venerdì 21 gennaio 2011

Ma non era lei, quella...?

Nella distopica realtà nata dalla fervida immaginazione dello scrittore George Orwell e descritta nel suo celebre romanzo 1984 (qui il testo originale), che ho finalmente letto l'estate scorsa scoprendo in tale circostanza che l'opera aveva anche ispirato l'ultimo album della mia band preferita, la storia veniva riscritta a beneficio del Grande Fratello (a proposito, da quando ho finito il libro, l'omonimo reality show mi è ancora più odioso... :-/): se un fatto già successo rivelava contraddizioni o fallibilità del Partito, esso veniva sistematicamente rimosso da tutte le cronache senza lasciar traccia.
Per fortuna, se messo a confronto con la nostra realtà attuale, tutto questo appare semplicemente come un brutto incubo... e viva la Rete, che ci è di grande aiuto per conservare la memoria di fatti che qualcuno vorrebbe non fossero mai accaduti, come certi trascorsi dei politici più in vista: momenti che probabilmente in parecchi casi gli interessati vorrebbero tanto cancellare dal loro passato, se solo potessero.
È così che capita di vedere Daniela Santanchè ospite ad Annozero... e, mentre la si guarda tutta intenta a difendere a spada tratta il suo leader dalle infamanti accuse che sono recentemente piovute sulla sua persona, ricordare che neppure tre anni fa l'allora candidata premier della Destra invitava l'elettorato femminile a non votare Silvio, reo di vedere le donne «solo orizzontali». In tempi più recenti la signora, ritornata chissà come all'ovile berlusconiano, si è scagliata contro il profeta Maometto, definendolo un «pe-do-fi-lo» e rischiando un incidente diplomatico con la comunità islamica... e viene da chiedersi come possa essere oggi così indulgente nei confronti di un uomo sospettato di essersi macchiato di una colpa non troppo dissimile.
Nonostante la raffica di scottanti rivelazioni emerse nel corso della puntata di Annozero, la Santanchè ha resistito strenuamente (oltretutto sfidando la capacità di sopportazione dei telespettatori come me! :-/) fin quasi alla fine, abbandonando ostentatamente lo studio soltanto quando il disegnatore satirico Vauro ha sfoderato una vignetta a dir poco irriverente. Si vede che al Papa lei ci tiene molto di più che al Papi... ;-)
Update del 28 gennaio: ecco qua un'altra macchia nel recente passato della Santadeché. Si stenta a capacitarsi del fatto che non siano trascorsi nemmeno tre anni...

2 commenti:

  1. Io rimango basito come queste persone passino da un opinione all'altra senza colpo ferire.. E che la legge elettorale li aiuta molto e non devono praticamente mai giustificare le loro decisioni.

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  2. Ieri sera la Santanchè era in collegamento con il Tg La7, e Mentana ha colto l'occasione per chiederle conto del suo radicale mutamento di atteggiamento nei confronti di Berlusconi rispetto a tre anni fa: è straordinario come lei sia riuscita a glissare senza dare una vera spiegazione. Comunque non oso sperare che con una legge elettorale diversa cambierebbe granché, visto chi continua ad essere in cima alle preferenze degli elettori senza perdere consensi, se non in misura irrisoria.

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