Oggi è la Giornata mondiale vegan (World Vegan Day). A differenza dei vegetariani, che escludono dalla propria dieta la carne e il pesce, i vegani si astengono completamente da tutti gli alimenti di origine animale, quindi non mangiano neanche le uova, il latte e i suoi derivati e il miele. Io ammiro sinceramente coloro che hanno fatto questa scelta alimentare per ragioni etiche e riescono a portarla avanti nonostante tutte le difficoltà del caso, e mi piacerebbe seguire almeno in parte il loro esempio diventando vegetariana, ma per poterlo fare avrei bisogno di mettere a punto un piano alimentare equilibrato tale da assicurarmi gli stessi principi nutritivi che attualmente assumo mangiando carne e pesce. Per il momento riporto qui di seguito, sperando che alla lunga mi sia di ispirazione per un cambiamento concreto, un video nel quale la compianta astrofisica Margherita Hack spiegava il suo essere vegetariana...
... e la relativa trascrizione.
Beh, io sono vegetariana fin dalla nascita, quindi non ho alcun merito in questa scelta, però direi che sono l'evidente prova che si possa crescere anche senza le proteine animali: infatti ho fatto atletica, ho vinto due campionati universitari, sono stata terza a due campionati assoluti, a ottant'anni ho fatto la Trieste-Grado in bicicletta e ritorno, son cento chilometri... quindi si può vivere benissimo senza la carne. [Faccio notare che è vissuta fino alla veneranda età di novantuno anni, NdC] E io credo che si dovrebbe portare i ragazzi, i bambini delle scuole elementari con le loro famiglie a visitare gli allevamenti intensivi, a visitare i macelli; forse questo sarebbe il mezzo più efficace per prendere in orrore la carne. Noi ci domandiamo se gli animali hanno una coscienza, ma io mi domanderei: noi abbiamo una coscienza, quando sopportiamo le atrocità di questi lager che sono gli allevamenti intensivi, dei macelli?, che una volta erano in città, ora li hanno portati ben lontani dalle città, che non si veda! I bambini conoscono la carne solo sotto forma di quei begli involtini nel cellophane che si trovano al supermarket, e non hanno idea delle sofferenze atroci di cui bene ha parlato il ministro Brambilla: sono cose atroci, inimmaginabili! E noi siamo animali, noi siamo animali come loro: noi facciamo parte della specie dei primati. Immaginiamoci uno dei nostri bambini, appena nato, tolto alla madre, chiuso in una gabbia, legato, rimpinzato di mangiare perché cresca in fretta, perché ingrassi in fretta. È questo quello che succede ai vitelli, quello che succede ai maialini. Son cose atroci! E d'altra parte il nostro pianeta risente di questa atrocità, perché è noto che gli allevamenti intensivi sono una delle cause maggiori dell'inquinamento del pianeta, oltre al consumo delle risorse, risorse che il 20% dell'umanità, quella ricca, quella del primo mondo, consuma l'80% delle risorse. Quindi anche dal punto di vista della fratellanza con gli altri esseri come noi, animali che ci consideriamo diversi dagli altri animali, anche da questo punto di vista noi sperperiamo un bene che è di tutti. Quando con la pesca a strascico si distrugge quintali e quintali di pesce che si butta via per utilizzare qualche chilo di pesce pregiato. Fra qualche anno si prevede che i nostri mari, i nostri oceani saranno vuoti, e questa sarà la giusta punizione che ci meritiamo per tutta... [Smette di parlare perché palesemente le si spezza la voce in gola per l'emozione, NdC]
Non credo che diventerò mai vegano, ma da qualche tempo mi sono avviato sulla strada del vegetarianesimo. Ho infatti smesso di mangiare carne (sia bianca che rossa), salumi, formaggi e uova, mentre invece continuo ancora a bere latte e a mangiare yogurt (di cui sono ghiotto). Non ho neppure eliminato completamente il pesce, anche se lo mangio piuttosto saltuariamente. Magari col tempo riuscirò a elimare tutto, ma diciamo che al momento sono contento di aver eliminato la carne dalla dieta e gli altri prodotti di origine animale che ho menzionato.
RispondiEliminaL'ho fatto per i motivi indicati dalla Hack: la sofferenza disumana inflitta agli animali e il fatto che quasi metà dell'inquinamento del pianeta e del riscaldamento globale sono generati dall'allevamento intensivo. Per non parlare di tutto il corollario: consumo di suolo, acqua, e lasciando da parte le ingiustizie correlate a tutto ciò. Se ad esempio gli immensi appezzamenti di terreno che nel mondo vengono utilizzati per produrre mangime per gli allevamenti intensivi venissero utilizzati per produrre cereali per l'alimentazione umana, si potrebbe risolvere il problema della fame del mondo. Ho letto qualche libro su questi argomenti, mi sono documentato, e ho smesso di mangiare carne. Ripeto: non credo che diventerò mai vegano, ma già il fatto di aver eliminato gli alimenti maggiormente responsabili della sofferenza degli animali e del deterioramento del pianeta, nel mio piccolo ma fa sentire bene.
Anche se sei "solo" (quasi) vegetariano, estendo anche a te l'ammirazione che ho espresso per i vegani. Le tue considerazioni sono condivisibilissime. Il fatto che la scelta di una singola persona impatti ben poco sull'ecosistema non deve essere un alibi per non impegnarsi a cambiare regime alimentare: se fossimo in tanti, allora sì che l'impatto sarebbe enorme.
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