Dopo aver finito di ascoltare Il Dito di Dio - Voci dalla Concordia, mi è venuta la curiosità di saperne di più sul suo autore Pablo Trincia, che avevo imparato a conoscere e apprezzare grazie all'altro podcast Veleno. Leggendo Wikipedia sono venuta a sapere che collabora con il programma televisivo Le Iene – non seguendolo, non ne ero al corrente – e che è poliglotta. Essendo nato in Germania da padre italiano e madre persiana, sicuramente partiva avvantaggiato... comunque di lingue ne conosce molte altre: in questo video del 2014 – guardando il quale ho scoperto che è pure un bel figliolo, dal viso aperto e simpatico – oltre che in italiano parla in persiano, tedesco, inglese, swahili, hindi, wolof, francese, spagnolo, portoghese e russo con vari livelli di fluidità, ma con una nonchalance invidiabile.
Al termine del video Pablo risponde a una delle domande che gli vengono fatte più spesso: qual è il segreto per impararle, così tante lingue?
Bene, il segreto è... non avere paura di sbagliare, non avere paura di mettersi in gioco, affrontarle sempre con grande entusiasmo perché, anche se si commettono degli errori, e io sicuramente ne avrò commessi un sacco in questi nove minuti di video, non bisogna vergognarsi, bisogna sempre pensare che chi ti sta ascoltando, anzi, apprezza lo sforzo che tu stai facendo, perché la lingua è sempre una chiave che apre una porta: apre la porta di una cultura, apre la porta di un Paese, apre le porte di una persona... e ovviamente questo è bellissimo, è esaltante, è un'esperienza davvero unica. Per cui a tutti, soprattutto ai più giovani, dico: studiate le lingue, uscite dall'Italia, viaggiate, fate la fame ma godetevi il mondo perché la vera ricchezza è questa, è il fatto di poter comunicare con chiunque e soprattutto di riuscire a imparare sempre qualcosa di nuovo.
Solo due o tre riflessioni:
- Del consiglio di non aver paura di sbagliare dovrei farne tesoro io per prima, non solo riguardo alle lingue... ovviamente negli ambiti in cui non rischio di arrecare danno a me stessa o al prossimo!
- Ammesso che si sia disposti a viaggiare "low cost", in tempi di pandemia non è affatto facile girare il mondo, purtroppo.
- Sarebbe bellissimo poter comunicare con chiunque... ma non di rado rimane un'utopia, e non solo per ragioni linguistiche. Troppo spesso non ci si capisce neppure se si parla – più o meno ;-) – la stessa lingua, ma si rimane ciascuno rinchiuso nel proprio orticello senza imparare niente dal confronto con l'altro.
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