Esce domani il film Un paese quasi perfetto (qui il trailer) diretto da Massimo Gaudioso, il quale è alla prima regia di un lungometraggio dopo una lunga carriera da sceneggiatore. Giovedì scorso la sottoscritta ha avuto il piacere di assistere alla proiezione in anteprima gratuita presso il multisala The Space di Montesilvano: oh, cosa posso farci io, se le occasioni per scroccare film mi saltano addosso?! ;-)
La trama in sintesi: Pietramezzana, un paesino delle Dolomiti Lucane in crisi da quando la chiusura della locale miniera ha messo tutti i dipendenti in cassa integrazione, intravede l'opportunità di una rinascita nella costruzione di una fabbrica destinata a creare un bel po' di posti di lavoro. Affinché l'iter vada a buon fine, però, è indispensabile la presenza in loco di un medico. Il caso conduce proprio da quelle parti Gianluca Terragni (Fabio Volo), rampante chirurgo estetico milanese abituato alla bella vita, appassionato di cricet e ghiotto di sciuscia e s'ascimm (è così che i paesani storpiano le parole straniere cricket, sushi e sashimi). Gli abitanti di Pietramezzana, capitanati da Domenico Buonocore (Silvio Orlando), hanno un mese di tempo per convincere Terragni a stabilirsi in quel luogo – che lui, parlando al telefono con la fidanzata subito dopo il suo arrivo, definisce «un buco in c**o al mondo» – e firmare un contratto a tempo prolungato; per riuscirci ricorreranno a inganni e sotterfugi d'ogni sorta, suscitando la disapprovazione di Anna (Miriam Leone), tanto bella quanto onesta e sincera.
In realtà non esiste nessuna località di nome Pietramezzana: le riprese sono state effettuate tra i paesi di Castelmezzano e Pietrapertosa, in provincia di Potenza.
Il film è davvero divertente, a tratti un tantino improbabile ma con chiari riferimenti alla realtà attuale: per questo te ne consiglio senz'altro la visione! :-)
In questi giorni Fabio Volo è nelle sale anche in qualità di doppiatore di Po, il protagonista di Kung Fu Panda 3. Per questo si potrebbe affermare che ci fosse un conflitto d'interessi dietro lo scontro avvenuto in diretta radiofonica tra Volo e Mario Adinolfi, secondo il quale il fatto che Po abbia due papà, uno biologico e uno putativo (un'oca), rappresenta un lavaggio del cervello gender. Comunque non me la sento di biasimare Volo se ha perso le staffe, perché quando Adinolfi ha affermato che il vero padre di un bambino è sempre quello biologico e non quello che lo vede crescere... oh, ce lo avrei mandato pur'io! La propaganda anti-gender portata avanti da "Marione", purtroppo, ha preso piede a tal punto che una scuola materna del perugino ha annullato la gita che avrebbe dovuto portare i bambini al cinema a vedere Kung Fu Panda 3, in seguito alle proteste di alcuni genitori terrorizzati dal fantasma del gender (che, come tutti i fantasmi che si rispettino, non esiste).
[Non dovrei fare dell'ironia sulla stazza di Adinolfi, non è giusto... ma è stato più forte di me, la vignetta di Giuseppe La Micela era irresistibile! :-D]
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