Nel corso dell'odierna edizione delle 14:00 del TGR d'Abruzzo (a partire dal minuto 8:43) si è parlato dell'impresa compiuta dal giuliese Fioravante Palestini, soprannominato "l'Uomo Plasmon". Alla bella età di settant'anni l'uomo, peraltro non nuovo a simili gesta, ha compiuto in pattino, alternandosi ai remi con Gianfranco Jadecola, suo carissimo amico e coetaneo nonché ex magistrato, la traversata dell'Adriatico dalla Croazia a Giulianova: ottantasette miglia marine in trenta ore.
Facendo una ricerca su Google per scoprire la ragione del singolare soprannome di Palestini, ho scoperto non solo che negli anni '60 egli prestò il suo fisico possente alla pubblicità dei biscotti Plasmon – ai quali la sottoscritta deve il fatto di essere diventata grande, forte e sana ;-) – ma pure che, dopo quel momento di notorietà, la sua vita prese una piega ben diversa: non a caso Wikipedia lo classifica, oltre che come attore, nientepopodimenoché come criminale. Difatti Palestini si lasciò coinvolgere nel traffico internazionale di droga: «Nel 1983 Gabriellino [un altro suo soprannome, NdC], un po' per incoscienza, un po' perché poco a conoscenza dei grossi traffici di stupefacenti nei quali era coinvolto Mutolo, accetta di imbarcarsi su una nave mercantile che, dalla Thailandia, avrebbe trasportato un enorme quantitativo di eroina fino in Egitto. Proprio nel canale di Suez, però, le autorità militari bloccano la nave ed arrestano Palestini, condannandolo a 25 anni di carcere». La sua vicenda è stata raccontata tempo fa in una puntata de La storia siamo noi, della quale puoi vedere qui il trailer.
Pur essendo convinta che esistano criminali davvero incorreggibili, trovo che la storia di Palestini sia un edificante esempio di redenzione, per recuperare un po' di speranza in quest'epoca sempre più buia. E mi pare davvero significativo che il pattino a bordo del quale è stata compiuta l'impresa sia stato chiamato "Riscatto".
Nessun commento:
Posta un commento