L'intelligenza artificiale sta invadendo tutti i campi della creatività: dalla stesura di testi delle tipologie più disparate (ChatGPT), alla creazione di fotografie fittizie (Midjourney) e immagini "artistiche" (DALL·E 2), per arrivare alla musica. Di recente il giornalista e critico musicale Gino Castaldo ha scritto per L'Espresso un articolo dal titolo Le canzoni composte dall’intelligenza artificiale sono una pessima notizie (sic) per tutti. In effetti la questione è preoccupante sul serio, perché di questo passo «il falso sarà difficilmente distinguibile dal reale, in musica, nello sport, in politica». Ecco i video dei brani ai quali fa riferimento.
Future Rave Sound di David Guetta feat. Eminem; peccato che il rapper statunitense non le abbia mai pronunciate, le parole che introducono il pezzo del deejay francese.
Heart On My Sleeve di Drake feat. The Weeknd; in questo caso la hit è del tutto fasulla.
Comunque l'idea di far cantare e suonare un'intelligenza artificiale nello stile di musicisti famosi non è poi così nuova: questa Daddy's Car, composta dall'AI nello stile dei Beatles, risale a quasi sei anni fa.
Sfogliando YouTube, di esempi del genere se ne trovano in quantità. Probabilmente un musicista esperto, nonché profondo conoscitore dello stile dell'artista in questione, riuscirà senza difficoltà a smascherare il falso, almeno allo stato attuale delle cose... ma ho l'impressione che la stragrande maggioranza dei consumatori di musica possa già lasciarsi trarre in inganno fin troppo facilmente. E la musica non sarebbe certo il maggiore dei problemi.
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