Ultimamente lo psichiatra e opinionista Paolo Crepet non ne azzecca una: dapprima se n'è uscito con un'affermazione a dir poco infelice sui vegani, dando a intendere che con persone così poco inclini ai piaceri della vita non vale neppure la pena di farci l'amore – a dire il vero la registrazione in questione risale a qualche tempo fa, ma io ne sono venuta a conoscenza nei giorni scorsi leggendo questo post di Andrea, del quale condivido quello che ha scritto quasi del tutto, a parte il fatto che di libri di Crepet non mi pare di averne mai letti – dopodiché, intervistato da MOW, ha emesso la sua sentenza contro i personaggi famosi che hanno l'ardire di mostrarsi come mamma li ha fatti, o quasi.
Tornando ai ritocchini in digitale. Se non si aggiunge con i filtri, allora si toglie. Molti personaggi famosi tipo Elodie, Arisa e Victoria dei Maneskin si levano i vestiti di dosso. Cosa ne pensa di queste persone che si mettono sempre più a nudo sui social?
In generale, penso che se uno non ha voce, ha fondoschiena. Siamo in un mondo in cui un cantante per promuovere un disco deve spogliarsi, non serve più fare un concerto speciale o comunque ipotizzare un lancio promozionale diverso? Queste signore lo sanno che esistono i Rolling Stones? A Mick Jagger non è mai servito posare senza veli per l'uscita di un nuovo singolo. Quando arrivi a mostrarti nudo vuol dire che è la fine. Oltre c'è solo l'endoscopia.
In questo caso lo stesso magazine MOW ha preso le distanze pubblicando l'opinione dello psicologo Matteo Merigo, il quale tra le altre cose riguardo a Mick Jagger ricorda che «ci sono più foto di lui nudo che gattini su internet». E pure il professor Guido Saraceni ha detto la sua.
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