giovedì 20 aprile 2017

Dall'Abruzzo è tutto, a voi la linea

Alcune notizie non proprio confortanti dalla mia regione di provenienza, l'Abruzzo.
Francesco Marfisi, il duplice femminicida di Ortona, sostiene di essere stato colto da raptus per reazione dopo essere stato provocato: la quasi ex moglie Letizia Primiterra, vedendolo armato di coltello, l'avrebbe infatti sfidato dicendogli «tu non mi fai paura, non sei capace», e anche l'amica di lei Laura Pezzella l'avrebbe deriso. Su Facebook ho visto condivisa la foto di una pagina de Il Messaggero dove è ben leggibile il titolo di un articolo secondo cui il GIP sarebbe incline a prendere per buona l'attenuante della provocazione. :-(


Dopo i crolli dei cavalcavia sulla statale 36 in provincia di Lecco (un morto e cinque feriti), sulla A14 sotto il quale sarò passata chissà quante volte in vita mia (due morti e tre feriti) e sulla tangenziale di Fossano (i due carabinieri che si trovavano dentro l'auto schiacciata sono miracolosamente rimasti illesi), si moltiplicano in tutta Italia le segnalazioni di altre strutture potenzialmente a rischio. In particolare le condizioni in apparenza non proprio ottimali del cavalcavia 157 nel tratto teramano dell'A24 sono state denunciate da alcune foto divenute virali su Facebook. L'ente Strada dei Parchi rassicura circa la tenuta della struttura, confermata anche da recenti ispezioni... ma io lì sotto non ci passerei tanto a cuor leggero, ecco.


Il Comune di Pescara non intende incentivare le famiglie all'uso dei pannolini lavabili per difendere l'ambiente (nei primi anni di vita di un bambino servono in media 4500 pannolini monouso, pari a circa una tonnellata, ovvero 10 alberi di grandi dimensioni) e risparmiare un bel po' di soldi (la spesa per i pannolini lavabili si aggira intorno ai 300-800 euro, contro i 2500-3000 dei pannolini usa e getta). Una scelta del genere comporta dei costi non soltanto per le famiglie, ma per la stessa amministrazione, sotto forma di mancati bonus per la raccolta differenziata e un aggravio di spese per la gestione dei rifiuti indifferenziati. Che senso ha tutto ciò?! Beh, Pescara è pur sempre la città dove ha sede la Fater, una delle più grandi industrie italiane che producono pannolini e assorbenti... :-/

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