domenica 30 gennaio 2011

Strimpellando con l'androide

Ho sempre desiderato imparare a suonare la chitarra, solo che non ho mai avuto l'occasione di farlo... ma adesso che ho installato sul Wildfire l'app Guitar : Solo Lite, sviluppata da Coding Caveman, il mio sogno in qualche modo si realizza! :-) La straordinaria performance live messa in scena dagli Atomic Tom nella metropolitana di New York mi aveva già rivelato le notevoli potenzialità degli strumenti musicali virtuali installati su smartphone, ma poter strimpellare personalmente facendo scorrere le dita sul touchscreen mi ha fatto ancora più effetto. :-)
Mi sono subito voluta cimentare con un classico per lo strumento a sei corde, La canzone del sole di Lucio Battisti, ma ho scoperto che non era semplice come mi aspettavo. Eppure sono solamente tre accordi: La maggiore, Mi maggiore e Re maggiore... e non è neppure compito mio produrli, perché è sufficiente toccare il relativo pulsante nella parte superiore della schermata. Bah, magari questa lezione dedicata a chi vuole imparare a suonare il sempreverde battistiano potrà essere utile pure a me... :-) (Oltre a Chitarra da spiaggia, ho appena salvato nei Segnalibri anche un altro corso di chitarra per principianti)
Purtroppo la versione Lite gratuita dell'app è priva di svariate funzionalità interessanti (dalla scelta fra chitarra classica, acustica ed elettrica al multitouch, dalla possibilità di suonare su una base musicale a quella di veder scorrere gli spartiti con testi e accordi in sovraimpressione) che però diventano attive installando la versione Full: per soli € 2,91, immagino che ne varrà la pena.

6 commenti:

  1. Ti prego... non smetterò mai di apprezzare il caldo contatto dei profumati legni di una chitarra e l'armonia dei suoni prodotti dal sapiente tocco di una esperta mano sulle scintillanti corde... non c'è Android che tenga.
    :)

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  2. Non posso che essere d'accordo con te sull'assoluta superiorità della chitarra in legno e corde. Penso comunque che le app per smartphone rappresentino la via più facile per approcciare uno strumento e per rendersi conto se si è portati e se vale la pena di "fare le cose sul serio"... oltre ad essere un'invenzione irresistibile dal punto di vista tecnologico! :-)

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  3. Non me ne volere... ma dissento fortemente!!! :)))

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  4. Ma come, tu dissenti da me dopo che ho dichiarato di essere d'accordissimo con te sull'aspetto più sostanziale del tuo commento? Francamente non capisco, ma vabbe'... :-)

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  5. (Tengo a sottolineare che ho scritto "la via più facile", non "la via migliore"...)

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  6. Sai bene che sono un grande estimatore del tuo blog, fonte inesauribile di informazioni esposte sempre con chiarezza e forma impeccabili, meriteresti un premio per tutto il lavoro che svolgi qui!
    Fino a un po' di tempo fa avrei concordato in tutto e per tutto sull'argomento in questione, perché vedevo nella tecnologia la soluzione a tutti i problemi, ci credevo tantissimo... ma ora sono in una fase di presa di coscienza, dove mi ostino a guardare con occhio critico il veloce quanto esponenziale precipitare dell'innovazione verso l'obbiettivo di... confinare la vita dietro ad un lcd da 3,2 pollici. A parte questa disillusione che potrebbe essere solo un mio problema, devi tenere conto anche di una forma di "integralismo" che può essere attuata da chi vorrebbe appunto mantenere possibilmente integra l'arte della musica e degli strumenti musicali tradizionali, con le regole nel suo complesso, anche per quanto riguarda un approccio corretto da parte di chi desidera avvicinarsi all'utilizzo di uno strumento.
    Chiedo scusa per essere intervenuto nel suddetto modo perentorio.

    P.S. E non dirmi che ci sono anche gli schermi da 20 pollici! :P

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