of the Heart di Bonnie Tyler.

domenica 7 aprile 2024

Non vedo l'ora!

Aforisma del 4 aprile di Wikiquote:

L'attesa del piacere è essa stessa il piacere.

E io lì, a scuotere il capo perplessa e poco convinta.

Aforisma del 6 aprile di Wikiquote:

Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era.

E io lì a pensare che vorrei visitare posti sempre nuovi; tornare in quelli che conosco già, per quanto sia rassicurante, mi dà la sensazione di perdere un'occasione di scoperta.

Poco dopo aver letto quest'ultimo aforisma, ho guardato il calendario e mi sono resa conto che quest'anno il mio compleanno – 2 giugno – cade di domenica: di ponti non se ne parla, dunque. Ma avevo voglia di fare qualcosa di diverso dal solito, anche solo per quel giorno, se non per l'intero weekend (e sapendo come vanno le cose nel settore turistico, poteva essere già troppo tardi per trovare una sistemazione per la notte).

Ben presto il mio compagno mi ha fatto una proposta che non potevo rrrifiutare: Riva del Garda. A settembre 2013, in viaggio verso la BlogFest di Rimini, scrivevo che «in un futuro non molto lontano, intendo tornarci senz'altro» (a Riva)... e andarci in compagnia dell'uomo con il quale sto da quasi dieci anni – e convivo da quasi otto – sarà l'occasione per "sovrascrivere" i famosi ricordi associati ai suoi incantevoli scorci. ;-)

[A Riva del Garda c'ero già stata per le BlogFest 2010, 2011 – mi sa che all'epoca non ho pubblicato nulla al riguardo – e 2012, mentre l'evento si è svolto a Rimini nel 2013 e nel 2014, ultima edizione a cui ho partecipato, ma determinante per la piega che ha preso la mia vita da lì in poi :-) ]

Per farla breve, sono andata su bedandbreakfast.it, ho trovato per miracolo una camera libera in un b&b situato in posizione piuttosto comoda, e ho effettuato la prenotazione. Che goduria! Mi sa che Lessing aveva ragione... :-)

sabato 6 aprile 2024

Vinca il peggiore!

Com'è ormai tradizione, in occasione della Pasqua Gino Bucci alias L'abruzzese fuori sede – che essendo ormai da tempo rientrato "in sede" sta usurpando di fatto il titolo alla sottoscritta, abruzzese d'adozione trapiantata in Brianza dal 2016 ;-) – ha indetto il contest dei cavalli brutti e delle pupe brutte; trattasi di dolci abruzzesi tipici del periodo pasquale, e l'idea alla base del contest è qualcosa di analogo agli agnelli di pasta di mandorle brutti. Vinceva la creazione che raccoglieva il maggior numero di reactions. Alle ore 20 di martedì 2 aprile si sono chiuse le votazioni, e poco dopo sono stati resi noti i risultati.

Ebbene, per quanto riguarda la categoria "cavalli brutti" la vincitrice è stata Giulia Petcheva alias Ninja Coy (il cui cognome tradisce le origini bulgare, mentre il nickname ha un sapore squisitamente abruzzese; si pronuncia infatti come l'espressione che in dialetto significa – qualche "madrelingua" mi corregga se sbaglio – "non ci azzecca", "non ci prende")...

... mentre la medaglia d'argento è andata a Iris nipote di Venanzio...

... e quella di bronzo a Hev Pearey.

Al primo posto della categoria "pupe brutte" si è piazzata Stefania Di Claudio...

... mentre il secondo posto è andato a Ida Corradi...

... e sul gradino più basso del podio c'è finito il "torbido pupazzo" di Sandro Mazzolatore.

Ieri sera del contest si è parlato nella Social Top Ten di Propaganda Live, e L'abruzzese fuori sede non ha mancato di segnalarlo.

venerdì 5 aprile 2024

Essere genitori

Circa un anno e mezzo fa ho dedicato un post a Chris Venia, «Cantautore nostalgico e speaker radiofonico, classe 91», accennando al fatto di aver appena scoperto che era in procinto di diventare papà. Poi sotto questo aspetto l'ho perso di vista, deve essersi dedicato ad altri social trascurando il suo canale YouTube al quale sono iscritta... fino all'altroieri, quando proprio sul canale in questione ha pubblicato il video di Sorridi ancora, la canzone dedicata al suo pargolo. (La notizia del lieto evento, condivisa su Facebook a dicembre 2022, mi era sfuggita anche se seguo l'artista pure lì)

Il brano, disponibile anche su Spotify, non lo definirei proprio un capolavoro... ma – sarà che, da quando ho maturato la tardiva consapevolezza che oramai non potrò più diventare mamma, sono particolarmente sensibile al tema – il video mi ha emozionata e commossa un sacco.

A proposito di genitorialità, su Instagram mi sono imbattuta in una notizia che ho trovato allucinante: «Una giovane coppia inglese, da poco diventata genitore di una neonata, ha preso una decisione alquanto discutibile: dare la bambina in adozione perché "non fa per loro". Negando ogni responsabilità, hanno deciso di mettere al primo posto la carriera ritenendo che la presenza della neonata fosse "di troppo"». Chi ha scritto il post si è chiesto «Perché li fanno?». Io da parte mia, pur essendo consapevole che per quella bimba sia molto meglio essere cresciuta da persone che la amino davvero, nei confronti di quei due ho dei pensieri che... vabbè, è meglio se li tengo per me.

giovedì 4 aprile 2024

Questo Ponte non è un sogno ma un incubo

La costruzione del ponte sullo Stretto di Messina è uno dei cavalli di battaglia dell'attuale maggioranza di destra-centro. Ma facciamo il punto della situazione, con l'aiuto di alcuni recenti articoli de Il Post.

  • Articolo del 16 febbraio: il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina è stato approvato.
  • Articolo del 14 marzo: il comitato tecnico scientifico, pur approvando il progetto, ha espresso i suoi dubbi al riguardo, facendo 68 richieste di aggiornamento sulla stabilità in caso di venti e terremoti; non dimentichiamo che nel 1908 Messina fu teatro di un terremoto di magnitudo superiore a 7 con decine di migliaia di morti. E trattandosi di una zona ad elevata sismicità, è pressoché inevitabile che un evento analogo prima o poi si ripeta.
  • Articolo del 3 aprile, cioè ieri, che si ricollega a un altro pubblicato l'11 dicembre scorso: tra la Sicilia e la Calabria ci sono circa 450 persone a cui sarà chiesto di lasciare la loro casa o i loro terreni per fare spazio al ponte e ai cantieri.

Riguardo alla questione degli espropri, riporto questo post pubblicato su Instagram da La Stampa (il quale fa riferimento a un articolo la cui lettura è riservata agli abbonati).

Espropriare e demolire abitazioni per fare posto alla più ambiziosa delle infrastrutture mai realizzata in Italia: il Ponte sullo Stretto.
Gli espropriandi, che da tempo hanno annunciato battaglia tramite i movimenti No Ponte, sono scoraggiati ma non si arrendono. Tra loro c’è la signora Fiorella Pellegrino che ha origini calabresi ma vive a Messina da quando aveva 30 anni: oggi ne ha 80 e a lasciare la sua villetta immersa nel verde, con panorama mozzafiato sullo Stretto, non ci pensa proprio. «Questo per me è il luogo dell’anima. Lasciarlo sarebbe una violenza. Farò tutto ciò che è consentito per non andare via», giura. Nemmeno il pensiero di poter raggiungere più facilmente i figli che vivono a Reggio Calabria la persuade. In quella casa piena di ricordi e oggetti provenienti da viaggi in paesi lontani lei vuole restarci fino alla fine e non intende cedere ad un’opera che sbeffeggia: «C’è qualcuno che va a San Francisco per vedere il Golden Gate? Io e mio marito ci siamo andati ma non per quello! I turisti vengono già numerosi in Sicilia per le sue meraviglie naturali e storiche, non verrebbero certo per vedere il Ponte».

Per alleggerire – ma neanche tanto – il tono del post, condivido quello che ha pubblicato su Facebook un certo Gjuan Ueleòt.

L'utilità del ponte sullo Stretto di Messina, spiegato ai più piccoli.

Già, le infrastrutture stradali e ferroviarie, in Sicilia e in Calabria, notoriamente non sono certo all'avanguardia...

Per quanto mi riguarda, ho le mie idee sui motivi non troppo nobili che spingono il governo a insistere tanto su 'sta storia del ponte. Non posso far altro che sperare che il processo si areni al più presto facendo meno danni possibile sul piano economico, ambientale e sociale... comunque secondo me, magari mi sbaglierò, "loro" per primi sono consapevoli che in fin dei conti l'opera non vedrà mai la luce.

mercoledì 3 aprile 2024

Criteri di divisibilità

Quando andavo a scuola uno degli argomenti di aritmetica che, per quanto non certo avanzati, mi intrigavano di più erano i criteri di divisibilità, ovvero quei criteri che, basandosi su una serie di operazioni relativamente semplici eseguite sulle cifre che compongono un numero intero, permettono di determinare la divisibilità del numero stesso per un certo fattore, senza la necessità di eseguire una divisione esplicita. All'epoca conoscevo i criteri di divisibilità per 2, per 3, per 4, per 5, per 6, per 8, per 9, per 10, per 11, per 12, per 14, per 15... mentre quello per 7 me lo avranno pure insegnato, ma stranamente in testa non mi ci è mai voluto entrare. Oltre il 15 non andavo, potenze di 10 a parte, e all'epoca non esistevano internet e Google per soddisfare la mia curiosità! ;-)

Oggi in un post pubblicato dalla pagina Facebook Matematica ho trovato un riepilogo di quasi tutti i criteri di divisibilità fino a 17: ecco qui di seguito l'elenco, completato dalla sottoscritta con i criteri di divisibilità per 14 e per 15, che come quelli per 6 e per 12 derivano da quelli per numeri più piccoli, e pure per 16. Mi sono permessa di apportare qualche correzione corroborata da osservazioni lette nei commenti.

Principali criteri di divisibilità dei numeri interi
6.126.120 è divisibile per
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 17

  • Un numero è divisibile per 2 se termina con 0 o una cifra pari
  • Un numero è divisibile per 3 se la somma delle sue cifre è 3 o un multiplo di 3
  • Un numero è divisibile per 4 se le ultime due cifre sono 00 oppure formano un numero multiplo di 4
  • Un numero è divisibile per 5 se la sua ultima cifra è 0 o 5
  • Un numero è divisibile per 6 se è contemporaneamente divisibile per 2 e per 3
  • Un numero con due o più cifre è divisibile per 7 se la differenza del numero ottenuto escludendo la cifra delle unità e il doppio della cifra delle unità è 0, 7 o un multiplo di 7 (455 è divisibile per 7 perché 45 – 10 = 35)
  • Un numero è divisibile per 8 se termina con tre zeri o se è divisibile per 8 il numero formato dalle sue ultime tre cifre
  • Un numero è divisibile per 9 se la somma delle sue cifre è 9 o un multiplo di 9
  • Un numero è divisibile per 10 se la sua ultima cifra è 0
  • Un numero è divisibile per 11 se la differenza (presa in valore assoluto) fra la somma delle cifre di posto pari e la somma delle cifre di posto dispari è 0, 11 o un multiplo di 11
  • Un numero è divisibile per 12 se è contemporaneamente divisibile per 3 e per 4
  • Un numero con due o più cifre è divisibile per 13 se la somma del quadruplo della cifra delle unità con il numero formato dalle rimanenti cifre è 0, 13 o un multiplo di 13 (221 è divisibile per 13, infatti 22 + 4×1 = 26)
  • Un numero è divisibile per 14 se è contemporaneamente divisibile per 2 e per 7
  • Un numero è divisibile per 15 se è contemporaneamente divisibile per 3 e per 5
  • Un numero è divisibile per 16 se termina con quattro zeri o se è divisibile per 16 il numero formato dalle sue ultime quattro cifre
  • Un numero con due o più cifre è divisibile per 17 se la differenza (presa in valore assoluto) fra il numero ottenuto eliminando la cifra delle unità e il quintuplo della cifra delle unità è 0, 17 o un multiplo di 17 (85 è divisibile per 17 perché |8 – 5×5| = 17)

P.S.: Nel caso di un numero grande come 6.126.120, alcuni criteri di divisibilità può essere necessario applicarli iterativamente, ossia ripetutamente fino a ridursi a un numero "maneggevole".