venerdì 4 luglio 2025

Negare l'evidenza

(Non proprio) per caso, oggi due blogger che seguo con regolarità hanno scritto riguardo a chi nega il cambiamento climatico oppure tenta maldestramente di ridimensionare l'entità del problema.

  • Prendendo spunto da un tweet in cui si sottolineava che quarant'anni fa, il 30 giugno 1975, Bari ha toccato i 38 °C di massima, .mau. ha messo a confronto i dati meteorologici del capoluogo pugliese relativi all'intero mese di giugno 1975 con quelli del mese che si è appena concluso. Il risultato? Mentre a giugno 1975 la temperatura media è stata di 21,4 °C, quella minima di 16,4 °C, quella massima di 25,4 °C, a giugno 2025 la temperatura media è stata di 25,2 °C, quella minima di 19,3 °C, quella massima di 29,2 °C. Ci vuole un bel po' di malafede, ed evito di usare termini più forti, per non riconoscere una tendenza inequivocabile...
  • Da parte sua, Andrea ha messo in risalto il negazionismo del giornalista Giuseppe Cruciani, uno che a mio modo di vedere gode di un seguito assolutamente immeritato. Il discorso è lo stesso: dal fatto che nel 1967 a Roma si siano registrati 42 °C, di per sé, non si può trarre nessunissima conclusione.

Ma dopo aver scoperto che, oltre ai no-vax e ai no-mask, esistono pure i no-crema solare – ai quali si può soltanto controbattere come ha fatto la dottoressa Alice Rotelli: «Fai come vuoi. Fatti tuoi. Fortunatamente i melanomi non sono contagiosi» – non mi stupisco più di nulla...

giovedì 3 luglio 2025

Meglio sola che male accompagnata

Oggi è un mese esatto da quando sono venuta a vivere da sola, per la prima volta in vita mia. Un'esperienza completamente nuova per me, perciò non avevo idea di come l'avrei affrontata, tanto più che ero reduce da una relazione decennale che si è conclusa nel peggiore dei modi – per meglio dire, so che esistono modi ben più drammatici... diciamo nel peggiore dei modi in cui avrei mai potuto immaginare che finisse – lasciandomi col cuore a pezzi e le mie certezze in frantumi.

Ebbene, non è stato facile sotto svariati aspetti, soprattutto all'inizio, e a distanza di un mese non ho ancora finito di organizzare i miei (limitatissimi) spazi... ma oggi posso dire senza timore che sto bene. Tornare a casa la sera e non trovare nessuno che non sai cosa potrà inventarsi di nuovo per avvelenarti la vita, non ha prezzo. L'unica ferita che non si è ancora risanata, e chissà se mai lo farà, è il dolore di aver dedicato oltre dieci anni della mia vita, stravolgendo la mia esistenza, a una persona che si è rivelata ben diversa da quella che credevo che fosse. Aver dovuto aprire gli occhi sul suo conto, non esito a definirlo traumatico.

Trenta giorni fa non ci potevo nemmeno pensare, all'idea di poter avere una nuova relazione. Un po' perché nel caso precedente si erano venute a creare delle condizioni abbastanza irripetibili che hanno permesso al mio ex di squarciare il muro della mia introversione, un po' perché dopo una simile batosta immaginavo che non sarebbe stato facile affidare di nuovo il mio cuore a un'altra persona, un po' perché, se sto così bene da sola, forse semplicemente non sono fatta per la vita di coppia... ma negli ultimi giorni quell'idea ha cominciato a sembrarmi meno inconcepibile. E oggi ho letto su Facebook un post che parla di cosa una donna che ha imparato a star bene da sola si aspetta da una possibile relazione, e ne riporto qui di seguito la traduzione.

Frequentare una donna che è finalmente felice DA SOLA è diverso. Lei non esce con qualcuno per solitudine, noia o dolore. Esce con chiarezza, da una condizione di guarigione, e questo cambia TUTTO.
NON si lascia impressionare dal minimo sindacale di energia, dall'attenzione superficiale o dai messaggi che non portano da nessuna parte. È calma, guarita e protegge i suoi spazi.
NON lascia la pace alle spalle per ansia, confusione o incoerenza. Nessun dramma, nessuna discussione, solo un silenzioso "no grazie".
Ha pagato la sua pace con lacrime, crescita e limiti rigidi. Non la baratta per un bel sorriso e del potenziale. Ha bisogno di coerenza, non di giochetti. Di impegno, non di scuse. Di un uomo, non di un altro progetto.
Se frequentare qualcuno le sembra un colloquio di lavoro, un progetto di gruppo o una seduta di terapia che non ha chiesto di condurre, lei è FUORI.
Non è amareggiata, è consapevole. Non è sola, solo selettiva. E se stare da sola è meglio che stare con te, lei sceglierà la sua PACE. Ogni. Singola. Volta.
Quindi ragazzi, se la volete, fatevi avanti nel modo giusto, o non fatevi avanti affatto.

mercoledì 2 luglio 2025

A nessuno piace (così) caldo

Stasera condivido due notizie che partono dal caldo soffocante di questi giorni per offrire spunti di riflessione più ampi.

L'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, che sta scontando a Rebibbia una pena di 1 anno e 10 mesi per finanziamento illecito e traffico di influenze illecite a cui era stato condannato nel 2022 nell'inchiesta nota come "Mafia Capitale", e che due mesi fa aveva scritto al ministro della giustizia Carlo Nordio invocando un intervento strutturale contro il sovraffollamento delle carceri, ha scritto una lettera per raccontare come l'afa renda ancora più insostenibile la vita dietro le sbarre, e prendersela con la politica che «dorme (con l’aria condizionata)». Non posso fare a meno di notare che Alemanno ha notevoli affinità politiche – in un recente passato pure lui ha militato in Fratelli d'Italia – con qualcuno che ha affermato come la sopraffazione dei detenuti affidati alla polizia penitenziaria gli provocasse nientepopodimenoché un'intima gioia. E permettimi di dubitare che Alemanno stesso, quando era un politico all'apice della carriera, si sia dato granché da fare per garantire che le condizioni di detenzione nelle patrie galere fossero più dignitose. Come troppo spesso accade, finché i problemi non ti toccano in prima persona, tendi a ignorarli senza grossi scrupoli. Si potrebbe dire che nel caso di Alemanno sia intervenuto il karma...

A proposito di mettersi nei panni altrui, mi sembrerebbe giusto che i manager di Glovo, azienda di distribuzione di cibo a domicilio, sperimentassero sulla propria pelle anche solo per un giorno cosa vuol dire andare a fare le consegne con questo caldo allucinante, dal momento che hanno comunicato ai loro rider che, qualora fossero disposti a sfidare temperature estreme, avranno diritto a un bonus del 2 per cento (percentuale sugli ordini completati) tra i 32 e i 36 gradi, del 4 per cento tra i 36 e i 40, e dell'8 per cento se le temperature sono superiori ai 40 gradi. Il contributo, che nel migliore dei casi può arrivare a una ventina di centesimi a consegna, dovrebbe servire per l'acquisto di crema solare, sali minerali e acqua. Mi è venuto spontaneo pensare: se qualche rider ci rimane secco, eventualità tutt'altro che remota, chissà se l'azienda sarà disposta a farsi carico dei costi del funerale...

martedì 1 luglio 2025

Sapersi accontentare

Oggi è il primo giorno di luglio, l'inizio della seconda metà dell'anno, che per quanto mi riguarda spero davvero sia migliore della prima. Per fortuna non avevo formulato buoni propositi, verosimilmente destinati a naufragare visti i casini in cui mi sono trovata... ma se anche l'avessi fatto, forse sarebbe bastato poco per ridimensionarli, come mostrano ironicamente un reel pubblicato sulla pagina Mai 'na gioia. (un nome, un programma)...

... e una foto pubblicata sulla pagina Hey Introvert.