Per me e per tutti coloro che vent'anni fa erano già abbastanza grandi da rendersi conto di cosa era accaduto, inevitabilmente l'11 settembre riporta alla memoria per prima cosa gli attentati delle Torri Gemelle (e non solo), a meno che nella biografia personale del singolo individuo non ci sia un evento ancor più rilevante da associare a tale data. Sul blog ho ricordato quel giorno nel 2008 e nel 2012, quindi non ripeterò dov'ero e cosa facevo quando ho saputo... anche se, a differenza di svariati miei contatti sui social, non provo la benché minima insofferenza di fronte al "rito collettivo" di ricordare quei momenti. Come scrissi a suo tempo, «trovo che condividere un sentire comune possa farci sentire un po' meno soli di fronte a un evento che appare troppo grande per le nostre umane capacità di comprensione».
Il Post ha pubblicato una rassegna di foto di quel tragico giorno, tra cui lo sconvolgente Falling Man, l'uomo che cade...
... manca però la Dust Lady, la donna delle polveri, Marcy Borders, morta nel 2015 a soli 42 anni a causa di un cancro che lei era fermamente convinta fosse stato innescato appunto dalla polvere tossica a cui era stata esposta quando il World Trade Center è crollato.
Purtroppo il tempo che è passato non è servito a spazzar via le teorie del complotto legate agli attentati, che anzi si diffondono come non mai "grazie" ai social.
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