Giovedì 2 novembre – guarda caso, il giorno in cui si celebra la commemorazione dei defunti :-/ – è stata pubblicata Now and Then, una nuova/vecchia canzone dei Beatles, risultato di un lungo lavoro di arrangiamento da parte di Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison (morto nel 2001) su una vecchia demo registrata da John Lennon al pianoforte nel 1978, due anni prima del suo tragico assassinio. Dal mio punto di vista l'unico reale motivo di interesse è il ricorso all'intelligenza artificiale per isolare ed estrarre la voce di Lennon dalla demo. Per il resto, al primo – e finora unico – ascolto la canzone non mi è sembrata niente di che, e mi conforta sapere che due beatlesiani DOC come Leonardo Tondelli – che alla discografia dei Fab Four ha dedicato pure un libro – e Stefano Disegni in sostanza concordano con me. Senza dubbio più riusciti i due precedenti singoli "postumi" dei Beatles, Free as a Bird e Real Love, usciti negli anni '90 e che ho scoperto in questa occasione.
Il giorno dopo, venerdì 3 novembre, è uscito Lux Eterna Beach, il nuovo album di Colapesce Dimartino; dopo il tour, a quanto pare, i due cantautori torneranno alle rispettive carriere da solisti. I singoli usciti nei giorni precedenti, La luce che sfiora di taglio la spiaggia mise tutti d'accordo (dal titolo vagamente "wertmülleriano") e Ragazzo di destra li avevo trovati deludenti, mentre mi ha convinta senz'altro di più I marinai featuring Ivan Graziani: il figlio del cantautore prematuramente scomparso il 1° gennaio 1997 – da notare che Francesca Michielin, conduttrice di X Factor ma prima ancora cantante, per giunta diplomata in canto jazz al conservatorio, è apparsa del tutto ignara della dipartita – ha proposto ai due un singolo inedito del padre, e loro ci hanno aggiunto un ritornello.
A proposito di Ivan Graziani, segnalo la cover di Lugano addio interpretata dal musicista/cantautore abruzzese Setak, al secolo Nicola Pomponi, e il video nel quale il giornalista e appassionato di musica Andrea Scanzi traccia un ritratto di quello che a suo dire è stato uno dei musicisti più dotati, originali e coraggiosi (e purtroppo sottovalutati) d'Italia.
[Se il titolo del post ti aveva dato l'impressione che intendessi parlare di Red Ronnie e del suo presunto dialogo con la buonanima di Jimi Hendrix... ebbene, proprio no ;-)]
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