lunedì 24 aprile 2017

Vive l'amour!

Da ieri si parla parecchio di Emmanuel Macron, quarant'anni a dicembre, il candidato centrista alle presidenziali francesi che fra due domeniche affronterà al ballottaggio l'ultradestrorsa Marine Le Pen, e di sua moglie Brigitte Trogneux, una bella signora bionda e magrissima che ha 24 anni più di lui (anche se non si direbbe). Proprio la stessa differenza di età che c'è fra Donald Trump e la sua attuale moglie Melania... però a detta di molti «Chissà perché quando è il marito ad essere più anziano nessuno ci trova nulla da ridire, non è giusto!». Sarà, ma se devo dire la mia la coppia presidenziale americana mi convince assai meno rispetto ai Macron. L'unico aspetto che mi dà un pochino da pensare è che questi ultimi si siano conosciuti quando lui era un liceale diciassettenne e lei era la sua insegnante, sposata e madre di tre figli. Il ragazzo se ne innamorò perdutamente, a tal punto che la famiglia da Amiens lo mandò a studiare a Parigi nella speranza che la dimenticasse... ma lui promise a se stesso e a lei che sarebbe tornato e l'avrebbe sposata. E così è stato: nel 2007, un anno dopo il divorzio di lei, i due sono convolati a nozze. Due anni fa la donna ha abbandonato l'insegnamento, e oggi affianca costantemente il marito nei suoi impegni politici. Mi piacerebbe essere romantica come Selvaggia Lucarelli che li adora senza riserve... ma a me l'idea di un adolescente travolto da una passione così incontenibile per una donna che potrebbe essere sua madre – due dei tre figli di Brigitte, che è sette volte nonna, sono più grandi di Emmanuel – spaventa un po'. Sarà che non riesco a pensare né a me né a nessuna/o delle/dei mie(i) compagne/i di liceo che si fidanzava con qualche prof... (Per qualcuno dei quali personalmente potevo provare tutt'al più una maggiore affinità o simpatia rispetto ad altri, ma nulla che non fosse del tutto platonico!)
Detto ciò, ammesso che tra Emmanuel e Brigitte non sia successo nulla prima che lui diventasse abbastanza grande, tutto il resto sono solo ed esclusivamente affari loro. Li trovo una bella coppia, e faccio il tifo affinché approdino all'Eliseo... anche perché il mio pensiero nei confronti di Marine Le Pen è ben riassunto dalla scritta qui sotto, pubblicata su Instagram.

«Votare per Le Pen perché si è nella m***a è come spararsi un colpo in testa perché si ha l'emicrania»

3 commenti:

  1. Sinceramente a me sembra che quella scritta sia fatta da un gruppo anarchico, io comunque non so il francese.

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    1. Ops, ammetto di aver trascurato la presenza del simbolo anarchico... comunque a colpirmi è stato il significato della frase (la traduzione è corretta, fidati ;-) ). Tanti elettori hanno votato e voteranno Marine Le Pen perché sedotti dal suo programma populista, peraltro parecchio simile a quello di un certo politico di casa nostra che non a caso la appoggia apertamente...

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  2. Buongiorno!
    So che l'articolo era più puntato sulla relazione amorosa che non sull'aspetto politico, ma mi sento di riportare la mia esperienza.
    Io vivo all'estero, NON in Francia, ed essendo qui tutto improntato sulla conoscenza, lo studio, ordine, rispetto delle regole, educazione, toni pacati e chi ne ha più ne metta, capisco che c'è un gran fastidio nei confronti degli immigrati di qualsiasi nazione che non hanno esperienza lavorativa, non si impegnano, non si sforzano, non rispettano il modo di fare del Paese ospitante, in poche parole usano di più la parte emozionale, passionale e selvaggia o primitiva che non la parte intellettuale. Poi pensa alle persone che lavorano 40 o più ore a settimana, sotto pressione, casa e figli a cui badare e vedono questi che arrivano fanno i mantenuti e stanno tutto il giorno seduti sulle panchine a ridere e giocare con l'i phone (o come si chiama): capisci da sola che ti vien spontaneo desiderare di dare una pedata sul di dietro a 'sta gente.
    ciao ciao, Lisa.

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