È molto importante riconoscere le cose più importanti della propria vita. Non trascurate mai le vostre famiglie, neanche per il lavoro: il lavoro non deve dominarci. Niente deve dominarci, nemmeno la malattia deve dominarci. Bisogna essere liberi, liberi di amare, e saper amare, amare profondamente. Amare il proprio lavoro, amare la propria famiglia, amare i propri amici, amare i propri nemici. Arrabbiarsi, ma amare. La forza della vita, il senso della vita è solo l'amore. L'amore è quello che ci spinge a fare le cose migliori nel corso di tutta la nostra vita. E quando succede una cosa come è successa a me, è bello sentirsi pieni, sentirsi sereni, sentirsi in pace col mondo, sentire di aver fatto quello che si voleva fare, con sincerità, anche pagando un prezzo, un prezzo che non è mai troppo alto, nei confronti poi del fatto che la vita è vera, è vissuta, sta finendo. È successo tante volte a me di pensare «Sta finendo», ma è successo anche di pensare «Che bella questa vita».Quello che ho appena riportato è il brano più significativo del toccante messaggio di addio registrato da Letizia Leviti, giornalista di Sky TG24, prima di arrendersi al male che a soli quarantacinque anni l'ha strappata all'affetto dei suoi tre bambini e del marito. Il primo a dare l'annuncio della scomparsa è stato il direttore di rete Emilio Carelli, con un tweet.
Dopo che ho letto e condiviso ieri sul mio tumblr il post di commiato scritto dalla dottoressa Irene Bernardini, collaboratrice di Vanity Fair, e pubblicato postumo sul suo blog, non pensavo che mi sarei commossa di nuovo così presto... e invece le ultime parole di Letizia Leviti, pronunciate con voce stanca ma piena di serenità e gratitudine, mi hanno provocato una copiosa lacrimazione. :'-( Riposa in pace, grande donna, e grazie per l'inestimabile insegnamento che ci hai lasciato, e di cui tutti noi dovremmo fare tesoro prima che sia troppo tardi.
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