Il professor Guido Saraceni ha stilato una simpatica classifica di cose paurose che condivido con piacere.
10) Vasetto di nutella, ovviamente vuoto.
9) Olio di palma, vaccino e/o scia chimica.
8) "Copia e incolla sulla tua bacheca".
7) Gigi d'Alessio che vince il Nobel per la letteratura.
6) "Restiamo amici come prima” e/o "Visualizza, ma non risponde".
5) "Università della vita" a pari merito con "Lavora presso se stesso".
4) Persona che subito dopo aver fatto l'amore ti prende la testa tra le mani, ti fissa negli occhi e ti domanda seria: "a cosa stai pensando?”.
Podio
3) i risvoltini - dopo i pantaloni calati, il miglior argomento per tornare immediatamente alla leva obbligatoria.
2) la carbonara vegana - la fine del mondo è vicina, fratelli, convertitevi.
1) “Scrivi AMEN nei commenti se vuoi che questo bambino guarisca”.
Premio speciale della critica: “apericristo”.E il CICAP ha deciso di celebrare a modo suo la ricorrenza rispolverando un articolo vecchio ma ancora attuale che risulta in qualche modo in tema.
Menzione d’onore: “se io avrei”.
L'altro giorno una mia conoscente religiosissima ha inoltrato a un gruppo WhatsApp del quale facciamo parte entrambe il messaggio seguente.
Fai girare [una premessa che ogni volta che la leggo mi fa metaforicamente girare... gli ammennicoli! ;-) NdC]Un'altra appartenente al gruppo, anche lei cattolica praticante ma dotata di un insopprimibile senso critico, ha subito fatto notare che si tratta di una bufala – sia pur con un fondo di verità – rimessa periodicamente in circolazione da siti specializzati in notizie farlocche tipo Il fatto quotidAIno. Da parte sua don Roberto Fiscer, il sacerdote genovese divenuto popolare sul web grazie alla sua cover della hit Andiamo a comandare rivisitata in chiave cattolica, ha affermato serenamente di non temere Halloween: è Halloween che deve temere lui! Se ti suona un po' minaccioso, ti consiglio senz'altro di leggere il suo post... :-)
La Chiesa Cattolica ha ufficialmente “scomunicato” Halloween, la festa che importata negli stati uniti ormai era in voga anche in Italia, secondo la chiesa questa era infatti un insieme di pratiche “Sataniste” ormai sfruttate dal commercio.
L’Arcidiocesi di Roma ha pubblicato sul proprio sito internet un messaggio nella quale ha definito Halloween “un frutto della propagazione dell’occultismo e della magia”.
Questa tradizione ha “le sue radici – continua – nell’adorazione pagana degli spiriti e di un dio celtico della morte. Anton Lavey, fondatore del satanismo moderno, sosteneva che la notte tra il 31 ottobre e il primo novembre era la più grande festa luciferina e vi si tenevano numerosi atti occultistici di violenza. La Chiesa condanna apertamente tali pratiche“.
“Con la scusa di divertirsi – attacca la Chiesa – si invitano i bambini e gli adulti a praticare l’occultismo, e questo è in contraddizione con la Chiesa e con la vocazione cristiana“.
Oggi, invece, è stata diffusa la notizia che la festa di Halloween è stata bandita nelle scuole e nei luoghi di incontro di tutta la nazione, su iniziativa del Ministero dell’Interno e della Pubblica Istruzione. Lo riferisce il sito del quotidiano Libertà. In una sua direttiva, il Ministero, citando esperti ed esponenti della diocesi romana, sostiene che la festa – molto popolare negli Usa e diffusasi in Italia solo dopo il crollo del totalitarismo –«rappresenta una grande minaccia per i bambini».
«il culto della morte e la personificazione degli spiriti del male contraddice la natura laica della pubblica istruzione e distrugge la salute psichica e spirituale degli alunni», osserva il ministero, aggiungendo che le scuole dovrebbero organizzare feste sulla base dei valori tradizionali cattolici.
«I bambini che partecipano a questi festeggiamenti spesso si impauriscono, avvertono sentimenti di oppressione e aggressione, e sono inclini al suicidio», si legge nel documento, che cita il parere di psichiatri e psicologi. La diocesi locale ha definito sul proprio sito quella di Halloween «una festa satanica» e «un esempio dell’attacco contro la cultura tradizionale e la morale».
[L'immagine che apre il post è tratta da La filosofia dei Minions]