martedì 7 dicembre 2021

Una favola per il nostro tempo

Quest'oggi ti propongo la traduzione dall'inglese di una storiella sorprendentemente attuale, dal titolo Blue Grass Story (Storia dell'erba blu), adattata da un autore ignoto. Essa tra l'altro chiarisce anche a me stessa la ragione per cui evito di discutere con quell'idiota del collega no-vax – ma non chiamarlo così sennò si offende – che proprio ieri se n'è uscito blaterando tra sé e sé qualcosa tipo "questa finta pandemia".

L'asino disse alla tigre: «L'erba è blu».
La tigre replicò: «No, l'erba è verde».
La discussione si fece accesa; i due decisero di far dirimere la questione da un arbitro imparziale, e per farlo si recarono dal leone.
Prima di raggiungere la radura nella foresta dove il leone era seduto sul suo trono, l'asino si mise a gridare: «Vostra Altezza, non è vero che l'erba è blu?».
Il leone rispose: «Vero, l'erba è blu».
L'asino corse in avanti e continuò: «La tigre non è d'accordo con me, mi contraddice e mi dà fastidio. Per favore, punitela».
Il re della foresta dichiarò poi: «La tigre sarà punita con cinque anni di silenzio».
L'asino fece salti di gioia e se ne andò contento, ripetendo: «L'erba è blu».
La tigre accettò la sua punizione, ma chiese al leone: «Maestà, perché mi avete punito? Dopotutto, l'erba è verde».
Il leone rispose: «Infatti l'erba è verde».
La tigre chiese: «Allora perché mi punite?».
Il leone rispose:
«Questo non ha nulla a che vedere con la questione se l'erba è blu o verde. La punizione è perché non è possibile per una creatura coraggiosa e intelligente come te perdere tempo a discutere con un asino, e per di più venire a importunarmi con quella domanda.
La peggior perdita di tempo è litigare con lo sciocco e il fanatico a cui non interessa la verità o la realtà, ma soltanto la vittoria delle sue convinzioni e illusioni. Non perdere mai tempo in discussioni che non hanno senso... Ci sono persone che, nonostante tutte le prove presentate loro, non hanno la capacità di comprendere, e altre che sono accecate dall'ego, dall'odio e dal risentimento, e l'unica cosa che vogliono è avere ragione anche se non ce l'hanno.
Quando l'ignoranza urla, l'intelligenza tace. La tua pace e tranquillità valgono di più».

In pratica il racconto è la versione trasposta in favola del proverbio «A lavare la testa all'asino si perde il tempo, l'acqua e il sapone». E mi ha fatto tornare in mente un altro proverbio, o meglio un immortale aforisma di Arthur Bloch: «Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza». ;-)

4 commenti:

  1. xè inutie spiegarghe le robe al 'mus:
    te perde temp e te infastidisse la bestia ovvero è inutile spiegare le cose all'asino, tu perdi tempo e l'animale si agita

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  3. Sì, si spreca acqua e sapone, ma cercare di capire i meccanismi che lo portano a ragionare così può essere interessante. Ci ha provato Leonardo.

    https://leonardo.blogspot.com/2021/12/il-cervello-di-un-novax-e-piu-o-meno-il.html

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    1. L'avevo già letto, il post di Leonardo – anche se l'esordio «Se a questo punto della pandemia non avete ancora litigato con un novax, siete evidentemente un novax» non mi aveva predisposta proprio nel migliore dei modi ;-) – ma non mi ha convinta più di tanto. L'unica motivazione addotta da chi non si vuole vaccinare che sia alla portata della mia capacità di comprensione è la paura, come spiegato da Dario Bressanini in questo video che ho guardato proprio oggi... a un mese esatto dalla pubblicazione, mea culpa.

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