In questi giorni ascolto, lungo i tragitti casa-lavoro e ritorno, gli episodi di Amare parole, il podcast curato da Vera Gheno per Il Post. In verità alcuni li avevo già ascoltati, mentre altri li avevo saltati e li sto recuperando. Questa sera lo spunto per il post me lo offre l'episodio uscito il 16 aprile scorso, e nel quale la sociolinguista si è occupata dell'appello rivolto da Ezio Greggio alla madre del neonato lasciato – NON abbandonato! – nella Culla per la Vita del Policlinico di Milano la mattina di Pasqua: «Riprendi il tuo bambino, merita di avere la sua mamma vera, non una che dovrà occuparsene e che non è la mamma vera». Un vero e proprio insulto a innumerevoli genitori non naturali ma adottivi o affidatari, che hanno compiuto l'atto d'amore più grande che esista scegliendo di dare un futuro a bambini rimasti senza nessuno che potesse prendersene cura.
Altri due spunti a tema:
- Il testo scritto dall'attrice comica, in questo caso insolitamente seria e toccante, Luciana Littizzetto, madre affidataria di tre figli.
- Il commovente post di auguri scritto dalla giornalista Francesca Fornario in occasione del diciassettesimo compleanno del figlio adottivo, arrivato otto anni fa dall'Ucraina.
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