Come mai quel ragazzo aveva parlato in quel modo? Beh, perché i testimoni di Geova le trasfusioni di sangue le rifiutano: si tratta di una regola basata su oscure ragioni dottrinali, e la cui violazione comporta la disassociazione, ovvero l'espulsione dalla congregazione. Per un testimone di Geova «Le regole sono come una gabbia in fondo al mare che ti protegge da un attacco degli squali»; a spiegarlo è la protagonista del film La ragazza del mondo di Marco Danieli (qui il trailer), che si addentra nella realtà di questo movimento religioso in maniera rigorosa e documentata. Io l'ho visto proprio ieri sera, e te ne propongo qui di seguito la trama in sintesi.
La diciannovenne Giulia (Sara Serraiocco) fa parte di una famiglia di testimoni di Geova e, pur essendo particolarmente portata per la matematica, dopo il diploma in ragioneria è rassegnata a rinunciare a proseguire gli studi; del resto lo farebbe per sé stessa e non per aiutare la comunità, o almeno così le fanno credere. Mentre svolge la sua opera di proselitismo, Giulia conosce Libero (Michele Riondino), un giovane con precedenti per spaccio di droga, lo fa assumere nella ditta dove lavora, e pian piano i due si innamorano. Il loro legame però non è ammesso dalle regole della religione di Giulia, perché Libero è un "ragazzo del mondo", ovvero estraneo alla congregazione dei testimoni di Geova. Frequentare persone del mondo è tollerato, ma stringere con loro relazioni sentimentali significa andare incontro alla disassociazione. Per gli amici appartenenti alla congregazione e persino per la sua famiglia Giulia non esisterebbe più: un castigo di una crudeltà terribile. Ma la ragazza sceglie di seguire il suo cuore, e alla fine capirà quello che vuole davvero dalla vita.Non posso fare a meno di sottolineare che Sara Serraiocco, la giovane protagonista, è nata a Pescara; a diciannove anni, proprio l'età di Giulia, si è trasferita a Roma per coltivare la sua passione per il mondo dello spettacolo, frequentando il prestigioso Centro Sperimentale di Cinematografia. Stiamo insomma parlando di una ragazza che per sfondare nel cinema non ha cercato le facili scorciatoie di talent e reality o peggio, ma si è impegnata seriamente, cimentandosi con entusiasmo anche in ruoli che avrebbero spaventato attrici ben più mature. Leggi questa intervista, rilasciata alla vigilia dell'ultimo Festival del Cinema di Venezia nel corso del quale è stato presentato La ragazza del mondo, e ti renderai conto che Sara ha tutte le carte in regola per una luminosa carriera. La giovane fa parte del cast di Non è un paese per giovani di Giovanni Veronesi, che è attualmente nelle sale e che a questo punto mi interessa moltissimo vedere.
Nessun commento:
Posta un commento