Come avevo preannunciato, ieri sono stata a Roma per visitare la mostra che raccoglie una ventina di dipinti del Caravaggio, scelti fra le non proprio numerosissime creazioni attribuite con certezza al maestro lombardo. Sarà banale dirlo, ma fa sempre un certo effetto poter ammirare "dal vivo" opere straordinarie che finora avevi visto solamente fotografate su libri e pubblicazioni d'arte. Inoltre, contemplando da vicino le tele, ho avuto modo di constatare non soltanto il concreto realismo dei minimi dettagli e la sublime sapienza dell'artista nell'uso dello spazio, dei colori, delle luci e delle ombre, ma anche l'incredibile finezza nell'uso del pennello. In mattinata ero stata al Vittoriano per visitare la mostra «Da Corot a Monet. La sinfonia della natura» (con un titolo così, un'amante dell'impressionismo come la sottoscritta non poteva resistere! :-)) e ho rilevato, come già avevo avuto modo di notare al Musée d'Orsay di Parigi, la "corposità" delle pennellate di Pissarro, Sisley & company. Invece le tele caravaggesche sembrano quasi stampate, tanto è difficile percepire tracce del passaggio del pennello! (Ci sono comunque gli esami radiografici a testimoniare non soltanto modifiche, rifacimenti e correzioni, ma anche il fatto che l'artista era solito dipingere direttamente, senza alcun disegno preparatorio)
Nelle sale delle Scuderie del Quirinale, immerse nella penombra, soltanto i quadri erano illuminati, il che presentava almeno due inconvenienti:
- da determinate angolazioni la visuale non era ottimale, giacché i raggi luminosi si riflettevano sulla superficie lucida del quadro (inoltre la ressa era tale da scoraggiare chi volesse sperimentare vari punti di vista);
- era troppo buio per riuscire a leggere la spiegazione delle varie opere sul libricino gentilmente fornitoci dall'associazione culturale Movimentazioni che ha organizzato il viaggio. A saperlo, avrei preso l'audioguida...
Ecco un elenco delle opere in mostra, più o meno in ordine cronologico:
- Fanciullo con canestro di frutta
- I bari
- Concerto, ovvero I musici
- La celeberrima Canestra di frutta o Fiscella
- Giuditta e Oloferne (warning: questo quadro potrei definirlo quasi un antesignano del genere splatter... ma forse il suo autore si rivolterebbe nella tomba! ;-))
- Conversione di San Paolo
- Cena in Emmaus, dove la tridimensionalità viene resa in maniera davvero notevole.
- Cattura di Cristo
- Giovanni Battista (Giovane con un montone)
- Amor vincit omnia
- Incoronazione di spine
- Deposizione
- San Giovanni Battista (ce n'era anche un altro, di quadro con protagonista il santo, però al momento non riesco a trovarne una scheda)
- Cena in Emmaus (impossibile non notare come questa versione appaia più cupa rispetto a quella di appena pochi anni prima, coerentemente con l'evoluzione stilistica dell'artista)
- Flagellazione di Cristo
- Adorazione dei pastori
- Annunciazione
- Davide con la testa di Golia, meno cruento rispetto a Giuditta e Oloferne, ma probabilmente più inquietante, dal momento che l'artista ha prestato le sue fattezze al volto del gigante ucciso, come se presentisse la propria prematura quanto drammatica fine.
Ti interessa visitare la mostra? Se sì, è il caso che ti affretti: c'è tempo solo fino al 13 giugno! Ti avrei caldamente consigliato di prenotare online come abbiamo fatto noi, per risparmiarti una coda interminabile... ma purtroppo vedo che non è più possibile. :-S