Da un po' di tempo a questa parte la televisione non la seguo quasi più, a parte qualche programma scaricato da
RaiPlay mediante
Pasty.link e guardato in differita... ma ieri sera la fiction
Io ci sono, diretta da Luciano Manuzzi e andata in onda su Raiuno, non ho voluto perdermela. Il film TV è tratto dal libro
Io ci sono – La mia storia di non amore scritto dall'avvocatessa
Lucia Annibali, assieme alla giornalista
Giusi Fasano, per raccontare la sua tormentata relazione con il collega
Luca Varani, culminata la sera del 16 aprile 2013 con l'aggressione messa in atto da due albanesi assoldati dall'ex amante: mentre rientra in casa dalla piscina, alla donna viene gettato addosso dell'acido che le procura ustioni devastanti al volto e alla mano. Oggi Lucia ha già affrontato decine di interventi anche piuttosto impegnativi e dolorosi per tentare di riacquistare un aspetto normale, e altri ancora dovrà subirne, ma i suoi lineamenti non saranno mai più quelli di un tempo. Luca Varani, com'era giusto che fosse, è stato condannato a vent'anni di carcere come mandante dell'aggressione: vani sono stati i suoi tentativi di ridimensionare le proprie responsabilità. [A proposito, è proprio di oggi la
notizia della condanna a 18 anni inflitta a
Paolo Pietropaolo, reo di aver dato fuoco all'ex fidanzata
Carla Caiazzo, incinta all'ottavo mese; mamma e bimba sono entrambe sopravvissute, ma la giovane donna ha riportato lesioni gravissime]
La fiction di ieri sera è stata davvero intensa e coinvolgente, con una protagonista straordinaria, l'attrice
Cristiana Capotondi, che
ho rivalutato ormai da tempo. Quando dal suo letto d'ospedale, bendata come una mummia dopo l'ennesimo intervento, la Lucia televisiva implorava qualcosa per avere un po' di sollievo al dolore tremendo che la stava facendo impazzire, io piangevo per lei lacrime autentiche...
L'e-book l'ho scaricato sul mio Kindle il 10 giugno dell'anno scorso, la sera stessa in cui ho assistito alla sua presentazione presso l'Auditorium Petruzzi di Pescara in presenza dell'autrice Lucia Annibali, ma finora non avevo ancora avuto modo di leggerlo. A questo punto sento proprio che è arrivato il momento... anche perché mi aspetto che il libro mi aiuti a comprendere la psicologia contorta dell'aguzzino, cosa mai abbia potuto spingerlo ad infliggere a Lucia un simile tormento: è vero che lei lo aveva lasciato, cosa sempre difficile da digerire, dopo ripetuti tira e molla da parte di lui e dopo aver scoperto che l'uomo stava ancora con la sua fidanzata storica... ma quest'ultima era anche sul punto di dargli un figlio; una circostanza alla quale nella fiction
non si è fatto alcun cenno. Perché mai fare una cosa così terribile a una donna con la quale non ci sarebbe mai stato un futuro in nessun caso?! Forse una perversa smania di potere che ha fatto scattare nella sua mente l'ossessione «Se non mi vuoi, se non vuoi più stare con me, allora farò in modo che nessun altro voglia mai più stare con te».
Purtroppo temo che ci sia ancora molto lavoro da fare per sradicare la mentalità sessista che nei casi più estremi sfocia in efferate violenze. Particolarmente emblematico è lo sgrammaticato
tweet pubblicato ieri da un certo Samuele Martini:
Ah, la trita e ritrita storia del «Se l'è cercata» (è così che si scrive, vedi, Samuele?) per giustificare le peggiori brutalità. Pronta è arrivata l'inattaccabile
replica dell'interessata.
Devo comunque ammettere che ci sono rimasta male quando ho scoperto che Lucia Annibali
si è schierata a favore del sì al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo. Non tanto, o non solo perché la sottoscritta al contrario è propensa a votare no, quanto perché mi è sembrato fuori luogo che la Annibali prendesse posizione proprio a ridosso della messa in onda di una trasmissione che ha attirato su di lei una grande attenzione mediatica. Ci vedo una forma di strumentalizzazione della visibilità conquistata da Lucia, per scopi che con le battaglie da lei condotte a favore delle donne non mi pare abbiano molto a che vedere.
[Nella foto che apre il post la vera Lucia Annibali posa accanto alla sua interprete Cristiana Capotondi]