sabato 22 gennaio 2022

Ancora a proposito dellə schwa

Stasera condivido qualche spunto veloce veloce sullo schwa o scevà, il simbolo dell'alfabeto fonetico internazionale proposto dalla sociolinguista Vera Gheno per rivolgersi a un gruppo misto di persone evitando il maschile sovraesteso. «La pronuncia corrisponde a un suono vocalico neutro, indistinto, già presente in molti dialetti del centro e sud Italia», come ho già ricordato qui.

Due immagini...

(in realtà lo schwa si pronuncia eccome, a Napoli come a Pescara, e trattandosi di un simbolo è maschile, non femminile come le lettere dell'alfabeto. Ma se tagliassimo la testa al toro e dicessimo "lə schwa"...? ;-) )

... e un video realizzato dal fumettista Sio, direttore della rivista Scottecs Megazine (scritto proprio così, non "magazine", non è un refuso). Una sua intervista è stata pubblicata di recente su Sette, settimanale del Corriere della Sera.

2 commenti:

  1. Il video è simpatico e ben fatto... però la soluzione proposta mi pare troppo complicata e innaturale (per la normale evoluzione della lingua). A me quel suono a/e non mi viene... e infatti a inglese facevo schifo...

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    1. Magari puoi provare col napoletano. Non so di dove sei tu, ma a me che ho abitato per decenni a Pescara viene facilissimo! :-) Sul fatto che si tratti di una proposta innaturale, non nata spontaneamente nel linguaggio comune bensì "calata dall'alto" in modo abbastanza artefatto, mi trovi d'accordo.
      P.S.: Io ricambierei volentieri i commenti sempre graditi che mi lasci andando a visitare il tuo blog, ma ho notato che dal tuo profilo non risulta l'indirizzo...

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