Quando ho appreso che Diego Armando Maradona sarà il nuovo ct della nazionale di calcio argentina, ho pensato: non sarà molto credibile se cercherà di fare il duro nei confronti delle trasgressioni dei giocatori... Semmai dovrà pensarci Carlos Bilardo, che lo affiancherà con il ruolo di direttore generale.
Ecco la vignetta pubblicata da Artefatti per l'occasione:
venerdì 31 ottobre 2008
La festa di Aulin
La prossima volta che leggo la parola Halloween, guardate che urlo!
AAAAAAAAAHHHHH!!! Perché l'ho scritto?!?!?
(No, non ce l'ho con questa ricorrenza perché condivido l'opinione che «festeggiare Halloween significa adorare satana», bensì perché ne disapprovo l'impostazione consumistica... e un pochettino pure perché non ho ricevuto uno straccio di invito per stasera, diciamolo! )
AAAAAAAAAHHHHH!!! Perché l'ho scritto?!?!?
(No, non ce l'ho con questa ricorrenza perché condivido l'opinione che «festeggiare Halloween significa adorare satana», bensì perché ne disapprovo l'impostazione consumistica... e un pochettino pure perché non ho ricevuto uno straccio di invito per stasera, diciamolo! )
Scommettiamo che si accapigliano?
Se non ho frainteso la vicenda, poco tempo fa Filippo Bisciglia del Grande Fratello 6 ha spezzato il cuore all'altra ex "gieffina" Simona Salvemini, con la quale aveva intrecciato una relazione nel corso della stessa edizione del reality show, lasciandola per fidanzarsi con la showgirl Pamela Camassa. Per questo mi sono un po' stupita (ma neanche tanto, in fin dei conti) quando ieri sera ho scoperto che nel cast del reality La Talpa, del quale già faceva parte la Camassa, per sostituire Natalia Bush è stata chiamata proprio la Salvemini! Ho fatto un'ipotesi al riguardo: gli autori del programma auspicano che tra le due rivali si inneschi qualche genere di rissa, che fa tanto audience. Sono troppo maliziosa?
Nota bene: ci tengo a precisare che in casa non sono io a comprare le riviste di gossip e a soffermarmi su La Talpa quando faccio zapping!
Update: Colpo di scena! La Camassa è stata espulsa dal gioco per aver violato il regolamento...
Nota bene: ci tengo a precisare che in casa non sono io a comprare le riviste di gossip e a soffermarmi su La Talpa quando faccio zapping!
Update: Colpo di scena! La Camassa è stata espulsa dal gioco per aver violato il regolamento...
mercoledì 29 ottobre 2008
C'era una volta la posta cartacea...
... e c'è ancora, anche se qualcuno a volte tende a dimenticarsene... io per prima! L'altro giorno ho scritto un biglietto indirizzato a una famiglia conosciuta quest'estate in vacanza; a dire il vero era a metà fra un biglietto e una lettera, visto che la mia grafia abbastanza minuta ha ricoperto oltre tre quarti dello spazio disponibile sulle due facciate del cartoncino 167x108 (millimetri). Lo ammetto, la brutta copia l'ho preparata al computer: oramai sono talmente assuefatta a scrivere, cancellare e rielaborare utilizzando un word processor (foss'anche il semplice Blocco Note di Windows) che non riesco a buttar giù più di qualche riga senza dover fare ricorso al bianchetto; a volte mi trovo a pensare che, se dovessi affrontare oggi la prima prova dell'esame di maturità, ovvero il tema di Italiano, sarei proprio nei pasticci... Eppure è un peccato che non eserciti più spesso la mia calligrafia, la quale è uno dei (pochi) talenti che mi vengono riconosciuti con una certa frequenza: ormai ho perso l'abitudine a tenere una penna in mano a tal punto che "mi impappino" anche quando scrivo... Dulcis in fundo, per conservare testimonianza del mio scritto, l'ho scannerizzato in formato .jpeg. Se per caso il paz83 mi avesse passato il suo meme analogico, non mi sarei di certo tirata indietro...
lunedì 27 ottobre 2008
Come rovinare un classico della mia adolescenza
Fra gli innumerevoli successi di Vasco Rossi, il mio preferito è sempre stato Albachiara... e devo ammettere che nel testo mi riconoscevo pure abbastanza. Non vi dico come ci sono rimasta male quando ho letto la trama del film Albakiara (titolo in grado di far inorridire i simpatizzanti del sito Nokappa... quasi quasi adesso inserisco il banner!):
Chiara va al liceo, ma al contrario di Albachiara, non le piace per niente studiare. Riesce ad essere promossa solo grazie a trucchetti, copiature e mezzucci. Non si veste "svogliatamente", anzi, è attentissima al look e alla moda. Ciò che più adora sono "le serate gangster" (come le chiama lei) passate con le amiche del cuore a base di sesso, droga e rock'n roll. Chiara ama Nico. Anche Nico ama Chiara. Studia all'università e per passione fa il deejay. Per guadagnare soldi, ha creato un sito porno. Si filma (mascherato per non farsi riconoscere) con la webcam mentre fa sesso con alcune amiche, anche loro a caccia di soldi facili e veloci. Di tutto questo, Chiara, ovviamente, non sa nulla.Non c'è da stupirsi che sia stato deciso il divieto per i minori di 14 anni. A proposito del valore artistico del film (che ovviamente mi rifiuto di andare a vedere), il critico cinematografico de L'Unità ha scritto che «Moccia, al confronto, è Stanley Kubrick»... il che è tutto dire! Chissà cosa ne pensa il rocker di Zocca, il cui figlio Davide impersona il protagonista maschile della pellicola...
sabato 25 ottobre 2008
Il nettare degli dèi
A questo punto posso dire di aver provato quasi l'intera gamma di Gran Soleil Ferrero: limone, mandarino, frutto della passione... tutti i tipi a parte quello al caffè, ché a me non piacciono particolarmente le cose dolci al sapore di caffè, con la sola eccezione del tiramisù. Personalmente il gusto che preferisco è l'ultimo arrivato nei negozi (per quanto ne so), ossia quello alla vaniglia...
Anche le belle piangono
La diva franco-umbra Monica Bellucci, il cui nuovo film L'uomo che ama con Pierfrancesco Favino è in concorso al Festival di Roma, ha confidato «Anch'io ho sofferto e sono stata lasciata». Essere belle e desiderabili non rende di certo immuni alle delusioni amorose, insomma. Eh, proprio vero, cara Monicà... io lo so bene!
(Meglio sgombrare il campo dagli equivoci: sto scherzando, ok?... anche se in effetti mi è capitato che mi abbia spezzato il cuore un individuo che in confronto a me non poteva esattamente definirsi un adone; magari un po' narciso sì, tanto per restare in ambito mitologico...)
(Meglio sgombrare il campo dagli equivoci: sto scherzando, ok?... anche se in effetti mi è capitato che mi abbia spezzato il cuore un individuo che in confronto a me non poteva esattamente definirsi un adone; magari un po' narciso sì, tanto per restare in ambito mitologico...)
Ora possiamo darci una calmata
Finalmente, dopo sei mesi e 77 concorsi, è stato realizzato il sei al Superenalotto. A Catania, la città dove è stata giocata la schedina vincente, molta gente è scesa in strada per festeggiare, ma proprio non riesco a capire chi gliel'abbia fatto fare: sperano davvero che il fortunato condivida i suoi oltre cento milioni di euro con tutti coloro che hanno mostrato di gioire per lui?
Oltre al vincitore, i cui assilli principali d'ora in poi saranno quelli di non perdere il senno e di fronteggiare la comparsa di parenti e amici che neanche sapeva di avere, sarà contento il Codacons: come riferisce Fulvia Leopardi, l'associazione si preoccupava che schiere di consumatori potessero finire sul lastrico puntando tutti i propri averi nell'inseguimento di una vincita decisamente aleatoria.
Uno degli errori tipici del giocatore d'azzardo "razionale" è ritenere che la probabilità di centrare la combinazione vincente aumenti con il numero di estrazioni in cui non è stato assegnato il jackpot, per la legge dei grandi numeri. Persino i notiziari non perdevano occasione per fare disinformazione ricordando la classifica dei numeri ritardatari. Eppure alle palline che volteggiano nelle urne non importa un bel niente di cosa è successo nei concorsi precedenti!
Devo comunque ammettere che sabato scorso mi sono detta: vista l'entità raggiunta dal jackpot, a questo punto quasi quasi tento anch'io la sorte! E sia sabato sia martedì (ieri mi sono dimenticata) ho fatto un salto in ricevitoria; manco a dirlo, c'era una fila incredibile. Lasciando perdere i sistemi, ho puntato sulla giocata minima da 1 euro (due sestine). A differenza di mio padre, che in queste occasioni gioca le età e le date di nascita delle persone care come se alla dea bendata importasse qualcosa della nostra numerologia familiare, ho scelto i numeri con l'aiuto della mia fida calcolatrice scientifica TI-89. Per prima cosa ho reimpostato il generatore di numeri casuali con il comando
Quali esiti ho raggiunto? Beh, sabato ho portato a casa un fantastico zero... mentre martedì ho totalizzato addirittura due punti!
Un tocco di matematica per concludere non ci sta poi male, suvvia! È stato stimato che la probabilità di essere colpiti da un fulmine è significativamente più bassa rispetto a quella di fare sei al Superenalotto. Sì, ma quest'ultima probabilità quanto vale? Per l'esattezza è pari al reciproco del seguente coefficiente binomiale,
ossia circa 1.6·10−9, poco più di una chance su un miliardo... davvero irrisoria!!! (Per una spiegazione più chiara e dettagliata potete leggere qui e qui)
Oltre al vincitore, i cui assilli principali d'ora in poi saranno quelli di non perdere il senno e di fronteggiare la comparsa di parenti e amici che neanche sapeva di avere, sarà contento il Codacons: come riferisce Fulvia Leopardi, l'associazione si preoccupava che schiere di consumatori potessero finire sul lastrico puntando tutti i propri averi nell'inseguimento di una vincita decisamente aleatoria.
Uno degli errori tipici del giocatore d'azzardo "razionale" è ritenere che la probabilità di centrare la combinazione vincente aumenti con il numero di estrazioni in cui non è stato assegnato il jackpot, per la legge dei grandi numeri. Persino i notiziari non perdevano occasione per fare disinformazione ricordando la classifica dei numeri ritardatari. Eppure alle palline che volteggiano nelle urne non importa un bel niente di cosa è successo nei concorsi precedenti!
Devo comunque ammettere che sabato scorso mi sono detta: vista l'entità raggiunta dal jackpot, a questo punto quasi quasi tento anch'io la sorte! E sia sabato sia martedì (ieri mi sono dimenticata) ho fatto un salto in ricevitoria; manco a dirlo, c'era una fila incredibile. Lasciando perdere i sistemi, ho puntato sulla giocata minima da 1 euro (due sestine). A differenza di mio padre, che in queste occasioni gioca le età e le date di nascita delle persone care come se alla dea bendata importasse qualcosa della nostra numerologia familiare, ho scelto i numeri con l'aiuto della mia fida calcolatrice scientifica TI-89. Per prima cosa ho reimpostato il generatore di numeri casuali con il comando
RandSeed
, poi ho eseguito per sei volte di seguito il comando rand(90)
per ottenere sei numeri interi casuali compresi tra 1 e 90. Devo ammettere che non mi sono accontentata della prima sequenza ottenuta, ma ho ripetuto la procedura fino a metterne insieme una che mi "ispirasse"; pur sapendo che una data sequenza, ad esempio (1,2,3,4,5,6), ha la stessa identica probabilità di uscire di qualunque altra, una sestina comprendente ad esempio due coppie di numeri consecutivi, come quella vincente di ieri sera. l'avrei scioccamente scartata.Quali esiti ho raggiunto? Beh, sabato ho portato a casa un fantastico zero... mentre martedì ho totalizzato addirittura due punti!
Un tocco di matematica per concludere non ci sta poi male, suvvia! È stato stimato che la probabilità di essere colpiti da un fulmine è significativamente più bassa rispetto a quella di fare sei al Superenalotto. Sì, ma quest'ultima probabilità quanto vale? Per l'esattezza è pari al reciproco del seguente coefficiente binomiale,
ossia circa 1.6·10−9, poco più di una chance su un miliardo... davvero irrisoria!!! (Per una spiegazione più chiara e dettagliata potete leggere qui e qui)
giovedì 23 ottobre 2008
CVD
Questa sera mi va di proporvi un paradosso algebrico semplice ma abbastanza singolare che a suo tempo mi venne sottoposto da un'amica laureata in Matematica. Ebbene, partendo da una certa identità ed eseguendo elementari passaggi aritmetici, si può arrivare alla paradossale conclusione che zero è uguale a uno! Non ci credete, eh?
Andiamo con ordine, supponendo per prima cosa che
Sottraiamo x2 da primo e secondo membro:
Raccogliamo 1 − x a primo e secondo membro:
Dividiamo primo e secondo membro per 1 − x:
Semplifichiamo x a primo e secondo membro:
Come Volevasi Dimostrare! Voi direte: deve esserci un inghippo da qualche parte! In effetti è così, e dovrebbe essere elementare scovarlo... nel senso che, tenendo conto dell'ipotesi iniziale, basta ricordare una nozione insegnata alle scuole elementari (perlomeno ai miei tempi, mooolto prima della riforma Gelmini ). Ci siete arrivati?
Andiamo con ordine, supponendo per prima cosa che
Sottraiamo x2 da primo e secondo membro:
Raccogliamo 1 − x a primo e secondo membro:
Dividiamo primo e secondo membro per 1 − x:
Semplifichiamo x a primo e secondo membro:
Come Volevasi Dimostrare! Voi direte: deve esserci un inghippo da qualche parte! In effetti è così, e dovrebbe essere elementare scovarlo... nel senso che, tenendo conto dell'ipotesi iniziale, basta ricordare una nozione insegnata alle scuole elementari (perlomeno ai miei tempi, mooolto prima della riforma Gelmini ). Ci siete arrivati?
martedì 21 ottobre 2008
Un capolavoro nel suo genere
Dopo aver letto a proposito del lungometraggio WALL•E pareri tutti positivi da parte di insigni critici cinematografici e, quel che più conta, blogger (ad esempio EmmeBi e Akille), oggi pomeriggio sono andata al cinema a vedere il film... e non me ne sono assolutamente pentita! Prima della proiezione ero un po' scettica sul fatto che potesse piacermi una pellicola quasi priva di dialoghi (il che non favorisce un livello di attenzione costantemente elevato, in effetti) e i cui protagonisti non sono persone o animali, bensì esseri inanimati. Non sapevo quanto mi sbagliavo... in particolare sull'utilizzo dell'espressione "esseri inanimati": che tenerezza, gli occhioni di WALL•E (beh, insomma, le videocamere...)!
Qualche parola sulla trama. Nell'anno 2815, il simpatico robottino WALL•E (acronimo di Waste Allocation Load Lifter Earth-class) svolge diligentemente da secoli il task per cui è stato programmato: raccogliere e compattare la spazzatura prodotta in enormi quantità dagli esseri umani, che per questo e per l'inquinamento ormai insostenibile sono stati costretti ad abbandonare il pianeta Terra. Alcuni degli oggetti che WALL•E trova in giro, tra i quali una vecchissima videocassetta del film Hello, Dolly!, entrano a far parte della sua collezione di cimeli. A un certo punto dallo spazio arriva l'affascinante e tostissima sonda EVE (che sta per Extraterrestrial Vegetative Evaluator), incaricata di rintracciare forme di vita che rendano possibile la ricolonizzazione del nostro pianeta. Non appena EVE riceve in dono da WALL•E una pianticella trovata tra le macerie, la sua missione sembra compiersi, quindi il razzo torna a prenderla... e WALL•E, ormai palesemente cotto di lei, la segue sulla Axiom, la colossale "nave spaziale da crociera" sulla quale si è rifugiato il genere umano. Ha così inizio una serie di mirabolanti avventure...
La migliore fra le (non molte) battute del film la pronuncia il comandante della Axiom: «Io non voglio sopravvivere, voglio vivere!».
Ovviamente la produzione di Disney Pixar è encomiabile anche dal punto di vista strettamente tecnico: a tratti si potrebbe essere addirittura portati a credere che quello che appare sullo schermo sia reale, anziché disegnato al computer. Proprio per apprezzare appieno la qualità visiva del film, vi consiglio di godervelo sul grande schermo, anziché aspettare che esca in home video... a meno che non disponiate di uno schermo gigante in alta definizione!
A chi pensa che i film d'animazione (non chiamateli cartoni animati! ) siano roba da ragazzini, faccio notare che in sala ho visto parecchi adulti "non accompagnati da bambini", ed eravamo soprattutto noi grandi a ridere delle gag e trovate varie disseminate nel film (oltre che nello scoppiettante cortometraggio introduttivo Presto, i cui protagonisti sono un prestigiatore e il suo coniglio). Il tizio seduto accanto a me, non perdendo occasione per commentare ogni scena con il suo vicino, ogni tanto osservava divertito «Guarda che faccia ha fatto!»... abbastanza singolare, trattandosi di un robot e di una sonda! Per contro, ho sentito chiaramente un pargolo nella fila dietro la mia chiedere spazientito «Mamma, quand'è che finisce?».
Qualche parola sulla trama. Nell'anno 2815, il simpatico robottino WALL•E (acronimo di Waste Allocation Load Lifter Earth-class) svolge diligentemente da secoli il task per cui è stato programmato: raccogliere e compattare la spazzatura prodotta in enormi quantità dagli esseri umani, che per questo e per l'inquinamento ormai insostenibile sono stati costretti ad abbandonare il pianeta Terra. Alcuni degli oggetti che WALL•E trova in giro, tra i quali una vecchissima videocassetta del film Hello, Dolly!, entrano a far parte della sua collezione di cimeli. A un certo punto dallo spazio arriva l'affascinante e tostissima sonda EVE (che sta per Extraterrestrial Vegetative Evaluator), incaricata di rintracciare forme di vita che rendano possibile la ricolonizzazione del nostro pianeta. Non appena EVE riceve in dono da WALL•E una pianticella trovata tra le macerie, la sua missione sembra compiersi, quindi il razzo torna a prenderla... e WALL•E, ormai palesemente cotto di lei, la segue sulla Axiom, la colossale "nave spaziale da crociera" sulla quale si è rifugiato il genere umano. Ha così inizio una serie di mirabolanti avventure...
La migliore fra le (non molte) battute del film la pronuncia il comandante della Axiom: «Io non voglio sopravvivere, voglio vivere!».
Ovviamente la produzione di Disney Pixar è encomiabile anche dal punto di vista strettamente tecnico: a tratti si potrebbe essere addirittura portati a credere che quello che appare sullo schermo sia reale, anziché disegnato al computer. Proprio per apprezzare appieno la qualità visiva del film, vi consiglio di godervelo sul grande schermo, anziché aspettare che esca in home video... a meno che non disponiate di uno schermo gigante in alta definizione!
A chi pensa che i film d'animazione (non chiamateli cartoni animati! ) siano roba da ragazzini, faccio notare che in sala ho visto parecchi adulti "non accompagnati da bambini", ed eravamo soprattutto noi grandi a ridere delle gag e trovate varie disseminate nel film (oltre che nello scoppiettante cortometraggio introduttivo Presto, i cui protagonisti sono un prestigiatore e il suo coniglio). Il tizio seduto accanto a me, non perdendo occasione per commentare ogni scena con il suo vicino, ogni tanto osservava divertito «Guarda che faccia ha fatto!»... abbastanza singolare, trattandosi di un robot e di una sonda! Per contro, ho sentito chiaramente un pargolo nella fila dietro la mia chiedere spazientito «Mamma, quand'è che finisce?».
lunedì 20 ottobre 2008
Per chi ha sete di sapere
Due settimane fa avevo parlato con entusiasmo dei corsi messi a disposizione per il download gratuito dalla Stanford School of Engineering... e in seguito ho scoperto per caso il progetto MIT OpenCourseWare: già, anche l'autorevolissimo Massachusetts Institute of Technology rende disponibile del materiale, in quantità spropositata!
Io ci tengo alla mia privacy!
Malgrado tutte le "cosacce" che i mezzi di informazione raccontano su Facebook, dopo aver letto le considerazioni formulate da Massimo Mantellini mi ero quasi convinta che fosse giunto il momento di iniziare a sfruttare le grandi potenzialità del servizio, aggiungendo prudentemente qualche dato al mio profilo... ma poi ho letto un post di Paolo Attivissimo e ho cambiato idea!
Un'asta al ribasso gratuita?!
Un mese fa ho dedicato un post al fenomeno delle aste al ribasso, e nei relativi commenti Maxxeo mi ha segnalato una novità nel settore: Bid8, un sito italiano di aste al ribasso completamente gratuito, in quanto supportato interamente dalla pubblicità. Dopo aver letto al riguardo due post favorevoli pubblicati da Salvatore Aranzulla e da Generazione Internet, ho deciso di iscrivermi. Se volete farlo anche voi, potete andare sulla home page del sito e cliccare su iscriviti oppure, in alternativa, cliccate qui: per voi non cambia nulla, ma in quest'ultimo caso aiuterete me ad accumulare crediti... e avrete tutta la mia gratitudine!
Com'è triste Novembre...
Dopo averci lungamente tediati (per dirla con Checco Zalone ) con Non ti scordar mai di me, Giusy Ferreri ha appena lanciato il suo nuovo singolo, Novembre. Luca Sofri ha scritto «Il pezzo nuovo di Giusy Ferreri spacca»... già, ma che cosa?! (Mi rendo conto che la sottile allusione poco si confà a una signora qual io sono, ma quanno ce vo'... )
Sulle potenzialità del primo singolo come tormentone avevo visto giusto: a suo tempo scrissi che aveva «un motivetto che mi è entrato in testa già al secondo ascolto e non ne è ancora uscito». Anche Novembre, in un certo senso, ha lo stesso (infausto) potere; mi è capitato di ascoltarla stamattina su Radio2 nel corso del Ruggito del coniglio mentre mi preparavo, e non è stato esattamente il miglior modo per cominciare la giornata: mi mette un'angoscia...
Per giunta molti hanno segnalato che la base di Novembre è un evidente plagio di un successo di... indovinate chi? Sì, proprio di Amy Winehouse, la cantante britannica a cui Giusy viene abitualmente paragonata. Ma allora te le cerchi...
Sulle potenzialità del primo singolo come tormentone avevo visto giusto: a suo tempo scrissi che aveva «un motivetto che mi è entrato in testa già al secondo ascolto e non ne è ancora uscito». Anche Novembre, in un certo senso, ha lo stesso (infausto) potere; mi è capitato di ascoltarla stamattina su Radio2 nel corso del Ruggito del coniglio mentre mi preparavo, e non è stato esattamente il miglior modo per cominciare la giornata: mi mette un'angoscia...
Per giunta molti hanno segnalato che la base di Novembre è un evidente plagio di un successo di... indovinate chi? Sì, proprio di Amy Winehouse, la cantante britannica a cui Giusy viene abitualmente paragonata. Ma allora te le cerchi...
domenica 19 ottobre 2008
Il telefonino di domani
Quest'anno il Nokia University Program ha premiato la Facoltà di Economia dell'Università di Pescara per il miglior progetto di telefonino ideale, W@yweb: «Un cellulare di grandezza media, con due schermi che riconoscono l'azione contemporanea di due dita (Touch-screen-Double finger). Uno degli schermi è ultrasottile, estraibile lateralmente fino a 13 cm, e sfrutta la tecnologia OLED che garantisce alta risoluzione con risparmio energetico. Massime prestazioni in termini di definizione dell'immagine, memoria e connettività. Un cellulare in cui l'esperienza online viene supportata dal nuovo portale web OVI». I componenti del team vincente si sono aggiudicati l'opportunità di visitare il quartier generale di Nokia in Finlandia. Anvedi quanto sta avanti l'ateneo della città in cui vivo?!
sabato 18 ottobre 2008
Die Kinder
(Uff... anche il tedesco, adesso? )
Scambio di battute tra colleghe, l'altro giorno in ufficio.
Collega 1: «Darei qualsiasi cosa per andare a Perugia in occasione dell'Eurochocolate...»
Collega 2: «Ah, io non ci andrei mai: figurati che, quando entro in pasticceria, l'odore troppo forte mi dà la nausea!»
Io: «Mi sa che io ho il problema opposto...»
Collega 1: «Guarda, non si direbbe proprio!»
Sicché la mia linea è ancora accettabile, buono a sapersi! Per "festeggiare" avevo in mente di spazzolarmi un'intera confezione da cinque di Kinder Choco Fresh, il "desserino" che mi piace tanto... ma poi è intervenuta la mia forza di volontà, sempre pronta (almeno sul fronte alimentare)! A proposito di snack e merendine, credo di dover smentire lo spot di Kinder Frutti: per quanto mi riguarda, non è mica vero che «piace anche ai grandi». Pure Kinder Cereali non mi fa impazzire (meglio Kinder Maxi, a questo punto), ma confermo che il suo spot è tra i più simpatici in circolazione!
Scambio di battute tra colleghe, l'altro giorno in ufficio.
Collega 1: «Darei qualsiasi cosa per andare a Perugia in occasione dell'Eurochocolate...»
Collega 2: «Ah, io non ci andrei mai: figurati che, quando entro in pasticceria, l'odore troppo forte mi dà la nausea!»
Io: «Mi sa che io ho il problema opposto...»
Collega 1: «Guarda, non si direbbe proprio!»
Sicché la mia linea è ancora accettabile, buono a sapersi! Per "festeggiare" avevo in mente di spazzolarmi un'intera confezione da cinque di Kinder Choco Fresh, il "desserino" che mi piace tanto... ma poi è intervenuta la mia forza di volontà, sempre pronta (almeno sul fronte alimentare)! A proposito di snack e merendine, credo di dover smentire lo spot di Kinder Frutti: per quanto mi riguarda, non è mica vero che «piace anche ai grandi». Pure Kinder Cereali non mi fa impazzire (meglio Kinder Maxi, a questo punto), ma confermo che il suo spot è tra i più simpatici in circolazione!
Tre adorabili miciotti
Incuranti della differenza di razza, Sultan, un leone maschio di tre anni, e Messalina, una tigre del Bengala femmina di quattro anni, ospiti del Safari Park d'Abruzzo, si sono "fidanzati". Dalla loro unione sono nati ieri tre splendidi esemplari di leontigre: è la prima volta che in Italia avviene un lieto evento così straordinario. Peccato non avere nessuna foto da pubblicare: i cuccioli li ho visti al notiziario regionale, e vi assicuro che erano un amore, da strapazzarli di coccole (finché sono così piccoli, certo, ma quando saranno più cresciutelli... alla larga! ).
Aggiornamento: eccoli!!!
Aggiornamento: eccoli!!!
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