giovedì 26 agosto 2021

Quello che avrei voluto fare da grande

Poiché sono sempre stata abbastanza brava a disegnare, quando ero bambina sognavo di diventare da grande una famosa pittrice... poi, crescendo e maturando un pochino di senso pratico in più, ho pensato che sarei potuta essere una stilista di moda di successo (peccato che io con "quello che va di moda" ci sia sempre andata poco d'accordo). Quando all'età di dodici anni circa ricevetti in regalo dai miei un Commodore 64 e, a differenza di tutti i miei coetanei che si limitavano a farci girare i videogiochi già belli e pronti su cassetta, mi divertivo a programmarlo in prima persona, non avrei mai immaginato che lo sviluppo software potesse un giorno diventare una parte preponderante del mio lavoro... e invece, a decenni di distanza, è successo proprio questo. :-)

Per l'ennesima volta in questi ultimi mesi mi ritrovo a dover mettere mano a progetti abbastanza complessi messi in piedi senza applicare come si deve le buone prassi di programmazione, lasciati in eredità da due colleghi mancati, nel senso che se ne sono andati a lavorare altrove poco prima che io venissi assunta. E sto sperimentando sulla mia pelle il concetto di debito tecnico, ovvero

una metafora inventata da Ward Cunningham per descrivere le possibili complicazioni che subentrano in un progetto, tipicamente di sviluppo software, qualora non venissero adottate adeguate azioni volte a mantenerne bassa la complessità. Analogamente a quanto avviene nel mondo finanziario, in cui per sanare un debito occorre pagarne anche gli interessi, lo sforzo per recuperare un progetto sviluppato senza una corretta metodologia può aumentare anche considerevolmente nel tempo, se non si interviene tempestivamente.

Un altro concetto legato all'informatica nel quale mi sono imbattuta di recente è quello di linguaggio di programmazione esoterico, ovvero «una tipologia di linguaggi di programmazione particolarmente complessi e volutamente meno chiari possibile». E mi è venuto in mente che per la stragrande maggioranza degli utenti di computer qualsiasi linguaggio di programmazione potrebbe risultare esoterico... ;-)

[UPDATE del 28/8] Aggiorno il post inserendo l'azzeccatissima vignetta di Work Chronicles – una piacevole scoperta che ho appena aggiunto al mio feed reader – dal titolo Long-term thinking (Pensare a lungo termine), suggeritami da ago nei commenti.

– Correggiamo questo problema con una soluzione temporanea.
– Ma questo creerà maggiori problemi a lungo termine.
– Sì. Avremo cambiato lavoro per allora.

2 commenti:

  1. la maggior parte delle persone non sono in gradi di fare un quadrato col Logo... https://workchronicles.com/long-term-thinking/

    RispondiElimina
  2. L'informatica è una brutta bestia... ;-)

    RispondiElimina