sabato 5 marzo 2016

Conosci il tuo seno!

Anche se non siamo a ottobre, mese della prevenzione del tumore al seno, torno dopo quasi un anno e mezzo a occuparmi della questione: lo spunto me l'ha offerto la mia prima mammografia, alla quale mi sono sottoposta la scorsa settimana (alla mia età pensavo di potermi ancora limitare a ripetere annualmente l'ecografia mammaria, ma la dottoressa con cui ho parlato non era dello stesso parere).
Mentirei se negassi che è stato fastidioso... ma in fondo è durato poco, e per fortuna non è emerso nulla di anomalo. Il medico mi ha annunciato che l'anno prossimo potrò limitarmi a una visita senologica con ecografia mammaria, mentre di rifare la mammografia se ne riparlerà tra un paio d'anni.
Prima che io lasciassi lo studio mi è stato consegnato un volantino con le istruzioni per eseguire l'autopalpazione del seno: si tratta di un controllo semplicissimo che ogni donna può effettuare comodamente a casa propria... anzi, DEVE ricordarsene con una certa regolarità, in quanto esso rappresenta il primo strumento della prevenzione senologica e può far scoprire la comparsa di piccoli noduli. Riporto qui di seguito il testo del volantino.
Ogni anno in Italia vengono diagnosticati 48.000 casi di neoplasie mammarie. Conoscere il proprio seno è un obbligo da parte della donna. Spesso ci si rifiuta, a priori, di autopalpare il seno; è un blocco psicologico che si instaura nella paura di scoprire un cancro, nella convinzione di non capire ciò che si palpa, nella certezza di eseguire una manovra inutile.
Il periodo corretto per l'autopalpazione è subito dopo la fine del ciclo mestruale, momento in cui il seno è meno turgido e dolente.
L'ispezione: La donna deve posizionarsi di fronte ad uno specchio; la prima verifica consiste nel valutare eventuali variazioni di forma e volume delle mammelle, le eventuali aree di retrazione cutanea visibili e le alterazioni del complesso areola-capezzolo.
L'esplorazione della ghiandola: deve essere eseguita in posizione supina, mettendo un piccolo cuscino sotto la spalla corrispondente alla mammella da esaminare. Il braccio dello stesso lato deve essere piegato al di sotto della testa, a questo punto con i polpastrelli delle dita della mano controlaterale si deve analizzare la ghiandola in maniera circolare, con l'accortezza di non trascurare nessun quadrante della ghiandola mammaria. Alla fine della palpazione è opportuno spremere dolcemente i capezzoli per escludere l'eventuale presenza di secrezioni.
L'ispezione dell'ascella e della regione sovraghiandolare: si deve, quindi, procedere alla valutazione delle fossette sovraclaveari e delle ascelle, al fine di escludere l'eventuale presenza di ghiandole ingrossate.
Al minimo sospetto di presenza di noduli, o placche, o retrazioni della cute è necessario rivolgersi al Medico di riferimento.

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