Imbattendosi nel termine ultracrepidarismo, si potrebbe ipotizzare che si riferisca a qualche movimento filosofico, artistico o culturale... e invece si tratta di un concetto relativamente più "terra terra", con il quale può capitare a chiunque di avere a che fare nella vita quotidiana. Citando Wikipedia...
Col termine ultracrepidarismo si designa il carattere o il comportamento tipico degli "ultracrepidari", consistente nell'esprimere opinioni su questioni al di fuori della propria conoscenza o competenza.
Storia
"Ultracrepidario" (aggettivo e sostantivo) è un neologismo, introdotto in italiano come adattamento dell'inglese ultracrepidarian. Onomaturgo (cioè coniatore) del termine inglese è probabilmente il critico William Hazlitt, al quale si deve, a ogni modo, la sua prima attestazione fin qui nota (1819).
Etimologia
La parola, d'intonazione perlopiù polemica oppure scherzosa, contiene una chiara allusione alla frase proverbiale latina Sutor, ne ultra crepidam!, letteralmente "Ciabattino, non andare più in là del sandalo!", con cui si critica chi pretenda d'immischiarsi in cose di cui non s'intende. La frase era in uso (in una forma simile) già nell'antichità: Plinio il Vecchio racconta che il sommo pittore greco Apelle di Coo aveva corretto un particolare nel sandalo (in latino: crèpida) d'un personaggio ritratto in un suo quadro, accogliendo così la critica d'un ciabattino (in latino: sutor); quando però quest'ultimo si permise di fare un'osservazione anche sul ginocchio dello stesso personaggio, Apelle ammonì ne supra crepidam sutor iudicaret, "che un ciabattino non giudicasse più su del sandalo" (cioè del piede).
P.S.: La vignetta che apre il post, disegnata da Tom Gauld per il New Scientist, è uno dei primi risultati che ho trovato cercando "ultracrepidarian" su Google Immagini. La traduzione del testo del fumetto è «Benvenuta all'inferno della scienza, professoressa. Questo è Tony, una volta ha visto qualcosa su internet riguardo al tuo campo di competenza e passerà l'eternità a darti lezioni sull'argomento».
Nessun commento:
Posta un commento