E così... ecco qua l'irrinunciabile post nel quale faccio il punto sul Festival di Sanremo! :-)
Tanto per cominciare, anche se avrei sperato in un piazzamento migliore per la tostissima Paola Turci, sono proprio contenta che abbia vinto Francesco Gabbani con Occidentali's Karma, scalzando dal gradino più alto del podio la vincitrice annunciata della vigilia, Fiorella Mannoia, la quale presentava un brano interpretato sì in modo magistrale, ma con un testo di una retorica insopportabile – altro che generatore automatico – come ho osservato anche su Twitter (ho deciso di boicottare l'hashtag ufficiale #Sanremo2017 per non veder comparire l'invadente logo dello sponsor unico TIM... fatto sta che mi sono boicottata da sola, perché così facendo i miei tweet ci avranno senz'altro rimesso in visibilità, ma vabbè). Passino frasi fatte come «La vita è bella», «La vita vale la pena di essere vissuta sempre»... ma come accidenti si fa a cantare «La vita è perfetta», a parte per fare rima con "aspetta"?! (con "benedetta" e "stretta" non sono sicura che si possa parlare di vera e propria rima, dal momento che queste ultime due parole hanno la e chiusa e non aperta) Mi associo alla reazione di Marco Masini immaginata nel tweet seguente...
Quando la Mannoia canta “la vita è perfetta” immagino Masini che sbotta: “MA CHE CAZZO DICI?!” #sanremo2017— Frank Uonderfool (@m4gny) February 11, 2017
Che poi, esistono due tipi di persone. Quelle che hanno capito il testo di Gabbani e quelle a cui è dedicato.#sanremo2017 #frankgabbani— Nunzi (@NunziaTrillo) February 12, 2017
Comunque quando Gabbani dice "Tuttologi del web" dice a noi eh#sanremo2017— Ty_il_nano (@Ty_il_nano) February 11, 2017
... un'immagine de Il Superuovo...
... e un'altra pubblicata su Quei Dannati Filosofi domenica, quando guarda caso ricorreva il Darwin Day.
Proprio ieri è stata pubblicata un'esilarante cover made in Abruzzo di Occidentali's Karma: autori sono gli stessi 4 Santi che avevano raccontato la dura vita di un vegano in Abruzzo, e che questa volta hanno rielaborato il testo di Gabbani per denunciare l'annoso problema delle buche che devastano le strade abruzzesi, specialmente dopo la recente ondata di maltempo.
Ma i veri vincitori del Festival sono stati i The Jackal per essere riusciti a far dire "termostato" davanti alle telecamere a cantanti in gara, superospiti e persino ai conduttori Carlo Conti e Maria De Filippi (la quale si è rivelata meno sgradevole del previsto... ma spero ugualmente che terrà fede al "ciaone" detto in risposta a Geppi Cucciari).
Da dove nasce questo tormentone? Beh, da un video messo online dagli spassosi videomaker partenopei a fine dicembre: uno dei modi per evitare la fatidica domanda «Cosa fai a Capodanno?» consisteva appunto nello sfoderare la magica parolina "termostato", in quanto «Studi antropologici dimostrano che la parola "termostato", se usata in modo corretto, cioè completamente a caso, permette di uscire da situazioni imbarazzanti». :-D
Ecco infine alcune impressionanti somiglianze fra artisti saliti sul palco dell'Ariston e personaggi cinematografici.
Ermal Meta – Edward Mani di Forbice (mi spiace per il talentoso cantautore, che sarà giustamente arcistufo di sentirselo ripetere, ma è troppo evidente)...
... Michele Zarrillo – Carl Fredricksen di Up...
... e Zucchero – Willy Wonka.
[La fantastica illustrazione che apre il post, e che mostra tutti i big in gara disegnati come abitanti di Paperopoli, è tratta da Topolino Magazine]
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