Oggi è un giorno triste per l'umanità: è mancato Gino Strada, medico e fondatore dell'ONG EMERGENCY. Uno dei primi a darne notizia è stato il suo carissimo amico Vauro Senesi, e poco tempo dopo è intervenuta anche sua figlia Cecilia, che nel momento del trapasso non era accanto a lui perché si trovava in mare, impegnata a salvare vite umane. È consolante sapere che ci sia lei a portare avanti la sua eredità.
Proprio oggi La Stampa ha pubblicato il suo ultimo articolo, sulla guerra in Afghanistan.
Ricordo questo grande uomo condividendo alcune sue citazioni tratte da Wikiquote.
[Sul Sistema Sanitario Nazionale] È una cosa fondamentale. Credo che sia stata una grossa stupidaggine quello di renderlo regionale, perché si creano venti sanità diverse, si moltiplicano per venti i costi amministrativi, burocratici, eccetera e si crea soprattutto discriminazione.
Quest'idea imbecille d'una società violenta e rancorosa, che ti spinge a trovare chi sta peggio di te e a dargli la colpa dei tuoi guai. Mai uno di loro che punti il dito su quelli che stanno meglio, eh?
L'importante è capire fino in fondo che se ci sono persone che hanno bisogno di essere curate questo vada fatto.
Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra perché la guerra non si può umanizzare, si può solo abolire. E non mi piace la parola "utopia"; preferisco parlare di "progetto non ancora realizzato".
Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi.
Uno dei principi della nostra organizzazione, che spieghiamo al personale medico e paramedico disposto a partire con noi, è semplicissimo: "Non si va nei paesi del cosiddetto 'Terzo mondo' a portare una sanità da Terzo mondo. Un ospedale va bene quando tu saresti disposto, senza esitazione, a ricoverarci tuo figlio, tua madre, tua moglie".
Un personaggio notevole.
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