Oggi sui social non si parlava quasi d'altro che del nuovo spot della catena di supermercati Esselunga, della quale sono un'affezionata cliente da quando sette anni fa venni a vivere quassù al Nord. Protagonista una bambina che va a fare la spesa con la madre separata, e quando poi il padre va a prenderla perché è arrivato il suo turno di stare con la figlia gli consegna la pesca appena comprata e gli dice mentendo – e si intuisce chiaramente che l'uomo "non la beve" – «Questa te la manda la mamma».
La mia "bolla social" si divide, con numerose sfumature intermedie, tra coloro che ritengono che lo spot colpevolizzi i genitori divorziati e si ripromettono di boicottare Esselunga perché veicola una visione del mondo retrograda, e coloro che al contrario l'hanno apprezzato e si sono addirittura commossi. Ebbene, la sottoscritta fa parte di quest'ultima categoria. Mi pare normale che qualsiasi bambino desideri avere una famiglia unita, con i genitori che stanno insieme e si vogliono bene, a meno che il loro rapporto non sia talmente conflittuale da rendere la separazione un sollievo. Il maggior difetto di questo spot, a mio modo di vedere, è il fatto che la mamma pronunci pésca con la e chiusa, il che sarebbe corretto se non si riferisse al frutto bensì all'atto del pescare... ;-)
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