Pazzesco, no? Pure Natalino Balasso si è indignato [UPDATE: pare che lo status sia stato rimosso] per un abuso così sfacciato da parte della SIAE, un ente del quale non mi è mai capitato di sentir parlar bene da coloro che ci hanno a che fare (non certo quelli che ci guadagnano ma quelli che gli devono dei soldi, aggiungerei).
Peccato che la versione della SIAE sia un tantino diversa: la musica udita dall'ispettore proveniva sì da un cellulare, che però era collegato a un impianto di amplificazione in modo tale da diffondere musica nel locale; non di una normale suoneria si trattava, insomma. Se tutto ciò non rispondesse al vero, dovrei quantomeno fare i complimenti alla SIAE per la creatività con cui ha saputo elaborare una versione dei fatti alternativa... comunque trovo che la sua ricostruzione "fili" decisamente meglio rispetto a quella del barbiere.
Insomma, se proprio si vuole attaccare la SIAE, sarebbe il caso di appigliarsi a motivazioni non pretestuose, bensì basate su qualche fondamento, come «il pizzo nei matrimoni e nelle feste di laurea» a cui fa cenno Balasso.
Facendo un ragionamento analogo ma passando ad altro soggetto, siccome di validi motivi per criticare le esternazioni di Mario Adinolfi non ne mancano, mi sembra inutile andare a inventarseli, come è successo per lo sconcertante tweet qui sotto...
... che in realtà è un fake, ma in tanti l'hanno diffuso sui social prendendolo per vero. Il trionfo del verosimile, per citare Massimo Mantellini.
In conclusione, mi rendo conto che ciascuno è portato a credere quel che gli piace credere. Ma, per citare Carl Sagan...
I don't want to believe. I want to know.ovvero
Io non voglio credere. Voglio sapere.
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