sabato 20 agosto 2016

Non può funzionare... eppure funziona!

Altro post a carattere scientifico, quest'oggi... anche perché la scienza e la tecnologia sono gli argomenti che mi dà più gusto trattare! :-) Stavolta prendo spunto dal video John Wilkins Ramp, remake pubblicato nel canale YouTube veproject1, al quale ho già dedicato un post. Il filmato mostra il funzionamento della rampa di John Wilkins, un congegno che prende il nome dallo scrittore, religioso e filosofo naturalista britannico del '600 che per primo la descrisse.

Il magnete in alto attira la pallina metallica in cima alla rampa rettilinea, dove essa cade attraverso il foro sulla rampa sottostante, rotola giù, ed attraverso un altro foro sale sulla rampa rettilinea dove viene attirata di nuovo in alto.
Qualche informazione in più al riguardo si può trovare su questa pagina, dalla quale traduco il brano saliente.
Il vescovo John Wilkins descrisse nel suo libro Mathematical Magick, or, The wonders that may by performed by mechanichal geometry (Magia matematica, o le meraviglie che possono essere eseguite dalla geometria meccanica) un semplice moto perpetuo magnetico, che era stato suggerito da Jean Taisnier. All'estremità superiore di una rampa è montato un magnete. La rampa è dotata di due aperture: una che permette a una pallina metallica di accedere alla rampa superiore dalla parte inferiore, e un altro foro nella parte superiore attraverso cui la pallina può cadere su una rampa inferiore che lo guida di nuovo in fondo alla rampa superiore.
Wilkins fornì anche una spiegazione del perché questo meccanismo non possa funzionare. Perché la pallina dovrebbe cadere attraverso l'apertura superiore, invece di finire addosso al magnete? Perché la pallina sulla rampa inferiore dovrebbe rotolare giù sfuggendo all'attrazione del magnete, se non lo fa sulla rampa superiore? Come fa la pallina a sapere che deve invertire la direzione del moto all'estremità inferiore delle rampe? Queste domande e la spiegazione implicita possono essere trovate in molti articoli, e in apparenza rappresentano l'approccio più naturale per confutare l'idea di Taisnier. Se facciamo un'attenta analisi del dispositivo in termini moderni, scopriamo che le cose non sono così semplici come sembrano. Guarda le forze che agiscono sulla pallina metallica. Naturalmente la posizione del magnete, la pendenza della rampa e la posizione delle aperture devono essere regolate con attenzione. Con nostra sorpresa, questo dispositivo non viola la legge di conservazione dell'energia... ma viola eccome il secondo principio della termodinamica!

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