Da La Stampa di oggi...
Non basterà essere vaccinati per partecipare a feste, grandi eventi o andare nei luoghi affollati, anche chi è vaccinato dovrà avere un tampone negativo. Questa è una delle nuove misure che il governo dovrebbe approvare giovedì per evitare un’impennata di contagi durante le feste di Natale. Ma non basta. Nel corso della riunione della cabina di regia che si terrà il 23 dicembre si valuterà anche di imporre la mascherina all’aperto in tutta Italia e dopo Capodanno potrebbe scattare l’estensione del green pass rafforzato, con l’obbligo per tutti i lavoratori.
Se da una parte l'ipotesi di obbligo di green pass rafforzato in tutti i luoghi di lavoro mi vede favorevole – il diavoletto appollaiato sulla mia spalla già gongola pensando al collega no-vax ;-) – dall'altra ovviamente non faccio i salti di gioia all'idea di dovermi "tamponare" per poter andare al cinema o a teatro (c'è giustappunto uno spettacolo che mi interessa e che andrà in scena nel 2022, ma non ho ancora preso i biglietti). Finora ho fatto un solo tampone poi risultato negativo, lo scorso marzo quando avevo dei sintomi sospetti, e ne avrei fatto volentieri a meno. Ma devo essere coerente con me stessa: pur essendomi vaccinata ho sempre affermato che, se fosse stato introdotto l'obbligo di sottoporsi al tampone in certi casi specifici, non mi sarei certo tirata indietro, ben sapendo che anche i vaccinati hanno una certa probabilità di infettarsi e di trasmettere il virus. Ma pensavo più che altro all'accesso a contesti a rischio, come ospedali e RSA. In ogni caso, quali che siano le regole che verranno stabilite dal governo, continuerò a rispettarle. Ma devo ammettere che mi trovo molto d'accordo con un post pubblicato dal giornalista Fabio Salamida...
Sarà necessario il tampone anche ai vaccinati per accedere a cinema, teatri e altre attività? Bene. Però lo paghi lo Stato. E i “no-vax” continuino a pagarselo di tasca propria. Non si può sempre penalizzare chi rispetta la comunità premiando furbetti e analfabeti funzionali.
... e con un tweet da lui condiviso.
Concludendo, non posso fare a meno di osservare quanto questa pandemia stia facendo emergere ed esasperando le contrapposizioni, prima fra tutte quella tra pro-vax e no-vax. In questo clima conflittuale ci sono finita dentro pure io, con tutte le scarpe, e non mi piace per niente.
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