sabato 25 giugno 2016

Ancora sulla #Brexit #Bregret

Torno ad occuparmi della Brexit, perché tra ieri e oggi ho raccolto qualche altro spunto interessante.
A quanto pare non tutti coloro che hanno votato per il leave erano ben consapevoli delle conseguenze della loro scelta, e molti se ne sono già pentiti (regret); addirittura, sebbene il 56,52% degli elettori della Cornovaglia abbia optato per il leave, adesso il Consiglio della contea inglese supplica affinché i finanziamenti europei, che negli ultimi anni sono stati determinanti per lo sviluppo del territorio, non vengano sospesi. Sarebbe quasi il caso di rispondere «You wanted a bicycle? Now pedal it!» oppure «No one to blame but yourself»... ;-)
@GoogleTrends segnala che, tra le chiavi di ricerca sull'Unione Europea più usate nella giornata di ieri, dopo che sono stati resi noti i risultati del referendum, c'erano «Che cosa significa lasciare l'UE?» e «Che cos'è l'UE?». Evidentemente non gliel'avevano spiegato granché bene, prima... ;-)


Ieri sera la cantautrice e musicista britannica PJ Harvey ha pensato bene di recitare, dal palco del Down The Rabbit Hole Festival nei Paesi Bassi, il sermone No Man Is An Island (Nessun uomo è un'isola) del poeta inglese del '600 John Donne, davvero perfetto per la circostanza; puoi guardare la sua interpretazione cliccando qui, mentre in un mio vecchio post potrai leggere il testo originale in inglese elisabettiano, la versione in inglese "moderno" e la traduzione in italiano.
Quel gran figo – dal punto di vista politico, eh ;-) – del neo-sindaco di Londra Sadiq Khan ha scritto un bel post per rassicurare i cittadini dell'UE che vivono e lavorano nella sua città; ecco lo screenshot...


... e la traduzione, a cura di Arianna Ciccone.
Voglio dare un messaggio chiaro a tutti i residenti europei che vivono a Londra. Siete i benvenuti qui. Vi siamo grati per l'enorme contributo che apportate alla città, e questo non cambierà per il risultato del referendum.
Quasi un milione di cittadini europei vive a Londra oggi e apporta un enorme beneficio alla nostra città: lavorando duro, pagando le tasse, lavorando nei servizi pubblici e contribuendo alla nostra vita civica e culturale.
Noi tutti abbiamo la responsabilità di cercare di ricomporre le divisioni che sono emerse durante questa campagna e concentrarci su ciò che ci unisce, piuttosto che su che ci divide.
In un certo senso i cittadini britannici, nel loro voler uscire a tutti i costi dall'Europa, hanno dato prova di scarsa memoria storica: da' un'occhiata a questo meme tratto dal tumblr Life is better when you're laughing (la vita è più bella quando ridi... nel caso in cui tu non sappia l'inglese oppure l'abbia già disimparato ;-) ).


Colonizza mezzo mondo – si lamenta degli immigrati»)
Infine, ecco la Brexit spiegata da @gabriellainsana per farla capire a noi italiani: in sintesi, la Gran Bretagna sta all'Unione Europea come Riccardo Fogli sta ai Pooh! ;-)

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