mercoledì 25 giugno 2014

La palla è rotonda

E cosi la Nazionale italiana di calcio se ne torna mestamente a casa prima del previsto, e l'allenatore Cesare Prandelli non ha fatto in tempo a rassegnare le sue dimissioni che già si pensa al dopo: per la seconda volta consecutiva i campioni del mondo del 2006 non hanno superato la fase a gironi dei Mondiali. Il successo nella gara d'esordio contro la temuta Inghilterra aveva fatto ben sperare... ma poi sono arrivate due sconfitte senza appello: venerdì contro il Costarica o la Costa Rica che dir si voglia – quella che alla vigilia del torneo era considerata più o meno una squadra-materasso ha chiuso il girone al primo posto con 7 punti – e ieri contro l'Uruguay, testa di serie del gruppo. Io di calcio non capisco granché – un fuorigioco lo riconosco soltanto dopo che l'arbitro lo ha fischiato, per dire – ma, se è vero che la popolazione italiana comprende oltre sessanta milioni di commissari tecnici, io oggi non intendo sottrarmi a tale ruolo! ;-) Per questo butto giù un po' di considerazioni sparse.
Come al solito si prova ad alleviare la delusione cercando le giustificazioni più disparate, da «Non siamo abituati a questo caldo» a «Avevamo l'arbitro contro». A dire il vero quest'ultima scusa reggerebbe eccome, considerando la partita contro l'Uruguay. Ieri seguivo le varie fasi di gioco anche su Facebook e Twitter, e fino a un certo punto mi è capitato di leggere – non senza un certo fastidio, essendo io tifosa bianconera – considerazioni del tipo «Prandelli ha applicato lo stile Juve in toto... Si è comprato pure l'arbitro!». Ma certe voci sono state messe a tacere quando l'arbitro messicano Rodriguez ha espulso Claudio Marchisio per un fallo che secondo me non meritava neppure l'ammonizione: ma dai, come si fa a punire così il Principino?! [Ok, d'ora in poi cercherò di tenere a bada l'ormone, promesso! ;-)] Peccato che Rodriguez non sia stato altrettanto severo quando l'uruguagio Luis Suarez si è avventato animalescamente sul nostro Giorgio Chiellini: un morso che ha scatenato le ironie della Rete. Arbitraggio pessimo, d'accordo... ma siamo proprio sicuri sicuri che, se il direttore di gara non avesse commesso quelle due colossali sviste, il risultato finale sarebbe stato più favorevole per noi? Gli azzurri hanno giocato male, c'è poco da fare.
Trovo un vero mistero il motivo per cui ci si ostina a considerare indispensabile Mario Balotelli. Quando sulla panchina azzurra c'era Marcello Lippi non lo convocava neppure, e secondo me a ragione. Contro l'Inghilterra ha giocato decentemente e ha pure segnato un gol – tanto è bastato per additarlo a furor di popolo come salvatore della Patria – ma nelle due gare successive ha confermato la sua tendenza ad avere un rendimento a dir poco altalenante. Insomma, un bluff bello e buono. Braccia (e gambe) rubate all'agricoltura, come suggerisce il fotomontaggio qua sotto... ;-)


Da bravo "sborone", Super Mario – che d'ora in poi ribattezzerei Mini Mario – afferma di sentirsi con la coscienza a posto e tira in ballo la scusa del razzismo, che è un problema reale, inutile negarlo... ma ci mancherebbe pure che io venissi accusata di essere razzista per essermi unita al coro delle critiche: i palloni gonfiati vanno ridimensionati da dovunque provengano e qualunque sia il colore della loro pelle!
Un altro mistero è il mancato impiego di Marco Verratti contro il Costarica. Ieri il giovanissimo talento di Manoppello, esploso nel Pescara di Zeman e da due anni al PSG, è stato il migliore in campo, e si prospetta per lui una luminosa carriera. Gioca così bene che gli si perdona pure il modo di parlare, onestamente inascoltabile persino per me che, pur non essendo "madrelingua", in Abruzzo ci vivo da sempre... Senti qua come commenta il morso di Suarez! Moccica, voce del verbo moccicare, variante dialettale dell'italiano morsicare... ed era una delle poche parole che si capivano! ;-)
Un pensiero affettuoso va al povero Gabriel Paletta, vivamente criticato non soltanto per la capigliatura ma soprattutto per la sua prestazione contro l'Inghilterra, tanto che Prandelli non l'ha più schierato... Vuoi vedere che invece aveva il ruolo di portafortuna? ;-) Dai che scherzo... io non credo affatto che si possa portare fortuna e neppure sfiga; condizionare o condizionarsi in senso positivo o negativo con il proprio atteggiamento e le proprie convinzioni, questo sì...
In conclusione... la nostra avventura mondiale è terminata, ma non mi sembra il caso di farne un dramma come Enzo Miccio, il quale ha twittato: «Poi uno dice perché non sei tifoso... per questo! non sopporterei tanto dolore #italiauruguay #forzaazzurri». Suvvia, tesoro, esistono problemi mooooolto più seri nella vita! ;-)
[L'immagine che apre il post è tratta da un tweet di @TrastevereRM]

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