venerdì 17 ottobre 2014

Le ultime parole... famose

Ogni tanto, per remota che possa essere tale eventualità, immagino come mi piacerebbe che avvenisse la mia dipartita – più serena e indolore possibile, chiaro – e quali vorrei che fossero le mie ultime parole. Di sicuro, in un momento come quello, vorrei risparmiarmi l'angoscia di avere grosse faccende in sospeso... e per questo il modo più sicuro è non lasciare conti aperti né cose non dette, ma togliersi ciascun peso non appena se ne presenta l'occasione.
Tutta questa premessa così lieve ;-) – ma trovo che dedicare un pochino di tempo a riflettere su certe questioni sia senz'altro più sensato che ignorarle come se non ci riguardassero – per introdurre l'articolo 64 People and Their Famous Last Words, pubblicato su Mental Floss e che a sua volta si basa come fonte primaria sul libro Last Words of Notable People: Final Words of More than 3500 Noteworthy People Throughout History. Di tutte le citazioni ivi elencate ne ho selezionate alcune che riporto tradotte qui di seguito.
Tanto per cominciare, a proposito del desiderio di lasciare delle ultime parole memorabili...
Charles Gussman era un autore e presentatore televisivo. Quando si ammalò, disse che voleva che le sue ultime parole fossero memorabili. Quando la figlia glielo ricordò, egli si tolse delicatamente la maschera dell'ossigeno e sussurrò: «E ora un'ultima parola dal nostro sponsor».
E via elencando...
Nel 1977 Elvis Presley salutò Ginger Alden, che fu la sua compagna negli ultimi anni di vita, con quelle che sarebbero state le sue ultime parole: «Vado in bagno a leggere».
Nostradamus predisse: «Domani, all'alba, io non sarò più qui». Aveva ragione.
Maria Antonietta pestò i piedi del boia camminando verso la ghigliottina. Le sue ultime parole: «Perdonatemi, signore».
Quando morì Sir Isaac Newton, fu umile. Egli disse: «Io non so cosa io possa sembrare al mondo. Ma a me sembra di essere stato solamente come un ragazzo che gioca in riva al mare e vaga qua e là in cerca di un ciottolo più liscio o di una conchiglia più bella del normale, mentre il grande oceano della verità giace tutto da scoprire davanti a lui».
Mentre Benjamin Franklin stava morendo all'età di 84 anni, sua figlia gli disse di cambiare posizione a letto in modo da poter respirare più facilmente. Le ultime parole di Franklin furono: «Un uomo che muore non può fare nulla facilmente».
L'assassino James W. Rodgers venne messo di fronte a un plotone di esecuzione nello Utah e gli fu domandato se avesse un'ultima richiesta. Egli rispose: «Portatemi un giubbotto antiproiettile».
John Arthur Spenkelink fu giustiziato in Florida nel 1979. Egli trascorse i suoi ultimi giorni a scrivere queste parole su varie lettere: «Pena capitale vuol dire che chi non ha il capitale ottiene la pena».
John Wayne morì all'età di 72 anni a Los Angeles. Si rivolse a sua moglie e disse: «Certo che so chi sei. Tu sei la mia ragazza. Ti amo».
Wilson Mizner è meglio noto per i suoi motti di spirito, anche se era un drammaturgo di successo. È conosciuto per la frase «Sii gentile con le persone durante la salita, perché incontrerai le stesse persone durante la discesa». Quando Mizner era sul letto di morte, un prete gli disse «Sono sicuro che desidera parlare con me». Mizner disse al prete «Perché dovrei parlare con lei? Ho appena parlato con il suo capo».
Il chirurgo Joseph Henry Green controllava il proprio battito cardiaco mentre giaceva morente. Le sue ultime parole: «Si è fermato».
[L'immagine che apre il post è tratta da Rich Public Speaking]

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