Come avevo preannunciato ieri, in serata sono stata al Porto Turistico di Pescara per assistere all'evento conclusivo della ventunesima edizione del festival Concerti sotto le stelle, nonché della quinta edizione della rassegna Estatica Pescara. In programma c'era lo Stralunato recital della divina Antonella Ruggiero, accompagnata dalla grande – per numero di elementi, 60, ma non solo – orchestra pop-sinfonica Tchaikovskij, diretta dal maestro Leonardo Quadrini e fondata nel 1992 nella Repubblica di Udmurtia, toponimo del quale fino a ventiquattr'ore fa ignoravo l'esistenza. E confesso che neppure il nome di Nicola Napolitano mi diceva nulla – se cerchi su Wikipedia trovi solo un brigante dell'Ottocento – finché ieri sera lui non è salito sul palco per cantare alcuni brani assieme al trio vocale femminile In-Cantus in attesa che arrivasse il turno dell'attesissima ospite d'eccezione, e in men che non si dica è divenuto di colpo il mio cantante preferiiitooooo!!! :-D Nella mia (non lunghissima) carriera di spettatrice di concerti dal vivo, non mi era mai capitato che una voce maschile mi facesse venire i brividi così. Soprattutto quando ha cantato Caruso: finora credevo che dopo il grande Lucio Dalla nessuno potesse permettersi di farne una cover... ma mi son dovuta ricredere! :-)
Il presentatore della serata ha introdotto Nicola Napolitano dicendo che aveva partecipato a un Sanremo Giovani condotto da Pippo Baudo – «L'ho scoperto iooooo», potrebbe a ragione dire Superpippo ;-) – e io ho pensato «Possibile che non me lo ricordi, io che dei Festival baudiani sono sempre stata una fedelissima telespettatrice?!». E invece a quanto pare era di questo che si parlava, ovvero delle selezioni fatte nel 1993 per il Festival dell'anno successivo; all'epoca un giovanissimo Nicola Napolitano – adesso avrà più di quarant'anni, anche se durante lo show di ieri mi era sembrato un ragazzo – si presentò come interprete proponendo, senza purtroppo andare in finale, Ci vorrebbe il mare di Marco Masini, un brano che la sottoscritta adora da sempre. Già allora lui aveva una voce incredibile, una dizione perfetta (o quasi) e nessuna traccia di quegli insopportabili virtuosismi vocali tipici dei cantanti neomelodici suoi corregionali (lui è di Foria di Centola, in provincia di Salerno). Avevo tutta l'intenzione di procurarmi la sua discografia... ma non si trova nulla da nessuna parte, uffa! :-/ Qui puoi vedere alcune sue esibizioni recenti, sempre assieme al trio In-Cantus.
Ma torniamo ad Antonella Ruggiero, che non ha certo bisogno di presentazioni. Se devo essere sincera, la sua performance mi ha un po' delusa: troppo breve, difficile cantarle appresso con i nuovi arrangiamenti orchestrali, e soprattutto al momento del bis non ha voluto accontentare il pubblico che invocava a gran voce Ti sento. Sarà forse perché è consapevole che le sue doti di potenza ed estensione vocale non sono più quelle di un tempo? Comunque ci metterei la firma per arrivare alla sua età – sessantadue anni e non dimostrarli affatto – con una voce così cristallina e versatile! :-)
Ecco i due video che ho registrato ieri sera con lo smartphone: quello di Vacanze romane, immortale singolo portato al successo nel 1983 dai Matia Bazar, gruppo che Antonella abbandonò nel 1989 per intraprendere successivamente la carriera da solista...
... e quello di Cavallo bianco, che della band genovese fu il secondo 45 giri nell'anno d'esordio (1975). Per quanto non si tratti di un brano dei più famosi, ho scelto di riprenderlo perché in esso Antonella era accompagnata, oltre che dall'orchestra Tchaikovskij, dal chitarrista-compositore Maurizio Di Fulvio, direttore artistico di Concerti sotto le stelle, e dal suddetto Nicola Napolitano in veste, ahimè, solo di semplice vocalist.