Tra i canali YouTube ai quali sono iscritta, ce ne sono due gestiti da persone il cui percorso di vita fino a un certo punto è stato abbastanza simile al mio, salvo poi divergere: l'attore teatrale e scrittore Roberto Mercadini, e Andrea Giuliodori, titolare del blog EfficaceMente dedicato alla crescita personale. Entrambi sono ingegneri, e hanno lavorato per anni come tali, ma poi...
Tempo fa Roberto Mercadini ha raccontato la sua storia in due video. Fin dai tempi del liceo era appassionato di letteratura, e al momento di scegliere come proseguire gli studi fu comprensibilmente tentato dalle facoltà umanistiche, ma pur non avendo una vera vocazione per le discipline tecniche optò per ingegneria elettronica (come la sottoscritta) perché era quella che sembrava garantire le migliori prospettive occupazionali. Dopo la laurea trovò lavoro come programmatore (come me oggi) con un contratto a tempo indeterminato e ben retribuito, e si impegnò al massimo diventando pure piuttosto bravo, ma qualche anno fa ha preso la (folle? A pensarci bene, la vera follia sarebbe stata continuare a svolgere una professione che non lo rendeva felice né appagato) decisione di licenziarsi per coltivare a tempo pieno la sua autentica passione: il teatro. E per sua – e nostra – fortuna, gli è andata benone!
Di recente anche Andrea Giuliodori ha raccontato la sua storia, raccolta in una playlist di quattro video. Quello che mi ha colpita di più è stato il terzo, dall'eloquente titolo L’importanza di coltivare le proprie passioni, nel quale Andrea raccontava il suo impiego come manager presso la sede milanese di un'importante società di consulenza. Una carriera promettente, che però gli dava la spiacevole sensazione – ben nota anche alla sottoscritta – di non essere padrone del proprio tempo. Parallelamente, nei ritagli di tempo, Andrea si occupava del suo blog di crescita personale, e alla fine quello è diventato il suo lavoro. Oggi vive in quella che è (letteralmente!) la casa dei suoi sogni a Londra, una delle città dal costo della vita più alto al mondo, ma se lo può permettere perché guadagna davvero bene.
E io, cosa c'entro con questi due? Non ho alcun particolare talento, ahimè, né una passione tale da pensare di poterne trarre sostentamento, per cui vado avanti per la mia strada, anche se ho spesso la summenzionata sensazione di non essere padrona del mio tempo. Il mio hobby principale è questo blog, al quale purtroppo posso dedicarmi assai meno rispetto ai primi anni, quando lavoravo part-time e avevo tutti i pomeriggi liberi... e i risultati si vedono. Ma non intendo smettere perché mi piace, anche se sarebbe assolutamente irrealistico che nutrissi l'ambizione di trasformarlo in un business come è riuscito a fare Andrea Giuliodori.