mercoledì 12 aprile 2017

Magie dell'induzione elettromagnetica

Da una settimana utilizzo con soddisfazione il caricabatterie wireless Vinsic VSCW111; l'ho scelto su Amazon dopo aver valutato le recensioni dei vari modelli disponibili, il 31 marzo l'ho ordinato approfittando dell'ennesimo mese di prova gratuita di Amazon Prime, il 3 aprile è arrivato puntuale al punto di ritiro che avevo scelto – la libreria Giunti al Punto presso il Centro Commerciale l'Arca – e il giorno successivo sono passata a ritirarlo; a proposito, ho approfittato dello sconto del 15% contestualmente al ritiro acquistando il libro Storie della buonanotte per bambine ribelli – 100 vite di donne straordinarie, di cui avevo sentito parlare parecchio e che sto leggendo in questi giorni.
Il mio nuovo caricabatterie presenta alcuni svantaggi...
  • È decisamente meno pratico di un powerbank se hai bisogno di ricaricare il cellulare quando sei in giro.
  • Il telefono si scalda non poco, e questo alla lunga può nuocere alla durata della batteria.
  • La ricarica è piuttosto lenta: grosso modo ci vuole il doppio del tempo rispetto alla normale ricarica tramite cavetto micro-USB... ma, se ricarichi il cellulare soprattutto di notte, questo non è certo un problema.

... a mio avviso ampiamente compensati dai vantaggi (poi tutto dipende dall'uso che se ne fa e dalle esigenze che si hanno).
  • È davvero semplice e comodo da usare: non devi far altro che collegare il caricatore a una porta USB alimentata – almeno un cavo ci vuole, insomma ;-) – e appoggiarci sopra lo smartphone – che ovviamente deve essere compatibile con lo standard Qi – spostandolo in modo opportuno finché la lucetta da azzurra non diventa verde; un istante dopo l'icona della batteria sul display del cellulare riporterà la sagoma del fulminetto per indicare la carica in corso. Una volta raggiunto il 100% la ricarica si interromperà automaticamente, per poi riattivarsi non appena il livello scende di nuovo sotto una certa soglia.
  • Ho smesso di preoccuparmi dei capricci che da un po' di tempo a questa parte, soprattutto da quando ho portato il telefono a riparare nella Chinatown milanese, si è messa a fare la porta micro-USB. Per quanto riguarda la ricarica, in estrema sintesi, il mio Nexus 6 non andava praticamente mai in carica al primo colpo, ma era necessario un numero di tentativi variabile da due a settordici. La ricerca della causa di questo malfunzionamento – lamentato peraltro da svariati utenti in Rete – finora non è andata a buon fine ed è ancora in corso... e una soluzione dovrò trovarla, non solo per contrastare il deterioramento della batteria dovuto al calore e per i casi in cui sono tutto il giorno in giro e poter contare sul powerbank è importante, ma soprattutto perché mi occorre che la connessione tramite cavetto funzioni a dovere anche per trasferire comodamente dati fra cellulare e computer (dei servizi di cloud storage faccio ancora un uso piuttosto limitato).
Ma come funziona la ricarica wireless o a induzione? Te lo spiegano Tutto Android e Tom's Hardware.

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